Quanto è importante la scala delle miniature?

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Tridente.Bologna
00sabato 12 gennaio 2008 16:54
Uno al Dado in un'altra discussione ha scritto:
Uno al dado, 11/01/2008 18.20:


Il problema della scala delle miniature è certo molto importante ma, purtroppo, off topic in questa discussione [SM=g8320] quindi, nell'attesa che qualcuno apra un apposito thread, taccio... io sono troppo pigro per farlo... [SM=g8127]



Visto che concordo con l'affermazione e visto che oggi mi sento particolarmente attivo la apro io la discussione.

Tanto per dare inizio al topic, inserisco anche la risposata di LotB che ha preceduto quella sopra riportata:
LotB, 11/01/2008 15.00:



Il tuo modo di vedere mi pare sia tipicamente "italiano", all'estero, invece, dai contatti che abbiamo nei forum dei Frothers, la pensano diversamente e come me. Perché, mi chiedo, se voglio cambiare gioco devo anche "comprare" delle nuove miniature, se quelle che ho sono, per dimensioni e tipologia di guerriero, del tutto simili?
E perché mai non posso usare delle miniature di una ditta per giocarle con il regolamento che vende un'altra?
Naturalmente, per poter fare questo, è vincolante che le miniature delle due ditte siano compatibili come scala.
Sono diverse le ditte estere che producono delle miniature "GW-compatibili" (una su tutte: la Black Tree"), con lo standard ormai "classico" (e, per l'appunto, uno "standard") del 28 mm.
Qualcuno "ciula nel manico", dichiarando che le sue miniature sono 28 mm mentre poi, quando le confronti con le altre, sono dei 25 mm: la differenza di scala si nota soprattutto con i cavalli.
Nello "storico" questa stortura non c'è, si giocano indifferenetemente le miniature di qualsiasi marca, ovviamente della stessa scala.
Sarebbe ora se anche in Italia si facesse la stessa cosa per il fantasy ed il futuristico.
La Racham e qualkche altra ditta, soprattutto francese, si sono buttati sulla scala maggiorata 30-35 mm (forse anche per avere la scusa per maggiorare i prezzi: è più grande, quindi costa di più per tale motivo) e secondo me hanno toppato, perché così facendo si sono messi automaticamente fuori mercato.
Ai tempi in cui frequentavo il negozio Avalon di Torino, loro vendevano miniature Nemo-Grenadier più a giocatori di Warhammer che a quelli di Fantasy Warriors (molto di meno come numero rispetti ai primi).



Ora provo adire lamia. LotB dopo una buona partenza, lascia trasparire una maggiore chiusura rispetto a quello che vuole trasmettere:
LotB, 11/01/2008 15.00:


[...]
Naturalmente, per poter fare questo, è vincolante che le miniature delle due ditte siano compatibili come scala.
Sono diverse le ditte estere che producono delle miniature "GW-compatibili" (una su tutte: la Black Tree"), con lo standard ormai "classico" (e, per l'appunto, uno "standard") del 28 mm.
[...]


Ma se io usassi sono Black Tree o solo GW o di un'altra qualsiasi ditta, non ci sarebbe nessun problema. Perchè devono essere proprio le altre ditte a seguire lo standard GW? Se come dici hai iniziato con delle miniature, puoi continuare con esse anche con un altro regolamento, non penso che siano i 2mm in più o in meno che facciano la differenza [SM=g8192]
Ma andiamo avanti...
LotB, 11/01/2008 15.00:


[...]
Qualcuno "ciula nel manico", dichiarando che le sue miniature sono 28 mm mentre poi, quando le confronti con le altre, sono dei 25 mm: la differenza di scala si nota soprattutto con i cavalli.
Nello "storico" questa stortura non c'è, si giocano indifferenetemente le miniature di qualsiasi marca, ovviamente della stessa scala.
Sarebbe ora se anche in Italia si facesse la stessa cosa per il fantasy ed il futuristico.
[...]


[SM=g8228] Mai messo vicino un Essex ad un Corvus Belli?! Forse chi gioca allo storico accetta più facilmente qualche piccola disparità di altezza tra due miniature. Accettare non significa esserne piacevolmente contenti [SM=g8161].
Continuiamo
LotB, 11/01/2008 15.00:


[...]
La Racham e qualkche altra ditta, soprattutto francese, si sono buttati sulla scala maggiorata 30-35 mm (forse anche per avere la scusa per maggiorare i prezzi: è più grande, quindi costa di più per tale motivo) e secondo me hanno toppato, perché così facendo si sono messi automaticamente fuori mercato.
Ai tempi in cui frequentavo il negozio Avalon di Torino, loro vendevano miniature Nemo-Grenadier più a giocatori di Warhammer che a quelli di Fantasy Warriors (molto di meno come numero rispetti ai primi).



Penso che questo giochino lo abbia inventato in modo coscente la GW. Io possiedo ancora delle mianiture GW e Marauder delle prime versioni di WH e ti posso assicurare che quelle erano 25mm. Adesso se le accosti alle attuali miniature GW sembrano dei Puffi [SM=g8131]. Come si fa a seguire lo standard GW se loro per primi evitano che gli altri si standardizzino ai loro prodotti?

Ma la scala delle miniature è poi così importante? Se devo dare io una risposta ovviamente dirò di si, perchè per me la coerenza in ciò che vedo sul campo è una cosa che mi piace molto e non mi limito alla sola altezza delle miniature, ma ci metto dentro anche lo scenario, al numero di pezzi in campo e alle distanze di movimento e tiro balistico. Però se guardiamo alla funzionalità del gioco, l'importanza diventa assai relativa. Al giorno d'oggi quasi tutti i regolamenti sfruttano miniature imbasettate, quindi le misurazioni si fanno tutte in riferimento alla basetta d'appoggio e non alla miniatura (per fortuna [SM=g8204] ). La miniatura assume solo un ruolo di identificazione, ma anche in questo caso avere un barbaro con pelliccia piuttosto che in cotta di maglia non dovrebbe costituire un vero limite [SM=g8320]








=schnauzer=
00lunedì 14 gennaio 2008 12:56
Premesso che detesto giocare con miniature non omogenee, non ne faccio una questione di principio ma di effetto visivo.

E' possibile infatti mescolare anche produttori diversi sul tavolo purchè abbia senso a livello estetico, null'altro.

Cosi si può usare per i 6mm in alcuni range della fanteria irregular insieme alla cavalleria H&R, ad esempio. Ma non si può usare, penso, degli Adler insieme a dei pendraken, pur essendo gli Adler tendenti ai 10mm...

Per quanto riguarda l'uso coerente ai regolamenti, devo dire che sono il primo a fare di testa mia ed adattare gli stessi alle mie esigenze. Ho sperimentato crossfire con i 6mm su tavoli 60x60cm, funziona, ma è meglio usare i 10mm con tavolo 90x90cm, ad esempio. Il regolamento non lo vieta, e se lo vietasse...non mi importa. Me lo converto tutto con i valori adeguati e mi creo nuovi fogli riassuntivi!

Uno dei problemi che per me sono una vera tragedia, nel wargame, è appunto quello di allinearsi tutti i regolamenti con lo standard di tavolo 180x120cm, che se ci pensate è una cosa immensa come tavolo, cioè non esiste un tavolo così nelle nostre case. Invece esistono tavoli 90x120 o similari...

il fatto di adattare i regolamenti al tavolo e non viceversa mi ha fatto riflettere già da anni sul fatto dell'importanza di determinate miniature: è in molti casi ininfluente.

Naturalmente i problemi possono sorgere quando si vuole partecipare a tornei o conventions...in quanto si rifiuta uno standard implicito.

Tuttavia un sistema di gioco che obbliga solo determinate miniature o dimensioni di tavolo secondo me è preoccupante...molto preoccupante. Dovrebbe scattare un campanellino di allarme nei giocatori e diffidare questi progetti, in quanto trovo molto limitante nel 2008 dover rispondere rigidamente a tali imposizioni.
LotB
00lunedì 14 gennaio 2008 13:05
Re:
=schnauzer=, 14/01/2008 12.56:

Premesso che detesto giocare con miniature non omogenee, non ne faccio una questione di principio ma di effetto visivo.

E' possibile infatti mescolare anche produttori diversi sul tavolo purchè abbia senso a livello estetico, null'altro.




Ed è esattamente quello che volevo dire io parlando di "standard" 28 mm. Le minaiture GW sono quelle che - almeno in Italia, o quantomeno a Torino - è più facile trovare e sono quelle più diffuse e maggiormente utilizzate per il Fantasy e Futuristico.
A noi piace "mescolare" miniature di diverse marche, anche perché sosì si possono maggiormente personalizzare e variegare gli eserciti, però, per quell'"effetto visivo" a cui fai riferimento, ci piace farlo solo con miniature della "stessa scala".


LotB
00lunedì 14 gennaio 2008 13:11
Re:
=schnauzer=, 14/01/2008 12.56:


Uno dei problemi che per me sono una vera tragedia, nel wargame, è appunto quello di allinearsi tutti i regolamenti con lo standard di tavolo 180x120cm, che se ci pensate è una cosa immensa come tavolo, cioè non esiste un tavolo così nelle nostre case. Invece esistono tavoli 90x120 o similari...




Per quanto riguarda Fantasy Warriors, le dimensioni del tavolo sono in rapporto alle dimensioni dell'esercito: più punti utilizzi, più spazio devi avere a disposizione per il campo di battaglia.
Il Tavolo 180 x 120 noi lo utilizziamo con eserciti fino a 4000 punti: puoi vedere le immagini dei nostri scontri nel nostro sito www.naran.it - pagina Immagini - "Battaglie".
Per le nostre partite casalinghe abbiamo risolto il problema facendoci fare da un falegname un tavolo pieghevole di 90 x 120, che quando si apre diventa il classico 180 x 120.
Per le partite che si giocano al sabato mattina nel negozio IL DRAGO DORMIENTE viene utilizzato un tavolo di circa 100 x 100, e normalente si gioca con 1000 punti, massimo 1500 (un po' stretti).


Uno al dado
00lunedì 14 gennaio 2008 20:19
Andando con ordine, 5-10-15-20... mm non è una scala ma una misura. E non si sa nemmeno con certezza di che misura si tratti! [SM=g8161]
Ogni tanto si sente qualche wargamer disperato che chiede a quale scala corrispondano, ad esempio, i 10mm, o i 25...

E non ci si può nemmeno limitare alla misura di un'altezza, visto che esistono molti altri fattori da tenere in considerazione. Molte miniature hanno bicipiti più possenti del collo di un toro! Mettere insieme due miniature alte uguali ma con costituzioni "diverse" è altrettanto imbarazzante che avere "scale" diverse.

Per non parlare dello stile degli scultori [SM=g8192]

Insomma, il problema è complesso. Una cosa di cui sono convinto è che le scelte di "politica commerciale" delle ditte sia molto meno rilevante delle capacità artigianali degli scultori. C'è una certa tendenza degli scultori ad aumentare le dimensioni delle miniature una volta raggiunti buoni livelli di qualità della scultura. Credo che sia per una sorta di autocompiacimento nell'avere più spazio per mettere più dettaglio. Oppure, più sinceramente come ebbe a dire una volta Copplestone, perchè sarebbe stata ora di comprare un paio di occhiali nuovi! [SM=g8320]
)appius(
00martedì 15 gennaio 2008 10:20
Ha ragione Schnauzer: tra noi ci sono molti malati di "regolamentìte".
Credo anch'io, invece, che sia il regolamento a doversi piegare alle nostre esigenze, in termini di miniature, di dimensioni di tavolo e quant'altro, e non il contrario.
E se non c'è alcun regolamento che possa adattarsi ai nostri bisogni, allora è divertente inventarne uno.

Alla fine credo che la cosa più bella del nostro hobby e che appassiona noi stessi e gli spettatori delle convention sia lo spettacolo offerto dai tavoli con i soldatini schierati sopra, non i regolamenti.
Quindi è opportuno che le miniature siano non tanto quelle prescritte da questo o quel set di regole, ma che ci piacciano e che siano invece ben compatibili tra loro per dare un piacevole impatto visivo.
Io ho messo da parte un quintale di Macedoni 6mm della Baccus arrivati freschi freschi dall'Inghilterra perchè erano del tutto incompatibili con ... i Romani 6mm della Baccus!

E qui entriamo in un altro argomento: che possano esistere differenze marcate, a parità di scala, tra un produttore e l'altro è grave, ma che esistano notevoli differenze di proporzioni tra soldatini dello stesso produttore mi sembra davvero imperdonabile. Invece spesso accade, in tutte le scale (20mm in plastica compresi).

=schnauzer=
00martedì 15 gennaio 2008 12:36
Re:
)appius(, 15/01/2008 10.20:



E qui entriamo in un altro argomento: che possano esistere differenze marcate, a parità di scala, tra un produttore e l'altro è grave, ma che esistano notevoli differenze di proporzioni tra soldatini dello stesso produttore mi sembra davvero imperdonabile. Invece spesso accade, in tutte le scale (20mm in plastica compresi).





Purtroppo in generale mancano immagini di confronto e solo rarissimi produttori mettono le foto del grezzo con il righello millimetrato accanto.

Come sappiamo i siti dei produttori più in auge non hanno immagini e tocca comperare a scatola chiusa. Anche se da un po ho preso l'abitudine almeno di chiedere prima via mail se il range è coerente a ciò che cerco oppure no. Ma a volte arrivano in casa le fregature e dispiace...

Un esempio: i pendraken 10mm sono bellissimi, ma non compatibili con i 12mm minifigs. Eppure le fanterie di minifigs sono proporzionate esattamente, ma le sculture pendraken sono migliori e dipingerle è un'esperienza più piacevole. Viceversa i veicoli minifigs sono eccellenti rispetto ai pendraken, addirittura compatibili per cui si possono avere veicoli mischiati delle tue marche ma non le fanterie.

Il guaio è che nel nostro hobby non esiste un sistema di omologazione delle scale che giocoforza ad esempio, i modellisti ferroviari hanno da sempre. Allora se noi diciamo 15mm per un produttore è 18mm, per altri 13,5 etc...

L'unica da farsi è girare per internet a cercare immagini e frequentare i forum...prima di comperare.
=schnauzer=
00martedì 15 gennaio 2008 12:42
Re:
)appius(, 15/01/2008 10.20:

Ha ragione Schnauzer: tra noi ci sono molti malati di "regolamentìte".
Credo anch'io, invece, che sia il regolamento a doversi piegare alle nostre esigenze, in termini di miniature, di dimensioni di tavolo e quant'altro, e non il contrario.





Questa "malattia" non la ho mai incontrata prima di GW...nel senso che è il rovescio della medaglia nell'avere un wargame "tutto compreso", o a progetto chiuso ma completo.

Penso che anche il mondo di FOW non sia diverso, anche se è possibile certamente giocare a FOW con miniature di altra scala ma occorre riscriversi tutti i regolamenti etc...

Invece un tempo i regolamenti erano un mondo, le miniature un altro. E' vero che il wargame spesso prevedeva il conteggio numerico delle perdite e la rimozione dei singoli soldatini per cui non c'erano i regolamenti "a basette" come ora...e allora era più semplice reimbasettare tutto per nuovi sistemi di gioco.

Oggi reimbasettare è un problema in quanto il più delle volte trattasi di "piccoli diorami" ed è un peccato distruggerli perchè si cambia regolamento. Questo fa si che forse si cerca di disegnare i regolamenti sulle basette pronte di altri sistemi...o usare gli imbasettamenti di altri regolamenti noti.
Uno al dado
00martedì 15 gennaio 2008 13:07
"regolamentìte" è anche finire a parlare sempre di regolamenti partendo da tutta un'altra discussione [SM=g8166]
=schnauzer=
00mercoledì 16 gennaio 2008 12:13
Re:
Uno al dado, 15/01/2008 13.07:

"regolamentìte" è anche finire a parlare sempre di regolamenti partendo da tutta un'altra discussione [SM=g8166]



guarda che trattasi di wargame e quindi parlerai sempre di regolamenti, anche se il tema è la scala delle miniature.

Per il giocatore di wargame tutto è in funzione al regolamento: scelta delle miniature, predisposizione del tavolo e elementi scenici, approfondimento storico...

Altrimenti non si tratta di wargame ma di modellismo statico o di puro collezionismo...ma a quel punto gli argomenti sono diversi.
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