paco, il re della strada

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ciuteina
00venerdì 25 gennaio 2008 09:33
Io non riesco a leggere i libri, seppur interessantissimi ed estremamente istruttivi, quelli che tutti dovrebbero leggere x allargare i propri orizzonti, se sono troppo "tosti" (x me!), cioè molto impegnati, e che trattino tematiche molto serie, siano esse filosofiche o scientifiche. Avendo la "cervìce" in perenne ebollizione [SM=g27994] quando mi siedo a leggere qualcosa non deve essere inquietante, e nemmeno richiedermi troppa concentrazione...Nella lettura (saltuaria!) io cerco solo un po' di relax mentale.
Poco prima di Natale, avendo visto su un altro forum i consigli x gli acquisti di un cucciolo da regalare (anche sulle razze verso cui orientarsi), ho ritenuto opportuno consigliare a chi non ha mai avuto un cane la lettura di un libretto che avevo letto da poco, prima di apprestarsi al “gran passo”.

(Devo precisare che non stata l'unica a premurarsi di raccomandare ai neofiti "canofili" di ricordare sempre che non si tratta di regalare un giocattolo; io l'ho fatto consigliando un libro.)
Siccome avevo inserito un commento là, con un copia-incolla lo metto anche qui di seguito.
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...non so se é regolare, ma mi permetto di consigliare la lettura di un libro a chi si appresta ad adottare un cane. E' divenuto famoso soprattutto come testo di narrativa nelle scuole, ma secondo me dovrebbero leggerlo anche gli adulti che decidono di accogliere presso di sè un cane per la prima volta, soprattutto se lo fanno unicamente per regalarlo ai propri bimbi e non hanno alcuna esperienza in materia canina.

Si tratta di "Paco, il re della strada", è gradevole, scorrevole e di facile lettura...lo si termina in poco tempo, é scritto molto bene.
Un romanzo che trae spunto da un fatto reale, una storia parzialmente immaginata su basi concrete, per cui potrebbe essere verissima.
Toccante e commovente ma privo di retorica e pietismo, permeato di umorismo, arguzia e ottimismo anche quando descrive fatti drammatici con crudo realismo (vissuti dal protagonista, un cane, che parla in prima persona del suo universo e dalla sua ottica canina: narra le sue vicende con un approccio spesso anche comprensibilmente sarcastico verso un certo tipo di condotta purtroppo comune tra il genere umano, per mascherare l'amarezza di fronte agli immensi torti subiti...)

Insomma, è un monito contro l'abbandono, esorta a riflettere bene prima di fare la scelta di un'adozione canina (o un acquisto!), cerca di sensibilizzare il lettore circa il fatto che un cane é un essere provvisto di emozioni e sentimenti, esattamente come l'uomo; apre gli occhi sugli immensi disagi che un cane, nel caso sopravviva agli innumerevoli pericoli, si ritrova a dover affrontare nel malaugurato caso di un abbandono da parte di padroni che amava come forse solo un cane può e di cui si fidava ciecamente, e descrive quella che può realisticamente essere la vita di un randagio nelle nostre città: tutt'altro che facile e tanto più traumatica dopo aver conosciuto i comforts del vivere presso gli umani e soprattutto l'affetto.

Non trascura neppure di rimarcare il senso di disperata solitudine in cui piomba questo povero soggetto incolpevole dopo che è stato tradito da coloro cui dedicava la propria vita, e questo è ancora peggio dei disagi di ordine materiale: i cani sono animali sociali, chi li prende con sè deve saperlo e mai dimenticarsene. Tuttavia dalle parole dell'indomito protagonista non traspare mai animosità...e anche questo è vero: di solito i cani non portano rancore, sono sempre pronti a concedere di nuovo la loro fiducia agli umani. Ma affascina anche perchè il cane protagonista si ritrova a dover sviluppare doti e facoltà di astuzia impensabili perchè mai utilizzate prima, ripescandole dall'antica memoria genetica canina stimolata dal bisogno di sopravvivere, e pur nelle sue disgrazie non si umilia mai, non è affatto servile per compiacere gli umani, anzi conserva sempre fierezza e dignità.

In definita, lo trovo efficace: il messaggio é chiaro e mi pare raggiunga facilmente il lettore ignaro di queste cose, se solo questi ha la mente e il cuore aperti. Soprattutto per dissuaderlo se pensa che un passo come questo si possa fare con leggerezza...

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