Parlaci di te...

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Osservo da lontano
00martedì 19 giugno 2007 10:39
Ciao,

Non dimenticate l'iniziativa (a premi) di Eugenio....

www.tuttocasarano.it/parlaci_di_te.html

[SM=g27988]
LaRosaDiVersailles
00martedì 19 giugno 2007 14:15
A proposito....si può sapere qualcosa in più di questa iniziativa? Thanks!
Osservo da lontano
00martedì 19 giugno 2007 14:18
In che senso scusa? Voglio dire... cosa ti interessa sapere in particolare?

[Modificato da Osservo da lontano 19/06/2007 14.24]

DavideBarletta
00martedì 19 giugno 2007 17:32
diciamo che non ho capito cosa bisogna fare! [SM=g27995] [SM=g27995]
Osservo da lontano
00martedì 19 giugno 2007 17:33
Non c'e' problema... Eugenio!!!!
=homer=
00martedì 19 giugno 2007 18:25
non c'e' problema tu mi dici quello che devo fare ed io lo faccio [SM=g27987]



questo e' l'impatto che avuto in me la televisione formato da veline e costantini!

[Modificato da =homer= 19/06/2007 18.29]

Osservo da lontano
00mercoledì 20 giugno 2007 07:44
Ho capito... comincio io...
Per questo concorso "parlaci di te", Eugenio ha chiesto che i contributi fossero spediti per posta elettronica o per lettera alla redazione di TuttoCasarano.

Partecipo a questo concorso rinunciando fin d'ora al premio perche' comuque non possedendo cellulare alcuno, non saprei proprio che farci con una ricarica. [SM=g27988]

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Uno dei ricordi della mia prima adolescenza mi porta insieme alla mia classe in una stanza di palazzo D'Elia.

Il nostro professore di educazione artistica, un personaggio a dir poco leggendario, ci porto' li' a vedere una mostra di pittura.

Il mio prof lo diceva sempre che la cosa per lui piu' fastidiosa erano i commenti, soprattutto quelli sciocchi (cosa indendesse lui per sensato o sciocco non era molto chiaro).

Non ricordo che tipo di quadri erano esposti, ricordo che i commenti non mancarono soprattutto quando ci trovammo di fronte ad un quadro completamente nero.

Dovete immaginare la situazione, sui banchi di scuola ci stavamo ammazzando per studiare il rinascimento, la prspettiva e tutte quelle belle cose. Ogni volta che gli portavamo un disegno, lui, aveva sempre qualcosa da dire... questo non va bene, questo e' spoporzionato, questo cosi' e questo cosa. Arriviamo ad una mostra e vediamo che l'artista fa quello che gli pare. Non solo se ne infischia della prospettiva, delle proporzioni e di tutto. Ti piazza li' un quadro nero. Nessun soggetto. Una casa, un fiume, una donna, due pappagalli. Niente. Niente. Niente.

Sbuffando il nostro professore ci disse:"Voi dovete capire che l'artista, avendo suscitato in voi la vostra reazione, ha raggiunto gia' il suo scopo. L'arte non e' solo bellezza, e' anche e soprattutto comunicazione, l'artista attraverso la sua arte ci vuole comunicare un messaggio".

Questa scena mi rimase impressa. Ammiravo i capolavori (in fotografia) dei grandi artisti rinascimentali. E adesso dovevo accettare l'idea che un capolavoro e' essenzialmente un'immagine che ci comunica qualcosa.

Il grande Caravaggio che io ammiro fino all'impossibile, voleva comunicarci qualcosa.

Sigmund Freud vide nel Mose' di Michelangelo una rappresentazione, non tanto del racconto biblico, quanto quella dei rapporti tra l'artista e Giulio II. Lo stesso Freud analizzando i disegni di Leonardo vide una connessione tra questi e la sua omosessualita'. Che Freud avesse ragione o no, non importa, quello che conta e' che il padre della psicanalisi si era sforzato di capire il messaggio di questi capolavori.

Potrei continuare su questa linea, ma credo di aver reso l'idea di quello che voglio dire: l'arte e' comunicazione, e la comunicazione e' arte. L'artista si distingue da altre forme di comunicatore come lo scrittore dal fatto che il mezzo di comunicazione dell'artista e' l'immagine visiva.

La televisione e' il moderno Michelangelo, che ci piaccia oppure no.

L'arte accompagna la storia dell'umanita' da tempo immemorabile. I nostri avi qualche migliaio di anni fa dipingevano le caverne in cui abitavano con scene di caccia. Oggi nei tempi di Hollywood i quadri non sono piu' di tela o di pietra ma di carne e ossa. L'industria televisiva crea delle opere d'arte. Opere d'arte che cambiano con il tempo e i gusti della gente.

Picasso non sarebbe mai stato considerato un'artista degno di dipingere la cappella sistina, perche' la cappella sistina fu dipinta quando fu dipinta. La scena di Basic Instinct, nella quale Sharon Stone accavalla le gambe sarebbe stata impensabile negli anni 60 (che pure avevano la Monroe).

Oggi l'opera d'arte, delle serate di Gala si chiama Paris Hilton.

Mi sono chiesto parecchie volte se questa mia coetanea e' stupida sul serio o se lo fa perche' sa che queste sono le regole del gioco. Il dubbio resta.

Ma torniamo all'arte. Abbiamo detto che l'arte e' un bisogno dell'uomo. Nessun altro animale dipinge le sue caverne. Ma da cosa nasce questo bisogno?

Cito un filosofo tra i piu' difficli da capire e comprendere. Un filosofo che molti pensano di aver capito, ma che secondo me nessuno puo' afferrare (e questo lo dice lui stesso nei suoi scritti). Scrive Friedrich Nietzsche (non senza una punta di inquietudine, a quanto pare): "Flucht vor der Langenweile ist die Mutter der Künste", la fuga dalla noia e' la madre di tutte le arti.

Che sia musica, scultura, pittura, la filosofia o quant'altro (probabilmente anche la scienza e la tecnica devono essere considerate arti) queste sono a suo avviso figlie della noia.

Condivido questo pensiero. Anch'io penso che la noia spinga alla creativita'. Noia puo' essere intesa come mancanza di scopi e obiettivi, ma anche come routine. A questo insopportabile senso di noia si puo' reagire in modo positivo (appunto creando qualcosa di bello o di utile) o negativo (distruggendo panchine, bevendo, drogandosi, dar fastidio agli altri, impicciarsi degli affari altrui, ecc..).

L'industria moderna (e quella cinematografica non fa eccezione) tende a creare e a esasperare ogni bisogno umano al fine di tradurlo in dollarozzi sonanti.

Anche la noia fa parte di questo. Non e' difficile esasperare la noia che ognuno di noi inevitabilmente prova. Ci fanno vedere un mondo straordinario. Mi e' capitato piu' volte di vedere qualche puntata di Bay Watch. Ragazze perfette, i ragazzi anche (almeno presumo, visto che io preferisco le ragazze). Ma soprattutto le spiaggie di sabbia quasi bianca, perfetta. Il cielo sempre esageratamente azzurro, il verde degli alberi invece pure. Tantissimi coloriche ci tengono svegli.

Poi ci risvegliamo e ci ritroviamo una vita tutt'altro che perfetta. Una vita noiosa, ripetitiva, dalla quale vorremmo fuggire. La televisione ci offre questi modelli, molti di noi amano consumarli, diventandone dipendenti. Volendone sempre di piu'. Sempre di piu', sempre di piu'.

Non so fino a che punto le ragazze o i ragazzi di oggi aspirano ad essere come i divi della televisione. Cosi' come non so fino a che punto coloro che girano con la maglietta del Che aspirano ad essere come lui (o sarebbero disposti a fare quello che ha fatto lui).

Credo piuttosto che questa, come da millenni, e' solo la manifestazione di un senso artistico. Un senso che personalmente non condivido. Un senso che mi fa senso. Ma poi penso alle parole del mio professore di artistica e dico: "aveva ragione lui, l'artista vuole solo suscitare una reazione. E riuscendoci ha raggiunto il suo scopo".


alberto.cavallo75
00giovedì 21 giugno 2007 19:15
Non so se sono molto d’accordo con te, caro Osservo, e neanche con il tuo professore. Nel senso che per me l’arte non è semplicemente qualcosa che deve suscitare un reazione.
Mi spiego meglio.
Io quando vedo gli scarabocchi di mia figlia di tre anni mi emoziono tantissimo, ma non per questo credo che mia figlia sia un’artista.
Voglio dire….. un conto è vedere un’opera di Caravaggio, Michelangelo, Leonardo ecc.. dove obbiettivamente nessuno può dire che non siano belle. Un conto è vedere le “opere” di certi “artisti contemporanei” dove dette opere non hanno né capo né coda (a volte penso che siano molto più belli gli scarabocchi di mia figlia! [SM=g27987] ).
Stesso discorso nel campo della musica.
Insomma, secondo me artisti si nasce e non si diventa.
Tant’è vero che se uno non sa disegnare può fare tutte le scuole che vuole, cercare di imparare le tecniche, ma con quali risultati?
Anch’io mi diletto a dipingere, e certi quadri mi vengono pure bene, ma da qui a considerarmi un’artista…… ce ne passa!
Stesso dicasi per la musica.
Se uno è stonato ma a tutti i costi vuol cantare o comporre….. non so che risultati potrà ottenere e che reazioni potrà suscitare in chi lo ascolta (magari brividi di ribrezzo!! [SM=g27994] ).
In questo modo si potrebbe dire che ognuno è un artista. Ma io non credo che sia così. Perciò, forse, troppo spesso siamo costretti ad assistere a “spettacoli” di gente che si ritiene “artista” ma che in realtà, secondo me, si rende solo ridicola.
Non so se mi sono spiegato bene e se ho chiarito sufficientemente il mio punto di vista.
Eugenio Memmi
00giovedì 21 giugno 2007 19:31
Parlaci di te....
Se qualcuno non ha capito cosa fare, vuol dire che non sono riuscito a spiegarmi, perciò chiedo venia e cercherò di correggere il testo.
Comunque, l’iniziativa “Parlaci di te” è un piccolo passo che il sito intende fare per avvicinare-si quella fascia di ragazzi – giovani di cui forse non sappiamo tante cose, è un tentativo di farsi raccontare ciò che vivono, come vivono, ciò che sognano. L'iniziativa nasce in un periodo poco felice per stabilire un certo dialogo co questi ragazzi, visto il caldo torrido e il mare dietro l’angolo; ma non potevo certo aspettare il giorno ideale per iniziare questo discorso. L’idea, nasce da una riflessione fatta da “Homer” sul Forum,in cui scriveva che nelle Associazioni di volontariato i giovani che frequentano sono sempre di meno…. Da questa sua segnalazione mi è nata l’idea di tentare di “agganciare” i ragazzi più giovani, e idealmente, se possibile, iniziare un discorso per cercare di far uscire fuori il meglio di loro, e distogliere le loro menti dai soliti modelli da TV spazzatura, per cercare di farli ragionare e di esprimere ciò che hanno dentro e raccontarci la vita vera, ovviamente senza rinunciare ai sogni che sono ciò che di più bello abbiamo.

[Modificato da Eugenio Memmi 21/06/2007 19.33]

Osservo da lontano
00venerdì 22 giugno 2007 06:51
x Alberto Cavallo
Ho apprezzato molto il tuo commento...

se pero' leggi bene il mi testo, vedi che anch'io rimasi perplesso dopo quella affermazione e... si, sono sicuro che i disegni di tua figlia sono piu' belli di quelli della maggior parte degli "artisti" moderni, perche' tua figlia e' spontanea e quando disegna non pensa a cosa potrebbe guadagnare vendendo i suoi disegni...

Ma se ci pensi bene il punto e' proprio questo, disegnando tua figlia ti vuole comunicare qualcosa, vuole dirti:"papa', guarda che cosa ho disegnato...".

In un punto, credo, hai colpito il chiodo in testa... e qui siamo ai tempi moderni, se prendi un pennello, dei colori e una tela e incominci a scarabocchiare non sei un artista... ma lo diventi nel momento in cui un manager ti porta in giro per il mondo osannandoti come il miglior artista contemporaneo e le gallerie si riempiono dei tuoi scarabocchi... oggi (e qui volevo arrivare) la differenza tra l'artista e lo scarabocchiatore e' diventata molto, molto sottile...

Dipende tutto da quello che uno intende con il termine arte. Anch'io preferisco il mio sano Caravaggio...

una volta ebbi la fortuna di vedere in una mostra un quadro di un artista contemporaneo di Caravaggio ma non altrettanto bravo e nemmeno altrettanto famoso (manco me ricordo piu' il nome)... c'era dipinto un signore con la barba, il cappello e gli abiti tipici del periodo... in dimensioni naturali... avete presente quei film di fantasmi in un qualche improbabile castello scozzese, dove il tizio dipinto nel quadro ti segue con gli occhi? Be... credetemi, non e' una leggenda... di fronte a questi quadri hai veramente la sensazione che quello ti guarda...

Anch'io preferisco il mio sano Caravaggio... ma bisogna capire che non tutti la pensano allo stesso modo. Ci puo' non piacere, questo si... ma, come con tante altre cose nella vita, dobbiamo viverci...

Comunque ho detto prima di non avere un telefonino... dopo aver riletto il "bando di concorso" sul sito mi sono accorto del fatto che il concorso e' riservato agli under 20... quindi, per dirla papale papale sono gia' troppo vecchio per partecipare... [SM=g27992]

Nessuno ha voglia di prendere parte a questa discussione?

[Modificato da Osservo da lontano 22/06/2007 7.33]

alberto.cavallo75
00venerdì 22 giugno 2007 09:34
[SM=g27987] ..... anch'io ero in procinto di partecipare. poi mi sono accorto di essere un tantino "fuori età".
Speriamo nei giovani!!!!!
Forza ragazzi che aspettate!!!! Parlateci di voi!!!!!!!!!!!
Osservo da lontano
00venerdì 22 giugno 2007 11:12
Ok, Alberto allora facciamo cosi'...

i giovani (leggi under 20) mandino i loro lavori alla redazione di TuttoCasarano.

I "vecchi" postano i loro lavori qui...

LaRosaDiVersailles
00mercoledì 27 giugno 2007 17:25
Cavoli...e io quindi sarei vecchia??? ehehehehehe! [SM=g27988]
Cmq a breve scriverò un pò di me...prima però devo prepararmi...sono un pò timida io! [SM=g27995]
federlub
00mercoledì 27 giugno 2007 17:46
hai visto Sara, a 23 anni qua siamo bollati come non-giovani!

Su Osservo dai, sii un po + clemente (non mastella).

[SM=g27987]

Osservo da lontano
00mercoledì 27 giugno 2007 19:36
Guarda che il concorso e' stato pubblicato su TuttoCasarano... l'eta massima non l'ho fissata io... comunque credo che se vuoi spedire un lavoro nessuno te lo rispedisce indietro...

Ciao

federlub
00mercoledì 27 giugno 2007 21:31
ma di Osservo.. si scherzava [SM=g27988]
euler80
00mercoledì 18 luglio 2007 12:31
ragazzi... c'è qualche piccola anima che ragiona a Casarano... la lettera che ha scritto questa ragazza

http://www.tuttocasarano.it/citt%C3%A02007/lettera_di_samantha.html

è davvero straordinaria e ci tengo a sottolinearne una frase:

Felicità è prendersi una birra fredda in compagnia di un amico...felicità non è perfezione!

[Modificato da euler80 18/07/2007 12.36]

Gismo
00mercoledì 18 luglio 2007 17:54
quelli che sono sui 20 sono fuori? [SM=g27987]
euler80
00mercoledì 18 luglio 2007 18:08
chiedi ad Osservo da lontano o ad Eugenio Memmi...
Osservo da lontano
00mercoledì 18 luglio 2007 18:38
Se volete scrivere scrivete... non credo che qualcuno vi dira´ che non potete... certo l´idea originaria era quella di tirare dentro giovanissimi, perche´ e a loro che spesso la TV fa riferimento cercando di "arpionarseli"... pero´ se qualcuno over 20 vuole scrivere sull´argomento benvenga...

Euler... io capisco che tu per una birra fresca in compagnia venderesti l´anima al diavolo... ma dirla cosi´ in pubblico... [SM=g27988]

A parte scherzi... le riflessioni di Samantha sono state molto molto belle. Che una ragazza di 14 la pensi cosi´ mi rassicura un attimino.

Non nascondo che mi piacerebbe anche se qualcuno scrivesse difendendo una opinione diversa... anche per sapere quali ragioni ci possono essere per guardare certa TV...

[Modificato da Osservo da lontano 18/07/2007 18.42]

euler80
00mercoledì 18 luglio 2007 19:52
beh... la birra fresca è ottima anche da soli, in riva al mare...

[SM=g27990] [SM=g27990] [SM=g27990]

ci tenevo per lo più a sottolineare la frase:

...felicità non è perfezione!
Osservo da lontano
00domenica 22 luglio 2007 23:27
E, permettimi di dirlo, detta da un futuro ingegnere informatico... é una dichiarazione da prima pagina... [SM=g27988]

Bei commenti quelli di Homer e di Alberto Cavallo, speriamo che a Samantha segui qualcun altro/a...

Forza raga´ che il PC ce l´avete tutti...
euler80
00lunedì 23 luglio 2007 00:06
[SM=g27988]
LaRosaDiVersailles
00venerdì 27 luglio 2007 17:22
inizio io a parlare???
Beh, visto che nessuno inizia, lo faccio io!
Io sono Sara, ho 24 anni e come lavoro faccio la centralinista.
Personalmente non guardo quasi per niente la tv, perché i programmi che danno non mi piacciono. Sono una di quelle persone rimaste tenacemente legate ai vecchi cartoni animati, quelli che negli anni 70 e 80 hanno fatto sognare milioni di bambini e che ora non trasmettono quasi più perché altri cartoni hanno preso il loro posto, cartoni più aggressivi, dai ritmi più veloci, dalle sigle tutte uguali e in cui il “cattivo” è cattivo per davvero e non si può assolutamente sperare che diventi un po’ più buono nell’ultima puntata…
Ho iniziato a parlare dei cartoni primo perché sono la mia seconda grande passione (la prima è Maria Antonietta, non quella del grande fratello, ma quella della rivoluzione francese) e poi perché la tv (questa tv) la guardano molto spesso i bambini.
Ora, se un pargoletto sui 5-6 anni guarda tutto il tempo animaletti colorati che fanno la lotta tra loro, bamboline coi labbroni siliconati, il testone enorme e sproporzionato (fosse pieno almeno…) “with the passion for fashion” e compagnia bella, come crescerà mai?
E’ logico che si “evolva” (per usare i termini pokemoniani) in un adolescente che aspira ai soldi facili e all’esteriorità piuttosto che alla grandezza d’animo.
Io mi ricordo benissimo i vecchi cartoni e ne riporto uno su tutti come esempio perché certamente molti se lo ricordano ancora, ma potrei citarne tantissimi altri.
Prendiamo Conan, il ragazzo del futuro del maestro Miyazaki…chi se lo ricorda?
Conan è un bambino che ha degli ideali davvero grandi. Il suo scopo nella vita non è avere i vestiti griffatissimi (porta gli stessi indumenti per tutte le puntate…e sono tante) e il suo bel faccione stampato in tv, lui salva la sua amica Lana e la Terra intera dallo scempio che alcuni adulti vorrebbero fare. E per farlo lavora sodo e ci mette l’anima.
Io non voglio dire che tutti i bambini dovrebbero sognare di salvare il mondo, ma certamente questo obiettivo non mi sembra più lontano e impossibile di quello di fare la velina, la letterina,la scemina in tv.
Premetto che non ho niente in contrario a queste ragazze così spigliate e sorridenti dalla coscia chilometrica (magari un filino di invidia per quest’ultima), ma non mi piace che siano diventate ormai l’unico modello da prendere come esempio per le nostre future donne (fortuna che abbiamo delle eccezioni, vedi Samantha e Anna).Lo stesso dicasi per gli pseudo-modelli dei ragazzini, tipo i personaggi dei vari reality ecc.
Insomma, io da piccola (non scrivo da giovane perché questo lo sono ancora!) volevo fare la veterinaria, la pittrice, la professoressa d’ arte e come modelli avevo Heidi (non insultatemi la pastorella Svizzera, anche lei lavorava sodo!), Candy Candy, Cristina D’Avena, i mitici Cavalieri del re (x chi non li conoscesse, cantavano le sigle dei cartoni giapponesi più famosi) e tutti quei presentatori di programmi per bambini che ora sono spariti, come Bonolis, Davide Garbolino, i tizi dell’albero azzurro…che parlavano e costruivano tante cosine, mica come ora che c’è solo la sfilza di cartoni e basta.
In Italia hanno uno strano modo di concepire la tv dei bambini. Secondo un mio modestissimo parere trasmettono solo ciò che è commerciabile, e cioè ciò che potrà diventare un gadget da vendere e sul quale guadagnarci. Non si pensa più che la tv spesso educa i bambini e come educatrice dovrebbe offrire modelli sani.
Apro una parentesi che a me, amante del maestro Miyazaki, sta davvero a cuore: il maestro, avendo vissuto la sua fanciullezza negli anni della seconda guerra mondiale, mette spesso il tema della guerra nei suoi cartoni (ad esempio il già citato Conan). Ogni anno in Giappone uno dei suoi film più belli, “Una tomba per le lucciole”, viene ritrasmesso in ricordo dei bambini che hanno vissuto la guerra sulla loro pelle e per insegnare ai bambini di oggi cosa vuol dire la guerra. In Italia questo gioiello è arrivato solo in dvd (tra l’altro difficile da reperire), e io spesso mi chiedo il perché nessuna rete si prenda la briga di trasmetterlo. Ecco l’unica risposta che ho trovato:un cartone sulla guerra non vende. Non è davvero molto triste?
Chiudo questa mia lunga riflessione (non scrivo tantissimo, ma quando mi ci metto è perché ho davvero tanto da dire) sottolineando il fatto che la tv di oggi offre SOLO modelli belli da vedere ma completamente vuoti e ce li offre da quando siamo piccoli…cosa si può sperare che ne venga fuori?
Per quanto mi riguarda per il futuro chiedo solo serenità, indipendentemente da dove sono e cosa faccio…essere serena è tutto quello che conta.
Sara
alberto.cavallo75
00venerdì 27 luglio 2007 18:39
grazie per la tua bella riflessione, Saretta.
Se magari hai tempo mi piacerebbe sapare da te un po' di più riguardo la tua passione per Maria Antonietta.
Ciao bella!
Eugenio Memmi
00venerdì 27 luglio 2007 19:22
Per Sara & Co.
Cara Sara. grazie della tua bella lettera, condivido tutto ciò che hai scritto. Ora, mi chiedo, che cosa possiamo fare per cercere di cambiare questa situazione? Nel nostro piccolo, su questo sito qualcosa si cerca di proporla, un'idea che sia positiva, riflessiva, la sosteniamo la promuoviamo; ma a livello nazionale, che facciamo? Innanzitutto dovremmo far di tutto perchè questi programmi spazzatura vengano aboliti. Avete mai visto per qualche secondo "RING" di Buona domanica su Canale? Un programma che dovrebbe far vergongnare l'editore e gli autori del programma. Credo che dobbiamo iniziare a far sentire maggiormente il nostro disappunto. Che ne pensate?
euler80
00venerdì 27 luglio 2007 23:28
credo che dovremmo cominciare a diffonderci non solo tramite internet (che raggiungerebbe una fetta non grande di persone), ma anche con la carta stampata...

sasso lanciato...
Osservo da lontano
00sabato 28 luglio 2007 07:03
Effettivamente l´idea di Euler non sarebbe da scartare... bisognerebbe chiedere ai ragazzi de "L´Orizzonte" che tipo di costi comporta la realizzazione di una simile iniziativa.

Internet raggiunge un pubblico non molto grande, ma costa sicuramente meno, o mi sbaglio?

Comunque la problematica sollevata da Sara é seria. In buona sostanza lei dice che forse stiamo cercando l´origine dei nostri guai nel posto sbagliato. Non é Paris Hilton, il grande fardello (copyright by Euler), Amici, Nemici, "cuscini e cumpari" il problema contro il quale combattere, ma bensí i cartoni animati per bambini che trasmettono alle nuove generazioni fin da subito valori poco edificanti.

Hai ragione Sara... alcuni cartoni che citi tu me li ricordo ancora, altri credo di non averli mai visti. A parlare di Heidi ti pigliano per una mummia dell´antico Egitto, peró é vero... quei cartoni avevano un´altro "gusto".

Ma i ragazzini di oggi, il tempo di guardare cartoni animati ce l´hanno? Non stanno tutti appicicati alla play station (apparecchio che con la scusa dei piccoli attira morbosamente anche gli adulti, in tedesco li chiamano "riesen Baby", leggasi risen baby, che vuol dire baby giganti).

Non seguo la TV... ma ai miei tempi ricordo che il pomeriggio, appena rientrati da scuola la TV proponeva cartoni fino alle 4 del pomeriggio (se non ricordo male). La cosa ci distraeva dai nostri impegni scolastici, ma sai com´é...

c´é qualche mamma, qualche papá che saprebbe dirci come sono le cose adesso? Alberto?

[Modificato da Osservo da lontano 28/07/2007 7.15]

euler80
00sabato 28 luglio 2007 10:58
giusta proposta di osservo!

Dài papà e dalle mamme si potrebbero ricavare dati importanti e potremo constatare le differenze due generazioni... magari... se ci fosse qualche nonno (difficile ma non impossibile) si potrebbero mettere 3 generazioni a confronto!

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