sottopressione=depressione

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Lorenza
00sabato 15 ottobre 2011 17:44
Da alcuni anni lavoro in una scuola elementare come coll. scol. a t.i.
In questi anni ho conosciuto diversi dsga e presidi.
C'era il dsga che non voleva riconoscere lo straordinario, quello che non ti dava le ferie, quello che ti molestava fisicamente e psicologicamente, quello che qui comando io e tu devi solo ubbidire, quello che ti richiamava per un velo di polvere sul p.c. quello che se firmavi tre minuti prima dell'orario ti faceva richiamare dal preside, quello che ti sei allontanata dalla tua postazione, quello che ti fa pulire la cantina maleodorante piena di topi e scarafaggi, quello che ti cambia gli orari a sorpresa, insomma mi sono capitate delle persona che con il loro comportamento mi hanno causato un forte esaurimento.

Quando arrivo a scuola ho delle palpitazioni e temo sempre che da un momento all'altro mi arrivi un richiamo per qualunque stupidata.

Nella scuola c'è un clima veramente pesante, si respira un'aria arbitraria dove non esiste dialogo,dove chi detiene il comando non vuole ascoltare ne suggerimenti ne proposte.

Ho bisogno di una parola di conforto che possa aiutarmi a uscire da questo "INCUBO".
Purtroppo, molti colleghi hanno paura, accettano qualunque cosa senza dire nulla, il sindacato è latitante non interviene per tutelare una semplice lavoratrice.
Quanto tempo resisterò?
Aiuto....
Amaramente vi saluto
civis
00lunedì 17 ottobre 2011 12:56
Intanto bisogna vedere a quale sindacato ti riferisci: NOI NON SAREMMO LATITANTI!
Esiste una normativa e delle regole da seguire per l'organizzazione del lavoro nelle scuole.
Ogni inizio anno il DSGA deve indire una riunione col personale "posto alle sue dirette dipendenze" . Durante questa riunione si redige un Verbale che viene poi portato a conoscenza del Dirigente scolastico debitamente firmato da tutti i presenti, che, si spera, firmeranno solo se corrisponde alla verità.
Il DSGA poi deve stilare una Proposta di Piano di Lavoro e attività che presenta al Dirigente (io sono DSGA e prima di presentarlo al Dirigente lo sottopongo alla lettura e firma del Personale coinvolto e nella sua elaborazione tengo conto di quanto deciso dall'assemblea). Una volta che il Piano è adottato dal dirigente, in base alla Legge 150/2009 e successive modificazioni, è definitivo, va esposto all'albo e può essere impugnato entro dieci giorni dalla sua affissione.. e il DSGA attua tutti gli interventi di applicazione del Piano stesso, emettendo anche le direttive e quant'altro serva per darne applicazione.
La pulizia dei locali è ovviamente attività obbligatoria per i collaboratori scolastici, che, ovviamente, devono essere dotati dei mezzi idonei a farvi fronte. Se vi sono escrementi o altro si dovrà anche determinarne l'origine, ed eventualmente quindi procedere a disinfestazioni... ma poi le pulizie vanno fatte, con guanti, mascherine e prodotti idonei.
Il DSGA e, ovviamente, il Dirigente, son responsabili per la sicurezza dei lavoratori e ognuno, nei proprio ambiti di autonomia, devono fare in modo di effettuare ogni controllo e attività atti a garantire la salubrità dei luoghi di lavoro, la tranquillità ed equità dei rapporti etc...
Prima di tutto quindi, se pensi che vi siano comportamenti di abuso d'ufficio, di negligenza o altro, chiedi l'intervento del sindacato cui fai riferimento, o cambia sindacato se non interviene di fronte a fatti reali.. e pensa anche alla possibilità di denunciare gli atti illeciti che rilevi (un buon sindacato sa anche consigliare in tal senso la soluzione più idonea).
Le lotte sono sempre dure e accade anche di portarle avanti da soli (con tutela sindacale e/o legale) a fronte della vigliaccheria di molti che preferiscono subire, vivacchiare o, semplicemente, pensano di ottenere qualche privilegio per il loro silenzio o assenso: é la situazione generale del nostro Paese di questi tempi.. e si deve decidere da che parte stare e come agire per cambiare le cose.
Fammi sapere.
albert
00lunedì 17 ottobre 2011 13:42
Si caro Civis, è vero esiste una normativa con tanto di articoli e commi da seguire, ma, c'è sempre un ma, purtroppo molto spesso i primi a non rispettare i ccnl sono proprio i dirigenti.

Un buon dirigente deve riuscire a creare un buon clima di lavoro tra tutto il personale posto alle sue dipendenze, sentire i loro bisogni le loro proposte per armonizzare il servizio e i rapporti sociali tra i lavoratori al fine di offrire un miglior servizio all'utenza.

Spessissimo succedono cose come quelle descritte da Lorenza e sembra che non ci sia mai fine a queste situazioni.

Fino a quando ognuno pensa agli affari suoi non andremo da nessuna parte.

Ciao
civis
00lunedì 17 ottobre 2011 14:05
Beh... senz'altro siamo in una situazione in cui i Dirigenti, soprattutto i nuovi, non sono affatto all'altezza del ruolo e soffrono di delirio di onnipotenza che la Legge 150/2009 ha implementato (ma non conoscono bene nemmeno quella). Però devo spezzare una lancia a favore dei miei colleghi DSGA che sono in una situazione di compressione...e peccano di incapacità di coesione reciproca.
Il DSGA non è né carne né pesce e spesso viene travolto in mezzo ai fuochi, prima di tutto del Dirigente, che ha un potere incredibile, in quanto coperto sia sindacalmente che normativamente, sia, purtroppo, da organismi di controllo spesso faziosi. Dall'altra viene malvisto dalle restanti componenti che forse non si rendono conto dello stress cui è sottoposto.
Io cerco di coinvolgere il più possibile il personale ATA nelle mie posizioni, in modo che il Dirigente venga messo nelle condizioni di ragionare vedendo compatta la componente ATA. Utilizzo la trasparenza per far comprendere a tutti il mio lavoro e le difficoltà che incontro.
Io stessa qualche anno fa ho dovuto combattere un Dirigente che, diciamo, "agiva come gli pareva" e sto ancora affrontando contenzioni legali con questa "persona" nonostante, incredibilmente, sia stato trasferito in corso d'anno, nel 2010 grazie alle prove inconfutabili che son riuscita a produrre all'ispettore.
Vero: fino a quando ognuno pensa ai fatti suoi non ne usciremo. Io mi sono ritrovata quasi sola, visto che tutti avevano paura di intervenire, di prendere posizione, pronti a dire peste e corna di nascosto ma poi ossequiando il personaggio o semplicemente defilandosi.
E allora però torniamo "a bomba". Occorre intervenire con legge per modificare la Governance della scuola pubblica, con divisione die poteri dirigenziali nelle due figure apicali, con introduzione di un organismo di controllo superpartes a cui rivolgersi con immediatezza e che attui un pronto intervento (anche chiamato telefonicamente) e che organi collegiali come la Giunta esecutiva e il consiglio di Istituto abbiano maggiore qualificazione per poter controllare l'operato del corpo dirigente... e altre cosucce.
Le proposte non mi mancano e non mancano all'UNICOBAS: smettiamo quindi di "pensare ai fatti nostri" e uniamo ogni forza disponibile per cambiare le cose !
cat woman
00lunedì 17 ottobre 2011 18:01
TI RISPONDO E TI SONO VICINA .IO AIMè SONO STA INVALIDATA DA QUESTE PERSONE SONO CADUTA IN DEPRESSIONE MI HANNO TOLTO GIORNI DELLA MIA VITA, QUANDO NON RIUSCIVO AD ALZARMI E GUARDAVO IL MURO FISSO E SOLO LE LACRIME CHE SCENDEVANO RIUSCIVANO A FARMI CAPIRE CHE ERO VIVA. LO SO è DIFFICILE MA PENSA ALLA TUA VITA NON PENSARE ALLE LORO CATTIVERIE SPERA E PREGA ABBI FEDE CHE IN QUESTO MONDO NON AVREMO MAI RAGIONE, IO CONTINUO A LOTTARE HO DOVUTO CAMBIARE SCUOLA AIMè DOVE ORMAI MI ERO FATTA UNA FAMIGLIA CON ALCUNI COLLEGHI E PROFESSORI MA PER LA DSGA E IL PRESIDE HO DOVUTO CAMBIARE. HO FATTO DENUNCE LE CUI RISPOSTE ARRIVERANNO QUANDO SARò SOTTOTERRA , MA LA PREGHIERA LA FEDE VERSO IL SIGNORE E ALLA FAMIGLIA CHE MI E' STATA VICINA MI PORTA A CONTINUARE. UNA COSA MI HA FATTO ALZARE DA QUEL LETTO E CONTINUARE A VIVERE ,PER VEDERE QUESTE PERSONE NEL LORO ULTIMO GIORNOE CHE SI ILLUMINI ALLA LORO VISTA LA PASSIONE CHE MI HANNO FATTO PASSSARE, TUTTO E COME UN BOOMERANG QUANDO LO LANCI PENSI CHE SI PERDA INVECE TUTTTO TORNA ANCHE DOPO GENERAZIONI QUESTA E' LA MIA FORZA .....NON PERDERE GIORNI DELLA TUA VITA UN CALOROSO ABBRACCIO E UN GROSSO CORAGGIO :))) PER CIVIS SONO VADALA' GRAZIELLA ALIAS CAT WOMAN. GRAZIE A QUESTO FORUM RIUSCIAMO A LENIRE IL NOSTRO DOLORE A VICENDA
lorenza
00lunedì 17 ottobre 2011 21:24
Intanto grazie per avermi ascoltata, cara civis.

Tu sei una dsga assolutamente unica, cerchi di coinvolgere il personale sulle tue posizioni, volte al miglioramento di tutti, operatori e utenza.

Purtroppo le tue colleghe/i non sono capaci, sanno solo disporre e comandare e non sono "in una situazione di compressione" anzi, tutti quelli che ho conosciuto erano c... e camicia con i presidi.

Per loro c'erano 100 ore di straordinari subito, più altre entrate che a fine anno arrivavano a più di 3000 euro.
Invece per noi, ultime ruote del carro, rimanevano solo briciole, il più fortunato di noi coll. scol. riusciva a prendere, pensate, 600 euro in un anno di attività aggiuntive.

Hai ragione nel dire che esiste una normativa, ma tutte queste normative vengono interpretate dai dsga di turno solo per penalizzarci.
Sarei ben lieta di poter raccontare che ho lavorato con dsga preparati, educati e gentili, invece sono tantissimi lupi affamati del nostro sangue.

Trovano piacere nel vederti sofffrire, aspettano solo il momento opportuno per poterti danneggiare, spesso si inventano un sacco di stupidate per poterti denunciare al preside, agli insegnati e anche ai genitori degli alunni. Cercano sempre di dividere, intimorire, soggiogare, sono veramente diabolici.

SAI, NON HO MAI LETTO UNA LETTERA DI QUALCHE DSGA CHE DENUNCIAVA CONDIZIONI DI LAVORO IMPOSSIBILI, CALUNNIATO, VESSATO, PENALIZZATO, UMILIATO, DIFFAMATO, O ADDIRITTURA IGNORATO COME SE NON ESISTESSE.

Queste cose noi collaboratori scolastici le abbiamo vissute tutte sulla nostra pelle, sono veramente stanca di questa condizione, ho deciso che non sopporterò ulteriori vessazioni.

Voglio diventare una attivista sindacale, anche se per adesso sono un po giù di tono.

A presto.




civis
00giovedì 20 ottobre 2011 21:04
Posso dirti che io stessa sono una DSGA vessata, compressa e che ha denunciato. Posso dirti che da quando faccio attività sindacale raccolgo ogni giorno migliaia di lettere di DSGA che tentano di sopravvivere e ti assicuro è assai più difficile per noi che per le altre componenti far comprendere in che situazione operiamo. Con questo non voglio per nulla prendere in minore considerazione ciò che racconti: sono ben cosciente che quello che racconti esiste perché è assai più comodo assecondare i Dirigenti e vivere nella loro ombra che prendere posizione per difendere, non per partito preso, ma per senso di giustizia, i lavoratori, quando questi fanno il loro dovere e vogliono giustamente avere riconoscimento. I DSGA è ormai da tempo che non vengono retribuiti dal Fondo Istituto, al massimo, per quanto attiene al MOF, possono accedere agli Incarichi specifici, ma in realtà non ci riescono perché mancano i fondi relativi. Si prendono ore di recupero e compensi, se si applica l'art. 3 della sequenza contrattuale, da fondi ordinari o non vincolati, ma ti assicuro che la situazione maggiormente in esistenza è che non vengono compensati per le attività che svolgono.
Stiamo attenti, cara Lorenza, la classica "guerra fra poveri" non ha senso, non ha alcun senso dividere le componenti del comparto scuola. Se vuoi far sindacato, e spero tu lo faccia davvero, devi aprirti a un pensiero di giustizia ed equità, per non diventare come quei sindacalisti faziosi che quando intervengono nelle situazioni non badano alla verità ma a quello che gli conviene, o per difendere un iscritto anche se non lo merita, o per acquisire potere. Anche un iscritto può sbagliare, anche un iscritto può mentire o agire in modo scorretto e va ripreso, perché altrimenti si, consentimi, sputtana, tutta la categoria a cui appartiene e si butta via anche l'etica del sindacato che non diviene più attendibile, ma si mescola all'andazzo che ha creato la maggior parte delle ingiustizie del nostro mondo e ha dato pretesto ai Governi per danneggiare la generalità dei lavoratori.
Non credo di essere UNICA, so che oggi, in qualunque ambito, operare in modo giusto è difficile, si ha paura, o si preferisce, appunto, "farsi i fatti propri".
Io ho acquisito una visione più, diciamo, aperta. Quando entro nelle situazioni voglio conoscere tutto, pro, contro, e voglio la verità e non immagini quanti contenziosi si evitano semplicemente cercando "la verità".
Oggi siamo chiamati a riunire tutti i lavoratori che vogliono non solo giustizia nel mondo del lavoro e nella società in genere, ma anche a rilanciare un sindacalismo puro, leale, che guardi a tutti i lavoratori come un insieme di persone ognuna rispettabile, nel proprio ruolo e ognuna con diritti e doveri da pretendere per se stessi e per gli altri.
Opera con questo spirito e sarai una buona sindacalista... ovviamente aggiungendo uno studio approfondito della normativa, dei contratti, dei ruoli etc....
Per la situazione contingente, usa gli strumenti che abbiamo: la tutela sindacale, la denuncia, se occorre e non farti coinvolgere dalla cattiveria di qualcuno: con il distacco razionale e con la coerenza del comportamento, senza odio, ma con sicurezza, si va molto ma molto più lontano.
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