Facciamo valere i nostri diritti e di quelli che sono stati prima di noi...
La presente lettera è stata inviata anche:
al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
a BEPPE GRILLO
al GABIBBO
al TG5
al TG1
al CORRIERE DELLA SERA
a IL FOGLIO
a BALLARO'
Sono arrabbiato, indignato, stanco di essere preso in giro e di essere impotente davanti alla prepotenza dei “ricchi”.
In questi giorni, oltre a tutte le problematiche di questo paese, sono usciti dalla “tana” anche i Savoia.
Per che cosa?
Per chiedere soldi anche loro allo Stato Italiano.
Forse, i signori Savoia, si sono dimenticati che lo stato italiano non esiste ma esiste un popolo di lavoratori che con il loro sudore, fatiche, creatività, perseveranza e sopportazione, contribuiscono a far funzionare la “macchina” chiamata Stato.
Pertanto, i signori Savoia, quando chiedono soldi allo Stato, lo chiedono ai cittadini italiani.
Cittadini che hanno combattuto una o più guerre mondiali, che hanno fatto la fame, che si sono ammalati per lo Stato e tanti hanno perso la vita sempre per questo Stato; per giunta senza chiedere o ricevere nulla da questo Stato.
Mio padre aveva fatto la seconda guerra mondiale. In Grecia, dopo l’affondamento della nave, è riuscito ad arrivare a riva, sulla spiaggia, dove l’attendeva il nemico. E’ stato fatto prigioniero assieme a molti altri commilitoni (molti sono stati uccisi direttamente in mare mentre cercavano di salvarsi; i tedeschi amputavano le mani ai naufraghi mentre tentavano di aggrapparsi alle loro scialuppe). Chiusi in un recinto, di notte, quando i tedeschi dormivano, andavano a “rubare” le bucce di patate nelle montagne di spazzatura perché la fame era enorme. E’ riuscito a tornare a casa e lo Stato gli ha dato una Croce al Merito (non cento, duecento o trecento milioni di euro).
Eppure, con la sua dignità, la forza di superare gli ostacoli e la perseveranza si è fatto una famiglia e ha fatto crescere cinque figli sempre facendo i conti, giorno dopo giorno, quanto si spendeva e quanto rimaneva nelle “tasche”.
Quindi chiedo: “Con quale coraggio i signori Savoia vengono a chiederci soldi che noi non li conosciamo nemmeno? Chi sono? Cosa vogliono? In un’intervista il Savoia “piccolo” ha dichiarato che chiede novanta milioni di euro perché è stato costretto a studiare in Svizzera e adesso ha un’ accento nella pronuncia “particolare”.
Domanda: “Fa così schifo la Svizzera? Non sei mica andato in India a fare il batti lamiera all’età di cinque o sei anni? o sbaglio?
“Piccolo” Savoia, vuoi sentire l’accento e la voce dei milioni di italiani che non arrivano a fine mese, perdono la casa, la famiglia e gli amici ed in più ci sono “personaggi” come voi che vogliono sottrarre anche quello che non c’è più?
Vergogna, vergogna e vergogna ancora!!!
Peccato che mio padre se ne sia andato ormai da vent’anni, altrimenti, potevate chiedere direttamente a lui la parte che vi “aspetta”; non in Svizzera chiaramente, ma in una discarica di rifiuti a cercare cibo per il “Vostro Stomaco”.
Chiedo a tutte le autorità di intervenire immediatamente contro questi signori che stanno offendendo l’onore dei Caduti per questo Stato e l’onore di chi, nonostante tutto, lotta ancora per questo paese.