Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

TennisTavolo Sardegna

Per chi non lo sapesse

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    topospin
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    00 01/07/2009 21:32
    In uno stato che decide di non informarci, o di informarci come meglio crede, ecco una nuova voce fuori dal coro ...

    antefatto.ilcannocchiale.it/

    Meditate gente, meditate

    Odiare i mascalzoni è cosa nobile, perchè significa elogiare gli onesti ...

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    00 02/07/2009 08:37
    Anche se siamo O.T. voglio dare anche io un contributo...secondo i miei interessi lavorativi. [SM=g27987]

    visita il mio blog:
    www.pierluigimontalbano.blogspot.com

    La passione per un ideale è la molla che muove il mondo
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    topospin
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    00 02/07/2009 13:41
    Re:
    5 parole, 02/07/2009 8.37:

    Anche se siamo O.T. voglio dare anche io un contributo...secondo i miei interessi lavorativi. [SM=g27987]



    Così iniziò:
    Siamo in questo complesso nuragico, Prisgiona (o Prisciona), vicino ad Arzachena. Guardate che meraviglia! Cosa facevano qua? Parliamo di 3.500 anni fa.

    E così terminò:
    Però io vi dico questo: se la guerra di Troia è stata vinta dai greci, quella italiana è stata vinta dalle puttane!

    Odiare i mascalzoni è cosa nobile, perchè significa elogiare gli onesti ...

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    topospin
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    00 25/07/2009 16:05
    Re: Re:
    Anche questa non è male [SM=g28001] [SM=g28001] [SM=g28001] ...

    tratto da: www.beppegrillo.it/

    Di solito sono due le persone interessate a una pesca. Chi la produce e chi la mangia. Il produttore riceve 10 centesimi al kg e ha costi di produzione di 45 centesimi. Per lo stesso kg il consumatore paga due euro. La domanda sorge spontanea: chi ci ha fregato la pesca e sta facendo fallire l'agricoltura? Pubblico una lunga e disperata lettera di un agricoltore romagnolo.

    "Caro Beppe,
    sono Samuele Bertuzzi, ho 27 anni, vivo in un paesino vicino ad Imola. Ti scrivo per raccontarti ciò che sta succedendo nel mondo nel quale lavoro e nel quale la mia famiglia, mio padre, i miei nonni hanno sempre creduto: l’agricoltura, i frutti della terra. Abito in Romagna, dove ci sono migliaia di aziende agricole forti produttrici di frutta, albicocche, pesche, nettarine, kiwi e uva da vino. La frutticoltura italiana sta vivendo un momento tragico, agli agricoltori sono riconosciuti prezzi ridicoli per i loro prodotti: 8-10 centesimi al kg (fonte Camera di Commercio di Bologna) per pesche e nettarine di prima qualità a fronte di un costo ,di produzione medio di 40/45 centesimi al kg. Nonostante questo, la frutta in negozio è venduta a prezzi dell’ordine di due euro al kg o superiori. Si trovano anche prezzi inferiori, ma per promozioni di prodotti di minor qualità e solo per alcuni giorni. Il 70% della nostra frutta viene venduto all’estero (Germania in primis, Inghilterra, Austria, Svizzera, Belgio, Est Europa) ed, anche qui i, prezzi sono incredibili. Un amico che vive a Londra mi ha comunicato che in un negozio della catena Tesco vendono quattro pesche a 1 pound ( quattro pesche sono 500 gr, quindi due pound al Kg pari a 2,32€/Kg). A conti fatti il costo della materia prima sul prezzo finale di vendita al consumatore è irrisorio: pensa, 10 centesimi contro 2€ di vendita rappresenta solo il 5%! Costano più l’imballaggio e il servizio della pesca! E’ incredibile e nessuno ne parla! Quando bisogna dare una notizia di aumenti dei prezzi, la prima cosa che si fa vedere in televisione è un bel banco allestito di frutta e verdura, perché fa scenografia, ma non si racconta ciò che ci sta dietro.
    Ti voglio spiegare in breve come funziona la “filiera” dell’ortofrutta. L’attore principale è l’agricoltore: chi produce il bene, frutta o verdura che sia. Parliamo di frutta, che è quella che conosco meglio. L’agricoltore produce la frutta, ci impiega un anno e raccoglie il prodotto in soli tre mesi (da giugno a fine agosto in Romagna). Per preparare la produzione occorrono molti lavori, potatura, interventi agronomici al terreno, concimazioni, trattamenti con fitofarmaci, etc. ) con una anticipazione delle spese. L’agricoltore è un imprenditore, perché ha una proprietà, deve fare delle scelte nella sua azienda, né più e né meno di un industriale. Al momento della raccolta dei frutti c'è la vendita a chi acquista la frutta come materia prima per la sua produzione. Di solito, un magazzino ortofrutticolo (impresa privata o cooperativa) che procede a stoccaggio, refrigerazione, lavorazione, confezionamento e vendita del prodotto finito.
    Il sistema creato negli ultimi 20 anni fa si che quando l’agricoltore vende il suo prodotto al magazzino, non c’è una vera e propria vendita con contrattazione del prezzo, ma un conferimento. L’agricoltore dà il suo prodotto al magazzino ad un prezzo che verrà stabilito a fine stagione quando il magazzino saprà quanto avrà incassato dalla vendita, tolte le sue spese. In altre parole l’agricoltore subisce un prezzo, non può stabilirlo lui, vende a prezzo da determinare a fine stagione.
    Proseguendo per la filiera, il magazzino lavora la frutta, la imballa e la vende ad un importatore. Per contattare l'importatore si avvale spesso di un’agenzia di intermediazione, un soggetto che prende ordini dall’importatore e gli organizza la reperibilità del prodotto nei magazzini italiani. Sono agenzie che muovono SOLO carta, la frutta non la vedono nemmeno, perché va dal magazzino italiano alla piattaforma di arrivo. Spesso anche gli importatori sono in realtà delle agenzie fra il distributore estero e l’agenzia italiana! La frutta arrivata alla piattaforma viene quindi controllata, rilavorata se c’è l’esigenza, e distribuita ai punti vendita. Anche qui a volte ci sono altri intermediari che muovono solo carta. In fondo alla filiera chi fa il prezzo sono i venditori finali del prodotto: in larga maggioranza la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) che in Italia si chiama Coop, Esselunga, Auchan, Conad; in Germania, Lidl, Metro, Edeka, Aldi, Tengelmann; in Inghilterra, Tesco, Sainsbury. La GDO stabilisce un prezzo e poi a cascata ogni soggetto partecipante alla filiera ricava il proprio guadagno, le proprie spese, nell’ordine inverso a quello che ha seguito la materia prima, nella più totale mancanza di TRASPARENZA. Gli ultimi due attori sono il magazzino di confezionamento e l’azienda agricola, che in realtà sono gli attori principali perché coloro che producono! Al magazzino la frutta viene pagata un prezzo medio per pesche e nettarine di 0,60€ dal quale toglie le proprie spese e QUELLO CHE RIMANE VIENE DATO ALLE AZIENDE AGRICOLE!
    Gli agricoltori si trovano nella condizione che sanno quello che spendono per la produzione, ma non quanto incasseranno. Ma soprattutto incasseranno a un prezzo IMPOSTO, che non copre nemmeno il 20% del costo di produzione. Senza contare l’esposizione totale delle aziende agricole ai fattori meteo quali grandinate, precipitazioni troppo abbondanti, allagamenti dei campi, danni da vento. E un agricoltore al momento di raccogliere il prodotto non può permettersi di lasciarlo sulle piante perché l’80% delle spese è già stato fatto. Concludo dicendo che nemmeno associazioni Onlus o altro a scopi benefici sono interessati alla frutta, nonostante ci siano popolazioni intere senza cibo!
    Beppe, io ti prego di dedicarci uno spazio nel tuo blog, perché nessuno dice niente, non ci sono articoli sui giornali, servizi in tv, radio, nessuno ne parla, l’agricoltura non fa notizia ed in Italia NON CONTA NULLA, ma rappresenta il 15% del PIL! Migliaia di imprese agricole in difficoltà (forse quelle che risentono in maniera maggiore della crisi), persone, famiglie che credono nel proprio lavoro, nei frutti della terra, che stanno “morendo” abbandonati da tutti. Anche la politica non muove un dito, si parla solo di banche, CONFINDUSTRIA, ma l'impresa agricola non esiste, gli amministratori locali sono persi nei loro cavilli burocratici, non fanno nulla per noi. Beppe, stiamo morendo, l’agricoltura così rischia di morire, i campi verranno trasformati in deserto, terreni incolti, abbandonati, sostituiti da parcheggi, ipermercati che vendono frutta estera che ha fatto migliaia di km, prodotto CO2, inquinato, poco controllata, prodotta a basso costo con spesso sfruttamento di manodopera e che farà arricchire solo qualcuno. E agli ormai ex agricoltori resterà solo di andare a sistemare frutta e verdura negli scaffali oppure dirigere il traffico nei parcheggi che hanno ricoperto le loro terre!
    Ti prego Beppe, almeno tu dedica uno spazio nel blog a questo settore in grave difficoltà dimenticato da tutti, per non farci mollare mai nemmeno a noi! Con affetto."

    Samuele Bertuzzi
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    topospin
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    00 27/07/2009 20:00
    Sempre della serie: da chi siamo governati ...:
    Non si tratta di destra contro sinistra ma di un minimo di onestà..., se ne avete voglia sentite un po' qua ...

    www.youtube.com/watch?v=7UUeEF0J2nI

    Buon divertimento

    [Modificato da topospin 27/07/2009 20:02]
    Odiare i mascalzoni è cosa nobile, perchè significa elogiare gli onesti ...

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    topospin
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    00 16/12/2009 23:36
    Libera informazione .... ma dove?





    Tratto da Antefatto:
    Contro Marco Travaglio è in atto un'aggressione violenta. A un cenno del capogruppo Pdl alla Camera, il piduista Fabrizio Cicchitto, che nel compilare la lista nera comprendente il Fatto, Santoro e il gruppo Repubblica-Espresso, lo ha definito "terrorista mediatico", subito si è scatenata la canea televisiva. Da Porta a Porta, a Canale 5, a Omnibus il pestaggio di Marco si è sviluppato attraverso la falsificazione e la manipolazione di sue dichiarazioni rese dopo il ferimento di Berlusconi a Milano, in totale assenza di contraddittorio o con interventi tardivi quando ormai la scientifica azione diffamatoria era irrimediabile. I diffamatori e i picchiatori a libro paga sappiano che risponderemo colpo su colpo. A difesa della persona di Marco Travaglio a cui tutti i giornalisti del Fatto ribadiscono la loro più totale e affettuosa solidarietà. A difesa del suo diritto di fare giornalismo. A difesa dell'informazione e della democrazia di questo Paese, mai come oggi messa in pericolo dall'assalto dei nuovi squadristi.

    antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2401706&yy=2009&mm=12&dd=16&title=io_sto_con_marco_trava...


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    topospin
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    00 16/12/2009 23:42
    Quando Bossi era comunista, antifascista e anti Berlusconi 1
    www.youtube.com/watch?v=1vSgONXTD-o

    C'è qualcosa che non va ... che dite ... [SM=g28000] [SM=g28000]

    dal min 7:14 va ancora meno ...

    [Modificato da topospin 16/12/2009 23:45]
    Odiare i mascalzoni è cosa nobile, perchè significa elogiare gli onesti ...

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    topospin
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    00 03/03/2010 12:33
    L'editoriale scomparso sul Corriere della Sera
    Ieri è accaduta una cosa inaudita ... il Corriere della Sera ha dapprima diffuso una copia del giornale (distribuito anche all'estero e fatto leggere nelle rassegne stampa) poi l'ha fatto immediatamente correggere e sostituire eliminando l'editoriale contro il PDL (definendo errore tecnico ...) ...

    Per chi ne volesse sapere di più si sorbisca il "comunistoide" Santoro:
    www.youtube.com/watch?v=JfKf7E_1HLw
    www.youtube.com/watch?v=B2VN0OTQDNA

    ma siamo in un paese veramente libero, oppure no. Chi controlla l'informazione rischia di controllare le nostre teste ... stiamo attenti ...
    ma va veramente tutto bene ????
    Ai posteri l'ardua sentenza
    Odiare i mascalzoni è cosa nobile, perchè significa elogiare gli onesti ...

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    topospin
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    00 01/06/2010 13:54
    Guardate un po' qua ...
    one.org/international/actnow/hurlberl/


    Odiare i mascalzoni è cosa nobile, perchè significa elogiare gli onesti ...

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    @sriver@
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    00 01/06/2010 17:35
    Grande Gaber
    www.youtube.com/watch?v=_YnfTsWCyT4
    oooouuuu!!!
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    Utente Senior
    00 03/06/2010 14:15
    Elisabetta chiede l'aumento: troppe spese per la Corona

    Da Repubblica del 31 maggio 2010 di Enrico Franceschini
    LONDRA - Sua Maestà chiede l'aumento. Le sovvenzioni che le passa lo Stato non bastano più a pagare le spese di rappresentanza, sostentamento e restauro della famiglia reale e delle quattro residenze sparse per il suo regno. Ma potrà David Cameron alzare il "salario" della Regina, subito dopo avere ridotto del 5 per cento quello di tutti i membri del governo e imposto 6 miliardi di sterline di tagli alla spesa pubblica, per fare fronte allo spaventoso deficit britannico? Il quesito non è facile da risolvere, tanto che la stessa Elisabetta II, pur essendo andata a battere cassa, è preoccupata delle reazioni che potrebbero avere i suoi sudditi se la richiesta venisse esaudita. La sovrana riceve dallo stato 45 milioni di euro l' anno che sembrano tanti ma equivalgono a 69 pence a testa, grosso modo un euro, per ogni contribuente. Ma la Regina spende per i suoi sudditi, infatti c'è un fondo con il quale Sua Maestà ripara i suoi antichi castelli, organizza i "garden parties" in giardino ogni estate, paga parte delle spese di rappresentanza. Che non sono poche, se si tiene conto che la regina intrattiene ben 50 mila persone l' anno. Quando toccò a Blair decidere sullo stipendio da erogare alla regina, il premier decise di congelare la somma a 9 milioni di euro, giudicando troppo generosa la quota elargita dal suo predecessore John Major. Nelle prossime settimane toccherà al conservatore David Cameron riesaminare il fondo per la regina. Il suo capo di gabinetto, secondo indiscrezioni del Telegraph, è favorevole a concedere un aumento. La regina, nota per la sua frugalità, ha un "tesoretto" di 20 milioni di sterline, messo da parte negli anni precedenti, ma esaurirà le scorte entro il 2012, se non viene approvato un aumento. Al ministero del Tesoro, tuttavia, nicchiano: aumentare lo "stipendio" alla Regina, mentre ai suoi sudditi si chiede di stringere la cinghia, potrebbe essere una decisione impopolare. Certo, Elisabetta ha un patrimonio di 300 milioni di sterline tutte sue: ma quelle, chissà perché, non si toccano. [SM=g27993]

    Che commento possiamo fare a questo articolo? [SM=g27989]
    [SM=g27987] Quando questa mattina ho letto le preoccupazioni della "povera" regnante, ho deciso di inviare, in segno di solidarietà, un euro del mio reddito alle non più pingui casse della sovrana. [SM=g27987] Per quanto riguarda il fatto che nel 2012 esaurirà le scorte monetarie non dovrebbe preoccuparsi: è molto vecchia (anche se se li porta bene e sfoggia quei bei cappellini che le donne tanto invidiano), quindi il ministero delle entrate le consentirà certamente di detrarre le spese per il geriatra. [SM=g27988] Inoltre se i Maya hanno ragione, ci sarà la fine del mondo e non avrà più problemi. Anche il prossimo anno contribuirò con il mio Euro, ma è un investimento: ai miei nipotini potrò raccontare di aver aiutato la regina Elisabetta d'Inghilterra a mantenere attivo il suo personale conto profitti e perdite.
    Gli inglesi mi sono sempre stati simpatici, da oggi li compatisco. [SM=g28001]
    [Modificato da 5 parole 03/06/2010 14:17]
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