Voyager of the Seas
Royal assaggia Genova: Bravi, ma nel 2007 andremo a Portofino
Chi l´ha condotta fino alla banchina dice che è stato facile. Sarà. Ma pilotare dalla rada al porto di Genova la "Voyager of the seas", 142mila tonnellate di stazza lorda, 311 metri di lunghezza, 48 di larghezza, spostandosi fra le banchine e le navi all´ormeggio dev´essere stata un´esperienza unica. «Vado in pensione a fine anno e questa è la nave più grande che sia mai entrata nel porto di Genova - spiega Oreste Bozzo, capopilota del corpo più numeroso ed esperto d´Italia - Come potevo rinunciare?» Bozzo sale a bordo poco dopo le 11 e in un´ora conclude la manovra. Senza alcun ausilio di rimorchiatori. «Questa nave ha tre eliche di poppa, una fissa e due che ruotano di 360 gradi e quattro propulsori di prora che sviluppano una potenza di 16mila cavalli - racconta entusiasta Bozzo - manovrarla, in fondo è stato facile».
Le dodici sono passate da poco quando Genova comincia a vivere il suo giorno da regina. Solo una manciata di ore, visto che alle 19 il gigante della Royal Caribbean se ne va. Ma quanto basta per riassaporare il gusto di un primato che non c´è più e che, con pazienza e voglia di fare, si può ricostruire. Sulla banchina di ponte Andrea Doria si allineano i bus per le escursioni e dalla nave scendono centinaia di crocieristi. Per quelli che restano a bordo, una giornata quasi estiva da passare soprattutto a bordo piscina o perdendosi dentro alle meraviglie di una nave che è un trionfo di luci, negozi e giochi. Tutto in stile americano, come è ovvio per una nave nata nel 2001 e abituata fino allo scorso anno a solcare i Caraibi, e con un occhio di riguardo al fitness. Un trionfo di sport e di benessere, anche per bilanciare l´esplosione di ristoranti e di bar, coniugato nei modi più diversi: dalla pista di pattinaggio (al ponte cinque) alla grande area sportiva (al ponte quattordici) con campo da pratica golf, basket, tennis, calcetto, free climbing, pista di jogging e di rollerblade. Per tutti gli altri, massaggi nell´hammam, spettacoli nei teatri, incontri nei saloni a tema. Un´overdose di lusso che Royal Caribbean ha deciso lo scorso anno di spostare nel Mediterraneo nel tentativo di incunearsi in un mercato controllato quasi esclusivamente da due marchi, Costa Crociere e Msc. Se l´operazione riesce, è segno che c´è spazio per tutti e tre, come confermerebbe la continua crescita dei turisti che scelgono la vacanza-crociera.
«Io questi della Royal Caribbean non li mollo più - racconta Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova e, incredibilmente, unico rappresentante delle istituzioni a presenziare all´evento - Attraverso i loro manager italiani ho invitato i vertici di Miami a Genova, per far vedere tutto quello che la città può offrire in termini di offerta turistica». Il pressing inizia da subito, ma non può certo bastare l´esuberante entusiasmo di Odone per spingere Royal a sbarcare all´ombra della Lanterna. Serve innanzitutto un´azione concertata fra gli enti locali. E la capacità di sapersi vendere un po´ meglio. «Noi ci stiamo provando - spiega Roberto Pirrera, marketing manager di Royal, compagnia che in Italia ha scelto come scali home port Civitavecchia e Venezia ma che a Genova ha la sua sede legale italiana - Per il 2007 non avremo toccate qui. Invece abbiamo già deciso che con la nostra terza nave in Mediterraneo, la Legend of the seas, faremo otto scali in rada a Portofino. Genova? Noi siamo un´azienda globale e certe scelte vengono fatte sulla base di valutazioni complessive che vanno dalle infrastrutture all´immagine». Come dire, fateci vedere quello che sapete fare.
«E´ chiaro che da solo il porto non può farcela - spiega Edoardo Monzani, direttore generale di Stazioni Marittime, manager chiamato anni fa a rimettere a posto i conti della società e sensibile alla valenza del prodotto-crociera - Abbiamo bisogno dell´aiuto di tutti perché le grandi compagnie prima di decidere mettono tutto sotto esame, aeroporto, offerta turistica, infrastrutture stradali e ferroviarie». In cima, al ponte 14, zigzagando fra i crocieristi a bordo piscina, si celebra velocemente la cerimonia dello scambio del crest. Si festeggia la nave che per la prima volta entra in porto. E stavolta è la nave da crociera più grande che mai abbia toccato i moli della Lanterna, nonché una delle più grandi al mondo. Il comandante riceve il gagliardetto dal capo della polizia di frontiera, saluta e si augura di tornare presto. Intanto, la bandiera di Royal Caribbean tornerà a sventolare da questi parti il prossimo anno, per otto volte, al largo di Portofino. Quanto basta per proseguire nell´operazione-rilancio che poggerà ancora per il 2007 sulla Msc, pronta a crescere del 45 per cento.
Sulla "Voyager", comunque, più che di numeri oggi è tempo di festa. E ad animarla sono i campioni dello sport e dello spettacolo che, chiamati dalla associazione onlus "Un Sogno per il Gaslini", festeggiano il Natale con i loro figli, dopo aver trascorso la mattinata all´ospedale per l´infanzia. Ci sono Andrea Cionna, Melania Corradini, Fabrizio Macchi, Jury Chechi, Antonio Rossi, Deborah Compagnoni, Isolde Kostner, Barbara Fusar Poli. Più tardi arrivano Andrea Cassarà, Igor Cassina e Maurizio Margaglio, oltre alla giovane campionessa mondiale di ginnastica Vanessa Ferrari. I campioni decorano l´albero di Natale e consegnano ai pazienti i regali. L´obiettivo è quello di raccogliere fondi per la ristrutturazione dell´abbazia di San Gerolamo che dovrà diventare un alloggio per le famiglie dei malati.
La Repubblica (13 novembre 2006)