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lucesolida
00giovedì 13 maggio 2004 20:35
Ciao a tutti,
so che dovremmo parlare di IR4, ma, se giulia me lo consente, mi permetto di aprire una parentesi personale per chiedervi aiuto.
Sto passando davvero un brutto periodo, diversi problemi su tutti i fronti (lavoro, famiglia ecc..), e mi sento "abbandonata" anche dalla presenza che ultimamente animava le mie notti impartendomi molti insegnamenti in sogno. Grazie anche ai sogni lucidi ero riuscita ad avviare un cammino di conoscenza intima di me stessa che prometteva molto bene. Parlo al passato perchè qualcosa sembra essere cambiato in me. Troppe preoccupazioni mi stanno oscurando la mente.
Ieri durante un massaggio alla cervicale, fatto nella speranza di alleviare la tensione e per delle forti scosse "elettriche" che mi invedevano la testa, una forte fantasia mi ha invaso e da quel momento non mi ha più abbandonato. Ero piccola, su una terrazza, ed un piccolo essere, alto come me, mi fissava, come se mi parlasse con gli occhi. Io non ricordo nulla di quando ero bambina e non so dire se questa fantasia sia un ricordo, ma mi ha messo addosso molta inquietudine. Ieri sera guardando il cielo, ho avuto la sensazione di essere per la prima volta in vita mia davvero "sveglia", ho avuto la sensazione di "vedere" per la prima volta, ma non era una sensazione completamente positiva. Vedevo il cielo e ricordavo me stessa su quella terrazza. Ho un ricordo (questo sono ormai sicura che sia tale)di me stessa bambina su quella terrazza mentre guardo delle luci muoversi nel cielo... che sia un altro pezzo di ricordo che sta affiorando..? magari sono solo fantasie, ma sento che le mie condizioni stanno peggiorando. Mi sono addormentata ieri con la sensazione di essere nel mio letto di bambina, non riuscivo a vedermi diversamente, non riuscivo a pensarmi adulta ed ero agitata, spaventata, un po' triste, depressa... ed è così che mi sento oggi...
Che cosa mi sta succedendo? Oggi fatico a camminare perchè ho fortissime vertigini (la tensione?). Cosa dovrei pensare? Sono i vari problemi che accumulandosi mi stanno dando questi fastidi o qualcosa di grosso (un forte ricodo) si sta smuovendo in me... o forse entrambe le cose..
Vi confesso che ho molta paura, paura di impazzire, di entrare in depressione, di perdere il controllo di me stessa...
E' un po' difficile che riusciate ad aiutarmi a distanza, ma se qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile, se sapete come posso fare anche solo a calmarmi e a far sparire queste vertigini e questa paura, sarò ben contenta di leggervi...
A presto.
lucesolida [SM=g27970]
LightMatrix
00giovedì 13 maggio 2004 21:52
Re:

Scritto da: lucesolida 13/05/2004 20.35

Sto passando davvero un brutto periodo, diversi problemi su tutti i fronti (lavoro, famiglia ecc..), e mi sento "abbandonata" anche dalla presenza che ultimamente animava le mie notti impartendomi molti insegnamenti in sogno. Grazie anche ai sogni lucidi ero riuscita ad avviare un cammino di conoscenza intima di me stessa che prometteva molto bene. Parlo al passato perchè qualcosa sembra essere cambiato in me. Troppe preoccupazioni mi stanno oscurando la mente.



Ciao LuceSolida. Purtroppo a quest'ora sono stanca e stremata dall'influenza, e sento che non trovo le parole così come vorrei. Mi dispiace sentirti giù, so che non posso fare nulla, ma ammetto che anch'io mi sento abbastanza frastornata nelle ultime settimane (ho anche avuto delle crisi), e quindi ti sono vicina.


Scritto da: lucesolida 13/05/2004 20.35
Ieri durante un massaggio alla cervicale, fatto nella speranza di alleviare la tensione e per delle forti scosse "elettriche" che mi invedevano la testa, una forte fantasia mi ha invaso e da quel momento non mi ha più abbandonato. Ero piccola, su una terrazza, ed un piccolo essere, alto come me, mi fissava, come se mi parlasse con gli occhi. Io non ricordo nulla di quando ero bambina e non so dire se questa fantasia sia un ricordo, ma mi ha messo addosso molta inquietudine. Ieri sera guardando il cielo, ho avuto la sensazione di essere per la prima volta in vita mia davvero "sveglia", ho avuto la sensazione di "vedere" per la prima volta, ma non era una sensazione completamente positiva.



Leggendo questo mi è venuta la pelle d'oca. Ma non so il perché... La sensazione che intendi, è forse un poco 'gelida'? Voglio dire, come se non ci fosse nessuno che sta cercando di spaventarti ma neanche di rassicurarti per quello che stai vivendo? Non avverti una qualche indifferenza (per come potresti sentirti) nei tuoi confronti?! Te lo chiedo perché questo è quello che sentivo io...



Vedevo il cielo e ricordavo me stessa su quella terrazza. Ho un ricordo (questo sono ormai sicura che sia tale)di me stessa bambina su quella terrazza mentre guardo delle luci muoversi nel cielo... che sia un altro pezzo di ricordo che sta affiorando..?



Se continui a chiedertelo probabilmente è così. Se il ricordo permane e insiste, probabilmente c'è qualcosa che vuole venire allo scoperto. Lascia che sia, mia cara.
Cerca di non giudicare se la tua fantasia è sogno o realtà, se vuoi fallo istintivamente... ma piuttosto bada alle sensazioni. Sogno o non sogno, sono certa che la chiave stia nelle sensazioni provate... Inquietitudine? Paura? Altro?


magari sono solo fantasie, ma sento che le mie condizioni stanno peggiorando. Mi sono addormentata ieri con la sensazione di essere nel mio letto di bambina, non riuscivo a vedermi diversamente, non riuscivo a pensarmi adulta ed ero agitata, spaventata, un po' triste, depressa... ed è così che mi sento oggi...



Peggiorare è una parola che può presentare molte sfaccettature. Quando si attraversa una fase di passaggio, spesso si ha la sensazione di 'peggiorare' in quanto ci sono degli assestamenti tra una fase e l'altra. Un sintomo di 'malessere' nel tuo caso, può quindi essere una richiesta del tuo essere per portare a termine l' 'assestamento' [SM=g27964]


Che cosa mi sta succedendo? Oggi fatico a camminare perchè ho fortissime vertigini (la tensione?). Cosa dovrei pensare? Sono i vari problemi che accumulandosi mi stanno dando questi fastidi o qualcosa di grosso (un forte ricodo) si sta smuovendo in me... o forse entrambe le cose..



Forse entrambe le cose, forse altro.
Credo che in ogni caso dovresti avere fiducia nel tuo corpo e nella tua capacità di ricordare e di saper capire cosa va capito, senza porti limiti di tempo o aspettative. Sei tu l'unica vera persona che può sapere - che sa - di cosa hai bisogno. Prenditi per mano, prendi per mano la bambina che eri. Ora ci sei tu vicino a lei. Insieme potrete fare chiarezza. Insieme, soprattutto, non siete sole.


Vi confesso che ho molta paura, paura di impazzire, di entrare in depressione, di perdere il controllo di me stessa...



Paura di mandare a quel paese tutto e tutti quanti? Di non farcela più? Paura di sparire? Paura di non sopportare tutte le ipocrisie? Paura di non capire chi sei o cosa hai fatto?...
Permittiti di piangere, permittiti di riconoscere che non sei pazza (tutti noi ci diamo un po' dei pazzi...), forse c'è del dolore in te che chiede di essere riconosciuto come vero... Abbraccialo, riconoscilo, e vedrai che lui mollerà la presa, ma non lo farà se altri cercheranno di consolarti al posto tuo... credo che lui voglia comunicare direttamente ed esclusivamente con te [SM=g27959]



E' un po' difficile che riusciate ad aiutarmi a distanza, ma se qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile, se sapete come posso fare anche solo a calmarmi e a far sparire queste vertigini e questa paura, sarò ben contenta di leggervi...



Ci tenevo a dirti che anch'io mi sento abbastanza frastornata, sia fisicamente (stanchezza cronica) che emotivamente (ho un umore lunatico!), e mi dico quello che dico a te [SM=g27975]
Da ragazza soffrivo di depressione, e quando ho preso sul serio l'ipotesi abduction, non ho dato esami all'università per un anno intero tra un attacco di ansia e l'altro... ma ora sono più forte. Ho tanta paura, certezza non ne ho, ma sono più forte, perché la bambina che ero ha pianto il suo dolore.
I miei ricordi di bambina, a volte anche molto vividi, riguardano esseri sauroidi nella mia stanza. Non voglio interferire con quella paura, non importa definire quanto io abbia sognato o mi sia inventato. Per la bambina che ero, è tutto vero, la paura, la confusione, i segnali contraddittori... soprattutto le emozioni... o il blocco totale delle emozioni... e quello che posso fare è darle il mio appoggio. E' esserci.
Ci sei, tu, lucesolida, con la bambina che guarda l'essere alto come te? Sii con lei, non importa, ora, se è fantasia o meno. Lei in qualche dimensione o parte del tuo essere comunque esiste proprio con le modalità con in cui la ricordi. SII CON LEI.

Un mio amico praticante kriya yoga mi dice che sente un grande cambiamento vibrazionale proprio in queste ultime settimane.
Se c'è qualcosa di vero, forse ne stiamo subendo gli effetti... e qualcosa quindi ci spinge a guardarci ancora più nel profondo e a stabilizzarci...
Ma cambiamento vibrazionale o meno, credo comunque ai segnali del nostro malessere. Resta serena, ti prego, luce solida, resta in ascolto, perché tutto questo è pur sempre una storia, fatta di emozioni e non di parole, che vuole essere ascoltata.


Prova se vuoi, a pregare oppure a chiedere il supporto dei tuoi angeli guida o degli spiriti che ti sostengono... probabilmente sei un po' in calo con l' 'energia' ... chiedi col cuore... scusami tanto se forse non credi in queste cose, tu prova solamente.

Ti abbraccio di luce immensa e pulita, che possa scaldare la bella vastità del tuo animo.

LightMatrix
Giulia d'Ambrosio
00giovedì 13 maggio 2004 22:58
Re:

Scritto da: lucesolida 13/05/2004 20.35
Vi confesso che ho molta paura, paura di impazzire, di entrare in depressione, di perdere il controllo di me stessa...
E' un po' difficile che riusciate ad aiutarmi a distanza, ma se qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile, se sapete come posso fare anche solo a calmarmi e a far sparire queste vertigini e questa paura, sarò ben contenta di leggervi...



Coraggio. Ce la farai. Giulia
duccio
00giovedì 13 maggio 2004 23:20
piccole vertigini fra amici
cara lucesolida :), anche io anni fa ho avuto vertigini molto forti. tanto forti che non riuscivo a stare in piedi, andai dal medico ma mi disse quello che potevo sapere anche io, così rinunciai allo specialista. le vertigini durarono 15 giorni, me ne stavo sdraiato visto che in quella posizione stavo bene. avevo appetito, funzioni fisiologiche regolari e non ero preoccupato di quello che stava avvenendo. poi una notte sognai una sfera di luce con un gradiente luminoso dal centro al bordo era in una stanza sotterranea talmente antica che la tensione del tempo si tagliava a fette. era la mia energia, la mia forma che si manifestava, stavo cambiando di forma, la sfera si allungava e diventava lenticolare. probabilmente ero io che non volevo più stare in piedi, che volevo stare sdraiato e che non volevo camminare. il mio asse era turbato. sapevo anche che tutto sarebbe passato entro breve tempo. ci sono cambiamenti (se .... vuole) che affrontiamo durante la nostra esistenza dove l'evento quotidiano è solo una parte minima, neanche un'ombra sul muro. in questi momenti bisogna avere anche fortuna perchè possono diventare l'una o l'altra cosa. non avere paura di impazzire, non impazzirai.

un abbraccio
duccio
Super Lupo
00venerdì 14 maggio 2004 00:43
Mi sembra di ricordare che la fisioterapia e, meglio ancora, la chinesiologia aiutino a far riaffiorare ricordi di abductions, forse è stato il tuo caso.
Non devi avere paura di impazzire, devi solo avere pazienza.
Probabilmente la tua ansia è dovuta al fatto che vuoi conoscere tutto e subito e non riesci ad accettarti per come sei se non sai come sei diventata così come ti vedi ora.
Devi stare calma ed essere felice, perché un giorno conoscerai la verità.
Coraggio! [SM=g27959]
lucesolida
00venerdì 14 maggio 2004 09:46
un'altra brutta notte
Grazie,
siete davvero cari...
ho passato una nottata davvero agitata. Mi sono svegliata quasi ad ogni ora, ma il primo risveglio è stato particolarmente traumatico. Erano le 2, mi sono svegliata perchè mi sentivo completamente disidratata, ho fatto per muovermi, ma avevo tutto il corpo irrigidito. Mi sono sentita ancora bambina, avevo paura del buio che mi circondava, sentivo forte delle presenze nella stanza e ne avevo paura. Stavo male, anche per la gola troppo secca, così mi sono fatta forza e mi sono costretta ad alzarmi e ad andare in cucina. Ragazzi, non ho mai avuto tanta paura in vita mia, sentivo di non essere sola in casa, ero attirata come una calamita dalla porta finestra della sala (abito al pian terreno, accanto a casa mia c'è un grande campo che termina su un canale), ma avevo paura di cosa avrei potuto vedere. Ho preso al volo una bottiglia d'acqua in cucina e sono corsa a letto. Avevo voglia di piangere. POi ho cercato di riprendere il controllo, di tornare me stessa adulta, pensavo ai miei sogni lucidi, a tutto ciò che ho fatto da adulta, cercavo di distogliere i miei pensieri dalla bambina che mi sentivo. A quel punto ho sentito le voci di due donne che mi parlavano nella testa, se chiedevo gli occhi riuscivo anche ad immaginarne le sembianze. Mi dicevano di star tranquilla, che non mi sarebbe successo nulla. Io però mi sono spaventata di più, avevo già deciso che la mattina sarei andata da un medico, mi sarei fatta prescrivere un qualche medicinale per mettere fine a tutto.
Ho sentito le voci che parlavano tra di loro di me, erano stupite del fatto che avessi paura. Dicevano che se avevo paura di loro era come se avessi paura di me stessa. Mi dicevano che non ero più bambina, che potevo superare tutto questo. E mentre le voci parlavano, io mi ripetevo che questa volta ero davvero impazzita. Continuavano a ripetermi di fidarmi di loro e soprattutto di fidarmi di me stessa, mi dicevano come respirare per ritrovare la tranquillità. L'ultima cosa che ricordo è che mi hanno promesso che non avrei fatto brutti sogni quella notte, così mi sono coricata (per tutto questo tempo ero rimasta seduta sul letto, con la coperta che mi copriva fino agli occhi). Devo essermi riaddormentata perchè non ho più sentito le voci, non ho fatto brutti sogni, anzi, ho fatto sogni che definirei quasi stupidi, ingenui, da bambina. Mi sono svegliata ad ogni ora fino a questa mattina. Ad ogni risveglio ero più tranquilla, non c'era più nessuno in casa e si avvicinava il mattino. Non auguro a nessuno un'esperienza come questa.
L'idea che mi sono fatta è che più che ricordare semplicemente un episodio della mia infanzia, tendo in qualche modo a riviverlo, con la stessa fragilità e le stesse paure di una bambina, di me stessa bambina.
Mi avete dato degli ottimi consigli, mi piace molto l'idea di provare ad aiutare, e a prendere per mano, la bambina impaurita che viene fuori, ma ho come l'impressione che quando c'è lei non ci sono io.
Continuano le mie vertigini, con l'aggravante di una piccola scossa elettrica seguita da un rumore secco interno alla mia testa ad ogni mio movimento. Mi sento come se stanotte mi avesse investito un TIR con tutto il rimorchio.
Un grosso abbraccio a tutti, mi fate sentire meno sola...
lucesolida [SM=g27971]
Paolo C.
00venerdì 14 maggio 2004 10:07

Un mio amico praticante kriya yoga mi dice che sente un grande cambiamento vibrazionale proprio in queste ultime settimane.
Se c'è qualcosa di vero, forse ne stiamo subendo gli effetti... e qualcosa quindi ci spinge a guardarci ancora più nel profondo e a stabilizzarci...



sì, ho avuto anch'io questa impressione.

I consigli di LightMatrix sono ottimi, cara Lucesolida.

Non so quale consiglio sulla respirazione volessero darti le due presenze nella tua mente, ma lascia che il tuo respiro assuma un ritmo regolare e fluido, senza forzarlo.

un grande abbraccio
Danusia
00venerdì 14 maggio 2004 12:57
Se può consolarti anch'io nelle ultime due settimane ho dei capogiri terrificanti, tanto che a volte rischio di cadere a terra, anche se sono seduta.

Penso che quelle due voci avessero ragione : non DEVI avere paura di quello che ti sta succedendo, sarebbe come avere paura di te stessa.

Stai facendo una parte accelerata di percorso, e quindi la tua energia al momento è scombussolata, e a volte bisogna peggiorare momentaneamente la salute per salire di un gradino vibrazionale, perchè il fisico e la mente devono aver il tempo di adattarsi alla nuova condizione vibrazionale.

Quando nell'antichità gli alieni che hanno creato la razza umana manipolarono il nostro DNA, inserirono una barriera in modo da non farci avere la coscienza dell'infinito, la sicurezza della prosecuzione dell'esistenza oltre la vita terrena, la certezza dell'esistenza di Dio che è la luce perfetta sopra tutti (e anche loro) questa barriera causa PAURA ogni volta che ci avviciniamo alla verità, e questa cosa la fecero per tenerci dominati e controllati, e bisogna dire che questo "filtro" sta funzionando benissimo.

Questo filtro sta cercando ti tenerti lontana dalla verità e dalla superiore coscienza di te stessa che si sta generando dentro di te in questo periodo.

Decidi tu se assecondare questa illusione, inserita a forza dentro la nostra psiche, oppure lasciarti andare alla verità, a te stessa, alla più profonda parte di te ...

Ricordati che nei periodi in cui si evolve di più a quanto pare le faccende "terrene" tendono ad andare da schifo (è il prezzo che dobbiamo pagare per evolverci).

Quindi in bocca al lupo, spero che il nostro sostegno ti sia d'aiuto per fare questo salto in quello che ora ti sembra uno spaventoso incognito ma appena lo assaggerai capirai che invece è terribilmente familiare ....

Ciao,
Dany
Paolo C.
00venerdì 14 maggio 2004 13:28

Quando nell'antichità gli alieni che hanno creato la razza umana manipolarono il nostro DNA, inserirono una barriera in modo da non farci avere la coscienza dell'infinito, la sicurezza della prosecuzione dell'esistenza oltre la vita terrena, la certezza dell'esistenza di Dio che è la luce perfetta sopra tutti (e anche loro) questa barriera causa PAURA ogni volta che ci avviciniamo alla verità, e questa cosa la fecero per tenerci dominati e controllati, e bisogna dire che questo "filtro" sta funzionando benissimo.



siamo sicuri che gli alieni debbano essere chiamati in causa anche su questo punto? E se non fosse altro che una questione di semplice maturità individuale? Personalmente non ho dubbi circa l'esistenza di Qualcosa che oltrepassi il visibile e il tangibile, l'ho sempre 'sentito', e per giungervi non ho lottato contro 'filtri' alieni o di altra natura (in questa vita, almeno). Ma forse ognuno fa storia a sé.

ciao
duccio
00venerdì 14 maggio 2004 13:51
sono d'accordo con paolo. ripeto che io non sono un asceta o una persona spiritualmente evoluta. ma penso che lo spazio per l' allargamento sia possibile ma che sia una strada non troppo semplice,corta e piena di autogrill. ripeto che secondo me parlare di creatori alieni e dei di luce (qui in questo momnento)e di filtri e'comunque solo un'ipotesi e che quando pensi di essere sicuro di una cosa quella cosa non e'piu'se stessa(?).dietro la nube cé'il sereno perche'noi dovremmo privarci di questo? gli alienetti ci sono, ma secondo me non sono i nostri carcerieri, anzi di noi gli importa il giusto, anzi forse la cosa che ci da'piu'fastidio e'che siano indifferenti all'umano gregge. anche loro vorrebbero essere altro e per questo ci visitano.

ciao
duccio

p.s.
giochino:
ho un pulcino in una bordolese, come faccio a fare uscire il pulcino senza ucciderlo o rompere o tagliare la bottiglia?
Danusia
00venerdì 14 maggio 2004 14:48
Quelli semmai che ci hanno creati o ibridati non sono i grigetti ma un'altra razza antica che io credo sia estinta.

La loro storia si incrocia con la nostra, la storia della nostra e loro società è intersecata con la personale evoluzione di ognuno.

Quello che dico è una considerazione a cui sono giunta mettendo insieme pezzi provenienti da varie fonti, e suggerimenti delle mie guide, ma per carità posso anche sbagliarmi.

Non sono certo una persona che sbologna responsabilita', non tiro in ballo gli alieni a casaccio, o per mettere una falla alla meno peggio in una domanda a cui non saprei altrimenti dare risposta, ma lo faccio in base a determinati indizi.

Andando avanti con la ricerca sul DNA credo che su questo argomento potremo avere dei chiarimenti scientifici..per cui io lancio la mia ipotesi, poi col tempo vedremo se ho cannato oppure essa era in qualche modo simile a quello che è successo realmente.

Chiarisco sempre che la creazione degli umani dal punto di vista fisico (ammesso che si sia trattata di ibridazione fra loro e animali terrestri da parte di alileni) è parallela all'esistenza dell'anima che proviene invece direttamente da Dio.

E oltretutto le eventuali barriere fisiche che ci hanno messo dentro non sonno certo un limite insormontabile ma possono essere superate con un (duro e lungo) lavoro interiore e di esperienza.

Ciao


Danusia
00venerdì 14 maggio 2004 14:49
Spiegaci cos' una bordolese, prima
duccio
00venerdì 14 maggio 2004 14:58
una bordolese e' una bottiglia per contenere il vino, vetro color marrone che serve alla conservazione del contenuto in modo da prevenire l'altersarsi delle caretteristiche organolettiche dovute all'incidenza della luce. il pulcino e'visibile allínterno e il colore puo'essere desunto dal sapere la colorazione del vetro della bottiglia. fate uscire il pulcino senza ucciderlo e senza rompere la bottiglia, la bottiglia non puo'essere reciclata perche'tanto le raccolte differenziate sono fittizie, prendono il materiale sapientemente diviso dal lúomo della strada e lo rimettono insieme nella discarica. (ok tutto cio'centra poco)

un abbraccio
duccio
Giulia d'Ambrosio
00venerdì 14 maggio 2004 15:14
Re:

Scritto da: Danusia 14/05/2004 12.57
questa barriera causa PAURA ogni volta che ci avviciniamo alla verità, e questa cosa la fecero per tenerci dominati e controllati, e bisogna dire che questo "filtro" sta funzionando benissimo.
Decidi tu se assecondare questa illusione, inserita a forza dentro la nostra psiche, oppure lasciarti andare alla verità, a te stessa, alla più profonda parte di te ...



Cara Danusia,
io non so se quello che tu affermi sia la verità oppure no, ma non ha molta importanza. Di fatto ciò che è reale è che "di là" c'è qualcosa di molto difficile da assimilare per la nostra mente. Quando si prova il desiderio di esplorare quella parte "oltre il velo" è giusto farlo, ma con i tempi giusti. Se una persona sente che ciò che le accade è "troppo", deve poter valutare se andare avanti o no. Escludo che sia buona cosa decidere da soli un passo del genere.
La visione dell'abisso della Realtà può farci andare fuori di testa, e che questo sia geneticamente determinato o no, poco cambia. Il passo troppo lungo al momento sbagliato è certezza di un non ritorno.
N.B. Sto parlando in senso generale e non riferendomi al caso specifico di Lucesolida. Ciao! Giulia
Giulia d'Ambrosio
00venerdì 14 maggio 2004 15:25
Re:

Scritto da: Paolo C.
siamo sicuri che gli alieni debbano essere chiamati in causa anche su questo punto? E se non fosse altro che una questione di semplice maturità individuale? Personalmente non ho dubbi circa l'esistenza di Qualcosa che oltrepassi il visibile e il tangibile, l'ho sempre 'sentito', e per giungervi non ho lottato contro 'filtri' alieni o di altra natura (in questa vita, almeno). Ma forse ognuno fa storia a sé.
ciao



Sono d'accordo con Paolo. In linea di massima, se la nostra genetica sia stata determinata da Dio in persona che ha costruito Adamo con la paletta e il secchiello, da nucleotidi sparsi a manciate sulle comete o dagli innesti di omini grigioverdi che giocavano al piccolo chimico, non cambia il fatto che lo Spirito che abbiamo ha comunque una sola origine e una strada da seguire che solo marginalmente segue le vicende fisiche, e quindi genetiche.
Nella genetica e nella nostra struttura energetica stanno le chiavi per accedere a livelli di consapevolezza diversi e a rendersi conto di AVERE uno spirito, e non solo ipotizzare di averlo.
Il percorso da fare è quello di abbandonare ciò che ci sembra certo, perché nell'atto mentale di accettare l'abbandono delle cose sta l'apertura verso il senso della vita.
Essere certi di chi sia la nostra madre genetica ci dà certezze, basta vedere in che casino si trovano (e non son poche) le persone che, magari al momento di fare i documenti per un matrimonio, vengono a scoprire che la loro mamma era un'altra .... Sono shock perché sono abbandoni, queste cose. Così è uno shock avere tracce per capire che la genetica di alcuni è stata ritoccata, e dobbiamo abbandonare l'idea delle radici che pensavamo di avere. Ma anche l'idea aliena va abbandonata, a un certo punto. DNA alieno sì? E chi se ne importa. DNA alieno no? E chi se ne importa comunque. Non è buono attaccarsi alle idee. E' buono capire, di abbandono in abbandono, dove stiamo andando.
Se l'alieno significa l'ennesimo escamotage per non avere responsabilità, abbasso l'alieno. Senza problemi. Giulia
lucesolida
00venerdì 14 maggio 2004 15:32
?
il pulcino può uscire nello stesso modo in cui è entrato, altrimenti spero per lui che si rompa in fretta la bottiglia.

Non sono molto d'accordo sulla teoria che noi siamo frutto di una combinazione genetica fatta da alieni. Non escludo che nel corso della storia loro possano essere in qualche modo intervenuti in alcune fasi della nostra evoluzione, ma da questo e dichiararci una loro creazione mi sembra eccessivo.
Se vogliamo buttare lì ipotesi, io personalmente penso che gli alieni siano più interessati alla nostra anima che al nostro corpo fisico, nonostante quest'ultimo sembrerebbe essere oggetto di loro analisi.
Ricordo di aver sognato parecchi anni fa di trovarmi in una bara di vetro, messa lì da alieni. Poi improvvisamente, mentre il mio corpo era ancora nella bara di vetro, io ero in un altro corpo, un'altra me stessa che assistevo a tutta la scena in compagnia di esserini alieni. Chissà perchè mi è venuto in mente questo sogno, non dimostra nulla, però per parecchio tempo mi sono chiesta che cosa significasse, poi ho finito con il dimenticarmene.
Comunque, tornando a noi, quello che fa la differenza è la nostra anima, e sono sicura che gli alieni lo sappiano benissimo.
Pensare che siano loro che ci impediscono di sapere che Dio esiste davvero e che esiste una vita dopo la morte fisica del corpo mi sembra un po' limitativa come affermazione. Credo che non ci sia lo zampino di nessuno in questa cosa, semplicemente le due cose sono incompatibili, l'essere rinchiusi in un corpo fisico non ci permette di percepire come siamo realmente, la nostra mente per funzionare come funziona in quella che per noi è la realtà, deve necessariamente non essere in grado di vedere ciò che avviene su altre dimensioni o la confusione sarebbe tale da non permetterci di vivere la vita terrena. In compenso ci è permesso, durante il sonno o nelle esperienze della nostra anima fuori dal corpo di intravedere ciò che siamo realmente. Però, come avrete notato di persona, quando si torna nel fisico, è difficile spiegare cosa si è vissuto, cosa si è provato, il nostro cervello deve per forza di cose paragonarlo a qualcosa di conosciuto per farcelo comprendere. Quindi parleremo di forti luci o di presenze con la sensazione di qualcosa di più, che abbiamo vissuto, ma che non riusciamo a fare nostro.
Certo, questa è solo la mia opinione.
ciao. lucesolida
Giulia d'Ambrosio
00venerdì 14 maggio 2004 15:36
Re:

Scritto da: Danusia 14/05/2004 14.48
Non sono certo una persona che sbologna responsabilita', non tiro in ballo gli alieni a casaccio, o per mettere una falla alla meno peggio in una domanda a cui non saprei altrimenti dare risposta, ma lo faccio in base a determinati indizi.
Chiarisco sempre che la creazione degli umani dal punto di vista fisico (ammesso che si sia trattata di ibridazione fra loro e animali terrestri da parte di alileni) è parallela all'esistenza dell'anima che proviene invece direttamente da



Mi sembra che tu sia arrivata a un buon punto.
Il problema specifico qui, in questo forum, è far affiorare un po' più diffusamante questo tipo di mentalità e vedere che tipo di strategie saltano fuori per poter scegliere quando e come venire in contatto con l'altra parte.
A me sembra chiaro (ma ci lavoro da anni) che focalizzandosi solo sugli IR4 ci sono troppo poche possibilità di capire delle cose. Vanno incluse possibilmente tutte le esperienze e possibilità che l'essere umano ha per attraversare la barriera spazio-temporale. Dentro questo meccanismo c'è anche quello degli IR4 e come difendersi da essi, se necessario. Giulia
P.S. Questo mio modo di intendere la cosa è quello che mi ALIENA le simpatie dei cospirazionisti militarofobi/militarofili. Che in genere sono maschietti, ancora apassionati di soldatini e carriarmati. E scusate la digressione.
cla74
00venerdì 14 maggio 2004 17:01
sono d'accordo sul fatto che agli alieni interessi la nostra anima...ma s'interessano anche al corpo perchè comunque c'è un legame tra corpo(dna) e anima...beati noi che ce l'abbiamo e poveracci loro!!!Spero che si trovi un modo per fermarli
LightMatrix
00venerdì 14 maggio 2004 18:30
Re: ?

Scritto da: lucesolida

...semplicemente le due cose sono incompatibili, l'essere rinchiusi in un corpo fisico non ci permette di percepire come siamo realmente, la nostra mente per funzionare come funziona in quella che per noi è la realtà, deve necessariamente non essere in grado di vedere ciò che avviene su altre dimensioni o la confusione sarebbe tale da non permetterci di vivere la vita terrena.
ciao. lucesolida



Sicura che ne deriverebbe confusione? Sono più propensa a credere che è proprio perché viviamo in una sorta di schizofrenia esistenziale, cioè separati dalle nostre 'fonti', che restiamo nella confusione.

*

Certo, la mente va in TILT se solo le fai spiegare cosa è il non-tempo o l'infinito, eppure io l'ho provato (a mio modo, si intende) e da quel momento gran parte della mia confusione è sparita. Queste cose si vivono con altre parti di noi, e quindi secondo me il problema non si crea proprio, cioè se 'vedo' altre dimensioni è perché ho trasceso i processi mentali ERGO non andrò in confusione. Ammetto però che il problema si crea, se pretendo di conoscere/spiegare l'universo solo attraverso l'approccio mentale.
La difficoltà dello spiegarsi è dovuta al fatto che le parole usate per descrivere l'esperienza sono per loro natura dualistiche. Ma se vivi in toto l'esperienza, poi non te ne importa nulla delle parole per spiegare... tu non sei solo parole.

La 'verità' non può creare confusione. Questa è più un'idea della paura. La confusione è spesso conseguenza di qualcosa, secondo me, di cui invece dobbiamo prendere atto ma che è ancora 'inconscio'. Se entriamo in confusione, allora bene, c'è qualcosa da chiarire e va chiarito.
E' normale che, vivendo in QUESTA realtà, nel momento che usciamo fuori dagli schemi mentali o ci espandiamo su altri 'piani', si provi confusione.
I Sufi dicevano che non voliamo sopra gli alberi solo perché crediamo che non possiamo farlo...
Non penso che possiamo intravedere quello che realmente siamo 'solo' in sogno o nei viaggi astrali: credo che non ci siano reali differenze con la realtà fisica ma solo limiti che ci siamo 'imposti'. Un mio amico piegava i cucchiaini, ed io trovai il mio gattino ferito seguendo l'istinto, che mi ha indirizzato in un prato a 2 km da casa, in una qualunque delle possibili direzioni a 360 gradi. Certo, la reltà è molto meno malleabile del sogno, ma delle volte non è stato così, allora se capita una volta in potenza può capitare sempre.
Ok, tipicamente il sogno usa i suoi mezzi per comunicare con noi, la realtà ne usa altri, ma quello che voglio dire è che, per mia opinione, non è detto che esista davvero una separazione fra i due piani di esistenza.

Tornando alla confusione... mi chiedo se forse ogni tipo di scoperta o di rinascita comporti della confusione; forse la vita stessa è all'insegna della confusione e della incertezza. Forse la confusione è un segnale positivo, e la nostra voglia di certezza solo un'ansia mentale...

Giulia scrive: Il percorso da fare è quello di abbandonare ciò che ci sembra certo, perché nell'atto mentale di accettare l'abbandono delle cose sta l'apertura verso il senso della vita.
(CUT) E' buono capire, di abbandono in abbandono, dove stiamo andando...

Le mie 'migliori certezze' le ho scoperte all'insegna dell'abbandono. Del non voler controllare più, dell'accettare, del non voler definire/denominare ogni cosa, del lasciare che sia... Non si tratta di imporsi qualcosa ma l'opposto: scorrere con essa. E quando scorri non hai tempo di giudicare, di pensare, di confrontare, di confermare le vecchie certezze... Scorri e basta. La prima sensazione è quella di aver mollato tutto, è quella di ondeggiare in bilico su una valle dalla profondondità ignota... ma mentre pensi che siccome non sei lì a tenere in piedi la 'baracca' con i tuoi sforzi mentali, i tuoi sforzi ficisi e le tue certezze conquistate, e che allora ogni cosa crollerà, ecco che alla fine ti ritrovi nell'occhio del ciclone, al sicuro. Un sicuro 'diverso', perché nato dall'insicurezza (come posso spiegarmi senza sembrare psicotica?), perché nato dall'aver fatto un passo più in là rispetto a dove la paura ti diceva che potevi andare. E da quel momento non sei più disposto a credere a questa paura!
E' questa qualità, questa emozione o verità, che ritrovo nelle parole di Giulia.

Amo la confusione, perché è una guida preziosa, che reca in se stessa i semi della sua trasformazione...
La confusione non ci fa vivere solo quando restiamo sordi al suo richiamo!
Mia opinione, si intende.

LightMatrix

PS. Qualcuno di voi ha provato i Fiori di Bach?
Io li trovo degli ottimi catalizzatori per mettere a fuoco alcuni aspetti nascosti della personalità, e per risolverne altri più ingarbugliati. A volte mi faccio tremila domande sul perché e per come mi sento giù, poi inizio una terapia con i fiori e capisco che stavo semplicemente ingarbugliandomi nei pensieri. Infatti mi danno molta energia, trovo che mi schermino dai pensieri più negativi e mi aiutino a guardare in faccia la paura. In questo periodo di trasformazione a trecentosessanta gradi, sono ricorsa nuovamente ai fiori, e ne sento subito il prezioso aiuto. E' come se mi aiutassero proprio a fare chiarezza, e dopo un trauma mi aiutano a superarlo molto più velocemente... Non so se Giulia è d'accordo, ma LuceSolida, io te li consiglio di cuore.


LightMatrix
00venerdì 14 maggio 2004 18:53
Re: un'altra brutta notte

Scritto da: lucesolida 14/05/2004 9.46
L'idea che mi sono fatta è che più che ricordare semplicemente un episodio della mia infanzia, tendo in qualche modo a riviverlo, con la stessa fragilità e le stesse paure di una bambina, di me stessa bambina.
Mi avete dato degli ottimi consigli, mi piace molto l'idea di provare ad aiutare, e a prendere per mano, la bambina impaurita che viene fuori, ma ho come l'impressione che quando c'è lei non ci sono io.

FORSE HAI PROVATO UN DOLORE COSI' GRANDE CHE IN QUALCHE MODO TI SEI ANNULLATA, TI SEI MESSA DA PARTE. NON SONO UN MEDICO PSICHIATRA E QUINDI POSSO NON CAPIRCI UN'ACCA, MA QUESTA POSSIBILITA' ESISTE PERCHE' E' QUELLO CHE E' CAPITATO A ME. E' COME SE DI FRONTE ALL'INACCETTABILE IN QUALCHE MODO METTESSIMO DA PARTE NOI STESSI, CERCANDO CHISSA' DI SCOMPARIRE, DI NEGARE, DI SPARIRE. CREDO CHE CAPITI PIU' FACILMENTE AI BAMBINI.
TU TI SENTI INCOMPATIBILE CON LA BAMBINA? FORSE TEMI CHE SE LEI RITORNA, TU SPARIRAI? FORSE PENSI DI AVER RAGGIUNTO QUELLO CHE SEI GRAZIE ALL'AVER MESSO DA PARTE CERTE COSE DA BAMBINA, E MAGARI TIRANDOLE FUORI TEMI CHE NON POTRAI PIU' ESSERE TE STESSA?
CI TENGO A DIRTI CHE NON SOLO TU PUOI PRENDERE PER MANO LA BAMBINA, MA CHE LEI PUO' PRENDERE PER MANO TE [SM=g27961] .
LUCESOLIDA UN PO' MI PREOCCUPI, QUINDI VALUTA SE E' IL CASO DI CHIEDERE L'INTERVENTO DI UN MEDICO, DA AFFIANCARE INSIEME ALL'AIUTO CHE PUOI DARE A TE STESSA.

E' UN'AMARA CONSOLAZIONE MA ANCH'IO HO PASSATO UNA NOTTATACCIA. NEL MIO CASO NESSUNA BAMBINA NE' VOCI DI DONNA... SOLO UN SOGNO MA CON TANTI UFO (ANZI ERA SEMPRE LO STESSO DISCO VOLANTE MA LO VEDEVO IN DECINE DI SITUAZIONI DIVERSE) E UNA TENTATA ABDUCTION (SEMPRE NEL SOGNO) TANTO PER NON CAMBIARE. PERO' QUESTA VOLTA PER MEZZO DI UN RAGGIO TRAENTE CHE MI IMMOBILIZZAVA E CERCAVA DI TIRARMI SU' [SM=g27965] ... WOW, COME NEI FILM?

LIGHTM.


Akima
00venerdì 14 maggio 2004 19:02
anche io ho passato una nottataccia...
duccio
00venerdì 14 maggio 2004 21:00
pulcino
ma se non può uscire non può nemmeno entrare o no?
Giulia d'Ambrosio
00venerdì 14 maggio 2004 23:17
Re:

Scritto da: Akima 14/05/2004 19.02
anche io ho passato una nottataccia...



Nottate no, ma passo dei giorni orrendi, ultimamente. E sono stanchissima. Sarei d'accordo con voi tutti nel dire che qualcosa si sta muovendo. Io non ho IR4, ma non è affatto piacevole comunque. Giulia
lucesolida
00sabato 15 maggio 2004 11:49
Re: Re: ?

Scritto da: LightMatrix 14/05/2004 18.30


Queste cose si vivono con altre parti di noi, e quindi secondo me il problema non si crea proprio, cioè se 'vedo' altre dimensioni è perché ho trasceso i processi mentali ERGO non andrò in confusione.
La 'verità' non può creare confusione. Questa è più un'idea della paura. La confusione è spesso conseguenza di qualcosa, secondo me, di cui invece dobbiamo prendere atto ma che è ancora 'inconscio'. Se entriamo in confusione, allora bene, c'è qualcosa da chiarire e va chiarito.
E' normale che, vivendo in QUESTA realtà, nel momento che usciamo fuori dagli schemi mentali o ci espandiamo su altri 'piani', si provi confusione.

IO CREDO DI "VEDERE" ALTRE DIMENSIONI, MA SINCERAMENTE LA CONFUSIONE E' ANCORA GRANDE IN ME. TUTTO HA SENSO NEL MOMENTO IN CUI VIVO DETERMINATE COSE, MA SUBITO DOPO, NON APPENA DIVENTANO RICORDI, LA CONFUSIONE MI ASSALE. TROVO CHE SIA MOLTO LOGICO QUELLO CHE SCRIVI ED EFFETTIVAMENTE MI FAI PENSARE SIA IO AD AVERE UN GROSSO LIMITE. PROVO ANCORA UNA FORTE PAURA NEL VEDERE E VIVERE COSE CHE DA SEMPRE MI E' STATO DETTO CHE NON ESISTONO, CHE SONO MIE FANTASIE.

I Sufi dicevano che non voliamo sopra gli alberi solo perché crediamo che non possiamo farlo...
Non penso che possiamo intravedere quello che realmente siamo 'solo' in sogno o nei viaggi astrali: credo che non ci siano reali differenze con la realtà fisica ma solo limiti che ci siamo 'imposti'.

SI, CREDO PROPRIO DI NON ESSERE "LIBERA" MENTALMENTE. ACCETTO DI VIVERE DETERMINATE COSE IN SOGNO (CON SOGNI LUCIDI O CON OBE), MA UNA VOLTA SVEGLIA, E' COME SE NON POSSO PERMETTERMI DI VEDERE OLTRE. PROBABILMENTE NE SAREI CAPACE, MA E' TROPPO "CONTROCORRENTE" RISPETTO ALL'EDUCAZIONE CHE HO AVUTO E SE CI PROVO MI SI GENERA UNA PAURA TALE DA PARALIZZARMI.


Un mio amico piegava i cucchiaini, ed io trovai il mio gattino ferito seguendo l'istinto, che mi ha indirizzato in un prato a 2 km da casa, in una qualunque delle possibili direzioni a 360 gradi. Certo, la reltà è molto meno malleabile del sogno, ma delle volte non è stato così, allora se capita una volta in potenza può capitare sempre.

NON HO MAI PIEGATO CUCCHIAINI, MA NEGLI ULTIMI MESI HO UN ISTINTO MOLTO SVILUPPATO. VIVO COINCIDENZE INCREDIBILI, CHE MI HANNO FATTO PENSARE CHE FORSE NON LO SIANO DEL TUTTO, AD ESEMPIO HO ACCESO LA TV PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI STAVANO TRASMETTENDO AL TG IL FILMATO DEGLI UFO NEL MESSICO (NON ACCENDO MAI LA TV A QUELL'ORA). NEI SOGNI QUESTA CAPACITA' E' MOLTO PIU' ACCENTUATA, PROBABILMENTE PERCHE' NELLA FASE ONIRICA ACCETTO QUESTA MIA "DIVERSITA'".

Giulia scrive: Il percorso da fare è quello di abbandonare ciò che ci sembra certo, perché nell'atto mentale di accettare l'abbandono delle cose sta l'apertura verso il senso della vita.
(CUT) E' buono capire, di abbandono in abbandono, dove stiamo andando...
Le mie 'migliori certezze' le ho scoperte all'insegna dell'abbandono. Del non voler controllare più, dell'accettare, del non voler definire/denominare ogni cosa, del lasciare che sia... Non si tratta di imporsi qualcosa ma l'opposto: scorrere con essa. E quando scorri non hai tempo di giudicare, di pensare, di confrontare, di confermare le vecchie certezze... Scorri e basta. La prima sensazione è quella di aver mollato tutto, è quella di ondeggiare in bilico su una valle dalla profondondità ignota... ma mentre pensi che siccome non sei lì a tenere in piedi la 'baracca' con i tuoi sforzi mentali, i tuoi sforzi ficisi e le tue certezze conquistate, e che allora ogni cosa crollerà, ecco che alla fine ti ritrovi nell'occhio del ciclone, al sicuro. Un sicuro 'diverso', perché nato dall'insicurezza (come posso spiegarmi senza sembrare psicotica?), perché nato dall'aver fatto un passo più in là rispetto a dove la paura ti diceva che potevi andare. E da quel momento non sei più disposto a credere a questa paura!
E' questa qualità, questa emozione o verità, che ritrovo nelle parole di Giulia.

SONO BELLISSIME PAROLE DI GIULIA, MA TI ASSICURO CHE PER ME NON C'E' NULLA DI PIU' DIFFICILE. IDENTIFICO "L'ABBANDONO DI CIO' CHE E' CERTO" CON L'IMPAZZIRE, CON IL PERDERE LA RAGIONE. QUANDO DA RAGAZZINA AVVERTIVO LE PRESENZE DURANTE LA NOTTE E NE ERO SPAVENTATA, RICORDO DI AVER PROVATO A PARLARNE CON I MIEI GENITORI. INIZIALMENTE DICEVANO CHE ERANO SOLO FANTASIE, DI NON DARGLI PESO. MA QUANDO INSISTEVO NEL DIRE CHE NON ERANO TALI, LORO INIZIARONO A PREOCCUPARSI, DICEVANO CHE NON ERA UN SEGNALE POSITIVO, CHE NON C'ERA NIENTE DI BUONO NEL "SENTIRE" PRESENZE O VOCI, PROBABILMENTE CREDEVANO CHE STESSI IMPAZZENDO, COSI SMISI DI PARLARNE CON LORO. C'ERANO MOLTE ALTRE COSE "PARTICOLARI" CHE VIVEVO E CHE TENEVO LORO NASCOSTO SIN DA PICCOLISSIMA, NE HO LA CERTEZZA, ANCHE SE NON RICORDO COSA FOSSERO (VI SEMBRERA' PAZZESCO, MA SO CHE AVEVO UN GROSSO SEGRETO CON I MIEI GENITORI E CHE CRESCENDO E' DIVENTATO UN SEGRETO ANCHE PER ME STESSA VISTO CHE NON RICORDO PIU' DI COSA SI TRATTA).


PS. Qualcuno di voi ha provato i Fiori di Bach?
Non so se Giulia è d'accordo, ma LuceSolida, io te li consiglio di cuore.

POTREI PROVARCI, PERCHE' NO..



lucesolida
lucesolida
00sabato 15 maggio 2004 12:24
Re: Re: un'altra brutta notte

Scritto da: LightMatrix 14/05/2004 18.53

FORSE HAI PROVATO UN DOLORE COSI' GRANDE CHE IN QUALCHE MODO TI SEI ANNULLATA, TI SEI MESSA DA PARTE. NON SONO UN MEDICO PSICHIATRA E QUINDI POSSO NON CAPIRCI UN'ACCA, MA QUESTA POSSIBILITA' ESISTE PERCHE' E' QUELLO CHE E' CAPITATO A ME. E' COME SE DI FRONTE ALL'INACCETTABILE IN QUALCHE MODO METTESSIMO DA PARTE NOI STESSI, CERCANDO CHISSA' DI SCOMPARIRE, DI NEGARE, DI SPARIRE. CREDO CHE CAPITI PIU' FACILMENTE AI BAMBINI.
TU TI SENTI INCOMPATIBILE CON LA BAMBINA? FORSE TEMI CHE SE LEI RITORNA, TU SPARIRAI? FORSE PENSI DI AVER RAGGIUNTO QUELLO CHE SEI GRAZIE ALL'AVER MESSO DA PARTE CERTE COSE DA BAMBINA, E MAGARI TIRANDOLE FUORI TEMI CHE NON POTRAI PIU' ESSERE TE STESSA?
CI TENGO A DIRTI CHE NON SOLO TU PUOI PRENDERE PER MANO LA BAMBINA, MA CHE LEI PUO' PRENDERE PER MANO TE .
LUCESOLIDA UN PO' MI PREOCCUPI, QUINDI VALUTA SE E' IL CASO DI CHIEDERE L'INTERVENTO DI UN MEDICO, DA AFFIANCARE INSIEME ALL'AIUTO CHE PUOI DARE A TE STESSA.




Sono sempre più convinta che mi sia successo qualcosa di molto forte da bambina, qualcosa di più dell'avvertire presenze in camera, visto che di quello ho molti ricordi. Non so se aveva a che fare con IR4, sinceramente mi infastidisce anche solo il pensiero di questa ipotesi. So di aver visto luci particolari in cielo e adesso questa fantasia dell'essere alto quanto me bambina. Tutto questo mi spaventa, mi infastidisce e un po' mi incuriosisce, ma non credo che sia il mio problema principale in questo momento. Credo di aver bisogno di avvicinarmi davvero alla bambina che ho nei miei ricordi e nelle mie fantasie. Forse la paura più grande è di non essere ancora in grado di reggere il contenuto di certi ricordi, quindi a maggior ragione è meglio se non mi concentro su quelli. Temo però che avvicinarmi alla bambina mi porti alla perdita di un'equilibrio che ho faticato molto a raggiungere. Sono dovuta scendere spesso a compromessi con me stessa e ho da sempre accettato solo in parte ciò che di particolare mi accadeva: era l'unico modo per riuscire a sentirmi un po' "normale", soprattutto da ragazzina, e a vivere una vita a mio parere equilibrata. Tra i 12 e i 14 anni ho vissuto quello che adesso identifico come un periodo di forte depressione. Avevo già perso i miei ricordi di bambina, contiuavo ad avvertire presenze, andavo avanti a segreti e misteri, e non avevo nessuno con cui parlarne: avevo addirittura smesso di mangiare, andavo avanti a ricostituenti presi a forza, sono stati periodi bruttissimi.
Mi sono resa conto di aver bisogno di un aiuto medico, sento di essere ad un importante punto di svolta della mia vita e forse non basterà l'aiuto che posso darmi da sola.
Questa notte è stata molto piacevole.
Mi sono sentita per tutta notte avvolta in una splendida luce bianca. Era amore, calore, mi sentivo coccolata, abbracciata, una sensazione molto forte da cui mi sono staccata a fatica questa mattina. Avevo bisogno di riposare e quella luce me l'ha permesso, nel migliore dei modi.
ciao. lucesolida.
Akima
00sabato 15 maggio 2004 16:04
Ciao lucesolida.
L'unico aiuto che ti posso dare io è dirti che non sei sola (le cose che scrivi capitano anche a me e a altri e so come ti senti in questa situazione).
Non è facile però un consiglio che posso darti è non avere paura del cambiamento.
Forse quell'equilibrio che credi di aver raggiunto dimenticando le cose da bambina non è reale ma fittizio.
Forse hai bisogno di trovare un vero equlibrio, e forse ti serve riprendere contatto e superare ciò che ti porti appresso da bambina.
Forse quella bambina, reale, deve diventare grande.
Forse quella bambina che fra poco crescerà e sarà donna deve prendere il posto della donna che sei ora.
Ti dico queste cose perchè le ho vissute io.
lucesolida
00domenica 16 maggio 2004 12:55
continua...
Ciao a tutti,
eccomi reduce da una nottata da dimenticare...
Ho fatto un sogno piuttosto pesante, in linea con quello che sto vivendo.
Eravamo io, mio figlio e mio padre, in quella che nel sogno era la mia casa. In giro per casa c'erano dei grandi cesti di vimini, alti poco più di un metro e coperti da un coperchio anch'esso di vimini. I cesti erano una decina al massimo. Io mi muovevo per casa, intenta a riordinare e a pulire ignorando completamente i cesti. Ad un certo punto mio figlio si è avvicinato ad uno dei cesti e ne ha alzato il coperchio. In un istante io ero mio figlio, ero bambina, e stavo alzando il coperchio di uno dei cesti di vimini. Un'ondata di malessare mi ha invaso, era dolore, misto a paura ed angoscia. Vedevo qualcosa di scuro nel cesto, credo fossero molte cose messe insieme, ricordo ad esempio un giocattolo rotto, ma erano oggetti simbolici, la cosa più forte erano le sensazioni di dolore straziante che uscivano.
Sono tornata me stessa e con un gesto veloce ho richiuso il cesto, sgridando mio figlio per averlo aperto, intimandolo a non fare più una cosa del genere. Ma qualcosa era già cambiato, non ero più serena, non riuscivo più a riordinare come prima, chiesi aiuto a mio padre, ma lui non prendeva iniziative, mi guardava e basta. Poco dopo, disubbidiendomi, mio figlio aveva aperto un altro cesto di vimini e lì vicino ancora un'altro. Stavo malissimo, mi sembrava di non riuscire più a ragionare, era troppa l'angoscia che sprigionavano. Sembrava diventassero più grandi e più potenti ogni istante, mentre io mi sentivo regredire e mi guardavo intorno disperata, cercando una via d'uscita. Urlavo a mio padre di aiutarmi, di fermare tutto, ma lui, nonostante fosse visibilmente preoccupato era come paralizzato. Chiedevo di chiudere quei cesti, di allontanarli da me, avevo perso il controllo della situazione, pensavo che sarei morta... con uno sforzo sovrumano ricordo di essermi buttata su un cesto nel tentativo di chiuderlo e un dolore fortissimo mi ha avvolto fino a svegliarmi.
Erano le 4 stanotte, mi sono messa a sedere sul letto. Tremavo dalla paura e dal dolore, ma non sapevo per che cosa.
Mi sono decisa dopo qualche minuto ad alzarmi, ancora tremante e ho preso quanche goccia di Arnica. Poco alla volta mi sono ripresa e calmata. Un'oretta dopo sono riuscita a riaddormentarmi, fortunatamente oggi è domenica e mi sono concessa di dormire un po' di più. Ho fatto tanti brevi sogni di vita quotidiana, ma tutti avevano una cosa in comune: i gatti.
In un sogno ero in mezzo a diverse persone e un gatto veniva nella mia direzione, si fermava davanti a me e mi guardava. Tutti mi chiedevano se fosse mio, perchè era fermo fisso davanti a me e non dava retta a chi cercava di attirare la sua attenzione. Quando mi sono decisa a prestargli attenzione e ad accarezzarlo, lui mi aveva parlato. Non ricordo che cosa mi avesse detto perchè mi sono subito svegliata da quel sogno per iniziarne un'altro, ambientano in un luogo completamente diverso, con persone diverse, facevo tutt'altro, ma ecco arrivare due gatti. Ero entrata in casa chiudendoli fuori, ma uno di loro era passato attraverso una fessura quasi invisibile, di un millimetro di diametro, davanti ai miei occhi ed era ancora ai miei piedi a guardarmi. Lo accarezzavo, pensavo volesse del cibo, ma lui, leggendomi nel pensiero, mi disse direttamente nella testa che non voleva del cibo, voleva che giocassi con lui e che lo seguissi. Mi sono svegliata anche da questo sogno ed ecco che in un terzo sogno, mentre ero con alcuni colleghi di lavoro, in una palestra, mi si è avvicinato di nuovo il gatto. Questa volta avevo paura di lui, temevo mi graffiasse e cercavo di coinvolgere altre persone, cercavo qualcun altro che lo accarezzasse al mio posto, ma lui non permetteva a nessun altro di avvicinarsi. Non aveva più lo sguardo dolce degli altri sogni, questo aveva uno sguardo che mi spaventava, innaturale, minaccioso.
Sono stati tutti sogni molto simbolici, cosa ne pensate, riuscite a darmi una mano nell'interpretarli?
Oggi mi sento quasi peggio degli altri giorni, sono ancora forti le vertigini e l'irrequietudine.
lucesolida
Giulia d'Ambrosio
00domenica 16 maggio 2004 13:33
Re: continua...
Ciao. Non andare nel panico e non pensarci troppo, se ti è possibile. Distraiti.
Si vede chiarmaente che è la tua parte bambina che sta andando ad aprire il vaso di Pandora, e tu sei angosciata per questo. Certo si tratta di cose dell'infanzia, e quindi il fatto che tu abbia pochi ricordi prende ormai forma, effettivamente è successo qualcsa. Il processo di ritorno delle cose per risolverle è inevitabile, qui mi sembra di capire che la tua bambina interiore è decisa, e tu ti porti dietro la grande paura che hai provato allora.
Le cose che ci terrorizzano e ci sconvolgono da bambini, da grandi spesso non sono più così terribili. Ma è come se perdessimo il senso delle proporzioni, e ci sembra che quelle cose da riscoprire potrebbero darci la stessa quota di terrore che abbiamo provato da bambini. Non è così. Per quessto ti chiedo di metterti tranquilla e di non pensarci troppo, che già il tuo inconscio sta viaggiando fin troppo spedito. D'altra parte, si vede che è il momento.
I gatti potrebbero essere mille cose, il segnale più importante è quello che devi dare retta alle richieste che ti vengono fatte, e penso che queste richieste stiano nell'accettare quello che accade, mettendoti un leggero impermeabile e tenendo conto di quanto sopra.
Coraggio, quel che deve essere sarà. E si troverà una soluzione quando si mostrerà.
Alterna momenti in cui lasci andare le cose a momenti in cui le contieni fermamente e le blocchi, non stare in una zona intermedia.
Un abbraccione. Giulia
duccio
00domenica 16 maggio 2004 19:35
dietro i denti arrugginiti
Dopo Sole cobalto viene Sole nero
Lo sanno i sagaci animali che con
Lo
Sguardo
Seguono manufatti atmosferici
Sottili
E intrecciati, come la loro
Sensibilità
Invasi da visioni di mondi
Lontani
Di uomini in fuga, di lamiere
Contorte di pozze di sangue di
Zoo abbattuti di loro parenti
Secchi
Mandati a seccare
O seccati
Nel deserto…
Piccoli asini
Dagli occhi buoni
Rullo compressore di anime tessute
Strappate
ai bordi della Strada
di carne
il villaggio di ieri
e nella stiva del tuo aereo
munizioni/razioni/medicinali
giaci avvolto in un impermeabile
legato al pavimento di una
macchina
e migliaia di ore
adatte a creare
sopra il cruscotto la tua faccia
e di nuovo il bordo
terroso e asfalto
testa indietro
come si ritrovano i gatti
Quando vengono investiti
Attraverso la maglia dei sentimenti
Le lacrime Passano a dare sollievo agli
Occhi
Oggi, naso di cannuccia, coda a punto interrogativo
E ali verdi aureolate di sole-
Hanno sollevato
Lo spirito di un uomo
Che attraversò veloce al galoppo
Il fucile eccheggia
Frecce di nemici morti da decenni
Nell’intesità del mattino, contato sulle
Dita alla rovescia
Della notte la caccia con occhi adatti
A vedere
Sole nero.

Ralph Salisbury 1993 (dall'inglese)
duccio
00lunedì 17 maggio 2004 14:45
my holy god
mamma mia come mi sento male oggi...anche io ho vertigini terrificanti e mi pare di svenire, non riesco prorpio a lavorare. qualcuno sa dirmi che simbolo e' un affare che sembra una croce della vita ma con tre bracci orizzontali paralleli fra di loro?

grazie
duccio
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