Re:
Scritto da: Danusia 22/04/2004 11.58
Essendo creati a quanto pare da microonde, (all'esame dei bulbi delle canne piegate si evincerebbe questo, Giulia se puoi conferma o smentisci) è difficile che siano stati dei vecchietti con l'asse.
Il fatto è che, a parte quelli di Haselhoff, non ho visto nessun vero studio super-scientifico sui crop, ed è un peccato. Un sacco di curiosoni e nessun paziente ricercatore.
Comunque quelli ottenuti pestando il grano orzo o colza che sia con i piedi sono pochissimi.
Il dubbio che rimane è appunto quello del cover up effettuato con satelliti (?), volto a mascherare quali siano i veri crop.
Comunque, da un accurato studio (ma se avessi davvero il tempo, pure io, di fare un accurato vero accurato studio accurato, non so se mi capite), i crop sono suddivisibili in alcuni tipi fondamentali. I due più evidenti sono: quelli formati da due parti (vesica piscis, oppure quello che AHAHAH! l'amico Adriano Forgione continua a identificare come la scritta OMO AHAHAH!, tanto per dirne due, ma ce ne sono svariati) che trasmettono informazioni sulle modalità per sincronizzare gli emisferi cerebrali (quando gli emisferi si sincronizzano, vengono superate le barriere spazio-tempo, tanto per rinfrescarvi).
Poi ci sono quelli a base 6, esagonale, che richiamano gli studi alchemico-matematici dei pitagorici. Ci sono dei fantastici crop esagrammatici, tipo quello comparso vicino a Stonehenge nel 2002 (mi pare). Interessanti i disegni, ma la cosa fondamentale è la base 6 e il lavoro di ricavare da un cerchio un esagono, da un esagono una stella, dalla stella di nuovo un cerchio .... un giochetto molto impegnativo e meditativo ...
Ci sono stati un sacco di congressi sui crop, in Italia e all'estero, ma nessuno ha trattatoi il tema seriamente, per quello che rappresenta davvero: uno strumento formidabile di oltrepassamento di questa dimensione. Ma è uno strumento che va organizzato, ci sono dei lati oscuri che devono essere gestiti. Portano a un contatto con la morte, tanto per essere brevi e citarne uno.
Perciò, non esagerate. Però usateli. Giulia