Cara Eleonora, ho letto anch'io la tua storia e ti mando un abbraccio fortissimo e spero tu riesca a sentirlo.
Non lo so come ho fatto e come faccia tuttora a parlare di quello che mi è successo anche se è passato così poco tempo, però ne ho sentito il bisogno proprio subitissimo di dover confrontarmi con qualcuno, Damiano è nato di giovedì ed io domenica avevo già trovato questo bellissimo forum e anche "CiaoLapo" un altro sito che tratta questi argomenti, per il primo mese mi sono dissetata nel leggere le esperienze e i pensieri di mamma e papà che hanno vissuto il nostro stesso dramma e le loro storie mi hanno convinto che la luce in fondo al tunnel c'è, con pazienza ma so che c'è, certo ho dei giorni di assoluto sconforto ma poi mi riprendo. Un altra cosa che mi ha aiutato è stato cominciare a tenere un diario con il mio amatissimo Damiano, non scrivo tanto, sono brevi pensieri dedicati solamente a noi, è il nostro posticino... Poi ho voluto subito una psicologa, sia all'ospedale (sono stata io a chiederla, ma l'ostetrica l'aveva già chiamata) che per il dopo, volevo sapere come affrontare l'argomento con il mio ometto, ed ora è diventata l'ora e mezza dove io e mio marito discutiamo di tutto quello che ci è successo, perché generalmente durante la settimana tra il lavoro e Pietro facciamo fatica a parlare. E poi c'è lui (insieme a mio marito) il mio piccolo grande uomo, senza di lui io non so come avrei fatto, Pietro è la nostra roccia...lui è una continua fonte di energia.
Pietro poi ha capito cosa è successo a Damiano e sembra averlo metabolizzato senza particolari problemi, se per caso viene fuori l'argomento lui è pronto a dire che ce l'ha un fratellino che però è volato in cielo.
Io penso non mi sarei mai perdonata di non aver visto mio figlio e averlo potuto salutare nel miglior modo che mi è stato concesso, mi ha aiutato un po a elaborare quello che ci è successo; abbiamo fatto qualche foto, ci hanno dato sia le impronte, il braccialetto che una ciocca di capelli ed io ho comprato una bella scatola di legno da decorare dove inserirò tutte le sue cosine.
Non so se posso considerarlo tale, ma penso che il segnale che mi ha mandato il mio angelo sia quello di non arrendermi, di non perdere la speranza e la mia risposta alla tua domanda se penso ad una nuova gravidanza è si, ci penso continuamente e se dopo le varie risposte agli esami che hanno fatto a me e a Damiano ci diranno che possiamo intraprendere un nuova gravidanza,lo faremo, con mille paure, ma lo faremo.
Mi avevano sempre detto che avere un altro figlio non avrebbe comportato una amore diviso a metà ma che si sarebbe moltiplicato e così è stato, quando leggo una storia o canto una canzone a Pietro è il mio modo per comunicare con lui, attraverso il mio amore e quello di suo fratello.
Non voglio perdere la speranza che un giorno potrò ritrovare un po di serenità ed è questo che mi fa andare avanti.
Mi scuso se i miei pensieri sono un po buttati li, ma ho scritto di getto!
Un grande abbraccio
Michela