00 06/09/2015 22:01
ANNA KARENINA

Paese: Italia - Spagna - Francia - Germania - Lituania
Anno: 2013
Formato: 2 x 100'
Durata: 200 minuti (2 puntate)
Genere: Drammatico, Romantico, Letterario
Master: HD
Una Produzione: Lux Vide, Rai Fiction, Pampa Productions, Telecinco Cinema, Beta Film

Presentazione:

“Io penso, disse Anna sfilandosi un guanto, che se ci sono tanti ingegni quante teste, ci sono tanti generi d'amore quanti cuori. (II, VII; 1960)”

“Accanto ad Anna e Vronkij, che non possono essere felici insieme, vediamo come Levin e Kitty ottengono in fondo con felicità, nonostante qualche dibattito interiore, quello che è negato agli altri due: ma Kitty ha saputo dimenticare Vronskij e, rinunciando a lui, rinunciare agli ideali poetici, ricchi di fascino e di bellezza esteriore, della sua giovinezza. Rinunciando a questi ideali, Kitty scopre che la realtà, la realtà usuale e consueta, lungi dall’essere meschina e squallida, è assai preziosa e assai bella. E’ questa la realtà di molti personaggi di Tolstoj: la scoperta della realtà e la delizia di scorgere nella realtà qualcosa di prezioso e d’inaspettato, qualcosa che i sogni non contenevano, e che rende possibile la coscienza del proprio essere”

Natalia Ginzburg

Una delle più grandi storie d’amore mai scritte, raccontata secondo le intenzioni di Tolstoij. Dopo decine di adattamenti tra schermo cinematografico e televisivo la storia di Anna Karenina viene vista con occhi completamente nuovi e attraverso la rivisitazione di parti del romanzo spesso trascurate.

La storia appassionata di due donne, Anna e Kitty, la tragedia e la realizzazione di una felicità commovente e imperfetta, il sentimento e la ragione, l’amore straordinario e l’amore quotidiano finalmente intrecciati in quel racconto originale e assoluto che è Anna Karenina.

La trama si distende tra diverse coppie in un gioco di simmetrie, equilibri strutturali e contrappesi: Stiva e Dolly, Kitty e Levin, Anna e Vronskij e Anna e Karenin. Tutto gira intorno a queste coppie, ognuna delle quali porta a una riflessione profonda sul concetto di famiglia e del matrimonio, tratteggiando un affresco indelebile sulle verità dell’amore.



Sinossi

Una delle più grandi storie d’amore mai scritte, raccontata secondo le intenzioni di Tolstoij. Dopo decine di adattamenti cinematografici e televisivi la storia di Anna Karenina viene vista con occhi completamente nuovi, attraverso la rivisitazione di parti del romanzo spesso trascurate.
Nella miniserie protagoniste sono due donne, Anna e Kitty. La tragedia e la realizzazione di una felicità commovente e imperfetta, il sentimento e la ragione, l’amore straordinario e l’amore quotidiano intrecciati in quel racconto originale e assoluto che è Anna Karenina.
La trama si distende tra diverse coppie in un gioco di simmetrie, equilibri strutturali e contrappesi: Stiva e Dolly, Kitty e Levin, Anna e Vronskij e Anna e Karenin. Tutto gira intorno a queste coppie, ognuna delle quali porta a una riflessione profonda sul concetto di famiglia e del matrimonio, tratteggiando un affresco indelebile sulle verità dell’amore.



Trama


Prima Puntata

Anna e Kitty, due vite. Una passione disperata consumata nella tragedia e un’esistenza realizzata nell’amore. Due destini che si incrociano dando il via a storie così diverse eppure vissute in nome della stessa aspirazione, trovare l’amore che renda pienamente se stesse e consenta di vivere senza conformarsi all’ipocrisia del mondo.


Il palazzo illuminato a festa di una grande famiglia moscovita. La musica penetra in una piccola sala, adiacente all’immenso salone. Qui Kitty Scerbàtskaja (Lou De Laage), ragazza di una bellezza abbagliante, ma appena sbocciata, e Konstantin Levin (Max von Thun), un giovane proprietario terriero, si trovano l’uno di fronte all’altra. Levin le confessa il suo amore, Kitty è commossa ma qualcosa la trattiene dal rispondere. All’improvviso da una porta alle spalle di Levin irrompe un affascinante ufficiale, Aleksej Vronskij (Santiago Cabrera), l’uomo che a Mosca tutte le donne da marito vorrebbero sposare. Vedendolo il viso di Kitty cambia improvvisamente, la sua espressione si muta in compassione nei confronti di Levin. “Questo non può essere, mi dispiace”, gli risponde con malcelato imbarazzo. Kitty ha scelto Vronskij ma lui ha scelto un’altra donna: Anna Karenina (Vittoria Puccini).

Anna era appena giunta a Mosca da San Pietroburgo per salvare il matrimonio del fratello Stiva (Pietro Sermonti) con Dolly (Carlotta Natoli), sorella maggiore di Kitty ma dopo aver incontrato Vronskij la sua esistenza non sarà più la stessa. Anna è la moglie di Alekseij Karenin (Benjamin Sadler), un importante uomo politico, corretto e rispettabile da cui lei, però, non si sente amata. Anna ha sempre sperato che il matrimonio combinato potesse divenire un matrimonio d’amore ma suo marito non ha fatto nulla perché avvenisse, troppo preso dal lavoro, dalle convenzioni e dal quieto vivere.

Nel rapporto che nasce lentamente con Vronskij avviene la metamorfosi di Anna Karenina: dopo aver sempre frenato le sue emozioni si lascia travolgere da una passione che la porta ad abbandonare suo marito, sfidando apertamente la società e la mentalità del suo tempo. Sarà costretta a rinunciare anche all’adorato figlio, Serjozha, pur di inseguire quell’amore trovato con Vronskji che le sembra ormai l'unica ragione della sua vita.
Intanto Kitty, dopo l’umiliazione subìta, inizia un percorso di maturazione attraverso una dura esperienza di infermiera in un ospedale militare tedesco e al ritorno a Mosca è pronta per una nuova vita.



Seconda Puntata

Vronskji, che ha sedotto Anna quasi per sfida, è ora soggiogato da un amore più grande di lui, che non ha mai conosciuto e per il quale è stato disposto a rinunciare a tutto: la carriera militare, l’onore in società, le ricchezze della famiglia.

Anche dopo la nascita della piccola Annuska avuta da Vronskji e che l’ha vista rischiare di morire di parto, Anna vive braccata dalla nostalgia di un altrove e di una perfezione che non riesce mai a toccare veramente e che lo stesso Vronskji non riesce a colmare.

E in questo inseguimento si consuma il suo amore travolgente e la sua tragedia. Superata l’opposizione del marito e apparentemente ottenuto tutto ciò per cui ha lottato, Anna rifiuta il divorzio e resta disperata, in preda ai sensi di colpa e alla gelosia immotivata e sempre più ossessiva nei confronti di Vronskij.

Kitty, intanto, trova il coraggio di riannodare la storia con Levin e di sposarlo, anche grazie agli incoraggiamenti di Dolly. Nella quiete accesa del quotidiano i due sposi scoprono il vero amore e, soprattutto nell’assistenza al morente Nikolaj (il fratello maggiore di Levin), comprendono di essere davvero una famiglia. Levin, dopo aver superato le illusioni ideologiche positiviste, si converte infine al cristianesimo attraverso l’esempio della fede semplice di Kitty.

La parabola di Anna invece si spegne violentemente. In un momento particolarmente critico, dopo l’ennesima lite con l’amante, Anna va alla stazione e si suicida buttandosi sotto un treno. Dopo la tragedia Vronskij decide di partire per la guerra, sperando solo di dimenticare...

Karenin e Serjozha sono come mutilati dal dolore, ma c’è con loro la piccola Annuska figlia di Anna e Vronskij e del loro amore impossibile.

Dolly e il marito Stiva continuano a vivere insieme, nonostante le difficoltà della vita familiare.
Kitty e Levin, con la nascita del primo figlio, incarnano oltre le infelicità di ogni famiglia la speranza che non muore.



Note di sceneggiatura


Anna Karenina è probabilmente il romanzo più sfruttato dal piccolo e dal grande schermo. Se ne contano decine di versioni. Da quella del 1910, tedesca, la prima in assoluto, a quella con Keira Knightley e Jude Law, diretti da Joe Wright, del 2012. Passando per quelle interpretate da Greta Garbo, Vivian Leigh (la Rossella di Via col Vento) e Sophie Marceau.

Eppure non c’è ancora una versione che si imponga come quella definitiva, a dimostrazione di come il romanzo di Tolstoj sia una miniera di emozioni tanto feconda quanto difficile da restituire in tutta la sua ricchezza.

Nell’accingermi a scrivere la sceneggiatura, mi sono proposto di essere più fedele possibile al romanzo, consapevole che si tratti di un’opera incredibilmente contemporanea. È evidente a chiunque decida di sfogliarle che le pagine di Tolstoj sono più fresche, vive ed autentiche di larga parte dei romanzi, film e serie televisive dei nostri tempi.

Questo proposito di fedeltà si è tradotto soprattutto nello sforzo di dare piena dignità a quella che è una vera coprotagonista del romanzo. Coprotagonista che i numerosi adattamenti hanno puntualmente sottovalutato se non addirittura dimenticato: Kitty. Nel romanzo, infatti, a dispetto del titolo, sono almeno due le donne al centro della vicenda: oltre ad Anna, c’è la giovanissima cognata. Mentre la prima va incontro al destino tragico che tutti conosciamo, la seconda riesce, fra varie vicissitudini, a trovare il sentiero che la condurrà ad una vita felice. Il romanzo vive della polarità di questi due destini. Raccontarne uno solo, come quasi sempre è stato fatto, significa tradirne il significato più profondo.

Oltre ai personaggi di Anna e Kitty, inoltre, ho cercato di dedicare una particolare attenzione a quello di Dolly – sorella maggiore di Kitty. Il destino di Dolly non è tragico come quello di Anna, né quasi idilliaco come quello di Kitty. Ma non per questo è meno interessante: Dolly saprà superare il dolore e la rabbia per i tradimenti del marito Stiva (e uno di questi tradimenti è proprio l’evento che mette in moto la vicenda) e, dopo anni di faticosi sforzi per tenere unita la propria famiglia, capirà che ne è valsa pena.

La fedeltà al romanzo, tuttavia, non mi ha esentato dalla necessità di integrare in modo sostanziale le parti dell’intreccio che Tolstoj, con abili ellissi, lasciava all’immaginazione del lettore. Faccio un solo esempio. Al corteggiamento di Vronskij – corteggiamento che a poco a poco vince le resistenze di Anna fino a spingerla a tradire il marito – Tolstoj dedica poco più di una riga. Una parte così decisiva della vicenda non poteva essere lasciata alla fantasia dello spettatore. E così è stato necessario inventare un’articolata sequenza di seduzione che culmina nella decisione di Anna di intraprendere una relazione con l’affascinante ufficiale.

Per cercare di coniugare la fedeltà al romanzo con le necessità del racconto televisivo è stato poi necessario un meticoloso lavoro sul personaggio di Levin – vero e proprio alter-ego di Tolstoj – del quale il romanzo contiene decine e decine di pagine di riflessioni e tormenti interiori. È stato possibile tradurre in immagini e dramma tutti questi monologhi interiori – che in numerosi adattamenti sono stati “tradotti” in lunghe voice over piuttosto pesanti e noiose – proprio grazie al personaggio di Kitty. La storia d’amore fra i due giovani, trattata quasi come una commedia romantica, ha così permesso da un lato di stemperare i toni tragici della vicenda di Anna e, dall’altro, di rendere comprensibili e interessanti i travagli interiori di Levin.

A contrario di quanto larghissima parte degli adattamenti hanno indotto a pensare, Anna Karenina non è in primo luogo un romanzo su una relazione extraconiugale. Sì, è anche questo. Ma è soprattutto un romanzo che esplora se e come sia possibile, per donne e uomini, sposati o meno che siano, essere felici. Anna, purtroppo, non ci riuscì. Kitty, invece, ebbe la fortuna di farcela. E Tolstoj – diversamente da quanto larga parte degli adattamenti ci fanno credere – conclude il romanzo in modo ottimistico: la felicità è fragile, ma alla portata di tutti.

Francesco Arlanch




Note di produzione

Numeri dal set

2000 comparse

100 cavalli

30 carrozze

50 location scelte fra i più bei palazzi storici dell’aristocrazia baltica

1200 costumi

4 vagoni di un treno completamente ricostruiti e 2 locomotive d’epoca restaurate e poi donate al Museo delle Ferrovie Lituane di Vilnius

7 tonnellate di neve finta (prima che arrivasse sul set quella vera…)

1 pista di pattinaggio di 700 mt2 costruita dalla produzione e donata alla città di Vilnius

10 gradi centigradi, la temperatura massima che ha accompagnato le 8 settimane di riprese in Lituania e Lettonia

6 nazionalità diverse per il cast artistico




Cast Artistico


Anna Karenina ... Vittoria Puccini

Aleksej Vronskij ... Santiago Cabrera

Aleksej Karenin ... Benjamin Sadler

Kitty Scerbàtskaja ... Lou De Laage

Konstantin Levin ... Max Von Thun

Dolly Scerbàtskaja ... Carlotta Natoli

Stiva ... Pietro Sermonti

Betsy ... Lea Bosco

Varenka ... Maria Castro

Lidia Ivanòvna ... Patricia Vico

Principessa Scerbàtskaja ... Sydne Rome

e con
Angela Molina
nel ruolo della contessa Vrònskaja



Cast Tecnico

Soggetto e Sceneggiatura ... Francesco Arlanch

Story editor ... Giovanni Capetta e Sabina Marabini

Casting director ... Barbara Giordani

Casting Germania ... Cornelia Von Braun

Casting Francia ... Juliette Menager

Costumi ... Enrica Biscossi

Key make-up stylist ... Giancarlo Del Brocco

Key hair stylist ... Francesco Pegoretti

Scenografia ... Cosimo Gomez

Direttore della fotografia ... Fabrizio Lucci

Postproduzione ... Rosario Ranieri

Montaggio ... David Yardley

Musiche ... Antongiulio Frulio

Aiuto regia ... Sergio Ercolessi

Direttore di produzione ... Federico Foti

Organizzatore generale ... Piergiuseppe “Beppe” Serra

Produttore creativo ... Sara Melodia

Produttore associato ... Vincenzo Mosca

Produttore esecutivo ... Daniele Passani

Produttore RAI Fiction ... Fania Petrocchi

Produttore LuxVide ... Luca Bernabei

Regia ... Christian Duguay



Curiosità:

* La miniserie è basata sul celeberrimo romanzo di Lev Tolstoj.
* La prima puntata è andata in onda lunedì 2 dicembre 2013 alle 21:10 su Rai 1.
* La seconda puntata è andata in onda martedì 3 dicembre 2013 alle 21:10 su Rai 1.
* La fiction fa parte del gruppo di serie tv realizzate dalla Lux Vide tratte da opere letterarie, di cui fanno parte anche Guerra e Pace (2007) e Romeo e Giulietta (2013).
* Si tratta dell'ultimo lavoro diretto dallo scomparso doppiatore e direttore del doppiaggio Tonino Accolla.
* Bianca Atzei canta una nuova versione del pezzo "One Day I'll Fly Away", brano già interpretato dalla cantante statunitense Randy Crawford, e reinterpretato da Nicole Kidman nel film Moulin Rouge! del 2001.
* La serie ha totalizzato un buon riscontro di pubblico. I dati auditel segnalano:
1) Prima parte 2 dicembre 2013 5.558.000 19,93%
2) Seconda parte 3 dicembre 2013 5.279.000 19.94%


Immagini:













[Modificato da veu 06/09/2015 22:04]