Author: Fabrizio Cultrera Print Friendly
Altra brutta settimana per la Lighthouse Trapani nel campionato di serie A2 Gold. La squadra cara al presidente Basciano sta profondamente deludendo l’intero movimento cestistico trapanese, inanellando sconfitte una dietro l’altra (4 debacle nelle ultime 5 partite), che hanno “depresso” i soliti 3000 del PalAuriga. Nonostante coach Lardo stia provando, sia con le carote che con il bastone…, in questo momento Renzi e compagni non rispondono più ai comandi. L’ultima sconfitta contro la Fulgor Forlì ha dimostrato ancora una volta che c’è qualcosa che non gira per il verso giusto, anzi per meglio dire, ci sono pochissime cose che stanno funzionando, Trapani gioca male a pallacanestro! Ormai trovare il colpevole sta diventando il passatempo preferito dei tifosi, noi diciamo che la colpa principale l’ha chi ha costruito tutto ciò. Gli americani Evans e Bray sono i più tirati in ballo, arrivati per fare la differenza, dopo 8 giornate hanno dimostrato tutt’altro, con il primo che gioca una “sua” partita, con scelte personali almeno opinabili, anche le sue squassanti schiacciate non impressionano più. Tj Bray, dopo il “brodino” di Agrigento, è tornato più timido che mai, con pochissimi punti nelle mani (7,6 ad uscita), se questa doveva essere la guardia tiratrice…diciamo bene ma non benissimo! Coach Lardo ad agosto aveva espressamente dato le chiavi in mano all’esperto play Guido Meini, ma l’ex pistoiese dopo un inizio promettente, è sparito dai radar, così la squadra ha perso quella leadership che nei momenti di difficoltà diventa fondamentale. Gli unici fuori dal coro sono i “soliti” Renzi e Baldassarre, che stanno producendo prestazioni quasi sempre positive, ma non bastano, da soli sarà difficile portare fuori dalle secche la nave granata. Certamente non si può continuare con questo andazzo, la società dovrebbe cominciare a guardarsi attorno, c’è da intervenire sul roster, altrimenti si rischia di mandare in fumo il progetto tanto/troppo… sbandierato del presidente Basciano.
Domenica altro derby, i granata saranno di scena a Patti contro il Basket Barcellona. Partita che si preannuncia molto calda, sia per la difficile posizione in classifica delle due squadre (solo 6 punti) che per l’accesa rivalità fra le tifoserie. Per Barcellona sarà il secondo derby consecutivo, il primo è andato decisamente male, sconfitta ad Agrigento, quindi avrà anche lei tanto da farsi perdonare. Coach Giovanni Perdichizzi, vecchio lupo della categoria, ha allestito un roster in fretta e furia, perché fino all’ultimo Barcellona ha rischiato di non partecipare al campionato. Dopo anni alla ricerca del gran salto in A1, Barcellona quest’anno sarà costretta a lottare per la permanenza nella categoria, gli stranieri sono il play americano Alfrie Kelley (13,9 punti a partita) e l’ala/pivot canadese ex Omegna (Silver) Jevohn Shepherd (15,5 di media), in quintetto lo “sceriffo” schiera anche Gabriele Spizzichini, guardia classe 92’ ex Ferrara (Silver), che si divede i minuti con il capitano Giuliano Maresca, l’esperta guardia (classe 81) quest’anno esce dalla panchina. Notevole impatto nel gioco di Barcellona ha Matteo Da Ros, ala con parecchi punti nelle mani (13,5 la sua media stagionale), il centro atipico è Luca Garri, il vice campione olimpico di Atene 2004, prosegue con profitto la sua “nobile” carriera agonistica. Oltre a capitan Maresca, dalla panchina escono il secondo play Gianluca Marchetti, la guardia Simone Fiorito e il centro di ben 216 cm Jacopo Borra, chiudono il roster i giovani Ennio Leonzio e Andrea Vignali.
ARBITRI: Nicola Beneduce di Caserta, Mauro Belfiore di Napoli e Davide Scudiero di Milano.
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