00 20/11/2017 09:01


Dave non avrebbe saputo dire per quanto tempo rimase là sotto.
Senza il sole e la luna a scandire il passare del tempo, nel buio profondo della miniera, ogni ora era uguale alle altre.
Era passato di certo molto tempo. Le sue labbra assetate d'acque erano fessurate e secche. Il suo stomaco si contraeva a causa dei crampi della fame.
Si era tastato più volte la gamba sinistra bloccata sotto un masso. Per una qualche assurda forma di fortuna la roccia doveva avergli impedito di perdere troppo sangue.

Sonno e veglia diventarono una cosa sola. Nella caverna vennero a trovarlo sua moglie e i suoi figli.
Presto sarò con voi. Presto...

Paradossalmente Dave non si curava nemmeno troppo del dolore fisico. Non era quello a fargli male. Era il vuoto che sentiva dentro a dilaniarlo.
La morte della figlia prima, del figlio poi lo avevano scavato dentro più in profondità di quanto non scendesse lui quando andava a cercare l'oro. E non c'era nessuna ricchezza nel profondo del suo cuore. Solo dolore.

La perdita della moglie qualche luna prima era stato il colpo definitivo. La sua vita aveva smesso di avere senso.
Forse aveva iniziato a desiderare la morte. Forse quando aveva puntellato la grotta secondaria aveva volutamente sbagliato qualcosa, sapendo o sperando che sarebbe rimasto sepolto sotto tonnellate di roccia, potendo finalmente ricongiungersi ai suoi cari.
Era davvero andata così? Dave non era in grado di dirlo.

Se anche fosse stato quello il suo piano, non aveva decisamente funzionato. Era rimasto sì sepolto sotto la roccia, circondato da filoni di metallo prezioso, ma la morte non era ancora sopraggiunta.



Passò altro tempo. Giorni, settimane, mesi? Dave non lo sapeva.
Finalmente sentì dei rumori da quella che era la galleria principale.
Stavano arrivando a salvarlo. Presto lo avrebbero tirato fuori.

No, stanno venendo per l'oro. Non per me...

Sentiva parole attutite attraverso lo strato di roccia. Non riusciva a comprendere cosa veniva detto.
Poi sentì i colpi. Le picozze che martellavano la roccia per aprire un nuovo passaggio.
I colpi andarono avanti per diverso tempo finché furono sovrastati da un rombo profondo.
Le rocce iniziarono a tremare e a cadere.

Sto arrivando da voi...

La caverna secondaria collassò su se stessa.
La morte colse Dave in pochi istanti. Quasi senza fargli provare dolore. E sulle sue labbre, per la prima volta dopo molti anni, c'era un sorriso.


Ser Arthur Dayne
The Sword of the Morning


«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
È il sangue il sigillo della nostra devozione.»