Un altra opportumita' per Gigi......

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aston villa
00domenica 2 agosto 2009 09:42
Come scrivevo all'interno del forum ieri dopo 2 mesi mi sono fatto un giro fra cio' che resta dei forum su Cuba.

Al di la' della desolazione imperante ovunque non ho potuto non notare come un utente storico dei nostri spazi virtuali,Gigi,si sia oramai chiuso in un cantuccio a scrivere da solo senza oramai piu' uditorio alcuno.

Ho sempre considerato Gigi una risorsa,uno dei pochi che avesse qualcosa da dire e la sua attuale deriva non puo' certo fare piacere.

Vedere lui isolato e qualcun altro che tenta di mandare dal culo l'ennesimo spazio virtuale con la sua schiera minuta di accoliti fa pensare come al mondo di giustizia ce ne sia poca.

Abbiamo avuto discussioni non tanto sulle sue idee politiche,il 90% qua' la pensa esattamente come lui ma piu' che altro sul modo di esporre le cose e sulla sua deprecabile abitudine di metterla sempre sul personale ,cosa che tende ad accumunarlo a personaggi che da sempre disprezza.

Ho tanti ed evidenti difetti ma non porto rancore,quindi mettiamo una pietra sopra al passato e ricominciamo.

GENTE DI CUBA e' il solo spazio dove puo' scrivere sapendo di avere un uditorio di qualita' a leggerlo.

Quindi gli si riapre la porta,Fabio sarebbe sicuramente d'accordo,gliela si riapre nella speranza che prima di pigiare "invia" rilegga bene cio' che scrive e che il suo modo di fare non metta a repentaglio la serenita' che DA SEMPRE regna fra noi.

Sono quasi 3 anni che ci divertiamo,il suo fu uno dei primi post qua' sopra,e intendiamo continuare a farlo,le regole le conosce,sono quelle di sempre.....

Gigi mettiti in tasca lo stupido orgoglio,perche' essere "cani sciolti" non e' esattamente la stessa cosa che essere "cani solitari".

Una pedra sopra e si riparte,come sempre.
El Tr3n
00lunedì 3 agosto 2009 16:08
Vedo Gigi collegato.

Ciao Gigi, bentrovato.

Concordo con Milco, sei un utente storico di Cuba, spero tu abbia voglia di scrivere qualcosa a breve.

Un saluto. [SM=x1539146]

aston villa
00lunedì 3 agosto 2009 16:55
Ho sbloccato il ban....certo che ci vuole pazienza.... [SM=x1543715]
darthcor
00lunedì 3 agosto 2009 17:47
io sto gigi non lo conosco ma una seconda possibilità di solito la si dovrebbe dare a tutti .... magari facendogliela sudare [SM=x1272143]

darth
Gigi..
00lunedì 3 agosto 2009 21:18
Re:
aston villa, 03/08/2009 16.55:

Ho sbloccato il ban....certo che ci vuole pazienza.... [SM=x1543715]








LA PAZIENZA :


LA PAZIENZA GOVERNA LA CARNE

RAFFORZA LO SPIRITO

ADDOLCISCE IL TEMPERAMENTO

SPEGNE IL RANCORE

ESTINGUE L'INVIDIA

SOTTOMETTE L'ORGOGLIO

IMBRIGLIA LA LINGUA

TRATTIENE LA MANO

DOMA LA TENTAZIONE

SOPPORTA IL DOLORE ecc. ecc.

MA. . . . . .

non tollera i rompicoglioni !!
!!




aston villa
00martedì 4 agosto 2009 08:14
Appunto........ [SM=x1572479]

Piantala di fare come quei soldati giapponesi che 20 anni dopo ancora presidiavano un isola deserta perche' nessuno gli aveva detto che la guerra era finita.

Stai sprecando l'ennesima occasione....
Gigi..
00martedì 4 agosto 2009 08:40
Re:
aston villa, 04/08/2009 8.14:

Appunto........ [SM=x1572479]

Piantala di fare come quei soldati giapponesi che 20 anni dopo ancora presidiavano un isola deserta perche' nessuno gli aveva detto che la guerra era finita.




Non è solo perchè non lo sapessero, era anche perchè non avevano ricevuto ordini di arrendersi...



I casi dei soldati giapponesi perduti, rimasti in assetto di guerra per molti anni dopo la fine del conflitto sono parecchi.
Andando più o meno in ordine e limitandoci ai casi più famosi, cominciamo da Peleliu.

La battaglia di Peleliu fu, insieme a Tarawa e Iwo Jima, una delle più sanguinose della guerra del pacifico. Gli americani persero 9800 uomini e i giapponesi 13000. Soltanto 300 giapponesi si arresero e furono presi prigionieri.

Una trentina, al comando del tenente Tadamichi Yamaguchi, si nascosero in alcune caverne e vi rimasero fino al 1947, quando furono scoperti. Uno di loro venne catturato.

Per convincere gli altri a uscire senza combattere, gli americani portarono sull’isola l’ammiraglio Michio Sumikawa che parlò ai soldati con un megafono. Nessuna risposta.

Soltanto dopo l’intervento del loro compagno prigioniero, che portò loro giornali e lettere dei familiari, i giapponesi uscirono arrendendosi a 80 marines, mentre il tenente Yamaguchi consegnava la sua spada all’ufficiale americano in comando.
Era il 21 aprile 1947.

Anche a Guadalcanal non meno di 100 soldati giapponesi continuarono a combattere, suddivisi in piccoli gruppi, fino all’autunno del 1947. Il 27 ottobre di quell’anno, l’ultimo combattente nipponico si arrese ai militari australiani. Aveva con sé una baionetta rotta, una vanga e una bottiglia d’acqua.

Nel 1948 finalmente si arrese un gruppo di 10/20000 (sì, 20000) soldati rimasti isolati nelle montagne della Manciuria e solo nel 1951, un gruppetto di giapponesi rintanato nell’isola di Anatahan, si convinse che la guerra era terminata. Il punto è che le operazioni per convincerli continuavano dal 1945 (6 anni).

Un altro fu trovato nel 1953 a Tinian e uno nel 1965 nell’isoletta di Vella Lavella, parte delle Isole Salomone. Fu necessario l’intervento dell’ambasciatore giapponese per convincerlo.

I “ritrovamenti” continuarono per tutto il ‘900. I casi più famosi sono quelli di Teruo Nakamura che si arrese nel 1973 sull’isola di Morotai e di Hiroo Onoda (nella foto), nel 1974 sull’isola di Lubang, nelle Filippine.

Quest’ultimo fu un caso particolarmente difficile. Nonostante l’esercito filippino gli consegnasse giornali, lettere, una radio e a dispetto anche dell’intervento del proprio fratello, Onoda non volle credere che la guerra fosse finita. Chi lo tirò fuori fu Norio Suzuki, uno studente, un dropout che vagava per le isole, che divenne suo amico e a cui confidò di essere tuttora in attesa di ordini.

Suzuki allora contattò il maggiore Taniguchi, ex-comandante di Onoda, che gli inviò l’ordine di resa. Solo allora Hiroo Onoda uscì dalla giungla consegnando il suo fucile in perfetta efficienza, 500 pallottole e varie bombe a mano, con il saluto immortalato dalla foto. Tutto questo 29 anni dopo la fine della guerra e 15 anni dopo essere stato dichiarato morto.


In fondo era semplice: bastava dargli quello che aspettava per uscirne con onore. In Giappone divenne famoso e scrisse un libro intitolato, appunto, No Surrender.





www.wanpela.com/holdouts/profiles/onoda.html
aston villa
00martedì 4 agosto 2009 08:41
Il mio e' solo un consiglio ma vedo che e' fiato sprecato.
aston villa
00martedì 4 agosto 2009 09:08
Ho adeguato l'avatar...ora forse capisci [SM=x1594409]
Gigi..
00martedì 4 agosto 2009 09:19
Re:
aston villa, 04/08/2009 9.08:

Ho adeguato l'avatar...ora forse capisci [SM=x1594409]



Nel tuo caso è meglio questo....





aston villa
00martedì 4 agosto 2009 19:39
Visto come si sta' concludendo la faccenda e' un complimento....

Comunque decidi tu,se partecipare o solo ficcare il naso.....nessun dottore ti obbliga.

Piuttosto apprezza un gesto che solo poco tempo fa avrebbe raccolto post su post di appoggio e che oggi e' caduto nel silenzio....

Cio' che e' su gente di Cuba resta su gente di Cuba,al primo copiaincolla si torna all'antico.

Discorso e discussione chiusa in quanto non sono la tua badante.
aston villa
00sabato 8 agosto 2009 08:13
Come non detto.

Si torna definitivamente all'antico
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