Il problema è complesso, bisognerebbe chiedere ai tifosi (non agli ultras, quelli neanche li considero) se preferiscono sopravvivere con colori diversi oppure sparire con i vecchi colori, l'Austria Vienna sono una quindicina d'anni che ha il nome abbinato allo sponsor (addirittura una catena di casinò, la Memphis, che fece chiamare la squadra Austria Memphis Vienna), mentre il Wacker Tirol Innsbruck (che incontrò il Torino a metà anni 80 in Coppa Uefa) cambiò non solo il nome in Swarowski Tirol Innsbruck ma anche i colori della divisa (da maglia verde e pantaloncini neri in completo bianco), e proprio durante il periodo Swarowski ebbe il suo maggior fulgore a livello di risultati...
Purtroppo in Austria il calcio è uno sport minore, tutte le attenzioni del business e dei media sono dirette allo sci (che è lo sport nazionale), esattamente come possono essere il basket e la pallavolo o il rugby qui in Italia, dove ad esempio una squadra di basket storica come Varese negli anni 70 veniva completamente identificata con il suo sponsor (la Ignis) ed aveva i colori della Ignis (giallo e blu), e li ha cambiati ogni volta che è cambiato lo sponsor (mi viene in mente il calzaturificio DiVarese, la Cagiva etc.) ed i tifosi sono sempre rimasti quelli con la stessa immutata passione...
In Italia qualsiasi sponsor sarebbe sicuramente meno noto di un nome come Inter, Juventus, Milan, Roma, Lazio o quant'altro, non corriamo questo "pericolo", mentre per gli sport minori (come è il calcio in Austria) hanno bisogno dell'abbinamento dello sponsor per sopravvivere (ulteriore esempio le squadre di ciclismo), chiamiamolo male necessario, ma se uno sponsor porta risorse economiche tanto meglio...
Ah, l'Inter gialla c'è già stata, un paio di anni fa era la seconda maglia...
Dimenticavo, in Italia c'è stato un precedente del genere anche nel calcio, senza bisogno di risalire al Talmone Torino degli anni 50, subito dopo Superga, secondo voi il LaneRossi Vicenza da dove aveva origine???
[Modificato da ajejebrazorff 07/03/2006 13.23]