Parolisi, l’amante e i segreti svelati da Facebook

Oggi il Corriere della Sera, in un articolo a firma di Donato Carrisi, si interroga sul caso Melania Rea e sui possibili risvolti “tecnologici”:

Perché qualcosa è irrimediabilmente cambiato da quando la procura di Ascoli ha ottenuto che i vertici di Facebook negli USA aprissero il cuore del social network per permettere di recuperare i messaggi che Salvatore Parolisi ha inviato alla sua amante Ludovica P., e che probabilmente il militare si è premurato di eliminare dalla sua pagina (cancellata il giorno della scomparsa di Melania), così come forse ha fatto anche lei. Nutrendo l’assurda convinzione che basta premere un tasto per cancellare l’imbarazzo di una relazione extraconiugale o le tracce di un amore che per il resto del mondo potrebbe diventare un valido movente d’omicidio. Secondo indiscrezioni, il materiale in possesso degli inquirenti confermerebbe che Parolisi avrebbe mentito parlando di una relazione occasionale con la soldatessa e che, invece, si sarebbe trattato di un legame forte, capace di mandare in frantumi il matrimonio con Melania.

Ma ciò sarebbe sufficiente a fare di un adultero e un bugiardo anche un assassino?