Dopo aver letto un articolo sul sito di Altair riguardante l'ingranditore Durst 609, mi sono precipitato a rimettere in sensto il mio che avevo acquistato a Settembre in un mercatino parrocchiale per la modice cifra di 30€.
Spolverato, pulito, tirati a lucido i vetri del portanegativi e condensatore ecco come l'ho sistemato per il collaudo.
Non avovo voglia di spostare il pesantissimo Durst 707AC.
Il mio esemplare non è bello come quello mostrato da Altair nel suo sito, del resto per 30€ non si può pretendere di acquistare un esemplare intonso, c'è un po di ruggine qua e la ma tutti i movimenti sono fluidi.
Purtroppo il suo bellissimo obiettivo (esteticamente parlando), un Componar 105f4.5 ha la lente posteriore un po rovinata, non vorrei che si trattasse di funghi, nei prossimi giorni tenterò di pulirlo per bene.
Per ora ho dovuto "ripiegare" montando un Rodagon 105f4.
Anche se inferiore al Rodagon mi piacerebbe provarlo, è un obiettivo tutto metallico e cromato con una ghiera dei diaframmi degna di un obiettivo Leitz d'epoca.
L'ingranditore non ha il cassetto portafiltri, però si rimedia molto semplicemente appoggiando il filtro sopra il condensatore.
E' una soluzione che funziona perfettamente con il 6x6, ma non con il 6x9, almeno usando i filtri Ilford standard.
Con il 6x9 i lati del fotogramma restano "fuori dal filtro".
Ma veniamo alla "mia libidine", stampare i fotogrammi della Rolleiflex biottica a pieno formato con anche il bordo nero.
Come sappiamo, la Rolleiflex impressiona fotogrammi un filo più grandi rispetto alle altre 6x6 e con le mascherine convenzionali tipo la SIVOMA 66 non è possibile stampare il bordino nero.
Il Durst 609 ha un portanegativi a doppio vetro per un formato effettivo di 6,5x9, quindi con un buon margine.
Inoltre le antine regolabili permettono di delimitare perfettamente l'area da stampare.
Ero partito con l'idea di stampare un bordino a filo come faceva HCB, ma mi sono fatto prendere la mano e ho stampato un ampia porzione di bordo con tanto di scritte della pellicola.
Lo so, da un punto di vista "artistico" non ci azzecca nulla, anzi, sto andando contro a molti principi della stampa che vorrebbero che il bordo nero, soprattutto così ampio, sia quasi controproducente.
Non me ne vogliano i puristi della stampa.
Però a me il bordo nero e magari anche le scritte piacciono.
Che ci volete fare, ognuno a le sue paranoie.
Già che c'ero ho anche stampato un paio di fotogrammi 6x9 scattati con una Zeiss Mess Ikonta acquistata poco prima di Natale e rivenduta poco dopo.
Questi negativi li avevo solo scannerizzati, mai stampati, adesso che li vedo su carta mi è tornata la voglia di prendermi una vecchia folding 6x9.
Come vedete oggi mi sono più divertito ad usare questo ingranditore piuttosto che stampare seriamente e cercare "la bella stampa".
Mi è piaciuta anche l'idea di usare un ingranditore che è dell'epoca d'oro delle Rolleiflex.
E' infatti consigliato anche sul libro "
Il libro Rolleiflex" di Walther Heering nel quale è anche pubblicato un depliant pubblicitario.
Notare che questo Libro è "fermo" ai tempi della Automat con obiettivo Tessar 75f3.5 e della Rolleicord III, quindi stiamo parlando degli anni tra il '50 e il '53.