Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

cristo x riscattarci doveva x forza soffrire?

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2004 18:05
25/07/2004 09:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
fino a poco tempo fà ero convinta ke quello ke propina la wts era sacrosanta verità...da quando sono uscita xò mi rendo conto ke molte cose sono decisamente assurde e metto tutto in dubbio..qualke settimana fà parlando con la mia amica monica riguardo al sacrificio di cristo ci siamo kieste come è possibile ke dio abbia sacrificato il suo unigenito figlio x una massa di ingrati??? poi cristo è morto ed ha sofferto atrocemente x riscattarci dal peccato adamico...serviva un equivalente perfetto ad adamo x il riscatto...adamo peccando si è ribellato a dio...ma non capisco ke senso aveva la sofferenza di cristo...xkè x riscattarci gesù ha dovuto soffrire atrocemente prima? era necessario subire umiliazioni terribbili x riscattarci dal peccato adamico? possibile ke dio abbia permesso ke suo figlio venisse torturato e sacrificato così?
i miei sono dubbi con questo non voglio turbare ne ferire nessuno xkè mi rendo conto ke la vita e la morte di gesù è un argomento ke tocca tutti noi...esprimete il vostro pensiero..grazie
25/07/2004 15:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 9
Registrato il: 08/07/2004
Utente Junior
OFFLINE
Credo che non si troverà mai una risposta logica alla sofferenza dell’uomo, su quella di Gesù Cristo mi sono dato una risposta.

Cristo ha sofferto, oltre per redimerci dal peccato, anche per farci capire e vedere quanto ci è vicino col suo amore, non lo ha fatto con un ragionamento per spiegarci il motivo perché soffriamo come può fare un dottore con un malato sofferente, lo ha fatto addossandosi i nostri dolori dicendoci “so benissimo cosa provi, io sarò sempre a tuo fianco”
25/07/2004 17:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 31
Registrato il: 17/07/2004
Utente Junior
OFFLINE
io dico la mia
da come l'ho capita io, non bastava la morte di una persona perfetta per riscattare il peccato di Adamo, ma di una persona perfetta fedele e leale a Dio, e che per questo tale lealtà andasse provata. Non è di facile comprensione, lo so, vedere e permettere che un figlio soffra atrocemente ma non dimentichiamo che tale sofferenza Dio l'ha permessa perchè ama anche noi e voleva riscattarci dal peccato di adamo. Un po' come se avessimo due figli e permettessimo che per salvare uno l'altro si sottoponesse ad un intervento dolorosissimo, è l'amore per entrambi che ci porta a vedere soffrire uno di loro. Ed è anche molto vero quello che dice Bice, Gesù può comprendere appieno le nostre sofferenze grazie a quello che ha passato. Ciao Rosa.
25/07/2004 17:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 22
Registrato il: 21/04/2004
Utente Junior
OFFLINE
Re:

Scritto da: rinata4 25/07/2004 9.50
fino a poco tempo fà ero convinta ke quello ke propina la wts era sacrosanta verità...da quando sono uscita xò mi rendo conto ke molte cose sono decisamente assurde e metto tutto in dubbio..qualke settimana fà parlando con la mia amica monica riguardo al sacrificio di cristo ci siamo kieste come è possibile ke dio abbia sacrificato il suo unigenito figlio x una massa di ingrati??? poi cristo è morto ed ha sofferto atrocemente x riscattarci dal peccato adamico...serviva un equivalente perfetto ad adamo x il riscatto...adamo peccando si è ribellato a dio...ma non capisco ke senso aveva la sofferenza di cristo...xkè x riscattarci gesù ha dovuto soffrire atrocemente prima? era necessario subire umiliazioni terribbili x riscattarci dal peccato adamico? possibile ke dio abbia permesso ke suo figlio venisse torturato e sacrificato così? i miei sono dubbi con questo non voglio turbare ne ferire nessuno xkè mi rendo conto ke la vita e la morte di gesù è un argomento ke tocca tutti noi...esprimete il vostro pensiero..grazie


Ciao Rosa, la vedo un pò come Biceleon, non c'è isposta "logica" logica umana, mi ricorda Pietro.....

Nuova Riveduta
Matteo 16:21 Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno. Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».
Salmi 92:5 Come son grandi le tue opere, o SIGNORE! Come sono profondi i tuoi pensieri!
Romani 11:33 Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! Infatti, «chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?» Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.
27/07/2004 23:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 184
Registrato il: 07/07/2004
Utente Junior
OFFLINE
Siamo solo umani, ma.... preziosi!
E se volesse essere una dimostrazione di quanto valiamo agli occhi di Dio?
Pagare un prezzo per una cosa che riteniamo di valore, non solo fa vedere quanto ci teniamo alla cosa, ma anche che essa ha un vero valore agli occhi nostri!
Che ne pensate? Non potrebbe essere che Dio abbia voluto mostrarci quindi quanto fossimo preziosi ai Suoi occhi?
Certo, siamo piccoli, piccolissimi... ma anche i nostri figli lo sono stati e pagheremo qualsiasi cifra per loro, non è vero?


28/07/2004 11:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 77
Registrato il: 13/07/2004
Utente Junior
OFFLINE
Era necessario soffrire, ma non in quel modo. Quel modo ha un'altro scopo
A mio modo di vedere, per me che ritengo Gesù Persona divina (Verbo incarnato), il riscatto non fu affatto "corrispondente". S. Paolo è esplicito nel sottolineare che se da un lato la colpa di un solo uomo ha procurato un disastro, dall'altro la riparazione ottenuta da Cristo ha superato di molto la soddisfazione richiesta. Nessuna parità dunque tra vita perfetta e vita perfetta, come dice la WT che riduce Cristo a un uomo, dimenticando le espressioni paoline.

Il fatto che Dio Padre abbia accettato un risarcimento vicario è in linea con la solidarietà in cui Egli l'ha costituita con Adamo. Dio ha cioè una visuale dei singoli sia personale che comunitaria, come corpus humanitatis. E c'è poco da brontolare: se non mi quadra l'addossarmi la colpa che Adamo mi ha caricato gratuitamente sulle spalle, non devo neanche utilizzare la soddisfazione donatami gratuitamente da Cristo e restare così esposto a un peccato originale personale che se lo faccio sarò perduto senza rimedio. Quindi mi sta bene così.

E' Dio Padre che ha esigito la soddisfazione con sofferenza costringendovi il Figlio? No, le azioni di Dio verso la creazione, cioè "fuori" delle relazioni trinitarie che restano al suo interno, sono comuni alle tre divine Persone. Perciò sia la redenzione, sia quel modo preciso con cui si è svolta (con sofferenza immane e cruenta) sono state decise dal Dio Trinità, di concerto.

Resta a dire se quella forma era proprio necessaria e se no perché è stata scelta (NB parlo della "forma" e non del fatto. Il fatto che fosse necessaria la sofferenza, una qualsiasi sofferenza, è rivelato, non se ne può discutere e lo ha messo giustamente in rilievo alex.kirk):

- Che fosse necessaria quella forma, secondo me è sicuro che no. Poiché l'attribuzione delle opere vanno al soggetto agente e in Cristo il Soggetto è Persona divina, perciò tutto quello che fa ha valore infinito. Bastava cioè una lacrima a Betlemme per "ripagare abbondantemente" dei peccati di tutto il mondo, passati e futuri;

- quindi se è stata scelta quella forma ci sono altri motivi. E se ne possono ricavare sempre di nuovi meditando la passione con intelletto d'amore, oltre ad alcuni che da tempo immemorabile sono stati additati, come: 1) un modo concretissimo per far capire a gente ottusa quanto sia grave il peccato (se Gesù, potendo pagarla di meno, ha pagato così tanto la sua riparazione); 2) una spinta alla generosità quando la sequela di Cristo dovesse risultare pesante; 3) un incoraggiamento di con-passione per chi tra noi fosse afflitto da dolori superlativi (il Crocifisso non ci affranca dalla sofferenza ma ci aiuta a sopportarla); 4) scuola di Amore come donazione fino al dono supremo della vita (cf Paolo: io non voglio più sapere altro che Cristo e Cristo crocifisso); 5) Insegnamento di come si ottiene il "trono di gloria" a cui aspira ogni essere umano; facendo al contrario di ciò che ha fatto Adamo, abbassando il capo all'obbedienza, qualunque cosa costi.

Orate pro me...

[Modificato da berescitte 28/07/2004 11.33]

28/07/2004 11:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 82
Registrato il: 08/07/2004
Utente Junior
OFFLINE
Re: Era necessario soffrire, ma non in quel modo. Quel modo ha un'altro scopo
Queste sono le parole che mi piace leggere e che mi suscitano commozione e con-passione!
Un grazie a Berescitte.
Valentino

P.S.: quanto eravamo lontani!

[Modificato da nemorino60 28/07/2004 11.39]

03/08/2004 09:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 5
Registrato il: 08/07/2004
Utente Junior
OFFLINE
Anche a mè sgomenta la sofferenza del Cristo e in particolar modo il fatto che Dio l" abbia permessa.Riesco ad rendermela accettabile solo accettando anche il concetto trinitario e applicandolo alla questione:Dio non ha sacrificato suo figlio ma Egli stesso in prima Persona Si è sacrificato!Viceversa mi è molto difficile digerire la questione...e andare avanti a nutrir fede.
03/08/2004 10:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
ora ha un senso.......
Non avevo mai pensato a questa eventualità!! Grazie. In effetti cosi avrebbe un senso il sacrificio di Gesù! Naturalmente sono ipotesi, ma questa è per me la più credibile che ho sentito finora.
03/08/2004 18:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 36
Registrato il: 21/04/2004
Utente Junior
OFFLINE
Non era sufficiente che il Cristo soffrisse ma........

Scritto da: anlioclo 03/08/2004 9.01
Anche a mè sgomenta la sofferenza del Cristo .....



Mi accodo, in comunione di sentimento, ai post precedenti
Penso anche che Gesù non solo ha patito, come è stato detto, le indicibile sofferenze della tortura della croce(o legno), dopo essere stato flaggellato, mostrando così il grande amore di Dio, ma ha subito qualcos'altro. Qualcos'altro che era necessario per "soddisfare" la Giustizia.
Mi tornano in mente, oltre le sofferenze fisiche che ha subito il Signore anche quelle psichiche/morali/spirituali, infatti:
prima della cocifissione:
Luca 22:44 Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra.
Matteo 27:28 E, spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano, dicendo: «Salve, re dei Giudei!»
E gli sputavano addosso, prendevano la canna e gli percotevano il capo. E, dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto e lo rivestirono dei suoi abiti; poi lo condussero via per crocifiggerlo.

In croce il dolore più grande:
Marco 15:34 All'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì lamà sabactàni?» che, tradotto, vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»

Tutto questo, però, non sarebbe potuto bastarè,
Infatti:
- Romani 6:22 Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
- Esodo 30:10 Una volta all'anno Aaronne farà l'espiazione sui corni di esso; con il sangue del sacrificio di espiazione per il peccato vi farà sopra l'espiazione una volta all'anno, di generazione in generazione. Sarà cosa santissima, sacra al SIGNORE».
- Levitico 16:15 Poi sgozzerà il capro del sacrificio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dalla cortina; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del toro: ne farà l'aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio.
- Ebrei 13:11 Infatti i corpi degli animali il cui sangue è portato dal sommo sacerdote nel santuario quale offerta per il peccato, sono arsi fuori dell'accampamento. Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, soffrì fuori della porta della città.Usciamo quindi fuori dall'accampamento e andiamo a lui portando il suo obbrobrio.
Etc. Etc.

Il Signore Gesù doveva morire per rendere accettevole a Dio padre un sacrificio perfetto compiuto una volta per tutte in grado si salvare "perfettamente" quanti "credono".
Non solo ma voglio tenere sempre a mente che il Signore è resuscitato è vivente è di nuovo nella Gloria e intercede per per la SUA chiesa, è il nostro avvocato. Lui giustificherà i suoi santi chi potrà condannarli ?.
Lode al Signore Gesù, Dio benedetto in eterno.


08/08/2004 11:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 261
Registrato il: 07/07/2004
Utente Junior
OFFLINE
La Sua parte!

Scritto da: anlioclo 03/08/2004 9.01
Anche a mè sgomenta la sofferenza del Cristo e in particolar modo il fatto che Dio l" abbia permessa.Riesco ad rendermela accettabile solo accettando anche il concetto trinitario e applicandolo alla questione:Dio non ha sacrificato suo figlio ma Egli stesso in prima Persona Si è sacrificato!Viceversa mi è molto difficile digerire la questione...e andare avanti a nutrir fede.



Si... in effetti Antioclo, la tua veduta è riflessiva..... molto riflessiva! GRazie di avermela posta in attenzione, sebbene io sia ancora un TdG, la trovo davvero interessante! Grazie.
15/08/2004 16:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 5
Registrato il: 05/08/2004
Utente Junior
OFFLINE
Re:
Ciao,
ho apprezzato molto il tuo post sul significato del sacrifico di Gesù sulla croce. Mi trovo d'accordo con quanto tu sostieni, e penso che molte delle risposte che hai ricevuto siano sostanzialmente retoriche, così come è piuttosto vuota e retorica la spiegazione che dà la chiesa cattolica.
Ma per fortuna c'è qualche teologo che ha affrontato il problema in maniera nuova e ha dato risposte più soddisfacenti. Uno di questi è il tedesco Eugen Drewermann. Drewermann era tempo fa un sacerdote cattolico, insegnante di telogia all'università di Paderborn e psicoterapeuta, poi per le sue idee controcorrenti rispetto al magistero ufficiale della chiesa, quest'ultima ha deciso di rimuoverlo dall'incarico di docente prima e dal ministero del sacerdozio dopo. Tiene ancora conferenze affollatissime un pò dappertutto, perchè ha il dono di spiegare la bibbia in un linguaggio che sa toccare l'uomo di oggi. Ha scritto molti libri, in cui usa lo strumento della psicologia del profondo per interpretare in modo nuovo e originalissimo il testo biblico, avendo alle spalle comunque una solida formazione esegetica.
Se vuoi leggere qualcosa di lui potresti iniziare dal libro "Parola che salva, parola che guarisce. La forza liberatrice della fede", Queriniana, una raccolta di interviste a Drewermann su argomenti come il racconto della creazione, i rapporti tra teologia e psicologia, l'angoscia.
Il libro dove affronta meglio l'argomento del tuo post è invece il suo commento al vangelo di Marco (Il vangelo di Marco. Immagini di redenzione, Queriniana). Sia nell'introduzione che negli ultimi capitoli c'è una lunga e profonda analisi (sempre in un linguaggio accessibilissimo) del significato della morte di Gesù, lontana dagli schemi e dai luoghi comuni. Te lo consiglio di cuore, forse non appagherà completamente i tuoi dubbi, ma certamente vedrai la questione in un modo nuovo. La spesa è un pò esosa (l'avevo pagato 70.000 lire) ma secondo me vale la pena.

Ciao, a risentirti
Mercurius73
15/08/2004 17:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 364
Registrato il: 07/07/2004
Utente Senior
OFFLINE
Ci dici chi sei?

Scritto da: Mercurius73 15/08/2004 16.38
Ciao,
ho apprezzato molto il tuo post sul significato del sacrifico di Gesù sulla croce. Mi trovo d'accordo con quanto tu sostieni, e penso che molte delle risposte che hai ricevuto siano sostanzialmente retoriche, così come è piuttosto vuota e retorica la spiegazione che dà la chiesa cattolica.


Ciao, a risentirti
Mercurius73



Ciao Mercurius73, forse ti sarà sfuggita, ma avremo piacere di leggere una tua breve presentazione di te, (chi sei, cosa fai, ecc. ecc sempre lasciandoti la tua privacy!) al fine di poter conoscerti un pochino meglio e magari concederci anche il privilegio di farti gli onori di casa per iniziare dandoti il benvenuto! Non te la prendere, mi raccomando! Ci siamo passati tutti! Shalom!
15/08/2004 18:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7
Registrato il: 05/08/2004
Utente Junior
OFFLINE
Re: Ci dici chi sei?

Scritto da: Sonnyp 15/08/2004 17.12


Ciao Mercurius73, forse ti sarà sfuggita, ma avremo piacere di leggere una tua breve presentazione di te, (chi sei, cosa fai, ecc. ecc sempre lasciandoti la tua privacy!) al fine di poter conoscerti un pochino meglio e magari concederci anche il privilegio di farti gli onori di casa per iniziare dandoti il benvenuto! Non te la prendere, mi raccomando! Ci siamo passati tutti! Shalom!



Fatto.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:19. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com