Vi riporto un articolo...

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bb2004
00venerdì 18 novembre 2005 14:44
Re: Ecce Homo!

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 18/11/2005 14.14

Vi riporto un video




grazie Cor

scusate, ma a Voi anche se son cose che immaginate e in parte
sapevate, non Vi incazzate?
io son diventata rabbiosa
ci manipolano e rivoltano come calzini



[Modificato da bb2004 18/11/2005 14.50]

lemiemanisudite
00venerdì 18 novembre 2005 14:57


Maledetti, maledettissimi.




ittidu
00venerdì 18 novembre 2005 15:48
Una ventina di casi, dal 2001 ad oggi, in cui il premier ha fatto importanti
affermazioni che poi ha smentito o sono state smentite dagli interressati
Casa, pensioni, Iraq e tante altre
le autosmentite di Berlusconi
di MATTEO TONELLI


Silvio Berlusconi
ROMA - Affermazioni importanti seguite da immediata autosmentita. A Berlusconi, in cinque anni di governo, è successo molto spesso. Le ultime (sulla casa e sulle pensioni) sono degli recentissime. A volte il premier assicura di essere stato male interpretato, a volte fa proprio marcia indietro, in altre occasioni sono i diretti interessati a smentire. Una rapida ricerca in archivio ha prodotto questo elenco. Sicuramente incompleto.

La casa agli italiani. Sorrento, 11 novembre 2005, Berlusconi lancia il suo progetto davanti ai giovani di Forza Italia: "Daremo una casa a tutti gli italiani in difficoltà. Sono il 19% della popolazione, ma abbiamo un piano fattibile". Ieri ha precisato: "Non ho detto a tutti gli italiani, ma solo a quelli sfrattati"

Pensione a 68 anni. 3 novembre 2005: "Un orizzonte che non dobbiamo precluderci, l'innalzamento dell'età pensionabile a 68 anni". Il 15 novembre spiega: "Io non ho proposto di spostare l'età pensionabile a 68 anni"

Bush e le elezioni italiane. 31 ottobre 2005. A Washington, parlando con i giornalisti dopo l'incontro con il presidente Usa, dice: "Bush teme un cambio di governo in Italia". Vittorio Zucconi di Repubblica, gli chiede: "Presidente, a scanso di equivoci, lei ci sta dicendo che il presidente Bush ha espresso a lei una preferenza elettorale contro il centro sinistra?". Il premier, allora, precisa: "Non mi ha detto esattamente così Bush, ma è evidente che sentendo le dichiarazioni dei leader della sinistra che affermano che se vincessero le elezioni farebbero come Zapatero ritirando le truppe dall'Iraq, basta fare uno più uno per capire come la pensa il presidente americano. Come sempre gli Stati Uniti non interferiscono nei problemi interni di altri paesi, specialmente nei periodi elettorali e pre-elettorali".

Centristi traditori. 16 agosto 2005. Intervistato dalla Stampa, riferendosi ai centristi della Cdl, dice: "C'è chi pensa di salvarsi offrendosi al vincitore, ma parte da una valutazione errata". Immediata la reazione di Follini: "L'evocazione di doppigiochi, tradimenti e passaggi di campo nei confronti di un partito coerente e sicuro come l'Udc è semplicemente miserevole. Ci aspettiamo dal presidente del Consiglio una smentita chiara e netta". E la smentita arriva puntuale, affidata a Boniauti: "Nessuno in Forza Italia, tantomeno il presidente Berlusconi, ha pronunciato parole legate al concetto di tradimento o di traditore nei confronti dei nostri alleati".

Risanamento Alitalia. 29 aprile 2005: Berlusconi annuncia che il piano di risanamento dell'Alitalia è stato accettato dalla Commissione europea. Immediata la smentita di Bruxelles: "Nessuna decisione è stata presa".

Andare a Nassiriya. "Non sento alcun bisogno di andare a Nassiriya, sarebbe solo una operazione dimostrativa e retorica" (26-3-2004). Il 10 aprile Berlusconi va in visita a Nassiriya.

Unto e bisunto. "Io unto del Signore? Non ho mai pronunciato questa sciocchezza" (9-3-2004). "Io sono l'unto del Signore, c'è qualcosa di divino nell'essere scelto dalla gente. E sarebbe grave che qualcuno che è stato scelto dalla gente, l'unto del Signore, possa pensare di tradire il mandato dei cittadini" (25-11-1994).

Lifting forzato. "Io il lifting non lo volevo fare. Sono stato tirato dentro a farlo. È stata Veronica a spingermi a fare il lifting" (27-1-2004). Poi Veronica lo smentisce: "Il lifting è stata un'idea sua".

Fascismo buono. "Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino" (intervista a 'The Spectator', 4-9-2003). Il 17 Berlusconi cerca di smorzare l'intervista allo 'Spectator': "Eravamo alla seconda bottiglia di champagne". Ma gli intervistatori lo smentiscono: "Abbiamo bevuto solo tè freddo" (19-9-2003.).

Giudici matti. Nella stessaintervista a "Spectator", il premier disse anche che i magistrati: "Per fare i giudici bisogna essere dei disturbati mentali". Protestarono un po' tutti: dall'Anm, alle sorelle di Falcone e Borsellino. Fini parlò esplicitamente di "gaffe". Allora spiega: "Io non sono un politico, non bado alle critiche. Dico quello che pensa la gente".


Legge Gasparri. Berlusconi, uscendo dal Quirinale, annuncia che Ciampi è d'accordo sulla legge Gasparri. Il Quirinale smentisce: "Non ne abbiamo mai parlato" (2-8-2003). Berlusconi deve rettificare dando la colpa ai giornalisti.

Lodo Maccanico. "Io non c'entro nulla con questo Lodo: è stata un'iniziativa autonoma del Parlamento, sostenuta dal presidente della Repubblica" (30-6-2003). Immediata la smentita del Quirinale, cui segue la precisazione del sottosegretario Paolo Bonaiuti: "Il lodo Maccanico è una iniziativa parlamentare. E a questa proposta il presidente della Repubblica è ovviamente estraneo".

Conflitto di interessi. "Il conflitto d'interessi sarà risolto nei primi cento giorni del mio governo" (5-5-2001). "Il conflitto d'interessi è una leggenda metropolitana" (19-12-2003). La legge sul conflitto d'interessi non è stata ancora approvata.

Condono per gli altri. "Mediaset non farà alcun ricorso al condono fiscale" (30-12-2002). Cinque mesi dopo 'L'espressò scopre che Mediaset ha regolarmente fatto ricorso al condono, risparmiando circa 120 milioni di euro di imposte. Un anno dopo accade di nuovo.

Armi sì, armi no. "Credo che ormai in Iraq non ci siano più armi di distruzione di massa" (16-10-2002). "Non ho mai detto che Saddam non ha armi di distruzione di massa. Dico solo che ha avuto il tempo di distruggerle o di metterle da qualche altra parte" (17-10-2002).

Guerra senza Onu. "Se Saddam non cede, l'attacco sarà a gennaio e sarebbe inutile una seconda risoluzione come chiede la Francia, sarebbe un nonsenso" (14-9-2002). "Siamo per una risoluzione dell'Onu che dia termini precisi a Saddam e stabilisca l'intervento militare se Saddam non dovesse accettare la risoluzione" (25-9-2002). "Con realismo bisogna dire che non c'è alternativa alle due risoluzioni dell'Onu " (16-10-2002).

Nesta mai. "Comprare Alessandro Nesta? Sono cose che non hanno più nulla di economico, di morale. Nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta"(23-8-2002). L'indomani il Milan annuncia l'acquisto di Nesta.

Legge Cirami. "Non capisco tutta questa fretta per la legge Cirami sul legittimo sospetto" (31-7-2002). "La legge sul legittimo sospetto è una priorità per il governo" (30-8-2002).

Ok dall'Europa. "Ho fatto un'esposizione sommaria della legge finanziaria e ho trovato un'ottima accoglienza sia da Prodi sia dal commissario Pedro Solbes" (10-10-2001). Prodi cade dalle nuvole. Solbes lo smentisce. Berlusconi fa retromarcia: "Io ho illustrato l'azione del mio governo, Prodi e Solbes mi hanno ascoltato in silenzio".

Scontro di civiltà. "Noi dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà... Dobbiamo evitare di mettere le due civiltà, quella islamica e quella nostra sullo stesso piano... La nostra civiltà deve estendere a chi è rimasto indietro di almeno 1.400 anni nella storia i benefici e le conquiste che l'Occidente conosce." (26-9-2001). Poi di fronte alla richiesta di scuse presentata da una serie di governi arabi dice al giornale 'Asharq al-Awsat':"Perché dovrei scusarmi? Per qualche cosa che non ho detto? Non ho detto nulla di sbagliato, loro (alcuni giornalisti, ndr) mi hanno fatto dire qualche cosa che non ho detto". (2-10-2001)

(15 novembre 2005)


preso da qui


a me continuano a divertire anche dopo anni che le sento [SM=g27816]
io non sto bene
00venerdì 18 novembre 2005 16:04
grazie per la segnalazione itt!! [SM=g27828]
lo inoltro agli amici [SM=g27823]

ps: anche a me continua a divertire! però se me lo trovassi davanti un giorno... [SM=g27826]
ittidu
00lunedì 21 novembre 2005 14:35
il sindaco di marano ha fatto togliere una targa nel suo comune dedicata ai morti di nassiriya dicendo che"non esistono martiri a pagamento"

mi sta già simpatico.
ongii
00lunedì 21 novembre 2005 18:08
Re:

Scritto da: ittidu 21/11/2005 14.35
il sindaco di marano ha fatto togliere una targa nel suo comune dedicata ai morti di nassiriya dicendo che"non esistono martiri a pagamento"

mi sta già simpatico.



e subito la margherita si alzo'a criticare e cosi il presidente del consiglio comunale, diessino. e figuriamoci da quell'altra parte.
poi vabbe, il sindaco stesso dice che arafat sia (stato) un martire, beh, anche su questo ci andrei cauto.
il suo tesoro, adesso introvabile, ammonta a seicento milioni di dollari ( e mancano scuole, strade, e sviluppo inteligente, ma lasciamo stare)

il problema mi sembra essere: allora TUTTI COLORO CHE VENGONO PAGATI PER COMPIERE UN LAVORO E RIMANGONO UCCISI NON PER PROPRIA VOLONTA SONO MARTIRI ?

DUNQUE, SI ISSINO CARTELLI CON SU SCRITTO

VIA MARTIRI DEL LAVORO ( A QUATTRO AL GIORNO DI MEDIA, IN ITALIA)


Siccome celebro elio in questi giorni, evviva la terra dei cachi(declinabile anche al femminile).

cé'un commando che ci aspetta per assassinarci un po' (e questa non so proprio come sia uscita ma ci sta tutta)

[Modificato da ongii 21/11/2005 18.13]

CorContritumQuasiCinis
00lunedì 21 novembre 2005 20:44
"Le canzoni dell'onorata società".

Un sito tedesco pubblicizza l'uscita dell'ultimo disco sulle "imprese" delle cosche.

Un'operazione definita "culturale" dai produttori.

Dalla Germania il terzo cd con le canzoni della mafia.

La vicepresidente dell'Antimafia chiede l'intervento di Pisanu
per "accertare la vicenda e il contenuto dei testi".

di CRISTINA NADOTTI


CATANZARO - Un sito internet tedesco annuncia che è in vendita la trilogia dei cd musicali ispirati alle vicende degli uomini delle cosche. L'ultimo atto de "La musica della mafia" è un'operazione commerciale che non si può bollare solo come inopportuna, in un momento tanto delicato per la Calabria, dopo l'assassinio del vice presidente della regione, Francesco Fortugno, e le manifestazioni spontanee a sostegno della legalità e della lotta alla mafia. I primi due cd ("Omertà, onuri e sangu" e "Il canto della malavita") sono stati prodotti e commercializzati nel 2000 e nel 2002, ora la "Mazza Music", che fa capo a tale Francesco Sbano, pubblicizza il terzo, "Le canzoni dell'onorata società".

Il sito, solo in inglese e in tedesco, tiene una registrazione delle recensioni apparse sui giornali inglesi e tedeschi quando uscirono i primi cd della trilogia. Sbano, in un'intervista alla Bbc, ammise che se le canzoni venissero edite in Italia sarebbero probabilmente censurate, ma che l'operazione, lungi dall'essere un'apologia della mafia, è una ricerca culturale "un importante documento storico e sociale".

Difficile leggere in questo modo la url del sito, "malavita.com" oppure la presentazione dell'ultimo cd. "Le canzoni della 'ndrangheta - si legge - sono molto popolari tra i mafiosi. Sono storie che riguardano loro e allo stesso tempo riflettono la vita dei giorni degli uomini di onore. Alcuni di questi ascoltano esclusivamente questo tipo di musica e sono appassionati ballerini della tarantella".

Un'unica concessione ai messaggi che implicitamente diffondono: "I valori e il messaggio comunicati attraverso la musica - conclude la presentazione del cd - in particolare il concetto di ottenere l'onore e il rispetto attraverso le imprese criminali, viene messo in evidenza come una convalida dei crimini che essi hanno commesso. Questo è un significato pericoloso implicito nella musica della mafia, però non si può non menzionarlo".

Difficile davvero non pensare che una canzone come "Ammazzaru lu Generali" non offenda le vittime della mafia. Un demo di questa traccia è scaricabile in formato mp3, una canzone orrenda che descrive l'assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a Palermo nel 1882. "Hanno ucciso il prefetto di Palermo/ non ha avuto neanche il tempo di pregare/ l'hanno mandato dritto all'ospedale" e via a dire che indagava e che si è sentito troppo sicuro di sé stesso.

La vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, ha preannunciato una interrogazione parlamentare "affinché si valuti la possibilità di ritirare il cd ultimo e quelli che erano già in commercio". "Al Ministro Pisanu chiederò di accertare nel dettaglio la vicenda relativa a questi cd e al loro contenuto" ha aggiunto. "A mio avviso, servono solamente a diffondere la cultura mafiosa - ha detto la Presidente del Coordinamento Antimafia 'Riferimenti', Adriana Musella - Qualcuno ha sostenuto che si tratta di canzoni legate alla tradizione popolare calabrese ma francamente, per quanto mi riguarda, credo che in questi Cd ci siano pochi elementi culturali".

"Canzoni bellissime, tradizionali e in parte sorprendentemente prive di inibizioni dal regno della mafia calabrese", le definisce invece il sito. Come minimo di pessimo gusto, per molti altri e soprattutto per la maggior parte dei calabresi.

(21 novembre 2005)


P.S. "Mi votu e mi rivotu" è una traccia del cd.
ittidu
00martedì 22 novembre 2005 14:51
Re: Re:

Scritto da: ongii 21/11/2005 18.08
il sindaco stesso dice che arafat sia (stato) un martire, beh, anche su questo ci andrei cauto.
il suo tesoro, adesso introvabile, ammonta a seicento milioni di dollari ( e mancano scuole, strade, e sviluppo inteligente, ma lasciamo stare)


in un'intervista sul giornale"metro"sostiene d'esser stato frainteso(ora mi ricorda qualcuno... [SM=g27818] ),dice che c'era una via dedicata a un premio nobel israeliano,e lui ha proposto di dedicarne una al premio nobel palestinese arafat,per mostrare una"convivenza"fra palestinesi e israeliani,coi nomi delle vie...mhmm...
ongii
00martedì 22 novembre 2005 15:28
Re: Re: Re:

Scritto da: ittidu 22/11/2005 14.51

in un'intervista sul giornale"metro"sostiene d'esser stato frainteso(ora mi ricorda qualcuno... [SM=g27818] ),dice che c'era una via dedicata a un premio nobel israeliano,e lui ha proposto di dedicarne una al premio nobel palestinese arafat,per mostrare una"convivenza"fra palestinesi e israeliani,coi nomi delle vie...mhmm...



perlamordilenin, itt, metro puo'andare bene alla prima occhiata, e va bene, ma tu sei di altra caratura. se cominci a leggere un quotidiano che ti piace, a qual punto sarai irraggiungibile.

metro e'buono per sapere cosa caspita fanno a firenze tutti i giorni.

monos.84
00martedì 22 novembre 2005 15:41

Scritto da: ongii 21/11/2005 18.08
il problema mi sembra essere: allora TUTTI COLORO CHE VENGONO PAGATI PER COMPIERE UN LAVORO E RIMANGONO UCCISI NON PER PROPRIA VOLONTA SONO MARTIRI ?


No.
Nella fattispecie (episodio di Nassiriya) la risposta negativa mi sembra ancor più appropriata.

Dal sito etimo.it: "Màrtire: (...) Chi soffre tormenti e morte per attestare come vera la dottrina che professa. Per estens. Chi soffre per soverchio lavoro o maltrattamenti altrui."
ittidu
00martedì 22 novembre 2005 15:54
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: ongii 22/11/2005 15.28


perlamordilenin


[SM=g27827]:

Scritto da: ongii 22/11/2005 15.28
itt, metro puo'andare bene alla prima occhiata, e va bene, ma tu sei di altra caratura. se cominci a leggere un quotidiano che ti piace, a qual punto sarai irraggiungibile.

metro e'buono per sapere cosa caspita fanno a firenze tutti i giorni.



è l'unico GRATUITO che trovo lungo la strada di scuola [SM=g27819]
(e poi almeno su quello riesco a fare un po'i cruciverba,mettono sempre le stesse definizioni [SM=g27824] )
ongii
00martedì 22 novembre 2005 16:01


itt, se non vuoi spendere i soldi per i quotidiani, ti consiglio due cose: guardare, all'ora di uscita da scuola, nei cestini della spazzatura, spesso se ne trovano, magari non belli forti e interessanti, ma tant'e'.
seconda opzione: una splenmdida biblioteca che si trova cosi

vai a piazza della repubblica, guarda verso l'arco e prendi i portici verso sinistra (per intenderci, parte opposta rispetto alla edison librerie) vai fino in fondo, la strada si chiude fino a diventare vicolo. c'e', sulla sx, uno degli 80 english pub fiorentini, subito dopo, una biblioteca.
oh itt, aperti sino alle 22.30, comprano tutti i quotidiani e tutti i giorni e li leggi gratis.
acchiappachist
CorContritumQuasiCinis
00mercoledì 30 novembre 2005 14:47
Cazzo, lo sapevo che dovevo fare il DAMS o L'accademia di B.A.! :-)

da repubblica.it


Psicologi britannici dimostrano con una ricerca su 425 soggetti
che le persone creative hanno una più intensa vita sessuale
E' l'artista il vero Don Giovanni
L'arma segreta è la creatività



ROMA - Essere artisti dalla spiccata creatività può significare avere un numero doppio di partner sessuali. Quello che in molti avevano intuito leggendo le biografie di celebri poeti e pittori, ora secondo un gruppo di psicologi dell'università inglese di Newcastle è anche una verità scientifica. I ricercatori hanno preso in esame in particolare la vita sentimentale di Pablo Picasso, Lord Byron and Dylan Thomas, giungendo alla conclusione che le loro capacità artistiche agivano sulle donne come un magnete sessuale.

Per realizzare il loro studio gli piscologi Daniel Nettle e Helen Clegg hanno intervistato 452 cittadini britannici di entrambi i sessi, compresi artisti professionisti, poeti e pazienti affetti da schizofrenia, facendo domande sulla loro attività creativa, sulla loro attività sessuale e la loro salute mentale. Alla fine sono giunti alla conclusione, pubblicata sulla rivista The Proceedings of the Royal Society, che artisti e poeti hanno mediamente dai 4 ai 10 partner sessuali, contro i tre delle persone "comuni". Risultato che vale tanto per gli uomini quanto per le donne.

"E' possibile - ha commentato il dottor Nettle - che le persone molto creative conducendo una vita in stile bohemian, agiscano maggiormente sulla base di impulsi sessuali, spesso semplicemente per arricchire il loro campo di esperienze". Un tipo di condotta di vita che secondo Nettle è ben esemplificato da tre artisti come Picasso, Byron e Thomas "famosi per la loro pittura o la loro poesia, ma anche per il fascino che esercitavano sulle donne".

Quali i motivi di tanto successo? Gli psicologi si spingono in varie interpretazioni dei risultati. In primis, arte è un po' follia e questo è un connubio che affascina circondando l'individuo di un'aureola di mistero che diventa il suo asso nella manica, magari supplendo a qualche carenza nell'aspetto fisico. L'artista eccentrico è proiettato al centro dell'attenzione e spicca anche se non ha il corpo scolpito.

D'altra parte però, questa maggiore facilità di rapporti potrebbe semplicemente essere parte di un copione o di stile di vita: il creativo è lontano dagli schemi usuali che di solito sono legati al rapporto di coppia, frequenta ambienti più libertini e quindi ha semplicemente maggiori possibilità di incontri. Inoltre può essere anche meramente più incline a trasmettere questa immagine di sé, cioè a tener vivo lo stereotipo. Viceversa un individuo "medio" tende a non osannare le "scappatelle" perché da lui ci si aspetta maggiore serietà e fedeltà col partner.

E gli psicologi azzardano anche una ragione evoluzionistica del fatto che menti al limite tra salute e follia, o anche personalità tendenzialmente schizofreniche non siano state falcidiate dall'accetta della selezione naturale del più "sano": la loro verve e, quindi, il loro successo sessuale gli avrebbero garantito di perpetuare le basi del disturbo psichico.

(30 novembre 2005)
lemiemanisudite
00mercoledì 30 novembre 2005 17:06
Re: Cazzo, lo sapevo che dovevo fare il DAMS o L'accademia di B.A.! :-)

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 30/11/2005 14.47
Alla fine sono giunti alla conclusione, pubblicata sulla rivista The Proceedings of the Royal Society, che artisti e poeti hanno mediamente dai 4 ai 10 partner sessuali, contro i tre delle persone "comuni". Risultato che vale tanto per gli uomini quanto per le donne.


(30 novembre 2005)



Ma 'sti numeri come s'intendono? in un giorno,a settimana, mese,anno o per tutta l'esistenza?
Se l'ultima è la risposta,beh,il mondo è pieno di Picasso e Yourcenar.



CorContritumQuasiCinis
00mercoledì 30 novembre 2005 17:22
Re: Re: Cazzo, lo sapevo che dovevo fare il DAMS o L'accademia di B.A.! :-)

Scritto da: lemiemanisudite 30/11/2005 17.06


Ma 'sti numeri come s'intendono? in un giorno,a settimana, mese,anno o per tutta l'esistenza?
Se l'ultima è la risposta,beh,il mondo è pieno di Picasso e Yourcenar.






Stavo pensando appunto che ho intenzione di mettere all'asta la mia ultima opera, l'ho chiamata, giusto per impressionare chi la guarda: Guernica...

E già!

Vi piace?

lemiemanisudite
00mercoledì 30 novembre 2005 17:30
Re: Re: Re: Cazzo, lo sapevo che dovevo fare il DAMS o L'accademia di B.A.! :-)

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 30/11/2005 17.22


Stavo pensando appunto che ho intenzione di mettere all'asta la mia ultima opera, l'ho chiamata, giusto per impressionare chi la guarda: Guernica...

E già!

Vi piace?




Secondo me è degna del Museo di Arte Moderna di New York [SM=g27823]

(la visione di Guernica è una delle emozioni più, come dire, devastanti della mia vita)




CorContritumQuasiCinis
00mercoledì 30 novembre 2005 17:38
Re: Re: Re: Re: Cazzo, lo sapevo che dovevo fare il DAMS o L'accademia di B.A.! :-)

Scritto da: lemiemanisudite 30/11/2005 17.30




(la visione di Guernica è una delle emozioni più, come dire, devastanti della mia vita)







E non hai visto l'autore!hihihi

CorContritumQuasiCinis
00giovedì 1 dicembre 2005 18:37
...


"Funzionano bene le strategie per la prevenzione dell'Aids basate sulla continenza, la promozione della fedeltà nel matrimonio, l'importanza della vita familiare, l'educazione, l'assistenza ai poveri".

Benedetto XVI

Che tristezza queste prese di posizione...
E' come se avesse detto: crepate in pace. Amen. [SM=g27834]
pescetrombetta
00giovedì 1 dicembre 2005 18:52
Re: ...

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 01/12/2005 18.37


"Funzionano bene le strategie per la prevenzione dell'Aids basate sulla continenza, la promozione della fedeltà nel matrimonio, l'importanza della vita familiare, l'educazione, l'assistenza ai poveri".

Benedetto XVI

Che tristezza queste prese di posizione...
E' come se avesse detto: crepate in pace. Amen. [SM=g27834]

Vergognoso!!!
Oltre che completamente fuori dal mondo.
ongii
00giovedì 1 dicembre 2005 20:33


mi spiegate cosa vuol dire "continenza"?



emi.
00giovedì 1 dicembre 2005 20:36
Re:

Scritto da: ongii 01/12/2005 20.33


mi spiegate cosa vuol dire "continenza"?






Il non scopare. Per dirla brutalmente...

Bah...
bb2004
00giovedì 1 dicembre 2005 23:12
Re: ...

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 01/12/2005 18.37


"Funzionano bene le strategie per la prevenzione dell'Aids basate sulla continenza, la promozione della fedeltà nel matrimonio, l'importanza della vita familiare, l'educazione, l'assistenza ai poveri".

Benedetto XVI

Che tristezza queste prese di posizione...
E' come se avesse detto: crepate in pace. Amen. [SM=g27834]



tristezza si, anche peggio
ma non mi viene la parola adeguata

ma che c'entra l'assistenza ai poveri?


ittidu
00sabato 3 dicembre 2005 23:06
altro che busti che piangono lacrime bianche...

Eventi paranormali in museo dittatore

In attesa che si decida il destino della sua salma imbalsamata e in mostra nel mausoleo della piazza Rossa a Mosca, lo spirito di Lenin ha deciso di infestare il museo a lui dedicato a Samara. A denunciare il fenomeno paranormale è stata la direttrice del museo, Maja Obraszowa, la quale sostiene che durante la notte il fantasma dell'ex dittatore sovietico abita le stanze espositive.

Il letto che gli era appartenuto sfatto nonostante la stanza chiusa a chiava, un forte profumo di torta di mele (il suo cibo preferito) nonostante non ci sia alcuna caffetteria all'interno del museo e nemmeno nei paraggi. Questi e altri fenomeni hanno spinto la direttrice del museo alla conclusione che se di giorno sono i visitatori a riempire le sale, di notte ad abitarle è lo spirito di Vladimir Ijlic Ulianov. Lenin soggiornò a Samara tra il 1887 e il 1891, studiando in quella città legge.

La storia del fantasma è emersa dopo che un gruppo di studenti in visita ha giurato di aver sentito profumo di caffè appena fatto uscire dalla vecchia caffettiera appartenuta a Lenin ed esposta insieme ad altri oggetti dell'ex dittatore.


preso da tutta questa frase
monos.84
00domenica 4 dicembre 2005 14:13
Re: ...

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 01/12/2005 18.37

"Funzionano bene le strategie per la prevenzione dell'Aids basate sulla continenza, la promozione della fedeltà nel matrimonio, l'importanza della vita familiare, l'educazione, l'assistenza ai poveri".


E' sufficiente utilizzare il preservativo...
emi.
00domenica 4 dicembre 2005 14:45
Re: altro che busti che piangono lacrime bianche...

Scritto da: ittidu 03/12/2005 23.06

Eventi paranormali in museo dittatore

In attesa che si decida il destino della sua salma imbalsamata e in mostra nel mausoleo della piazza Rossa a Mosca, lo spirito di Lenin ha deciso di infestare il museo a lui dedicato a Samara. A denunciare il fenomeno paranormale è stata la direttrice del museo, Maja Obraszowa, la quale sostiene che durante la notte il fantasma dell'ex dittatore sovietico abita le stanze espositive.

Il letto che gli era appartenuto sfatto nonostante la stanza chiusa a chiava, un forte profumo di torta di mele (il suo cibo preferito) nonostante non ci sia alcuna caffetteria all'interno del museo e nemmeno nei paraggi. Questi e altri fenomeni hanno spinto la direttrice del museo alla conclusione che se di giorno sono i visitatori a riempire le sale, di notte ad abitarle è lo spirito di Vladimir Ijlic Ulianov. Lenin soggiornò a Samara tra il 1887 e il 1891, studiando in quella città legge.

La storia del fantasma è emersa dopo che un gruppo di studenti in visita ha giurato di aver sentito profumo di caffè appena fatto uscire dalla vecchia caffettiera appartenuta a Lenin ed esposta insieme ad altri oggetti dell'ex dittatore.


preso da tutta questa frase



E ora cagati addosso, Berlsuconi!
A volte ritornano.
astrodanzante
00mercoledì 7 dicembre 2005 07:53
Il ministro della Giustizia a «Porta a Porta». In studio il gelo, poi la solidarietà
«Una donna tentò di violentarmi»
Castelli: successe nel '93, ma io riuscii a difendermi


ROMA — Il ministro della Giustizia ha scelto il salotto di Porta a Porta per spiazzare anche chi lo ha sempre visto come l'icona perfetta dell'uomo tutto d'un pezzo e davanti a milioni di telespettatori ha confessato che 12 anni fa è stato oggetto di una tentata violenza sessuale da parte di una signora di cui non ha fatto il nome. In studio, c'era anche Anna Serafini, dirigente dei Ds e moglie del segretario Piero Fassino: «Solidarizzo con Castelli perché da uomo si è trovato a subire una violenza che è frutto di un modello maschile generalmente rivolto contro le donne».

Dunque, il leghista Roberto Castelli, un ministro che vuole trasmettere un'immagine di sé poco incline ai sentimenti, ha svelato un frammento segreto della sua vita privatissima davanti a milioni di telespettatori. Lo ha fatto, così, con semplicità: «Anche gli uomini possono essere oggetto di violenza da parte delle donne. Nel '93 (quando ancora non era senatore, ndr)
una donna si è avventata su di me, mi ha strappato la camicia ma io, che ero più forte, sono riuscito ad allontanarla. Quindi posso capire il senso di frustrazione...». Tutto qui.

In studio, a quel punto, è calato un gelo imbarazzato che ha spiazzato anche lo staff del ministro presente tra il pubblico e gli ospiti chiamati da Bruno Vespa a discutere di violenza sulle donne. Da Paolo Cento dei Verdi a Mariella Burani Procaccini di Forza Italia, da Barbara Palombelli a Maria Teresa Ruta: sono rimasti tutti un po' basiti davanti a una confidenza così intima di un un uomo pubblico. Invece Anna Serafini, responsabile Infanzia dei Ds, che ha avuto un moto di affettuosa solidarietà nei confronti del ministro della Cdl: «Il tema è molto delicato e se il ministro dice di aver subito questo tipo di violenza è giusto che abbia una piena attestazione di solidarietà. E lo dico perché ne sono convinta».

Castelli, comunque, ha lasciato cadere l'argomento e anche i presenti nel grande studio di via Teulada non hanno insistito chiedendo particolari su quell'episodio di 12 anni fa. Poi, a registrazione della puntata conclusa, Anna Serafini ha accettato di spiegare al Corriere della Sera perché le è sembrato naturale, quasi, ovvio, prendere pubblicamente posizione favorevole a un uomo.

Ha dunque spiegato la Serafini: «Quando la cultura dei rapporti è di sopraffazione va denunciata sempre e comunque. Anche quando questa cultura della sopraffazione può coinvolgere alcune frange di donne: ecco perché, in questo caso, avverto un sentimento di solidarietà...». Castelli, parlando del suo caso, aveva detto davanti alle telecamere che per l'uomo la violenza subita è comunque diversa perché fisicamente è più forte. Ma anche davanti a questa considerazione la Serafini mantiene ferma la sua solidarietà: «La violenza sessuale non è mai una cosa che ha a che fare solo con una questione fisica. Piuttosto ha a che fare con la volontà di sopraffazione di una persona perché tende a negare l'autonomia dell'altro. Per questo anche se colpisce un uomo bisogna essere solidali».

Dino Martirano
06 dicembre 2005

[Modificato da astrodanzante 07/12/2005 7.53]

fishtrumpet
00mercoledì 7 dicembre 2005 12:20
Re:

Scritto da: astrodanzante 07/12/2005 7.53
Il ministro della Giustizia a «Porta a Porta». In studio il gelo, poi la solidarietà
«Una donna tentò di violentarmi»
Castelli: successe nel '93, ma io riuscii a difendermi


ROMA — Il ministro della Giustizia ha scelto il salotto di Porta a Porta per spiazzare anche chi lo ha sempre visto come l'icona perfetta dell'uomo tutto d'un pezzo e davanti a milioni di telespettatori ha confessato che 12 anni fa è stato oggetto di una tentata violenza sessuale da parte di una signora di cui non ha fatto il nome. In studio, c'era anche Anna Serafini, dirigente dei Ds e moglie del segretario Piero Fassino: «Solidarizzo con Castelli perché da uomo si è trovato a subire una violenza che è frutto di un modello maschile generalmente rivolto contro le donne».

Dunque, il leghista Roberto Castelli, un ministro che vuole trasmettere un'immagine di sé poco incline ai sentimenti, ha svelato un frammento segreto della sua vita privatissima davanti a milioni di telespettatori. Lo ha fatto, così, con semplicità: «Anche gli uomini possono essere oggetto di violenza da parte delle donne. Nel '93 (quando ancora non era senatore, ndr)
una donna si è avventata su di me, mi ha strappato la camicia ma io, che ero più forte, sono riuscito ad allontanarla. Quindi posso capire il senso di frustrazione...». Tutto qui.

In studio, a quel punto, è calato un gelo imbarazzato che ha spiazzato anche lo staff del ministro presente tra il pubblico e gli ospiti chiamati da Bruno Vespa a discutere di violenza sulle donne. Da Paolo Cento dei Verdi a Mariella Burani Procaccini di Forza Italia, da Barbara Palombelli a Maria Teresa Ruta: sono rimasti tutti un po' basiti davanti a una confidenza così intima di un un uomo pubblico. Invece Anna Serafini, responsabile Infanzia dei Ds, che ha avuto un moto di affettuosa solidarietà nei confronti del ministro della Cdl: «Il tema è molto delicato e se il ministro dice di aver subito questo tipo di violenza è giusto che abbia una piena attestazione di solidarietà. E lo dico perché ne sono convinta».

Castelli, comunque, ha lasciato cadere l'argomento e anche i presenti nel grande studio di via Teulada non hanno insistito chiedendo particolari su quell'episodio di 12 anni fa. Poi, a registrazione della puntata conclusa, Anna Serafini ha accettato di spiegare al Corriere della Sera perché le è sembrato naturale, quasi, ovvio, prendere pubblicamente posizione favorevole a un uomo.

Ha dunque spiegato la Serafini: «Quando la cultura dei rapporti è di sopraffazione va denunciata sempre e comunque. Anche quando questa cultura della sopraffazione può coinvolgere alcune frange di donne: ecco perché, in questo caso, avverto un sentimento di solidarietà...». Castelli, parlando del suo caso, aveva detto davanti alle telecamere che per l'uomo la violenza subita è comunque diversa perché fisicamente è più forte. Ma anche davanti a questa considerazione la Serafini mantiene ferma la sua solidarietà: «La violenza sessuale non è mai una cosa che ha a che fare solo con una questione fisica. Piuttosto ha a che fare con la volontà di sopraffazione di una persona perché tende a negare l'autonomia dell'altro. Per questo anche se colpisce un uomo bisogna essere solidali».

Dino Martirano
06 dicembre 2005

[Modificato da astrodanzante 07/12/2005 7.53]


Mah...
Comunque si vede che, da quel momento, niente per lui è stato come prima.
maxperria
00giovedì 8 dicembre 2005 10:47
Nella nuova esternazione della madre del premier, l'eroico
altruismo del figlio avversato dall'ingratitudine del Paese
Mamma Rosa come in un reality
"Silvio fa del bene ma lo offendono"
"Ha lavorato tanto: ha costruito Brugherio, Milano 1 e 2,
le televisioni che prima non esistevano"
di FILIPPO CECCARELLI


Berlusconi e la madre

Mamma Rosa, come al solito, è molto preoccupata: "Mio figlio è così stanco, avvilito, non sa più cosa fare per la nostra Italia". Dal teatro dal Verme di Milano, dove la signora Berlusconi si è recata per assistere dal maxischermo alla proiezione in diretta della prima della Scala, ancora una volta la madre del presidente del Consiglio ha inteso significare all'opinione pubblica i suoi sentimenti riguardo all'attuale momento politico e in particolare alla fatica a cui Silvio Berlusconi si sottopone ogni giorno, ricevendone in cambio la più iniqua delle ingratitudini.

E dunque: "Ma chi glielo fa fare? Silvio, gli ho chiesto, cosa fai? E lui mi risponde che il bene che si fa non si dice. Ma quando sento le persone che lo offendono - ha dichiarato Mamma Rosa - mi viene una rabbia. Se fosse un altro, direbbe di andare tutti al diavolo. Lui vuole bene a tutti. Ha lavorato tanto: ha costruito le città, Brugherio, Milano 1 e 2, le tv che prima non esistevano. Invece di godersi i risultati del suo lavoro - ha concluso - si è messo al servizio del paese e in cambio ha ricevuto solo offese".

Le elezioni si avvicinano: e puntualmente nella vita pubblica italiana si riaffaccia il più efficace e sperimentato turbo-testimonial famigliare, inteso come un personaggio che attesta non tanto le capacità, ma le grandi, le super, le mega virtù di un figliolo così perfetto che gli altri politici e persino gli elettori, in fondo, nemmeno si meritano, poverino. In questo senso il messaggio di Mamma Rosa, nella sua apparente semplicità, è un autentico prodigio di tecnica, un assai sofisticato dispositivo, si direbbe, di auto-vittimismo funzionale indirizzato al segmento elettorale degli anziani.

Ora. Senza volerle minimamente mancare di rispetto, anzi trovando la madre del Cavaliere una figura certamente spontanea, come pure dimostra il frequente uso del dialetto milanese, ma conoscendo altresì le insidie delle più evolute strategie comunicative, sorge un dubbio: c'è per caso una regia dietro al reality di Mamma Rosa?

L'ultima sua uscita - a Genova: passeggiata al mercato e visita alla mostra mazziniana - risale a nemmeno un mese fa ed è stata opportunamente accompagnata da riprese televisive e servizi fotografici (su Novella2000). In quell'occasione, 15 novembre, la mamma del presidente ha detto più o meno le stesse cose di ieri: Berlusconi è buono e ama l'Italia, ma invece di apprezzarlo lo criticano. A lei fa pena vederlo soffrire, perciò lo esorta a lasciar perdere, ma è inutile perché lui insiste per il bene comune. Anche allora la circostanza che sia una mamma a esaltare l'eroico altruismo del figlio non sminuisce il valore delle suo parole, ma le illumina di calore ed emozione. Nel pronunciamento genovese, oltretutto, la signora Berlusconi, che di cognome fa Bossi e in famiglia era chiamata "Rosella", parlò anche di Prodi, il nemico del figlio. Disse - e anche in quel caso il suo messaggio fa riflettere per la sua primordiale immediatezza: "Ma come può pensare di mettersi a paragone con Silvio? Non voglio essere cattiva, ma basta vederlo in faccia".
In faccia: attenzione. Sostiene l'ultimo rapporto del Censis che la politica ruota ormai attorno all'immagine e dunque al volto, al corpo dell'uomo politico.

Bene, Mamma Rosa ha anticipato questa sensatissima analisi di almeno quattro anni, avendo detto nella scorsa campagna elettorale (2001) che Rutelli, "un cretino", "se mett lì cume se fuss un concorso di bellezza", e che comunque era più bello Silvio. Non solo, ma divenendo sempre più chiaro che le elezioni si vincono o si perdono sul terreno dell'astensionismo, ecco che prima delle regionali Mamma Rosa sinteticamente dichiara: "Se c'è qualcuno che non va a votare vuol dire che non vale niente".

Il presidente, com'è ovvio, ricambia e rilancia. "Fate come mia madre" dice a proposito della sagacia con cui lei fa gli acquisti al mercato. Questa storia del mercato l'ha detta parecchie volte. Al che un giorno D'Alema ha fatto lo spiritoso raccontando di aver pensato alla bancarella della mamma di Berlusconi in una centro commerciale alla periferia di Pechino: "C'era un cartello che diceva: "Qui nulla è autentico"". Comunque Silvio la chiama sempre, a tutte le ore, la coccola, ne racconta le gesta contro dei soldati tedeschi, in treno, nell'opuscolo "Una storia italiana". Tanto in pubblico che in privato è il classico figlio che non ha paura di sembrare mammone. E milioni di genitori anziani - molti dei quali purtroppo si sentono e spesso sono anche trascurati - sospirano. E votano, altroché.

Ma al di là dei processi d'immedesimazione che le elezioni impongono di suscitare, il rapporto tra madre e figlio risponde a un modello in qualche maniera regale, e da questo punto di vista Mamma Rosa è riconosciuta e celebrata soprattutto come colei che ha dato vita al re. Come tale le si sono appellati due dirigenti marchigiani di Forza Italia espulsi, e poi riammessi. Nel 2000 Berlusconi se l'è portata in crociera sulle nave "Azzurra" e nella cerimonia d'imbarco, su cortigiano suggerimento il coro ha così modificato il ritornello dell'inno di Forza Italia: "E forza Mamma/ è tempo di credere/ E forza Mamma/ che siamo tantissimi". Nel partito esiste, a suo nome, un club di donne intitolato "Rosa Azzurra". Per inciso: Rosa si chiamava la madre di Mussolini e Rosa anche quella di Andreotti. Tre Rose, dunque, per tre leader che più italiani non si potrebbe. (Nemmeno col candeggio).
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La mamma è preoccupata?
Silvio non sa piu che fare per l'Italia?
Faccia una sola cosa.... si levi finalmente dal cazzo!!!!
ittidu
00giovedì 8 dicembre 2005 11:52
Re:

Scritto da: maxperria 08/12/2005 10.47
"Ma chi glielo fa fare? Silvio, gli ho chiesto, cosa fai? E lui mi risponde che il bene che si fa non si dice. Ma quando sento le persone che lo offendono - ha dichiarato Mamma Rosa - mi viene una rabbia. Se fosse un altro, direbbe di andare tutti al diavolo. Lui vuole bene a tutti. Ha lavorato tanto: ha costruito le città, Brugherio, Milano 1 e 2, le tv che prima non esistevano. Invece di godersi i risultati del suo lavoro - ha concluso - si è messo al servizio del paese e in cambio ha ricevuto solo offese".


uahuahauhauahuahuahuahau!!!

ma questo è cornacchione che imita la madre,non può essere la vera! [SM=g27828]
DottorSkizzo
00giovedì 8 dicembre 2005 11:57
...ogni scarrafone etc etc...
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