Prepariamo la vasella

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x-lite
00sabato 18 ottobre 2014 15:28
La nuova Legge di Stabilità è appena varata dal governo Renzi. Una manovra da ben 36 miliardi, che ha portato con sé l'annuncio in pompa magna del primo ministro sul taglio di 18 miliardi di tasse per i cittadini.
 
Ad un primo sguardo, superficiale, ci sarebbe da rallegrarsi. Sembrano buone notizie. Peccato che negli ultimi anni i tanto sbandierati “tagli alle tasse” hanno comportato sempre qualche inconveniente sotto forma di aumento per qualche altra voce di spesa.
 
Per recuperare questi 18 miliardi Renzi per esempio ha tagliato 4 miliardi alle Regioni. E siccome sul bilancio delle Regioni i costi della Sanità pesano per il 75% si è già capito che le automomie locali saranno costrette ad aumentare i ticket sanitari per far quadrare i conti.
 
È un po' la solita storia: tagliano da una parte, fanno lo storico annuncio, mentre dall'altra aumentano altri costi per il cittadino. Ecco perché i Presidenti delle regioni hanno alzato la voce in questi giorni contro la maxi-manovra firmata Renzi.

Le auto dai 20 ai 30 anni dovranno tornare a pagare il bollo
 
Tra le pieghe della manovra però si annida qualcosa che non farà di certo piacere a molti automobilisti e motociclisti italiani. Il Sole 24 Ore infatti ha scoperto che la nuova Legge di Stabilità cancella l'esonero dal pagamento del bollo per i veicoli storici, che si tratti di auto e moto, a meno che non abbiano più di 30 anni di età.
Se il veicolo ha tra i 20 e 30 anni ora dovrà pagare
In poche parole dovranno pagare tutti i veicoli che hanno dai 20 ai 30 anni dalla data di produzione (e non di immatricolazione!) che fino ad oggi sono stati esentati grazie all'Asi. Le risorse da qualche parte vanno trovate e il governo evidentemente è andato a cercarle ovunque. Anche nella nicchia dei veicoli storici.
 
Nel dettaglio tecnico -speiga il Sole - il nuovo disegno di legge abroga i commi 2 e 3 della legge 342/2000 che estendevano l'esenzione in vigore per i veicoli e i motoveicoli con almeno 30 anni di eta' ad autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico (determinato dall'Asi e, per i motoveicoli, anche dalla Fmi) riducendone il termine a 20 anni.
Le regioni potranno mettersi di traverso? Le speranze sono nelle mani di Asi ed Fmi
Dal momento che la riscossione del bollo è affidata alle regioni a questo punto non resta che vedere come verrà interpretata la norma dalle giunte regionali caso per caso. Comunque siamo davanti ad una legge nazionale, quindi è diffcile ipotizzare che le regioni possano realmente mettersi di traverso.
 
Le speranze per una eventuale marcia indietro sono quindi affidate all'Asi e alla Fmi, che dovranno far sentire la propria voce al governo.


17/10/2014
Matteo Valenti
Conquistador3
00domenica 19 ottobre 2014 10:19
Anche i proprietari di storiche, come i cacciatori (quelli in regola) prima di loro forse capiranno cosa significa legarsi mani e piedi ad mondo politico-burocratico che può dare e ritirare favori a seconda del momento.

Perché, di fatto, ogni junta regionale ora distribuirà o ritirerà favori a seconda non degli interessi degli elettori ma di come tira il vento.
Dove i proprietari di storiche andranno a fare la manifestazione sotto le finestre della Regione, si medierà e si verrà incontro.
Dove i proprietari di storiche se ne staranno a casa, arriverà il bollo, magari maggiorato perché parliamo di mezzi Euro-0 o precedenti.

Non pensiamo che ASI o FMI abbiano quel grande interesse. Io purtroppo li conosco entrambi molto bene e preferirei affidarmi a Gianni e Pinotto per essere rappresentanto.
Per non perdere il loro monopolio sancito per legge, mai e poi mai si metteranno a muso duro contro anche un usciere comunale.
Certo, come già successo in passato perderanno iscritti che non rinnoveranno la tessera o la rispediranno al mittente schifati, ma che gliene importa? Fintanto che c'è il monopolio la festa continua!
sisar70
00mercoledì 22 ottobre 2014 14:48
Io la penso così.
La maggior parte delle moto circolanti tra i 20 e i 30 anni d'età non sono storiche, né trattate come tali. Sono moto "vecchiotte" usate normalmente, che paghino il bollo come le altre non lo trovo scandaloso. E non credo neppure che questa parte della finanziaria sia stata introdotta per penalizzare i motociclisti: ma quante saranno 'ste moto tra i 20 e i 30 anni? Non sono certo loro che incidono. E' che la legge parla di "mezzi" tra i 20 e i 30 anni, quindi soprattutto le automobili, che invece sono un fottio in questa fascia d'età. Tant'è che chi ha pensato questa cosa ritiene di tirar su un miliardo di euro. Mica bazzecole. Parliamo di milioni di auto che restavano fuori dal pagamento del bollo pur circolando come tutte le altre. Le moto ci sono finite dentro un po' per caso, diciamo.
Quello che semmai fa un po' girare le balle è che, di riffa o di raffa, vanno sempre a pescare tra categorie per le quali i 100 euro in più o in meno non sono bazzecole. A meno che non mi si voglia far credere che il proprietario di una Punto di 23 anni o di una Cagiva Elephant di 25 sia un riccastro snob con la passione per gli oggettini d'epoca.
|tuttle|
00mercoledì 22 ottobre 2014 18:28
Re:
sisar70, 10/22/2014 2:48 PM:


Quello che semmai fa un po' girare le balle è che, di riffa o di raffa, vanno sempre a pescare tra categorie per le quali i 100 euro in più o in meno non sono bazzecole. A meno che non mi si voglia far credere che il proprietario di una Punto di 23 anni o di una Cagiva Elephant di 25 sia un riccastro snob con la passione per gli oggettini d'epoca.



Concordo! proprio stamattina sentivo una senatrice americana (in un'intervista) dire proprio una cosa simile. era riferito alla finanza: le grandi banche (e compagnucci) creano prodotti - illegali - che portano alla crisi. poi, una volta che questa sopraggiunge devono essere aiutate dallo stato, pena la "distruzione" dell'economia. escono dalla crisi rafforzate mentre lo stato (i cittadini) ne escono indeboliti. questa senatrice proponeva di far pagare il debito dalla finanza parte sì dallo stato, ma con una raccolta di fondi prelevati dai più abbienti. purtroppo non ci riusciranno mai...
per chi già non lo sapesse, in italia, sopra i 100k euro circa di fatturato non ci sono più scaglioni. come dire che chi fattura 100k è uguale a chi fattura 100000k. e lo stesso, anzi peggio, vale per l'inps. pagano tutti la stessa quota (anche se fatturi 30k) ma sopra i 100k ci si ferma, ovvero se fatturi 200 paghi l'inps di 100.
prendete le cifre a grandi linee, non sono un commercialista.
in questo paese è sempre stato così, vedi le tasse di "lusso" sui telefonini (ma solo quando il cellulare si è diffuso a sufficienza, quindi non più un bene di lusso). non voglio dire che si debba massacrare chi ha tanto, altrimenti perché darsi da fare per farsi portare via tutto, però vedere chi ha il panfilo e tassarlo non è poi così complicato...
x-lite
00giovedì 23 ottobre 2014 20:47
Se questo decreto passerà sarà un flop di entrate come il superbollo messo da Monti, che ha portato solo ad una svendita di supercar in altri stati, consumo di carburante diminuito e meno immatricolazioni perché il popolo è terrorizzato.
A questo punto morirà anche l'indotto delle auto storiche che alla fine chi le colleziona le radiera così non ci paga il bollo finché non arriveranno ai 30 anni....
Conquistador3
00venerdì 24 ottobre 2014 13:11
Allora, facciamo un piccolo ragionamento.

Nessuno si aspetta che un'eventuale misura del genere porti più denaro nelle casse dello Stato e delle Regioni. Nessuno.
Il motivo è più sottile, anche se non di molto.

Detto brutalmente, in Italia non ci sono più "catorci" da rottamare.
L'industria dell'auto (non solo in Italia) è un tossicomane oramai dipendente da volumi di vendita che, come ha detto un amico che lavora per una multinazionale della componentistica "sono stati un evento unico nella storia e non si faranno mai più, non importa cosa i nostri capi aldilà dell'oceano pensino".
Per mantenere questi volumi di vendita si sono impiegati tutti i trucchi più bassi immaginabili. Quest'anno sono anche tornati finanziamenti "allegri", come li chiamo io: i dati per il nostro paese da Giugno 2013 a Giugno 2014 parlano di un incremento nei finanziamenti del settore automotive del 27,4%. Follia allo stato puro (specie considerando che i finanziamenti per il CapEx sono ridotti al lumicino) e mi fermo qui prima di spiegare cosa c'è dietro.

I finanziamenti "allegri" non dureranno in eterno: forse già il prossimo anno quel canale si chiuderà per un bel pezzo.
Quindi torna il vecchio trucco ideato dalla Regione Lombardia: mettere una spada di Damocle sulla testa della gente per "incentivarla" a cambiare mezzo.
Perché rischiare una stangata sul bollo? Compra l'auto nuova, magari ti facciamo pure lo sconto sul bollo per qualche anno!

Io ricordo le ultime fasi della grande epidemia di eroina degli anni '70 ed '80. O il tossicomane decide di darsi una pulita o finisce morto a faccia in giù nel suo stesso vomito.
Aiutare la gente a disintossicarsi non significa continuare a pompargli eroina nelle vene per farli stare zitti.

Purtroppo nel 2008 l'industria dell'auto ha capito che anche loro appartengono alla categoria "troppo grossi per fallire": da General Motors a Mazda troppi sono stati tenuti in piedi con eroina pagata da noialtri poveri diavoli. Solo la Svezia ha avuto il coraggio di lasciare che SAAB fallisse.
Ora sono zombie che hanno bisogno di dose sempre più massicce per stare in piedi. E sanno che la dose arriverà sempre, puntuale e che non devono pagarla loro.
sisar70
00lunedì 27 ottobre 2014 09:46
Conquistador, scusa ma secondo me in quello che dici ci sono cose giustissime ma conclusioni meno giuste...
Mi spiego: concordo - e non potrebbe essere altrimenti - con quanto dici in merito alle politiche della rottamazione e dei finanziamenti facili per sostenere un mercato dell'auto sempre più drogato e i cui volumi vanno sostenuti ad ogni costo.
Diverso però è il caso specifico del bollo applicato ad auto tra i 20 e i 30 anni: come ho detto, mezzi di quest'età non si possono definire "storici" se non in una esigua minoranza di casi e non è sbagliato che paghino il bollo come gli altri. Dispiace che venga applicata una tassazione ad una categoria di persone certamente non abbiente ma, proprio per questo, non sono i 100 euro di bollo all'anno che incentiveranno queste categorie a cambiare auto né, men che meno, l'esenzione triennale dal pagamento in caso di auto nuova. Per fare il ragionamento "spendo 10 mila euro per l'utilitaria nuova così non pago il bollo di 100 euro su quella vecchia" ci vuole un polmone finanziario che non è alla portata di molti, in questo periodo, pur con TAEG "allegri" al limite del delinquenziale.
Nel caso specifico italiano, qui il problema è trovare soldi ed evidentemente, dati della motorizzazione alla mano, i "nuovi" bolli pagati a partire dall'anno prossimo porteranno circa un miliardo (conto io credo ottimista ma sbaglierò sicuramente io).
Conquistador3
00lunedì 27 ottobre 2014 13:42
Beh, ricordati sempre che io queste cose le ho viste dal vivo in Lombardia ai tempi, quando la junta Formigoni voleva far passare la cosidetta "obsolescenza programmata"... che guarda caso ora sta applicando il Comune di Roma con modalità e giustificazioni molto simili.
Alle sfere più alte del potere (sia esso politico o industriale), i ragionamenti quali li hai fatti tu non esistono. La mancanza di connessione col mondo reale è completa.
Non esiste che qualcuno dica "ma chi ha questi mezzi non può permettersene uno nuovo" per due motivi.
Il primo è che ritengono che tutti possano/vogliano caricarsi di debiti ogni 3/4 anni per l'auto nuova. Quanto mi ha detto un concessionario Honda nel 2008 sulla politica dei finanziamenti "allegri" è un'agghiaccinate dimostrazione di questo.
Il secondo è che non riescono a concepire che oramai la maggior parte della gente fa fatica e vive nel terrore di perdere il lavoro. Per loro valgono solo gli indicatori macroeconomici (i peggiori indicatori di "ricchezza") che in base a complicati calcoli dicono che c'è ancora spazio per crescere di numeri assolutamente impossibili.
Ricordo qui che agli alti livelli la colpa dell'attuale disastro (che è tale non solo in Italia) è data ai consumatori che non spendono abbastanza. Già questo dovrebbe dirla molto lunga sulla mancanza di connessione col mondo reale.

Infine vorrei citare qui un esempio di vita vissuta.
Qualche anno fa c'è stata una di quelle domeniche a piedi per cui la junta Formigoni andava tanto matta. Solite esenzioni per gli Euro 4 e così via ma niente per le moto.
Visto che ai tempi ancora riuscivo a farmi bollire il sangue, ho iniziato a rompere le scatole ai sindaci della zona.
Sono riuscito a parlare coll'allora Sindaco di Villa Carcina e gli ho spiegato che 1)la Regione aveva esentato tutte le moto quattro tempi dai blocchi della circolazione invernali 2)le normative ambientali per le moto sono diverse da quelle delle auto ed ai tempi la Euro 4 (moto) non esisteva ancora. E' caduto dalle nuvole, ma mi ha ringraziato e ha promesso di fare notare questi punti alla riunione che avrebbe deciso la successiva domenica a piedi.
Evidentemente non era il solo che è caduto dalle nuvole, perché da allora hanno dato l'esenzione a tutte le moto quattro tempi, indipendentemente dall'omologazione. Poi fortunatamente sono finiti i soldi ed hanno smesso di fare i blocchi... [SM=x420679]
Mike the Bike58
00lunedì 27 ottobre 2014 18:30
O cavolo pensavo che si parlasse di vaselina da mettere sulla Catena o di altre diavolerie ed invece si parla di "politica"
Beh ma se anche al Bar voi motociclisti parlate di Ste cose...faccio bene la domenica a tirar dritto e non fermarmi all'imbarcadero di Arona
[SM=x420679] [SM=x420679] [SM=x420712]
sisar70
00martedì 28 ottobre 2014 09:14
Sanno, sanno...credimi. Sanno così bene che il ragionamento è: incentiviamo sempre e comunque l'acquisto di mezzi nuovi e per chi proprio non ce la fa...che paghi almeno il bollo!
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