Credo che su questo punto ci sia stato un fraintendimento.
Ah, ecco, adesso ha più senso. Ricordavo di aver letto una domanda leggermente diversa da quella riportata da Hedoniste e che la risposta fosse stata un'altra. Mi sembrava troppo ingiusto penalizzare chi ha comunque vinto e meritato la recensione premio; se poi il bando specifica che le recensioni sono a scelta del concorrente, immagino che sia logico che senza feedback non c'è corrispondenza e non si può procedere.
Tornando al tema in questione!
Credo che quando si partecipa a un contest, il partecipante si faccia due conti in mente: considera la griglia del giudice e i suoi trascorsi, andando a riguardare le sue valutazioni(se il giudice è nuovo è un salto nel vuoto, ovviamente); "studia" il suo modo di porsi e il suo operato; "mette alla prova" la sua disponibilità e tiene conto di una corrispondenza, basata sulla fiducia, di un certo grado di "competenze" e "coerenza critica". Andare a creare una seconda patente "Recensore" creerebbe una possibilità di abuso nei confronti di quest'ultimo, andando a minare la continuità del rapporto spiegato qui sopra. Inoltre, quando io leggo "recensione premio" mi aspetto qualcosa di più di un semplice "bella storia, molto interessante. Ciao"; ricerco la stessa completezza, anche se più generale, che ho riscontrato nella valutazione; o la recensione premio sarebbe invalidada.
Tutto questo mattone per dire che, prima di creare la figura del Recensore, dovremmo focalizzare il nostro intento nel rendere più sicure e complete le regole dei contest riguardanti il giudice e i partecipanti, per tutelare questo rapporto da entrambi i lati. Credo sia un po' superficiale parlare di stelle e quant'altro, se si vuole mantenere un minimo di serietà.
Quello che, io penso, Setsy voleva mettere in luce aprendo questo post, era la diseguaglianza dei diritti/doveri tra giudice e partecipante: il primo è protetto, mentre il secondo deve solo rispettare regole.
Cosa succede se una valutazione non è corretta o incoerente? Se il contest si rivela un flop a livello di esperienza? Le recensioni premio? Le valutazioni?
Per questi motivi, credo che qualora si ricorra alla figura del recensore sostitutivo, esso non possa non essere a sua volta un giudice.
Un altro punto da valutare è la disponibilità del suddetto: credo che, come già fanno molti giudici di coscienza, debba essere introdotta nel bando un angolino dove il giudice tenga informati i partecipanti dei suoi progressi, non solo per le recensioni, ma anche per le valutazioni. Credo che a quel punto, si capirebbe più facilmente se un giudice è semplicemente lento o è scomparso dalla faccia della terra. In questo modo sarebbe più facile controllare il suo operato e richiamarlo, anche nel corso dei quattro mesi, per sapere che intenzioni abbia.
Scusate la mia prolissità: non so scrivere roba troppo corta, è un mio difettoXD