Poesie da raccogliere - by albert giulin

4.
Veleggiare verso aspri conflitti
con un velo nero o drappo violaceo sugli occhi,
una benda da corsaro sui capelli rossi...
Andare per mare verso isole ignote -
Qualcuno però sa - che proprio in mezzo all'oceano
qualcosa dovrà prima o poi riaffiorare! - Un sussulto sull'onde -
qualcuno che dal passato potrebbe anche
all'improvviso_dai sotterranei ritornare
secondo le ragioni d'uno spirito supremo...

5. Più che lingua o linguaggio degli dèi -
di questa maledetta o benedetta
poesia
non v'è quasi più traccia (quaggiù)
valle di lacrime tra coccodrilli, ratti

e antropòfaghi Lestrigoni -

Che Sempiterna follìa:
quanti ancora - al Potere 'mangiauomini'?
Simbolo del dragone che si pappa 'a g-gentee'
...Vedi il simbolo del Castello Sforzesco -
nei modi più subdoli - oggi forse peggio che avantièri).

Un canto
che si estende tra la terra e il cielo
in un limbo
che non è affatto dorato
né stuccato o truccato -
ma semmai traslato - si fa presto a cantarla

ma c'è sempre un tarlo

Tu cmq non tradirla.

Forse è tardi x tradurlo...una specie di (corale?)
corolla floreale & collana di (poesia straniera)
se non addirittura 'estranea'.

Non ruba niente, non fotte nessuno -

sta risorgendo dalle zolle più sepolte,
riemerge remota tra i singulti
di povere radici - le più sotterranee
tra polverose dita ed occhi di titanici nani:
con i loro echi essi gorgheggiano
da caverne da poco riscoperte, tombe scoperchiate
durante la mia stessa resurrezione.

Non esiste alcuna sfera di cristallo
che ci possa contenere o carpire, né comprendere
nel Profondo dilemma a margine -

Non v'è più tenzone - semmai alta tensione:
proviene dai miti più antichi
nella storia d'uomo-donna,
qual nenia di misconosciuta syrena.

9.
Falsi amici consigliano
Di rinunciare a creare,
sobillano a gettarsi
a laser-raptus nel mondo,
eliminando l’essenziale parola.
Vorrebbero che il creatore
si rassegnasse a veder
seppellito il suo amore.
Falsi amici ci attendono
con trappole e tagliole
al Passo della Morte!
Non voglio che sia eliminata
questa cometa…

11.
La poesia dei quasi e dei forse,
donna di quadri (
di picche o di cuori) che girano
e rigirano nelle lor bolge,
capovolti senza tema (né temer falli) -
più che altro 'errori' - come
stillicidio di funzioni.

15.
Ciò che sfrecciava semi-invisibile
nel tramonto
ha appena lacerato
l'immensa cerniera a
lampo
nel cielo a
pecorelle.

16.
Prima
di venire al mondo
ero già
nella fossa dei serpenti
con un piede - e con l'altro
fuori dal cavallo di troia.

17.
Vorrei sapere perché
tutto dovrebbe restare com'è
e noi come siamo.

Finirà l'epoca dei bambolotti
rimbambiti,
costretti dagli eventi
a lasciare il loro
spazio abusato.

18.
Per tua fortuna tu non hai, o Sessunki,

strabici occhi aeròbici, né piedi come

becchi adunchi - e men che meno [possiedi]

lingua biforcuta come troppi travesti

eunuchi&transeunti...

19.
Fuori dal
compiaciuto complotto

ch'altro non fu mai
se non l'insensato gracidare
d'imbellettàti ranocchietti,
che pure in rete c'irretiscono!

(Pure sul web essi ricercano ibridi&
sordidi consensi).

20. (Tossici compagni di un tempo) -

Per quel ringhioso feticcio...
attiràti nell'imbuto più stretto
stramazzano nella loro prigione di
catrame
cercando il non pensare
coi piedi via dalla terra
e la mente sconfitta

traggono soltanto resche
da reti bucate.

21.
Ogni notte nel sonno
nella polvere d'un qualsivoglia rimorso

Però senza tanti rimpianti

restituisco questo
corpo del reato

d'esser nato.

22.
Cresce un nuovo campo di forze

tese a restituire un diverso equilibrio

durante il periodo apocalittico

che precede il risveglio.

Si riflette un altro gioco magnetico

pronto a condensare la sintesi.

...AVEVO DIMENTICATO COME SCRIVI BENE...

ogni dettaglio ha importanza ...
complicazione o storia da vivere senza la paura di inciampare...
con le proprie forze e la voglia di non sbagliare ancora..
io forse metto le scarpe sbagliate..
o semplicemente non lego bene i lacci...
perchè ogni volta è una corsa diversa...
senza voltarsi indietro..

CIAOOOOO TIMMY

23.

Fa freddo
sul fronte
del tormento

Guai se ci fermassimo
nel deserto
dentro di noi surriscaldato.

24.
(A colei ritenuta sul web la venexiana "pazza" del Carnesciàle):


Che bei fiori pallidamente rossi
ma tutt'altro che esangui
il senso dei semi...dei seni ricomposti

scomposti semidei cadono in gocce e
e gocce dall'acquarello amoroso...

Bisogna toccare il fondo per poter risalire.

Ciao, utente Junior/Rossi: sì, hai proprio ragione!

25.
Cercatori d'oro? (quasi una fantascienza)

E intanto scendono come sciami ignoti,
ignobili si calano
altri astronauti - ulteriori
cercatori d'oro
per assorbir la clorofilla
dai vegetali terrestri
(ecco l'eterna 'cospirazione'
come da spazio-temporal trans-ferta
per razziare l'ultimo prezioso
ossigeno al pianeta).
E forse verranno pure altri poeti
con orride, ibride sembianze ingigantite
dei peggiori insetti.
Non vi sarà mai più l'antica squisitezza d'anime,
conforme a noi, estinti
poeti.

26.

Nel futuro

cosa vuoi che resti?

Un cartoccio di povere cose,

pochi stracci di ciò che si fu.

Se tu non credi nell'uomo

non credi neppure in Cristo

né in Budda o nel Daishonin;

se non credi nella speranza

di un mondo a venire,

se non credi all'essenza

più che all'apparenza: ma...

l'essenza dev'essere ora

più trasparente e leggera

qual brezza mattutina

come per incanto trasportàti

su alta montagna.

Così vanno
A camminar le ossa
sull'altipiano
del Giammai -

Criterio: un nido
d'ossa (se pur tradiscono
gli accenti
in solitaria eco)

Nel più visibile
dei nidi ad occhio umano.

Ma a ben guardare
da un piano (forse creduto) superiore
non bisogna cmq infierire
(giù in basso)
perfino nel trapasso.