1° posto
OldFashioned
Come ghiaccio su un abisso 39.8
Stile: 10/10
Leggendo questa storia la prima cosa che mi ha colpita è il freddo che tramette. Ogni parola è studiata per essere posizionata in quel determinato luogo; il ritmo dato da parole comuni da altre ricercate è lento ma costante.
La storia è molto scorrevole, ma allo stesso tempo si rimane impantanati nella sua lentezza. Vediamo tutto dalla parte del ragazzo ma la terza persona ci rende distanti da lui, vediamo quelle che fa, quello che prova ma come spettatori passivi.
Mi ha lasciata senza fiato come tu abbia creato una storia basata sulla mostruosità rimanendo comunque distaccati da essa.
Anche la punteggiatura mai invadente permette di addentrarsi pian piano nella storia dei due personaggi.
Mi piace.
Trama: 10/10
Trama davvero ben sviluppata: inizialmente sembra che solo i pregiudizi possano ferirlo in quel modo, che solo l’odio dei suoi genitori possa essere motivo del crollo del ragazzo.
E le stesse cure non erano così malvage, no? Sì (pensava Colin)un po’ morboso ma nulla di che, poi sempre più, sempre più fino ad arrivare alla violenza vera e propria derivata dal disprezzo, quasi dall’invidia per qualcosa di non identificato. Il dottore lo odiava e doveva fargliela pagare perché aveva il potere di farlo.
Originalità: 9.8/10
La cosa che mi ha lasciata interdetta mentre scrivevo in questo parametro è che è tutto troppo surreale per essere vero, ma da come hai scritto nelle note, dovrebbe essere una storia vera quindi… è originale come idea iniziale? Più si che no, il tema del medico e del paziente non è del tutto nuovo.
È originale lo svolgimento della storia? Sì, assolutamente sì; un simile odio, una simile volontà di distruzione è rara trovarla.
Ma essendo una storia tratta dalla realtà, la cosa mi ha davvero inquietato.
Personaggi: 10/10
In tutto sono tre quelli principali che davvero si muovono nell’ambiente della storia e sono tutti e tre di sesso maschile: due carnefici e una vittima.
Il padre, un militate per lavoro e nella vita, vuole un figlio perfetto, più simile a lui, quasi un suo clone e per questo lo lascia in una clinica, solo, senza via d’uscita. Non gli importa della sua salute basta che sia “sano” per avere una famiglia normale, avere una ragazza normale… essere normale.
I ragazzo vittima di un ambiente troppo stretto mentalmente e vittima di un uomo che ama il male.
È giovane, sente il suo corpo ed è questa la sua maledizione perché gli si ritorcerà conto. È solo nella mani del suo aguzzino e non sa distinguerne la pericolosità se non all’estremo; quei tocchi erano sintomo del male ma per lui erano il bene, la sua cura. È lui quello malato, quello che ha qualcosa che non va: si sente in colpa propri perché è una vittima innocente.
Il dottore è un essere viscido, spregevole, che utilizza la propria posizione per vendicarsi del mondo.
Un antagonista, lupo che si traveste da agnellino con carezze e belle parole e solo poche volte lascia trasparire il suo vero io, il suo disprezzo per l’altro.
Narcoanalisi 39.6
Stile: 9.8/10
Stile sempre in terza persona, ma diverso dal punto di vista della sua realizzazione. Non è più impersonale, ma sia adatta alla visione del professor Salomon: più schietto, vicina alla parte piùrozza del dottore. Entra nella mente del dottore, nel suo modo di vivere
Il lessico vira sul gergale, anche se mai scontato o ripetitivo; la punteggiatura è ottimale permette una lettura scorrevole.
Trama: 10/10
Trama molto ben svolta, scegliendo di introdurre la cricca dei medici e delle loro motivazioni si entra subito in un mondo altro, in cui è il potere a uscirne vincitore.
C’è un inizio, una parte centrale e un finale ben articolato, senza buchi di trama o parti non ben spiegate; è un crescendo, dalla semplice carezza alla violenza vera e propria.
Il finale è quasi aperto in quanto vediamo che nulla è cambiato, Salomon continuerà a fare del male, sarà solo più attento.
Originalità: 10/10
Storia davvero originale, specialmente per la motivazione che porta al suo sviluppo ovvero il nulla. In effetti a parte la volontà di sentirsi superiori, nulla delle motivazioni di quei medici sono reali e ad ogni passo nella distruzione della sua ultima vittima, rimarcherà questa follia, questa mania di onnipotenza.
Un nuovo modo di vedere una professione che dovrebbe votata al bene del paziente e non al suo sfruttamento.
Personaggi: 10/9.8
Due personaggi principali, un ragazzo solo e vulnerabile, che non si ama abbastanza e che non viene amato quanto dovrebbe dalla sua famiglia ed uno dei più grandi e stimati psichiatri americani. Due persone totalmente diverse, unite solo da una struttura ospedaliera e dal disprezzo che uno prova e che l’altro riceve.
Buona l’introspezione di entrambi, rimani in superficie ma comunque riesci a far comprendere cosa si nasconde nell’animo sia del carnefice che della vittima.
Gradimento personale 5/5
In questo spazio posso parlare di entrambe le storie anche confrontandone le particolarità. In questo caso debbo dire che ho preferito di gran lunga la prima esposizione, per lo stile così freddo, surreale quasi vista la differenza con il tema trattato, anche il finale (che senza leggere la seconda versione ammetto di non aver capito) è confuso come Colin. Nella seconda lo spiegare ha in qualche modo rotto l’incanto della sorpresa, anche lo stile più personale ha reso la storia meno incisiva.
Parlando del fatto che sia una storia vera, non posso che sentirmi spaventata perché un mostro simile sia ancora in giro… comunque sei stata davvero brava nel riuscire ad immedesimarti in una mente simile.
Io non ci sarei mai riuscita.
Errori: Piscina (prima storia, va la minuscola; nella seconda storia hai messo la minuscola)
84.4
Per dare un'occhiata alle mie storie
milla4