in questo momento penso che....

Suprema.Moltheni, 07/11/2014 14:56:

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Due belle notizie inaspettate Il Signore non abbandona mai nessuno, deve ora darmi solo la forza di riprendermi la mia vita.

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birrena@, 19/12/2014 19:32:

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"Il Signore non abbandona mai nessuno"... io sto ancora aspettando che si ricordi di me! sarà stato troppo indaffarato in questi anni???

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Suprema.Moltheni, 19/12/2014 22:09:

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Sarebbe un discorso lungo, in parte comprendo bene ciò che hai scritto. Non sai quante volte l'ho pensato.
Io penso che ogni vita ha i suoi problemi, i suoi buchi neri, i suoi periodi negativi, ma è innegabile che alcune vite siano un po' più difficili delle altre. Anche per me non sono stati anni facili, alcune cose erano "esterne", inevitabilmente ti piovono addosso, altre poi ho capito, con il tempo,che solo io ne ero l'artefice se quell'ambito aveva sempre lo stesso finale negativo.
Comunque io non mi sono sentita abbandonata, non tanto nel "verdetto" buono per la salute di un mio caro, ma per essere riusciti ad essere comunque uniti e in piedi, malgrado un periodo davvero nerissimo. A volte il miracolo consiste proprio in questo.

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birrena@, 20/12/2014 15:13:

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già che qualcuno mi capisce, è qualcosa.

per il resto, penso che è vero che ci sono persone più fortunate di altre. è innegabile.


spero che ci sia una svolta nella mia vita (ovviamente in positivo) perchè sono stanca...

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Catgirlsupreme89, 20/12/2014 17:06:

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Ti ricordi i miei esami passati a ridere e chiacchierare e quante volte mi dicevi "non sembra che devi sostenere un esame", ecco. Puoi aspettare la svolta oppure raggirare la "disgrazia"... in un caso stai sicura che almeno campi più felice.
Io ormai ho fatto del nonostante tutto, il mio motto

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birrena@, 20/12/2014 21:30:

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insomma, strafottenza mode-on

No strafottenza no, toro e vergine non so portati per strafottersene xo' per essere un po' piu' leggeri si'...infondo siamo donne no?

Ps. Mezza tornata




P.S. bentornata

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(bloodymary), 27/12/2014 13:14:

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Non vedo l'ora che passino questi giorni per non sentirmi più chiedere: "Che fai il 31?". Una delle domande che odio di più dopo le classiche "Ma quando ti laurei?" e "Sei fidanzata?".
In questi momenti vorrei avere vicino a me Crozza-Razzi, che risponda: "Amico caro, FATTI LI CAZZI TUA!!!"

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(bloodymary), 19/01/2015 19:12:

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Stamattina ho avuto l'ennesima dimostrazione (come se ce ne fosse ancora bisogno) che l'istruzione universitaria non rende più intelligente, più sensibile o altro: ergo, se sei una capra o una testa di c.... rimani tale pure con venti lauree.
Esame di economia politica, orale/convalida del voto per i corsisti. Un gruppo di ragazze sedute vicino a me si confrontano e si dicono molto preoccupate per l'esito della prova scritta. Una di loro dice di averla consegnata praticamente in bianco, e di non aver ripetuto nulla per l'eventuale esame orale; però poi si alza e dice (cito testualmente): "Ragà io però sapete che faccio? DICO CHE E' MORTO MIO PADRE". Era serissima, e ha ripetuto la cosa più volte, convinta che di fronte a un simile dramma il prof. non si sarebbe azzardato a chiederle perché non avesse studiato. Il bello è che le amiche non si sono minimamente scomposte, anzi una di loro ha aggiunto che ad un esame precedente aveva pensato di dire che le era morta la mamma.
Si vede che in questi ultimi anni in cui non ho frequentato i corsi mi sono persa qualche passaggio evolutivo. Non aggiungo niente, non saprei veramente come commentare.

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(bloodymary), 19/01/2015 19:12:

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Stamattina ho avuto l'ennesima dimostrazione (come se ce ne fosse ancora bisogno) che l'istruzione universitaria non rende più intelligente, più sensibile o altro: ergo, se sei una capra o una testa di c.... rimani tale pure con venti lauree.
Esame di economia politica, orale/convalida del voto per i corsisti. Un gruppo di ragazze sedute vicino a me si confrontano e si dicono molto preoccupate per l'esito della prova scritta. Una di loro dice di averla consegnata praticamente in bianco, e di non aver ripetuto nulla per l'eventuale esame orale; però poi si alza e dice (cito testualmente): "Ragà io però sapete che faccio? DICO CHE E' MORTO MIO PADRE". Era serissima, e ha ripetuto la cosa più volte, convinta che di fronte a un simile dramma il prof. non si sarebbe azzardato a chiederle perché non avesse studiato. Il bello è che le amiche non si sono minimamente scomposte, anzi una di loro ha aggiunto che ad un esame precedente aveva pensato di dire che le era morta la mamma.
Si vede che in questi ultimi anni in cui non ho frequentato i corsi mi sono persa qualche passaggio evolutivo. Non aggiungo niente, non saprei veramente come commentare.

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