Seduzione in rosso

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giuggyna
00giovedì 28 febbraio 2008 16:19
Buon Compleanno rossetto
E' sinonimo di seduzione, sensualità e sex appeal e quest'anno festeggia 125 anni. E' il rossetto, che, dopo oltre un secolo di successi sulle labbra delle donne, può vantare il primato di cosmetico più usato in tutto il mondo. Ben l'80% delle donne lo utilizza ogni giorno per modificare il colore delle proprie labbra.
Non resta immune il mondo dello Showbusiness. Qui non c'è vip o star che non gareggi per il titolo di labbra più sensuali del mondo esponendo rossi infuocati e bocche a prova di bacio.

Ma quando è nato veramente il rossetto? La storia della cosmesi colloca la data del suo ingresso ufficiale nella società della bellezza intorno alla fine dell'ottocento (1883 er l'esattezza), anche se l'abitudine di tingersi le labbra è una delle frivolezze più antiche della storia dell'umanità. Il rossetto veniva usato dalle donne della Mesopotamia per abbellire le labbra e occasionalmente gli occhi, ben 5000 anni fa. I primi a fare uso quotidiano del rossetto e, in generale, dei cosmetici sono stati gli antichi Egizi attorno al 4000 a.C.. Anche gli Antichi Greci e gli Antichi Romani facevano uso di cosmetici. In particolare utilizzavano cosmetici contenente un elemento tossico come il mercurio.

Ma il rossetto divenne popolare solo nel 1500, durante il regno della regina Elisabetta d'Inghilterra, che usava una miscela di una speciale cera e di un colorante vegetale.
Nel XIX secolo la Regina Vittoria, definì il trucco una maleducazione. Veniva considerato come qualcosa di volgare e usato solo da attori e prostitute.
Dalla Seconda guerra mondiale in poi la diffusione dei cosmetici si fece capillare in tutto il mondo occidentale. L'uso nella forma attuale fu diffuso soprattutto grazie alla cinematografia, cioè ai films prodotti, soprattutto dagli USA, proprio durante il secondo conflitto. La data di nascita dello stick portarossetto, con il formato che noi conosciamo, risale al 1915 quando fu inventato da un americano di nome Maurice Levy.
In Giappone le geishe usavano un rossetto fatto con petali di cartamo o zafferanone schiacciato, anche per dipingersi le sopracciglia, il taglio degli occhi e il bordo delle labbra.
La prima multinazionale della cosmetica è stata la L'Oreal, fondata nel 1909; poi nel 1910 comparve il trio Elizabeth Arden, Helena Rubinstein e Max Factor ed infine, dopo la 2a guerra mondiale, si aggiunse al gruppo, Revlon e subito dopo Estée Lauder!

Ma che significato ha il rossetto nella nostra cultura? Da sempre simbolo di seduzione le labbra sono il punto del viso che più di ogni altro viene inconsciamente associato alla carica di femminilità di una donna, complici rossetti e matite che ne enfatizzano il fascino.
Secondo gli antropologi, le labbra piene ed estroflesse delle donne, avrebbero infatti la funzione di richiamo sessuale. Siccome l’essere umano non esibisce le proprie regioni genitali quando è eccitato (come fanno i nostri cugini primati), trasmette lo stesso messaggio attraverso qualcosa di simile. Le labbra della bocca non solo somigliano a quelle dei genitali femminili, ma quando la donna è sessualmente stimolata, queste arrossano e inturgidiscono. Colorarle con il rossetto rievocherebbe questa condizione. La psicologa Monica Moore della Webster University, ha per altro osservato che talvolta l’atto di mettere il rossetto di fronte ad uomo è un segnale di disponibilità all’approccio.

E' innegabile del resto che la fisionomia del volto dipenda in maniera diretta dall'aspetto, dal movimento e dal colore delle labbra, uno degli strumenti più seducenti del fascino femminile.
Con la bocca si sorride, si bacia, si parla. E labbra turgide e piene, morbide e vellutate, carnose e rosse sono inevitabilmente sinonimo di bellezza e salute.
Ben lo sanno le donne che ricorrono al bisturi per ritoccarsele. Le labbra ideali? Secondo l'editore Harlequin Enterprises, che ha condotto tempo fa un sondaggio piacciono soprattutto quelle morbide e umide e dal sapore di fragola. Va bene il rossetto per il 37% degli uomini del campione, ma nature al momento clou soprattutto in Francia dove il 63% apprezza il look naturale, come del resto il 60% dei tedeschi e il 52% degli olandesi. Rosso deciso in caso di trucco per il 19% degli uomini, soprattutto in Grecia (33%), in Gran Bretagna (32%) e in Australia (32%). Rosa pallido in Giappone (35%), dove fa forte anche il lucido trasparente (14%), i toni naturali beige/marrone (7%) e il rosa shocking (5%).
Definitivamente tramontata l'era delle labbra al silicone come rivela una ricerca Astra Demoskopea, secondo la quale il 70% degli uomini italiani non amano le labbra rifatte, o "a cerotto", e preferiscono baciare e ammirare labbra tutte naturali, più "desiderabili" se sane, preferibilmente carnose e possibilmente sensuali. Non piace l'eccessivo make-up, con una leggera approvazione nell'utilizzo di lucidalabbra e trucco leggero.

Non è insomma sempre vero che ricorrere al rossetto sia l'unico modo per accentuare la luminosità del proprio volto. Spesso ci sono labbra già naturalmente colorite e luminose, che non hanno bisogno di alcun intervento.
Per scegliere la tonalità di rossetto giusta bisogna tenere presenti il colore della pelle e quello dei capelli. Per cui una bionda sceglierà un rosa avorio, una nera con la pelle chiara il rosso vivo.
Nella nostra cultura la scelta del colore per le labbra è anche una decisione che sembra dover riflettere la nostra personalità.
Superati i tempi in cui il rosso rappresentava il colore delle prostitute e qualsiasi donna "per bene" se ne sarebbe tenuta lontana; oggi l'industria cosmetica propone una tale varietà di tinte di rosso, che è i impossibile non trovare quello che ci soddisfi realmente in ogni occasione e stato d'animo.

Infine qualche curiosità.
Il rossetto più caro mai prodotto nella storia della cosmesi? Si chiama Kiss kiss Gold and Diamonds ed è l'ultima follia di Guerlain, ha un valore di 62.000 dollari e la giustificazione di tale costo sta in ben 199 diamanti e un peso di 110 grammi per un totale di 18 carati che impreziosiscono l'astuccio d'oro. A renderlo ancora più unico è la personalizzazione che si può realizzare incidendo un nome o un messaggio sull'involucro dorato. Naturalmente il rossetto è provvisto di refill di ricarica per una varietà di 15 nuances dalle tonalità neutre a toni del rosa e del rosso, ed è custodito assieme ad un pennellino all'interno di un elegante pochette in suede nera.
Che fine fa invece il rossetto quando si avvia al termine? La forma che assume nella fase di quasi esaurito può raccontare molto di chi l’ha usato nel quotidiano rito del make-up. E con questo presupposto un fotografo americano Stacey Greene ha immortalato in scatti-opere d'arte i rossetti esauriti delle proprie amiche, che assumevano forme inconsuete, irripetibili. Tondeggiante, appuntito, scultoreo...Insomma, anche finito il rossetto continua a suscitare emozioni
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