Se la primavera profuma di fresie e zafferano

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Frida07
00mercoledì 9 aprile 2008 19:48

Il bouquet del nuovo Max Mara, la gardenia di Ferré, la peonia di Ferragamo. Fiori e spezie nelle nuove creazioni olfattive degli stilisti: da gustare a occhi chiusi

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Fido o Topolino darebbero delle gran soddisfazioni ai maestri profumieri. Secondo i biologi, infatti, soltanto gli animali hanno mantenuto intatto il loro senso dell'olfatto. Il nostro naso, invece, nel corso dei millenni si è indebolito perdendo alcuni recettori per il riconoscimento degli odori.

Per Andreas Keller della Rockefeller University la spiegazione è semplice: da quando camminiamo in posizione eretta, non abbiamo più bisogno di sondare il terreno in cerca di tracce olfattive lasciate da potenziali nemici o dal cibo. Questa scelta evoluzionistica ha permesso invece alla vista di svilupparsi meglio, diventando a colori e raggiungendo un'acutezza che pochi altri animali possono vantare. Purtroppo secondi gli studi la situazione sta peggiorando: vivere circondati dalla tecnologia e sempre più "sterilizzati" dal contatto con la natura non ci sta aiutando, e chissà che in un lontano futuro il concetto di profumo stesso debba cambiare e adattarsi alla nostra "involuzione".

Stiano però tranquilli i maestri profumieri: possiamo ancora riconoscere circa 10mila odori diversi. E soprattutto possiamo allenare il senso dell'olfatto in un modo semplicissimo: "gustare" a occhi chiusi le fragranze particolarmente riconoscibili dei fiori, cercando di assaporarne le sfumature. Sopprimendo la vista per qualche secondo, infatti, il nostro cervello non verrà distratto dalle informazioni visive. Potrebbe rivelarsi un utile esercizio per apprezzare le eau de parfum.

Si potrebbe per esempio iniziare da un mazzo di fresie: il loro aroma dolce è stato scelto dal maestro profumiere Vincent Schaller per creare il bouquet speziato-fiorito di Max Mara Le Parfum. Forse non sarà facile trovare la gardenia giapponese scelta da Alexandra Jouet e Francis Kurkdjian per Rose Limited Diamond Edition di Ferré, ma per "sentire" tutta la tridimensionalità di testa-cuore-fondo di questa nuova fragranza, ci si può allenare con gli altri, come la rosa e il giacinto d'acqua. Nelle proposte di stagione non può mancare il fiore della vaniglia (nei confronti del quale si può affinare il radar olfattivo scoprendolo in altri contesti, magari nei dolci): con lo zafferano e il bergamotto è una delle note di 21, l'ultimo nato in casa Costume National in occasione del suo ventunesimo anniversario. Il flacone è solo spray ed è disegnato da Ennio Capasa.
Sapreste distinguere l'aroma delicato del riso basmati? Se la risposta è sì, allora potreste individuarlo anche nelle note del profumo Hugo XX di Hugo Boss. Peonia rosa, fiore di ibisco e violetta, invece, per distinguere Inc canto Heaven di Ferragamo, punteggiato dal fiore di Seringa.


repubblica.it



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