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Gabriele Sandri, tifoso Lazio ucciso all'Autogrill

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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 11/09/2009 06:53
    Morte di Gabriele Sandri, le motivazioni della sentenza: colpo deviato dalla rete
    L'agente Spaccarotella è stato condannato a 6 anni
    La Corte: «Dolo non dimostrato e non pensava di uccidere»


    FIRENZE (10 settembre) - «L'ipotesi accusatoria di omicidio volontario nella forma del dolo eventuale non può essere ritenuta adeguatamente e sufficientemente provata». Così è scritto nella motivazione della sentenza con cui lo scorso 14 luglio la corte d'assise di Arezzo ha condannato l'agente Luigi Spaccarotella a sei anni di reclusione per l'omicidio colposo del tifoso della Lazio Gabriele Sandri, ucciso da un colpo sparato dal poliziotto nell'area di servizio di Badia al Pino l'11 novembre 2007.

    Per i giudici è risultato che Spaccarotella «era tutt'altro che un fanatico delle armi e si fa già non poca fatica per cercare di capire cosa possa essere scattato nella sua mente allorché ha deciso di porsi in quel modo così anomalo e determinato rispetto a un fenomeno che non presentava certo i crismi della gravità e della pericolosità tali da imporre interventi decisi, del tipo di quello concretamente posto in essere».

    Per la Corte però le circostanze emerse sono maggiormente compatibili con l'ipotesi che Spaccarotella «aveva l'intento di colpire l'auto e mai e poi mai potesse aver seriamente pensato, accettando anche solo vagamente tale prospettiva, che il proiettile finisse invece col colpire e addirittura uccidere taluno degli occupanti».

    La corte ha inoltre accettato la tesi della difesa secondo la quale il colpo di pistola sparato dall'agente di polizia Luigi Spacarotella «ha impattato contro la rete in un punto collocabile grosso modo in prossimità della perpendicolare dell'asse autostradale, rispetto alla sua posizione, ed è stato deviato sulla propria sinistra attingendo la vettura che era appena ripartita dal parcheggio. Il colpo era direzionato, non diretto, si badi bene, ma direzionato, verso una parte della vettura collocabile all'incirca non oltre la metà della sua altezza».

    il messaggero
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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 16/07/2009 06:40

    Rabbia, Papà Sandri: «E’ ingiusto ora un corteo» Annunciato il ricorso in Appello Spaccarotella: «Non sono Rambo»
    violenza e parole. La sentenza che ha condannato a 6 anni di carcere l’agente Luigi Spaccarotella, per la morte di Gabriele Sandri e la derubricazione del reato da omicidio volontario a omicidio colposo, ha scatenato la reazione degli ultrà nella notte di martedì. A Ponte Milvio, a due passi dallo stadio Olimpico, lanciati sassi, bottiglie e petardi contro un contingente della polizia. Un petardo ha danneggiato un’auto e una moto. Ieri mattina, sono stati arrestati due ultrà, di 28 e 23 anni, con l’accusa di danneggiamento e resistenza. Nelle loro case, trovati bandiere delle SS e di Mussolini, caschi, passamontagna e mazze. Spaccarotella vuole tornare L’agente che il 7 novembre 2007 uccise Sandri sparando verso l’auto che trasportava il tifoso della Lazio mentre stava lasciando l’autogrill di Badia del Pino, vuole tornare in servizio. In un’ intervista a Visto, ha detto: «Non mi aspettavo questa sentenza, malo speravo. La primareazione è stata di incredulità e mi è uscita qualche lacrima. Che cosa dire alla famiglia? Ho cercato di far capire che il mio non è stato un gesto volontario. Non ho mai voluto uccidere. Sarò un cretino, ma non un Rambo. Ho solo creduto di fare il mio dovere. Non sono un pazzo che rischia di colpire un'auto di passaggio. Cosa mi aspetto ora? Spero di rientrare in servizio. Paura? Gli ultrà sono gente avvezza alla violenza. Il timore c’era, c’è e ci sarà. Finché potrò, mi nasconderò». La manifestazione Giorgio Sandri, papà di Gabriele, vuole organizzare un raduno di protesta: «Penso a una grande manifestazione, magari con un milione di persone, per esprimere lo sdegno per questa sentenza. Faremo una raccolta di firme da portare al presidente della Repubblica Napolitano affinché sia rivista la sentenza». In serata, sul sito dedicato a Gabriele, è partito l’invito «a intasare il sito del Quirinale per avvertirli della morte della giustizia e della Costituzione italiana. Tutti in piazza, non finisce così....». La manifestazione potrebbe svolgersi ad agosto, quando tornerà il campionato. Gli stessi ultrà sarebbero favorevoli a questa scelta. Gli avvocati di Spaccarotella, Federico Bagattini e Francesco Molino, ricorreranno in Appello: «C'è spazio per impugnare la sentenza» L’incontro con Manganelli A Talk Radio-Voci nella notte, Giorgio Sandri ha rilasciato dichiarazioni forti: «Chiederò spiegazioni ai ministri Maroni ed Alfano, al capo della Polizia Manganelli. Mio figlio è stato assassinato dallo Stato e ora lo Stato mi deve giustizia. Ora però bisogna stare calmi». Sandri ha anche detto: «Se fosse stato ucciso il figlio di Berlusconi o di Manganelli, Spaccarotella sarebbe stato condannato a 6 anni?». Poi si è scusato: «È stata l’emotività di un momento». Alla famiglia Sandri anche un sms da parte della madre di Federico Aldrovandi, il diciottene morto durante un intervento della Polizia a Ferrara: «Vi sono vicina nel dolore. Vi voglio bene». Ieri sera, Sandri ha incontrato il capo della Polizia Manganelli, «Ci è stato sempre molto vicino. Ripeto l’appello: calma, niente violenze». I sindacati di polizia hanno criticato Sandri: «Capiamo la sua amarezza, ma certe parole istigano all’odio».
    STEFANO BOLDRINI
    La Gazzetta dello Sport


    Provare la volontà è la chiave La Corte d'Assise di Arezzo ha condannato Spaccarotella a 6 anni di reclusione per l'omicidio di Sandri. Riferiscono i media che la Corte ha ritenuto che l'omicidio sia stato commesso per colpa, con l'aggravante dalla previsione dell’evento, mentre il pm aveva chiesto la condanna a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale. La distinzione tra le due figure è molto sottile e presuppone una distinzione ulteriore, quella tra omicidio volontario, o doloso, e omicidio colposo.Il primo si ha quando si vuole uccidere. Nel secondo non si vuole uccidere, ma la morte è conseguenza di incapacità, imprudenza, negligenza o violazione di una regola. Per esempio un'auto non rispetta lo stop mentre ne arriva un'altra che ha la precedenza; le auto si scontrano e il conducente della seconda decede. Può darsi che chi non ha rispettato lo stop abbia visto arrivare l'altra auto. Se non si è fermato sicuro di non investirla è omicidio colposo con previsione dell’evento: chi ha agito si raffigurava l'eventualità dello scontro, ma ha confidato nella propria abilità per evitarlo. Se non si ferma pensando «se succede un incidente e l'autista dell’altra vettura muore non mi importa», è omicidio volontario con dolo eventuale: anche prospettandosi l'eventualità dell’incidente, il conducente preferisce passare e non rispettare lo stop. Nel caso specifico, il pm ha chiesto la condanna per omicidio con dolo eventuale, ritenendo che risultasse la prova che Spaccarotella, sparando, avesse accettato il rischio di uccidere; la Corte d'Assise ha ritenuto invece che la prova dagli atti non risulti. Sapere oggi quale è stato il ragionamento con cui la Corte è arrivata alla sua convinzione è impossibile. Lo dirà la stessa Corte, quando depositerà la motivazione della decisione.
    La Gazzetta dello Sportdi GHERARDO COLOMBO*
    *Ex magistrato


    che dire...
    Federico Aldrovandi

    [Modificato da zeman! 16/07/2009 06:40]
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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 15/07/2009 06:31
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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 15/07/2009 06:27
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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 15/07/2009 06:14
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    _Cateno_
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    Compagno di Muro
    00 15/07/2009 00:15
    Io tremo ancora dalla rabbia.....quell'infame s'è salvato, sta facendo impazzire di dolore una famiglia, gli amici. Dove sono ora quelli che si dicevano sicuri di una giusta condanna se riconosciuta la colpevolezza? Sto parlando anche di tanti che scrivono qui sul forum.
    Chiunque giustifichi, mostri comprensione, abbia riconoscenza per le forze dell'ordine.....vorrei ora andasse dalla famiglia Sandri e glielo dicesse nel viso, oppure dalla famiglia Aldrovandi, oppure, ancora, dalla famiglia Rasman...e potrei continuare. Spero solo, con tutto il cuore che Spaccarotella, quando uscirà di casa, non ne faccia più ritorno. Mi vergogno d'essere italiano, io ci sputo su sta infame nazione invece voi andatene fieri, e quando vince l'Italia andate in piazza a festeggiare; quella stessa nazione gestita da infami in divisa che, dati alla mano, hanno una vita più importante, maggiormente da salvaguardare, della mia. Non lo capirò mai. Scusali Gabriele, scusali Federico, scusali Riccardo.
    Il mio, il vostro ODIO li ucciderà..........solo così avremo giustizia, visto che la legge italiana non ci pensa.
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    WEB RE1976
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    Città: EMPOLI
    Anziano
    00 14/07/2009 22:23
    Per me è una vergogna. [SM=x1380979]

    La domanda mi sorge spontanea .....
    Dopo tutti tentativi di insabbiamento iniziale, dopo che gli eventi sono venuti piano piano fuori perchè non riuscivano a coprirli, dopo che sono state smontate tutte le varie versioni date precedentemente da Spaccarotella, e MENO MALE CHE C'ERANO CINQUE TESTIMONI CHE NON HANNO AVUTO PAURA DI CONFERMARE, dopo tutto questo ..... hanno preso tutti in giro con questa ridicolo sentenza.
    ..... e se tuttò ciò non fosse venuto alla luce .... cosa sarebbe successo?

    Mah!! Questo alla fine ne vuole uscire anche pulito e vuole fare appello. VERGOGNA!!!!
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    WEB RE1976
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    Registrato il: 28/05/2005
    Città: EMPOLI
    Anziano
    00 14/07/2009 22:17
    TIFOSO UCCISO: 6 ANNI A POLIZIOTTO

    AREZZO - La corte d'Assise di Arezzo ha condannato a sei anni di reclusione il poliziotto Luigi Spaccarotella, che l' 11 novembre 2007, nell'area di servizio Badia al Pino, vicino ad Arezzo, uccise con un colpo di pistola il tifoso laziale Gabriele Sandri. Il poliziotto, imputato di omicidio volontario, è stato dichiarato colpevole di omicidio colposo. Il pm aveva chiesto una pena di 14 anni di reclusione. Subito dopo la lettura del dispositivo, vi sono state urla in aula contro i giudici.

    "Piango di gioia. Ho fatto bene a credere nella giustizia [SM=x1380977] ": lo ha detto l'agente Luigi Spaccarotella parlando al telefono con il proprio avvocato Federico Bagattini e commentando la sentenza che lo ha visto condannato a sei anni per omicidio colposo per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri.

    IN AULA URLA E MALORI
    Urla, insulti, pianti e anche qualche malore. E' la reazione degli amici della famiglia Sandri dopo la lettura della sentenza del processo per la morte del tifoso laziale, Gabriele Sandri. Un'ambulanza è dovuta intervenire davanti al tribunale perché una ragazza aveva accusato un lieve malore. A calmare gli animi ci ha provato il fratello Cristiano, che ha chiesto ai presenti di stare tranquilli in nome di Gabriele.

    ''Con quale coscienza i giudici hanno fatto una cosa del genere?": se lo chiede, davanti al palazzo di giustizia di Arezzo, Daniela Sandri, madre di Gabriele, commentando la sentenza del processo per la morte del figlio. "Stasera - dice - quando i giudici andranno a casa, come faranno a guardare i loro figli?". ''Non credo più nella giustizia, mi viene voglia di andare via dall'Italia", ha poi detto la madre di Gabriele Sandri. "Non hanno creduto a tanti testimoni, è incredibile", ha concluso, in lacrime, la donna.
    "Hanno ammazzato mia moglie un'altra volta, forse adesso la portiamo via con l'ambulanza, hanno ammazzato mio figlio". E' quanto ha detto Giorgio Sandri, intervistato dal Tg5 subito dopo la sentenza. "E' una vergogna per tutta l'Italia. Io consiglierei a tutti i cittadini di non spendere più i soldi per la giustizia perché se la giustizia è questa sono soldi buttati. Non sono bastati cinque testimoni che hanno visto quello che ha fatto l'individuo, quando basta un pentito di mafia per mandare gente all'ergastolo per 30 anni. Evidentemente la divisa ha il suo peso. Mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di aver creduto nella giustizia. Per fortuna che c'é la giustizia divina che penserà a Spaccarotella, a quella non potrà sfuggire senz'altro". Commentando quanto detto durante il processo, Sandri ha parlato di "discorsi assurdi, pazzeschi perché se io come ha detto anche il pubblico ministero volessi ammazzare una persona e all'ultimo momento ci ripenso ma mi parte il colpo perché ho tremato, insomma, credo che non cambi nulla. Sono disgustato, sono disgustato, disgustato, disgustato". Rispetto alle urla in aula degli amici di Gabriele, Sandri padre ha detto: "E' difficile calmare gli animi. Al di là del fatto che non sono solo gli amici di Gabriele che stanno urlando, poi ci si lamenta che succedono disordini e che qualche ragazzo un po' più scalmanato poi ne paghi le conseguenze. Io non so che dire: se la giustizia è questa, tutto va bene".

    "Siamo contenti per Spaccarotella, perché è stato riconosciuto quanto ha sempre sostenuto: non voleva uccidere nessuno. Ovviamente la pena è troppo gravosa e faremo appello" [SM=x1380977] : lo ha detto Federico Bagattini, difensore dell'agente Luigi Spaccarotella, commentando la sentenza che ha visto la condanna dell'imputato a 6 anni per omicidio colposo, per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. "Comunque - ha detto Bagattini - abbiamo vinto contro tutte le previsioni".

    ansa
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    WEB RE1976
    Post: 5.154
    Registrato il: 28/05/2005
    Città: EMPOLI
    Anziano
    00 14/07/2009 22:11
    Sandri, ecco la sentenza Condanna di sei anni
    La Corte d'Assise ha derubricato il reato per cui è processato l'agente Spaccarotella, imputato di omicidio volontario nei confronti del tifoso laziale ucciso nel novembre 2007. Condanna di 6 anni per omicidio colposo, proteste in aula. L'imputato: "Ho pianto di gioia"


    AREZZO, 14 luglio 2009 - - La Corte d'Assise di Arezzo, dopo oltre otto ore di camera di consiglio, ha condannato l'agente Luigi Spaccarotella a sei anni di reclusione per omicidio colposo con l'aggravante della previsione del fatto in relazione alla morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. Il pm Giuseppe Ledda aveva chiesto invece la condanna a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale.

    Rabbia e delusione tra gli amici e i parenti di Gabriele Sandri alla lettura della sentenza della Corte d'Assise di Arezzo che ha derubricato da omicidio volontario a omicidio colposo la condanna per l'agente Luigi Spaccarotella. Alcune amiche di Gabbo sono scoppiate in un pianto a dirotto. Una di loro si è sentita male ed è stata soccorsa dai sanitari. Gli amici di Gabriele, la maggior parte vestiti da ultras con maglie della Lazio, hanno iniziato a gridare "infami e buffoni". In questo momento fuori dal tribunale di Arezzo circa una trentina di tifosi biancocelesti stanno urlando contro i giudici e contro il poliziotto, che non era presente in aula, "È una vergogna per tutta l'Italia, per fortuna c'è la giustizia divina", così Giorgio Sandri, padre di Gabriele, ha commentato la sentenza. La madre di Gabriele si è sentita male ed è stata soccorsa da una amabulanza, mentre il fratello ha commentato: “Mi auguro che la giustizia ci sia in secondo grado. Oggi l’assassinio di mio fratello, ucciso da un agente che è stato visto mirare e sparare con le mani giunte è stato equiparato, come omicidio colposo, a un incidente stradale [SM=x1380979] . E’ una pagina nera della storia italiana”

    "ho pianto di gioia" — "Sono contento per Spaccarotella", ha commentato l'avvocato Federico Bagattini, che con il collega Francesco Molino difende l'agente. "E' stato riconosciuto quanto lui ha sempre detto, e cioè di non aver voluto ammazzare nessuno". "Ovviamente la pena è molto gravosa, eccessiva, e su questo punto faremo appello. Intanto usciamo dall'omicidio volontario, che evidentemente è il risultato al quale tendevamo", ha aggiunto Bagattini. Il legale ha poi riferito il commento di Luigi Spaccarotella: "Ho pianto di gioia, ho fatto bene a credere nella giustizia [SM=x1380977] ", ha detto l’agente al telefono al suo difensore.

    gazzetta
    [Modificato da WEB RE1976 14/07/2009 22:15]
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    Matte.Empolese89
    Post: 124
    Registrato il: 16/09/2008
    Città: REGGELLO
    Compagno di Muro
    00 14/07/2009 20:13
    6 ANNI e poco +...Ke Vergogna...Questa giustizia Italiana fa prp schifo...VERGOGNATEVI...SPACCAROTELLA ASSASSINO!
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    zeman!
    Post: 10.025
    Registrato il: 23/06/2005
    Vecchio Saggio
    00 14/07/2009 07:04
    Omicidio Sandri Oggi la sentenza
    È attesa per oggi, in Corte d'Assise ad Arezzo, la sentenza per Luigi Spaccarotella, l'agente della Polstrada accusato di omicidio volontario per la morte di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ventiseienne ucciso da un colpo di pistola la mattina dell'11 novembre 2007, nell' area di servizio dell'A1 di Badia al Pino, in provincia di Arezzo. Venerdì scorso ilpmdi Arezzo, Giuseppe Ledda ha chiesto una pena di 14 anni per Spaccarotella: il pm ha confermato l'accusa di omicidio volontario, ma ha tolto sette anni dai ventuno di reclusione previsti, in quanto ha riconosciuto le attenuanti generiche per il poliziotto.

    Difesa Di tutt'altro avviso i difensori di Spaccarotella. Secondo l'avvocato Federico Bagattini, non c'è il dolo, e quindi non ci può essere l'accusa di omicidio volontario, ma colposo. Si è trattato di «un governo maldestro dell'arma in dotazione. Vi sono elementi cospicui e seri — ha detto il legale — per entrare nel ragionevole dubbio che la traiettoria è stata così ampiamente deviata, e quindi non c'è la volontarietà». Rito abbreviato Si aspetta «una sentenza di condanna» per il suo assistito l'altro difensore di Spaccarotella, l'avvocato Francesco Molino, esprimendo però l'auspicio che la condanna «sia per omicidio colposo, ma se dicono che» il processo «poteva essere fatto col rito abbreviato, viene applicata la diminuzione anche sul colposo». Il collegio difensivo del poliziotto chiede infatti che sia riconosciuta la fondatezza della richiesta di rito abbreviato già presentata per la prima volta in sede di udienza preliminare.

    14 lug 2009 La Gazzetta dello Sport
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    zeman!
    Post: 9.971
    Registrato il: 23/06/2005
    Veterano
    00 09/07/2009 15:29
    TIFOSO UCCISO: PM CHIEDE PENA DI 14 ANNI
    AREZZO - Il pm Giuseppe Ledda ha chiesto una pena di 14 anni di reclusione per il poliziotto Luigi Spaccarotella accusato di omicidio volontario per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, avvenuta nel novembre del 2007.

    Il pm ha spiegato che "la sanzione deve essere corrispondente al grado del dolo" ricordando che la pena per omicidio volontario è di 21 anni di reclusione. Ledda ha aggiunto che Spaccarotella è "meritevole di riconoscimento delle attenuanti generiche" spiegando "il carattere istantaneo di questa condotta: tutto l'evento si è svolto nell'arco di pochissimi minuti" e sottolineando che l'agente "ha distrutto una vita umana, ma anche la propria e che paga anche la sua famiglia". Per questo il pm ha chiesto una riduzione di un terzo della pena che da 21 passa a 14 anni di reclusione.

    Per mostrare alla corte il modo in cui il poliziotto Luigi Spaccarotella avrebbe esploso il colpo che l'11 novembre del 2007 uccise il tifoso laziale Gabriele Sandri, stamani, nel corso della sua requisitoria, il pm Giuseppe Ledda ha portato in aula una Beretta, come quelle in dotazione alla polizia, e ha mimato il gesto impugnandola a braccia tese. Stamani in corte d'assise ad Arezzo è iniziata la requisitoria del magistrato: "Ci sono 5 testimoni - ha detto Ledda - che con diversi angoli visivi hanno visto la scena o parti sostanziali di essa. Sono cinque ricostruzioni sostanzialmente concordanti: Spaccarotella si ferma e punta l'arma verso l'area di servizio". A quel punto il magistrato ha impugnato la pistola mimando il gesto. Riferendosi ad alcune discordanze fra le testimonianze Ledda ha detto: "Un braccio era teso, non ha rilevanza se l'altra mano fosse sull'arma, o sul polso". Poi Ledda impugnando la Beretta con il braccio destro teso e protraendo in avanti il sinistro ha chiesto: "Se no, a cosa serviva questa mano sinistra? Cos'era un saluto romano? Un saluto generico?, ma via sono scenari ridicoli".

    ansa
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    zeman!
    Post: 9.565
    Registrato il: 23/06/2005
    Veterano
    00 14/06/2009 12:20
    Così ho ucciso gabbo, COLLOQUIO CON LUIGI SPACCAROTELLA
    fliiby.com/file/631874/3ub2tuxziu.html

    oppure



    share.acrobat.com/adc/document.do?docid=54142425-d90a-4c27-8b0f-0a09...
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    zeman!
    Post: 9.120
    Registrato il: 23/06/2005
    Veterano
    00 07/05/2009 09:18
    TIFOSO UCCISO, AGENTE: HO ALZATO BRACCIO, E' PARTITO COLPO

    AREZZO - "Ho provato a fare un gesto come per farli fermare, il gesto istintivo di alzare il braccio o tutti e due, non ricordo. Mi sono reso conto che il colpo è partito quando ho sentito il rumore". Lo ha detto il poliziotto Luigi Spaccarotella stamani durante l'udienza in Corte d'Assise ad Arezzo per il processo che lo vede imputato di omicidio volontario per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. Prima che parlasse l'agente, uno dei difensori, Francesco Molino, ha detto che avrebbe fatto solo dichiarazioni spontanee. Quando Spaccarotella ha iniziato a parlare, il padre e la madre di Gabriele sono usciti dall'aula. L'agente ha quindi spiegato di non saper precisare se quando il colpo è partito era a fine corsa o se si era già fermato. "Ho visto l'auto partire - ha aggiunto Spaccarotella - e ho pensato: è andata bene. Non mi sarei mai aspettato nella vita di causare la morte di nessuno". L'agente ha più volte ribadito: "Non c'era la volontà di provocare la morte. Non mi aspettavo succedesse niente di tutto questo".

    Ricostruendo le fasi dello sparo che uccise Sandri, Spaccarotella ha detto: "Sono arrivato affannato, anche per l'asma che mi perseguita da quando avevo 16 anni. Erano momenti concitati: lo stress, la corsa, l'asma". A quel punto una persona dal pubblico ha urlato: "Dicci la verità". La voce è stata zittita dal presidente della Corte d'Assise Mauro Bilancetti. Spaccarotella ha quindi continuato dicendo: "Non è stata una cosa volontaria, non volevo uccidere nessuno". Poi, riferendosi da quanto dichiarato dai suoi colleghi che nelle scorse udienze hanno detto che lui disse loro di aver sparato il colpo in aria, Spaccarotella ha spiegato: "Intendevo che non era rivolto contro niente e nessuno". Prima di raccontare la fase cruciale dello sparo, l'agente ha detto che aveva notato una zuffa dall'altra parte dell' autostrada, di aver sparato un primo colpo in aria perché lo scontro non cessava nonostante la sirena accesa, di aver visto spranghe e di aver pensato che fosse qualcosa di più grave di una zuffa e di aver quindi inseguito parallelamente il gruppo di giovani che poi sono saliti in auto partendo.
    liberonotizie
    [Modificato da zeman! 07/05/2009 09:23]
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    zeman!
    Post: 8.582
    Registrato il: 23/06/2005
    Veterano
    00 24/03/2009 16:29
    SANDRI: «L’AGENTE DEVE PAGARE»
    Il papà di Gabriele: « Sono distrutto E ho poca voglia di andare avanti...»

    L’UNO è distrutto dal dolore, l’altro vorrebbe chiedere scusa anche se non si sente colpevole. In attesa delle prossime udienze in cui saranno ascoltati i ragazzi che erano in macchina con Gabriele Sandri, il processo continua a far di­scutere dopo che l’agente Luigi Spaccarotella,
    accusato di omicidio volontario per la morte del tifoso laziale, avvenuta nell’area di servizio di Badia al Pino l’11 novembre 2007, ha dichiara­to di voler incontrare la famiglia Sandri per ma­nifestarle tutto il suo «dispiacere per quanto ac­caduto ».
    NON CI STO La risposta è affidata a Giorgio, il padre di Gabriele. Parole taglienti le sue, ac­compagnate da un risentimento palpabile: «Sentire le parole degli avvocati della difesa co­me se stessimo parlando di un semplice furto e veder entrare Spaccarotella, che non ci ha nean­che degnato di uno sguardo, non è stato facile ­lo sfogo affidato ai microfoni di Radio Erre 2 ­. Lui non ha mostrato alcun sentimento, alcuna reazione emotiva. È entrato e uscito dal tribu­nale quasi con indifferenza, come se dovesse es­sere presente per dimostrare qualcosa». A quel punto, reagire senza sbottare diventa impossi­bile: «Anche se io sono una persona pacata, è stato difficilissimo non urlare la mia rabbia, so­prattutto perché ho la certezza che lui abbia compiuto un omicidio volontario. Sono rimasto esterrefatto pure perché lui dice di vivere il no­stro stesso dolore. Molta gente non ha né cuore né sensibilità e non sa cosa significhi perdere un figlio».

    INCERTEZZETra testimonianze che aggiun­gono solo una montagna di dubbi («Un legale dell’agente ha legittimato l’uso dell’arma per se­dare una baruffa, durata 18 secondi. Un altro suo collega, invece, ha dichiarato che non avreb­be mai sparato nella medesima situazione»), Giorgio Sandri continua a vivere giorni terribi­li: «Finora nel processo sono stati ascoltati otto colleghi di Spaccarotella, che non lo hanno visto sparare. Mi sembra assurdo quanto riferito da due di loro: uno non si è accorto di nulla perché stava redigendo un verbale, un altro ha riporta­to le parole di Spaccarotella che giurava di aver sparato due colpi in aria. Le pattuglie erano due con quattro uomini. Per fermare una macchina bastano uno o due poliziotti, non un esercito...». Troppe anomalie per un caso ancora irrisolto: «I dipendenti dell’Autogrill hanno udito un solo sparo, quello che ha ucciso Gabriele, i colleghi di Spaccarotella due. Il secondo bozzolo, però, non è stato mai trovato. Capisco che la difesa, per rendere meno grave la posizione dell’agente in caso di proiettile deviato, sostenga che la mac­china era più avanti. Ma la deviazione non c’è stata. Un’altra cosa pazzesca: i tifosi della Ju­ventus sono irreperibili». Chiusura sull’eventua­lità di un incontro con Spaccarotella: «Lui mi vorrebbe chiedere scusa e non perdono, come se mi avesse pestato un piede. In 16 mesi non l’ho mai sentito, per cui tutto ciò che dice ora non è più credibile. Io so solo che la mia famiglia è di­strutta dal dolore. Mamma Daniela non si ri­prenderà più, il dolore la sta uccidendo, mentre io faccio l’uomo, ma ho poca voglia di andare avanti. Però chi ha sbagliato deve pagare».

    tuttosport
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    zeman!
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    Veterano
    00 21/03/2009 06:53
    Omicidio Sandri: no al rito abbreviato
    Alle ore 12 di un altro giorno non qualunque, Luigi Spaccarotella entra in aula. Telecamere spente, flash oscurati, silenzio assordante, varca la soglia di quella porta laterale e ha un abito nero, la cravatta blu, lo sguardo basso. Uno sguardo che non guarda: i parenti di "Gabbo". «Io l’ho visto in faccia, ma lui non ha alzato gli occhi - dice Daniela, mamma di Gabriele Sandri -. Si doveva mettere in ginocchio e chiedere perdono, invece non ci ha guardati negli occhi, ci è passato davanti come fossimo noi i colpevoli». L’11 novembre 2007 è ancora pulsante. E lo sarà sempre. Ieri, davanti ai Giudici della corte d’Assise di Arezzo, è andata in scena la prima udienza del processo contro Luigi Spaccarotella, l’agente imputato per omicidio volontario per la morte di Gabriele. Un primo atto fatto di deposizioni altrui e non sue. E di rabbia. In aria Luigi Spaccarotella (difeso dall’avvocato Federico Bagattini che punta sull’accidentalità del secondo sparo che sarebbe partito mentre l’agente correva), sarà sentito il 23 o il 24 aprile mentre oggi, una volta respinta la richiesta di rito abbreviato condizionato, è il momento dei colleghi che quell’11 novembre erano di pattuglia con Spaccarotella. In aula sono presenti dieci tifosi (compostissimi) della Lazio, amici di Gabbo; e ci sono, oltre a mamma Daniela, anche papà Giorgio e il fratello Cristiano. Viene ricostruita la dinamica, nella quale si racconta di Spaccarotella che spara il primo colpo in aria: tutti concordi i testimoni, che ricordano le parole dell’imputato: «Sì - ecco il racconto dei colleghi -, ho sparato un altro colpo, in aria». Poi, frammenti sparsi («Non era uno dalla pistola facile, quando ha saputo che il tifoso era morto si è messo a piangere, ha avuto un mancamento»), ma a un certo punto un testimone non ricorda bene: «Mi pare di aver visto che riponesse la pistola nella fondina dopo il primo colpo». Compito Ed è allora qui che Giorgio Sandri, papà di Gabriele, commenta: «Mi sembra che abbiano fatto il compito a scuola - dice uscendo dall’aula -, a parte il penultimo che aveva dimenticato la poesia: ha detto che aveva rimesso la pistola nella fondina e poi dopo ha iniziato a correre». Oggi, altra udienza coi dipendenti dell’Area di servizio Badia al Pino. Spaccarotella non ci sarà.
    gazzetta
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    _Cateno_
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    Curioso di passaggio
    00 18/12/2008 12:03
    it.youtube.com/watch?v=NnFz6d-1KvU

    ..siate stramaledetti, sempre......
    [Modificato da _Cateno_ 18/12/2008 12:03]
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    _Cateno_
    Post: 20
    Registrato il: 13/10/2008
    Curioso di passaggio
    00 10/12/2008 09:56
    ....Italia paese dei balocchi, spari tanto per sport e vieni coccolato e difeso. In Grecia sono avanti.....
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    WEB RE1976
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    Città: EMPOLI
    Esperto
    00 21/11/2008 10:10
    Ultras - Omicidio Gabriele Sandri - Video denuncia 2008 

    - Abbiamo realizzato un video di controinformazione ultras in merito all'omicidio di Gabriele Sandri (ultras laziale ucciso da un agente di Polizia l'11 novembre 2007) e alle vicende che l'hanno accompagnato fino ad oggi. Una storia italiana, tra privilegi, abusi, disinformazione e repressione. Per gli uomini del regime: garanzie e impunità. Per tutti gli altri: nessuna giustizia, nessuna pietà. Lo abbiamo intitolato "Omicidio Sandri - Video-denuncia 2008". Abbiamo tentato di realizzare un video che esprimesse il sentimento del movimento ultras in generale, per cui in esso sono presenti slogan di varie tifoserie italiane. Invitiamo tutti a diffondere il video, affinché il messaggio che contiene raggiunga più persone possibile. Gabriele non l'abbiamo dimenticato. Ultras liberi!

    (da Boys 1977 Parma )
    www.boysparma1977.it/ultras/voce/0809/ultras_liberi_nv_0809_11190800...



    http://it.youtube.com/watch?v=1qeD_SVmF4s


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    zeman!
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    Anziano
    00 11/11/2008 17:08
    Manganelli: «Mi assumo la responsabilità»
    Firenze, 11 novembre - «Un anno fa dissi che mi assumevo la responsabilità di quello che è successo e lo confermo». Così il capo della Polizia, Antonio Manganelli, a un anno dall'uccisione di Gabriele Sandri da parte di un agente della Polstrada. «Noi abbiamo dato tutta la possibile collaborazione alla magistratura per potere fare chiarezza in tempi ragionevolmente brevi per il nostro ordinamento- ha aggiunto- Siamo arrivati a un rinvio a giudizio e al dibattimento. Speriamo quanto prima nell'accertamento della verità». «Di fronte a un agente che davanti a una rissa ritiene di impugnare una pistola e sparare- ha continuato Manganelli, ospite del secondo seminario di aggiornamento per giornalisti sportivi dal titolo "Il calcio e chi lo racconta", tenutosi a Coverciano- si può parlare di una azione a dire poco avventata...». «Un eventuale procedimento disciplinare, però, potrà essere avviato solo dopo la conclusione di quello penale. Ai familiari ho dette tante cose in forma privata- ha poi concluso- sono sempre stato vicino a loro».


    Gabriele Sandri, Roma gli intitolerà una via
    ROMA, 11 novembre - Nel giorno del primo anniversario della morte di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso da un colpo di pistola sparato dall'agente di polizia Luigi Spaccarotella nella stazione di Badia del Pino dell'Autosole, il legale della famiglia Sandri, Michele Monaco, ribadisce di «confidare nella magistratura». Il 16 gennaio prossimo, nel tribunale di Arezzo, si terrà l'udienza del gup per l'esame della richiesta di rinvio a giudizio del poliziotto per omicidio. «Speriamo che la giustizia - ha aggiunto Monaco - raggiunga i suoi obiettivi. Gli stessi a cui aspiriamo noi». «È difficile esprimere i sentimenti miei e della mia famiglia; parte della nostra vita si è fermata l'11 novembre 2007. Il tempo sembra essersi fermato - ha aggiunto Cristiano Sandri - cercheremo di ricordare Gabriele così com'era, con la consapevolezza che non ci ha mai lasciato».

    IN SUO NOME - I consiglieri del Pdl del Comune di Roma, Federico Guidi e Luca Gramazio, hanno avviato l'iter amministrativo per intitolare una via della Capitale a Gabriele Sandri. «Nel primo anniversario della tragica ed assurda morte di Gabriele Sandri- dicono i due esponenti del Pdl- abbiamo inteso ricordarne la memoria avviando l'iter amministrativo per l'intitolazione di una strada a Gabriele. La richiesta è stata avanzata al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e all'assessore capitolino Umberto Croppi, in qualità di responsabile della toponomastica del Comune di Roma». Gramazio e Guidi, quindi, fanno sapere che «come concordato con la famiglia Sandri nella richiesta inoltrata in data odierna si indicano alcune ipotesi quali l'intitolazione a Gabriele della via o del piccolo piazzale che conduce all'istituto scolastico Giacomo Leopardi, dove lo stesso frequentò le scuole elementari, o in subordine l'area verde adibita a parco giochi limitrofa allo stesso istituto ed inserita nel parco di Monte Mario». Tutte le ipotesi, concludono i due consiglieri comunali, «hanno il comune denominatore di perpetuare il ricordo di Gabriele nel suo quartiere della Balduina, zona dove ha risieduto fin dalla nascita e dove particolarmente forte e commosso è il suo ricordo. Questa iniziativa si accompagna alla richiesta di verità e giustizia che, siamo certi, verrà in tempi rapidi accolta».




    «Rischi per l'agente che sparò a Sandri»
    ROMA, 6 novembre - Antonio Manganelli, a margine dell'inaugurazione della nuova sala operativa della polizia di Frontiera di Fiumicino, ha risposto ad una domanda sui rischi di incolumità per Luigi Spaccarotella, il poliziotto che sparò il colpo che uccise il tifoso laziale, Gabriele Sandri, che è stato trasferito d'ufficio per la seconda volta. "Il pericolo di incolumità esiste in genere per chi opera per la sicurezza dei cittadini: è insito nello status di operatore di forze di polizia - ha detto Manganelli - La sovraesposizione anche mediatica può comportare in genere un aumento di questa situazione di esposizione anche a possibili ritorsioni o minacce. Ciò vale per l'agente Spaccarotella ma anche per numerosi altri operatori, Carabinieri, polizia, magistrati, che agiscono nell'ambito di contesti che presiedono alla legalità e che, per vicende varie, si trovano ad essere sovraesposti».

    LA NOTIZIA - Nuovo trasferimento di ufficio per Luigi Spaccarotella, il poliziotto che sparò il colpo che uccise Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio morto all'autogrill di Badia al Pino (Arezzo) l'11 novembre 2007. Lo scrive oggi il Giornale della Toscana, spiegando che lo spostamento, disposto dal ministero, sarebbe da attribuire a 'motivi di sicurezza'. Spaccarotella, che era agente della polstrada di Battifolle quando morì Sandri, la primavera scorsa era stato trasferito alla polfer di Firenze, con mansioni d'ufficio. Ora il nuovo cambio, destinazione, afferma il Giornale della Toscana, l'ufficio interprovinciale tecnico logistico di Firenze dove dovrebbe sempre occuparsi di mansioni d'ufficio. Il 16 gennaio prossimo ci sarà l'udienza preliminare per l'omicidio di Sandri. Spaccarotella è accusato di omicidio volontario.


    tuttosport
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    00 01/03/2008 20:28
    Sandri, omicidio volontario per Spaccarotella
    di Martina Fabrizi per tuttomercatoweb
    La Procura della Repubblica di Arezzo ha chiuso le indagini preliminari riguardanti l'uccisione del giovane tifoso laziale Gabriele Sandri, lo scorso 11 novembre davanti ad un autogrill vicino ad Arezzo. E' stata confermata l'accusa di omicidio volontario per Luigi Spaccarotella, il poliziotto colpevole di aver esploso il colpo di pistola, che ribadisce la sua versione dei fatti continuando a negare di aver preso la mira per sparare.
    Il fratello del giovane ucciso si dice soddisfatto: "L'accusa non poteva che essere quella di omicidio volontario. È stato fatto un piccolo passo avanti verso la giustizia. Presto presenteremo anche noi la perizia balistica sulla sparatoria, per la quale ci siamo avvalsi di consulenti stranieri e che si andrà ad aggiungere a quella fornita al Pm. Da entrambe è emerso che il proiettile ha solo i segni del vetro della macchina e della catenina di Gabriele".
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    00 28/02/2008 07:32
    sulla gazzetta del 28-02-08

    www.divshare.com/download/3904880-7a1
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    00 27/02/2008 06:14
    img207.imageshack.us/img207/511/30084165da1.jpg
    [Modificato da WEB RE1976 01/03/2008 22:58]
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    WEB RE1976
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    00 16/02/2008 10:42
    Depositata la perizia: proiettile deviato!

    s15.divshare.com/launch.php?f=3797197&s=b1c

    ....... senza parole!!!!!!!
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    00 14/02/2008 16:35
    Mercoledì, 14 Novembre 2007
    Lettera alla famiglia di Gabriele Sandri

    Mi chiamo Patrizia Moretti, sono la mamma di Aldro.Il 25 settembre 2005 mio figlio Federico di 18 anni moriva a Ferrara sotto i calci e le manganellate di quattro agenti di polizia mentre invocava aiuto.Mi rivolgo alla famiglia di Gabriele Sandri.Voglio esprimere il dolore mio e di mio marito per la perdita del loro figlio Gabriele.

    Voglio dire loro che so, purtroppo, cosa stanno provando in questo momento e che cosa proveranno in futuro.

    Dalla perdita del proprio figlio è impossibile, io credo, riprendersi, e sempre difficile è dominare la rabbia che diventa, insieme al dolore, costante e invadente compagna di vita.

    Voglio rivolgermi però soprattutto a tutti gli amici di Gabriele e a tutti i ragazzi che sono rimasti colpiti dalla sua morte.

    In questi due anni di vita trascorsa senza più Federico ho incontrato tanti, tanti ragazzi nei centri sociali, nei palazzetti dello sport e negli stadi. Ci hanno scaldato il cuore perché ci hanno impedito di sentirci da soli, io e Lino, nella nostra battaglia per la verità e nel nostro dolore.

    Li consideriamo tutti amici di Federico e della sua memoria.

    Il loro atteggiamento civile, discreto e composto di pubblica partecipazione è stato determinante, insieme a tanti altri eventi, a mettere sempre più in grave imbarazzo coloro che volevano nascondere la verità ed infangare la sua memoria.

    Amici di Gabriele! fate come loro! non date spazio alla violenza neppure verbale e isolate coloro che, con i loro comportamenti criminali, consentono di far passare in secondo piano la tragedia di Gabriele in favore del “danneggiamento dei cassonetti dell’immondizia”.

    Vi prego, rispettate la famiglia e Gabriele, che ha bisogno di voi, della vostra schietta e calda umanità. Solo questo potrà aiutarli ad ottenere giustizia e verità.

    Fate come quei tifosi della Fortitudo Basket di Bologna e dell’Avellino, che durante la partita si sono presentati tutti insieme con una maglietta che chiedeva giustizia e verità per Federico. Fate come loro che quando gli è stato imposto dalle forze dell’ordine, in modo tanto insensato quanto immotivato di rovesciarla, uno per uno, per nasconderne il messaggio, essi tutti hanno civilmente ubbidito.

    A tutti questi ragazzi io voglio bene, e auguro a Gabriele e la sua famiglia che ciò accada anche per loro, perché quanto purtroppo si è visto nei telegiornali io credo che uccida due volte Gabriele Sandri.

    Con profondo affetto e partecipazione


    Patrizia Moretti

    federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/

    im0.freeforumzone.it/up/15/48/308473340.jpg





    [Modificato da WEB RE1976 01/03/2008 23:01]
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    WEB RE1976
    Post: 2.793
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    00 05/02/2008 18:58
    Il papà di Gabriele Sandri "Al derby in Curva Sud"

    Il padre del sostenitore della Lazio ucciso da un agente l'11 novembre 2007: "I tifosi certe volte sono descritti come chissà cosa, quando invece sono semplici cittadini che hanno un cuore, una testa e dei sentimenti. È mia intenzione tornare all'Olimpico nella curva romanista"

    MILANO, 5 febbraio 2008 - "Sono intenzionato ad andare nella curva romanista in occasione del derby. I tifosi certe volte sono descritti come chissà cosa, quando invece sono semplici cittadini che hanno un cuore, una testa e dei sentimenti. Io in Curva Sud ci vado volentieri. Tornerò allo stadio Olimpico, perchè, come ho detto, è mia intenzione andare al derby con i tifosi della Roma". A parlare all'emittente "SuperNova Tv" è Giorgio Sandri, padre di Gabriele, il tifoso della Lazio ucciso in un'area di servizio di autostrada mentre si stava recando, assieme ad alcuni amici, a seguire una partita in trasferta della sua squadra.

    GESTO FORTE - Giorgio Sandri intende fare un gesto forte per pacificare gli animi e dare un segnale: "Sono passati oltre due mesi dalla morte di Gabriele e il tempo non può cancellare il dolore per la perdita di un figlio. Non sarà sufficiente tutta la vita, il dolore è sempre più grande e con il tempo cresce. Ho sentito cose molto brutte e infatti, oltre a non perdonare l'individuo che ha assassinato mio figlio, non perdono neanche questa gente. Perchè è stato fatto di tutto e di più".

    ACCUSE - Il papà di Gabbo parte poi all'attacco: "Della vicenda Sandri non se ne parla più perchè, ovviamente, sono coinvolte le istituzioni e di conseguenza dà fastidio. Mi rendo conto che anche parte della stampa, delle tv sono assoggettate a questa situazione. Però la gente ci da coraggio e forza, ci rendiamo conto che abbiamo la nazione al nostro fianco".

    Gasport
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    zeman!
    Post: 3.931
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    00 21/12/2007 18:16
    giorgio sandri al guerin sportivo
    www.mediafire.com/?dkimbmiddnl
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    WEB RE1976
    Post: 2.638
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    00 19/12/2007 18:45
    SANDRI, "IL PROIETTILE NON HA AVUTO DEVIAZIONI"

    AREZZO - Il proiettile che uccise Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio morto l'11 novembre scorso nell'area di servizio di Badia al Pino non avrebbe subito deviazioni prima di colpire il giovane. A questo sarebbe giunta la perizia chimica effettuata su richiesta del perito balistico nominato dal pm Giuseppe Ledda al professor Domenico Compagnini. La notizia è stata confermata dai legali della famiglia Sandri, gli avvocati Michele Monaco e Luigi Conti. "Il proiettile non ha subito deviazioni - spiega Conti - visto che non sono state trovate molecole riconducibili a reti metalliche, vetri o pietre". Nessuna conferma arriva, invece, dal professor Compagnini, che dovrà depositare i risultati della sua perizia alla fine del mese di febbraio, "non so se la perizia chimica è stata depositata - spiega all'Ansa - era stata affidata dal pm ad un esperto di chimica".

    "E' una fantasia. Quella depositata dagli esperti del Cnr di Roma è un esame parziale con osservazioni al microscopio perché la perizia balistica del professor Domenico Compagnini sarà depositata solo a fine febbraio, e c'é sostanza estranea". Così Gianpiero Renzo, uno dei legali di Luigi Spaccarotella, l'agente della polstrada accusato dell'omicidio di Gabriele Sandri, replica alle notizie sulla perizia chimica effettuate sul proiettile che uccise il tifoso laziale morto lo scorso 11 novembre. "E' un esame parziale - aggiunge Renzo - che è stato depositato 20/30 giorni fa. Parziale perché il Cnr non ha potuto, ad esempio, effettuare ricerche sotto i residui di sangue che si trovano sull'ogiva: si tratta di un esame non ripetibile".

    Per il difensore di Spaccarotella, poi, i risultati "sono estremamente interessanti e favorevoli alle tesi dell'agente circa una possibile, importante deviazione nella traiettoria del proiettile. In ogni modo questo risultato, da solo, non è in grado di fornire elementi certi, in assenza degli importantissimi risultati che dovranno emergere dalla perizia balistica". Renzo spiega di aver consegnato i risultati dell'esame al geologo Pino Aurea, che "mi ha confermato la presenza di una sostanza estranea, non compatibile con il vetro, la collanina e quant'altro potrebbe essere ricollegabile all'auto e al giovane".

    VIOLAZIONE DASPO, CHIESTE 3 CONDANNE A MILANO - Due condanne a 8 mesi di reclusione e 8mila euro di multa, e una condanna a 5 mesi e 10 giorni oltre a 8mila euro di multa. Sono le pene chieste dalla Procura di Milano nei confronti di tre tifosi arrestati in seguito alle manifestazioni dell'11 novembre scorso nei pressi dello stadio di San Siro, e accusati di violazione della diffida dagli stadi (Daspo). Quel giorno, rinviata la gara Inter-Lazio, ultrà delle due squadre ma anche del Milan improvvisarono un corteo di protesta in conseguenza della morte di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso in un'area di servizio nei pressi di Arezzo. Per Giovanni A., tifoso dell'Inter, il pm ha chiesto, nel processo per direttissima davanti al giudice Elisabetta Meyer, la condanna più bassa. Quella più alta è stata sollecitata invece nei confronti di Alessandro M., tifoso nerazzurro, e di Andrea N., milanista. Gli avvocati Mirko Perlino e Giovanni Adami hanno invece chiesto per tutti l'assoluzione. La sentenza è attesa per il prossimo 14 gennaio.

    Ansa
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    zeman!
    Post: 3.841
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    00 06/12/2007 16:27
    altro testimone dichiara di aver visto il poliziotto prendere la mira e....
    lo riporta la nazione di oggi
    www.divshare.com/download/3021001-b02
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    zeman!
    Post: 3.826
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    00 04/12/2007 12:39
    Assalto ultrà alla caserma: cade l'accusa di terrorismo
    Fonte: Repubblica.it
    Non c'è l'aggravante della finalità del terrorismo per i due ultrà arrestati a Roma la sera dell'11 novembre, dopo la morte a un autogrill di Arezzo del tifoso Gabriele Sandri, con l'accusa di aver assaltato la caserma di polizia di via Guido Reni. Lo ha deciso il tribunale del riesame, presieduto da Antonio Lo Surdo, che, pur mantenendo la custodia cautelare in carcere per Claudio Gugliotti, 21 anni, e Saverio Candamano, 27, ha escluso la sussistenza dell'articolo 270 sexies, contestato dal procuratore aggiunto Franco Ionta e dai pm Caterina Caputo e Pietro Saviotti.

    I due ultrà, il primo della Roma, l'altro della Lazio, erano finiti in manette con l'accusa di devastazione, danneggiamento e lancio di oggetti atti a offendere. Ha ottenuto da alcuni giorni, invece, gli arresti domiciliari il militare Valerio Minotti, anche lui 21enne, che rispondeva soltanto di violenza a pubblico ufficiale, ipotesi di reato formulata anche nei confronti di un quarto arrestato, Lorenzo Sturiale, 30 anni, che però ha rinunciato a fare ricorso davanti ai giudici del riesame. Minotti e Sturiale erano stati fermati dalla polizia nei pressi dello stadio Olimpico.
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