"Ho scelto di fare l'allenatore e questa è la mia strada. Essere il ct della Nazionale è motivo per me di grande orgoglio e cercherò di portare avanti il compito affidatomi con tutte le mie risorse", queste le prime parole di Roberto Donadoni da ct della Nazionale italiana. Si riparte dal titolo Mondiale: "E' una responsabilità non da poco, ma meglio averla. Totti? E' un giocatore indispensabile per tutti". E' iniziata ufficialmente l'avventura di Roberto Donadoni quale ct della nazionale italiana di calcio. L'ex allenatore del Livorno, come annunciato, è stato presentato all'Hotel Parco dei Principi di Roma. Un entusiasmo palpabile quello del neo ct che ha aperto con una sorta di dichiarazione d'intenti: "Ho scelto di fare l'allenatore e questa è la mia strada - ha esordito - Essere il ct della Nazionale è motivo per me di grande orgoglio e cercherò di portare avanti il compito affidatomi con tutte le mie risorse". Un impegno senz'altro genuino e cristallino per chi da giocatore prima e da allenatore poi si è sempre distinto per queste qualità, ma un compito allo stesso tempo gravoso con la grande responsabilità di dover onorare il titolo di campione del mondo a partire sin dalla prossima amichevole, e prima uscita degli azzurri nuova gestione, il 16 agosto a Taranto contro la Croazia: "E' una responsabilità non da poco, ma meglio avere la coppa di Berlino dietro le spalle che il nulla". Per quanto riguarda il lato pratico, cioè su come intende schierare la squadra, se non negli uomini almeno dal punto di vista tattico Donadoni è apparso molto sicuro di sè: "Un'idea di come fare giocare l'Italia già ce l'ho - ha chiarito - Di sicuro voglio dare coninuità al lavoro di Lippi, ma ci metterò anche del mio". Sull'eventualità che molti giocatori potrebbero andare a giocare all'estero e non essere sotto il suo diretto controllo: "Saranno comunque sempre in squadre importanti. Il mio intento è comunque di collaborare con i club e fare il meglio che si può cercando di sbagliare il meno possibile". Anche se Donadoni ammette che un eventuale slittamento dei campionati sarebbe un problema: "Lo slittamento è un ulteriore danno e una difficoltà. Ma non c'è un'altra possibilità e noi comunque dobbiamo prepararci al meglio". La chiusura è necessariamente su Francesco Totti che aveva manifestato l'intenzione di voler dire addio alla nazionale e che non ha tuttavia ancora preso una decisione: "Totti è un giocatore indispensabile per tutti. Cercherò di capire le sue intenzioni perchè lui è un patrimonio del calcio. E' ancora giovane e spero decida di rimanere".