Il popolo non amava la marchesa, ritenendola responsabile della cattiva situazione del regno e di aver ingerenze nella polica. Fu infatti lei a suggerire l’allenaza franco-austriaca contro la prussica, che portò alla fuerra dei sette anni.
Nel 1757 il re fu accoltellato, fu addossata a lei la colpa. Ma non appena il re si riprese si riconciliarono subito.
In realtà non fu lei a governare il paese, il re si confidava con la marchesa a lei erano affidate l’eseguzione della maggior parte delle decisoni, fu così che molti dei suoi protetti abbero ruoli di spicco, questo diede l’impressione che fosse lei a governare.
La marchesa soleva dire “ quandomorirò sarà di crepacuore”. Ma non fu così.
L’amore prodigato disinteressatamente e la tubercolosi dissolvono molto presto la sua bellezza.
Sopraffatta dall’intensità della vita, dalle continue lotte contro i molti ed agguerriti nemici, si mette a letto nella sua residenza di Choisy, prima di farsi portare a Versailles, per morire da grande regina. Si spenge la domenica delle palme, il 15 aprile 1764, nel conforto della religione cristiana.
Il re osserva dalla finastra della sua camera mentre ella si allontana nella lussuosa bara, fatta sollecitamente allontanare. Cronache riportano che il re abbi freddamente affermato: “verso le dieci sarà a Parigi”, come se si trattasse si un pacco si nessun valore. Per espresso desiderio del re la marchesa sarà tumulata nella chiesa dei cappuccini in Piazza Vendòme,accanto alla figlia Alessandrine.
Dieci anni dopo il 10 maggio 1774, il re muore, devastato dal vaiolo e dimenticato come la sua grande favorita. Sarà sepolto nella Chiesa di Saint Denis.