Nel 1929 il sacerdote don Gio Batta Piccardo della parrocchia di Rosso (GE), si era specializzato nel raddrizzare i campanili.
Divenne ben presto famoso dopo che si cimentò, nonostante l'ilarità del genio civvile e delle autorità preposte, nel raddrizzare la torre alta oltre 40 metri della parrocchiale di Moranego nell’ alta Val Bisagno, prima che venisse demolita.
La tecnica prevedeva di "segare" l'interno della muratura su tre lati all'altezza di mt. 1.60, la muratura veniva sostituita con sabbia asciutta per permettere il successivo assestamento della torre
calcolata in 700 tennellate.
Terminato il lavoro e dopo aver puntellato il tutto si provvedeva a levare la sabbia e la torre, come dicnono le cronache. si adagiò lentamente in perfetto piombo, a quel punto si provvedeva a murare con grosse pietre dall'interno.
A seguito di questa impresa il sacerdote nel 1931 si cimentò con successo con la torre seicentesca della parrocchiale di S. Stefano d’Aveto e tre anni dopo il campanile di Mongiardino Ligure di oltre 40 metri che aveva raggiunto una pendenza di oltre 1 metro.
La seconda cartolina che allego riguarda il crollo del campanile della Chiesa di S. Jean a Troyes, della muratura solo macerie, mentre il castello ligneo rimase tutto intero....