Gaia
La mia esperienza è leggermente diversa: lavoro per una cooperativa sociale che si occupa prevalentemente di minori. Al loro inserimento, dopo un primo periodo di osservazione, redigo un PEI (che aggiorno allo scadere di ogni anno) ed ogni 4 mesi una relazione di aggiornamento. Personalemente ritengo che la relazione sia lo specchio del lavoro che viene svolto sul singolo utente: uno strumento fondamentale insomma, anche come memoria storica dell'intervento.
Non ho esperienze nel lavoro con gli anziani, ma, per quanto concerne i minori, penso che se non scrivessi una relazione ogni 4 mesi a distanza di un anno, forse, avrei difficoltà a ricondurre il lavoro svolto agli obiettivi iniziali di un PEI (o un PAI per gli anziani).
Inoltre ritengo che nell'arco di un anno gli strumenti possano cambiare notevolmente (per capire cosa funziona e cosa no, per esempio), e almeno di questo è necessario lasciare memoria.