pannok
00giovedì 21 dicembre 2006 12:29
E' morto.
Cos'è meglio dire in questo caso... purtoppo o finalmente?
E poi, le cure che lo tenevano in vita per forza (il sondino tracheale gli forniva cibo, acqua e ossigeno) erano o no accanimento terapeutico?
zon@ venerdi
00lunedì 26 maggio 2008 12:34
Quando come nel caso di Welby da un lato la medicina non riesce a trovare modo di curare il paziente e dall'altro il paziente stesso nojn ha più voglia di vivere in quelle condizioni; continuare a curarlo forzatamente è certamente accanimento terapeutico.