PROPOSTA CREAZIONE DI UNA ASSOCIAZIONE SENZA FINI DI LUCRO

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vinbasta
00giovedì 23 novembre 2006 14:03
A seguito delle richieste, prima di Mimmo e poi di Peppe, trascrivo integralmente qui di seguito quanto da me scritto il 20 novembre nella sezione "Solo Blog".

Sinceramente lo trovo doveroso nei confronti di tutti. E credo che l'accesso debba essere consentito ad ognuno. Ho notato che,in alcune occasioni,erano in linea nel forum in contemporanea anche 22 persone, molte delle quali presumo non registrate. Si desume da ciò il grande interesse che suscitano le discussioni, soprattutto se si pongono in ottica propositiva. Magari preferirei che chi ora è semplice spettatore possa domani iscriversi e partecipare attivamente alle discussioni. Questa mia è solo una speranza, naturalmente. Ma credo che possa attualizzarsi solo se non creiamo steccati.

Colgo l'occasione per precisare alcune cose dati gli equivoci che posso avere inavvertitamente indotto:

1) L'associazione dovrebbe coinvolgere soprattutto quelli a che a Carfizzi ci vivono, essendo rivolto a loro, ed a noi forse solo indirettamente,ogni nostra discussione.

2) Uno degli scopi dell'associazione è quello di creare un'entità giuridica che possa interagire con le istituzioni. Un semplice esempio: se si vuole organizzare una mostra di prodotti alimentari, se si vuole organizzare una qualsiasi attività durante l'estate, festa, sagra, è l'associazione che prospetta domande, istanze, che si assume la responsabilità di quanto andrà ad organizzare, se si chiede di potere utilizzare la piazza per una serata ecc.

3) potrà essere uno strumento per convogliare le discussioni sul tema che per il momento vede come centrale quello riportato nell'intestazione del Blog e che troverete anche nel testo del 20 novembre. A parte naturalmente altre discussioni orbitanti.

4) Lo statuto, come strumento necessario di democrazia, consentirebbe di prendere decisioni, anche a maggioranza alla fine di ogni discussione. Il forum, omologo della piazza reale, non giunge mai ad una sintesi, se non per acclamazione, che non è il massimo della democrazia.


"PROPOSTA CREAZIONE DI UNA ASSOCIAZIONE SENZA FINI DI LUCRO


Ciao a tutti

Più volte sono stato sollecitato sia direttamente da Mimmo Bonanno con due e- mail sia indirettamente da parte di alcuni partecipanti al forum affinché anch’io fossi più assiduo nella partecipazione alla discussione.

Dalla nascita del forum e quindi dal 13.4.2006 ho seguito con molta attenzione le discussioni che sono nate. Non ho certo lasciato cadere il mio impegno. Anzi!

Effettivamente fin’ora sono intervenuto una sola volta nel forum con un mio scritto: esattamente il 19.6.2006.

Le ragioni per cui non sono intervenuto ulteriormente sono in sostanza due:

1)per un verso sono stato impegnato a dare concretezza al progetto che, tutti insieme, dobbiamo portare avanti. Ho raccolto materiale) (leggi dello Stato, regolamenti ministeriali, leggi regionali della Calabria ecc.) per ciò che riguarda l'agricoltura (DOP, DOC, IGP e denominazione di origine comunale) che sarà necessario per la realizzazione dei nostri “sogni”. Ho cercato di coinvolgere personalmente altre persone che possono contribuire, per le loro competenze, a darci una mano. Ho coinvolto Immacolata Amodeo che si sente parte di questa impresa; ho coinvolto Vittoria Pompò (la gemella) che mi ha promesso che mi invierà a breve una relazione su consorzi, cooperative, euro-sportello, formazione, apprendistato ecc. Quest’estate ho dedicato tempo a parlare con Agostino Amato (Arch. Fratello di Casimiro il falegname), con Lino Ierimonti, con Elena Pompò e con suo marito e con molti altri ancora.

2)per l’altro verso, sinceramente, sono abituato a seguire gli obbiettivi che mi pongo in maniera manageriale. Le discussioni inutili, quelle fini a sé stesse, quelle che riguardano i “massimi sistemi”, la politica in generale, non mi interessano. Anzi credo che non interessino nessuno ed hanno il limite non da poco di tenere distanti quelli che vogliono fare qualcosa di concreto. Sono stato sempre di sinistra e lo sono ancora ma non vedo cosa centri il pensare politico e la critica, spesso prevenuta, con l’azione che andiamo a svolgere nel nostro piccolo e per la nostra piccola comunità. Non siamo noi a cambiare la politica nazionale, né quella regionale. Oggi dobbiamo lavorare con gli strumenti legislativi e regolamentari vigenti. Solo di questo dobbiamo tenere conto.

In quest’ottica ci serve costruire, come i ragni, una rete che abbia come unico scopo quello che Celeste aveva così sintetizzato all’apertura del Blog:

"Il blog di Carfizzi
Questo blog ha lo scopo di poter mobilitare il maggior numero di persone, soprattutto "compaesani", che abbiano buoni propositi e che, con le loro proposte e/o considerazioni, possano contribuire alla rinascita di Carfizzi. Tutti, identificandosi, hanno la possibilità di esprimere la propria opinione. Sono accettate critiche a solo scopo costruttivo".

Dobbiamo creare quindi una rete che comprenda tutte quelle potenzialità, quelle professionalità, quelle istituzioni (Comune di Carfizzi, Comunità Montana, Provincia Di Crotone, Regione Calabria ecc.) e non sfilacciarla.

L’ho già scritto a Mimmo Bonanno in un’e-mail: la critica sulla convenzione, oltre che non avere senso, cozza contro i basilari principi di rispetto delle istituzioni e dei cittadini che esse rappresentano.

Dalla delibera del consiglio comunale del 18.8.2006 si rileva che la medesima è stata adottata all’unanimità dei presenti. Erano presenti 11 consiglieri su 12. Maggioranza e opposizione hanno quindi votato compatti per l’approvazione della delibera.
Quel consiglio così rappresenta l’intera popolazione di Carfizzi. E noi, molti dei quali non siamo neanche cittadini di Carfizzi( perchè residenti altrove) che titolo abbiamo per criticare le loro scelte e metterci contro l’amministrazione comunale? – Nessuno.

In quest’ottica nel mese di giugno mi sono sentito in dovere di scrivere al Sindaco spiegando le ragioni della nostra iniziativa ed ho chiesto il coinvolgimento dell’amministrazione che Caterina stessa rappresenta.

Il Sindaco, ricevuta la lettera, dopo qualche giorno mi ha telefonato a Milano dicendosi d’accordo con l’iniziativa e mi ha proposto di fare in modo che all’interno della Festa del Ritorno 2006 si organizzasse una serata pubblica dedicata appunto al forum. Così è stato.

Da allora, grazie a quella serata ed alla pubblicità fattane, al ritorno dalle ferie, il forum ha visto crescere la sua partecipazione.
Sono intervenute persone nuove, Maria Basta che ammiro per la sua pacatezza, Michele Basta di cui mi compiaccio per il suo entusiasmo e per la sua passione, Mimmo Bonanno che subito si è buttato a capofitto mettendoci passione e tempo. Sono contento che anche qualcuno che abita e lavora in Germania (vedi Franco Amato, Sergio Amato, Ercole) abbia cominciato a partecipare al forum creando così, per la prima volta, un filo di connessione tra chi sta in Italia e che invece lavora in Germania.

Ho riscontrato anche la partecipazione di alcuni che di Carfizzi non sono (vedi il coinvolgimento di Gianfranco di Pisa, Marianna di Roma e quello di quel ragazzo portoghese che qualche anno fa ha trascorso un periodo di vacanza a Carfizzi)che non è da sottovalutare.

Sono stati introdotti nuovi argomenti. E’ di notevole interesse secondo me la nuova cartella Carfizzi … in cucina. Mia moglie quest’estate mi aveva suggerito qualcosa del genere; lei stessa sta raccogliendo qualche ricetta. Sarebbe bello se fra qualche tempo potessimo pubblicare una raccolta di tutte le ricette di dolci e di cucina di Carfizzi e poi organizzare degli stands in estate alla “croce”. Ne abbiamo di dolci e pietanze da riesumare. Pensate a tutti i dolci natalizi (qinughille, tardille, buffune) a quelli pasquali(kullacce, fishkotte,kesostreme – ve li ricordate questi ultimi – i panierini con l’uva passa? E poi i mastacciuoli ed altri dolci ancora.

Detto questo, è necessario secondo me, a questo punto, fondare un’associazione senza fini di lucro e senza finalità politiche che abbia come scopo quello di far rinascere Carfizzi. In tale modo si potrà avere un ente istituzionale che dovrà dialogare ed interagire con le istituzioni. Peraltro quest’idea non è mia è stata suggerita quest’estate da Mimmo Viviani, da Massimino Basile e da Giuseppe Basile proprio dopo la conclusione della serata del 12.8.2006.


SULLE COSE DA FARE NELL’IMMEDIATO

Come posso non apprezzare il contributo serio e concreto di Peppino Bastone al quale propongo di vederci qui a Milano per dare ancora più concretezza agli argomenti trattati..

Così credo che si debba andare avanti, con le proposte concrete che suscitano entusiasmo e passione!

Provo a rilanciare, su suggerimento di Agostino Affatato, una proposta già da tempo suggerita dalla maggiore parte dei partecipanti al forum, in primis da Celeste.

Dovremmo incaricare subito dei ragazzi di Carfizzi per censire tutte le case disponibili da affittare per l'estate. Magari fare un servizio fotografico su ogni abitazione immessa sul "mercato" e renderlo pubblico sul sito di Celeste.
Lo stesso Agostino vorrebbe organizzare degli incontri qui tra i Carfizzoti che vivono a Milano o non troppo lontano da qui (penso anche a Celeste per es.) per potere discutere e decidere sul da farsi. In questo modo potremmo invitare ad esempio tutti quei giovani, anche studenti universitari, che senza dubbio visitano il forum ma non vi hanno ancora partecipato.

A proposito di turismo estivo comunico che questa estate Gino Costanzo mi ha riferito di essere in contatto con le autorità politiche di Remscheid. Organizzerà un incontro tra Caterina e tali autorità per un eventuale flusso di turisti di quella città a Carfizzi.

Peraltro il Comune di Carfizzi nell'ambito del distretto Arbereshe contribuirà alla ristrutturazione di case private che dovranno essere destinate al mercato degli affitti per i turisti.

Per quanto riguarda infine il materiale normativo raccolto propongo a Celeste di creare un’apposita cartella su cui inserirli per metterli a disposizione di chiunque.

Ciao a tutti e buon lavoro.



byggym
00giovedì 23 novembre 2006 14:06
Dit e mir gjithve, leggo con piacere l’intervento di Cenzino, è noto tra le righe del suo intervento, lo stesso entusiasmo e la stessa passione del suo primo post, o del suo accorato discorso che fece quella sera te krigji, spero fortemente che si riesca a portare avanti i suoi buoni propositi , e che, cosa che più importa, alla fine qualcosa di concreto si riesca veramente a fare per la nostra Hora. Devo dire, che invidio il suo stato d’animo, perché purtroppo per quello che mi riguarda non nutro più la stessa fiducia, nella effettiva e concreta utilità del blog.
Chiedo scusa se mi permetto di esprimere le mie personali critiche, ma lo faccio nell’ottica costruttiva come auspicato da Cenzino, e vorrei che alla fine quello che dico serva a far riflettere per mettere a punto meglio nella pratica quello che si vuole fare.
Spiego i motivi delle mie perplessità:

Come mai per risolvere la situazione del paese deve nascere una associazione di gente che con il paese ormai non ha nulla da fare?

Ci avete mai pensato a come si sentono i residenti quando, qualcuno dall’alto della suo, seppur nobile spirito di sacrificio, mi viene in casa a dire cosa devo fare?

A me piacerebbe, che questo forum portasse a riflettere chi a Carfizzi è rimasto, e che lì qualcuno si mettesse in moto e chiedesse il nostro aiuto, che noi e io per primo, non mancheremmo di dare. Per quanto riguarda l’amministrazione Comunale, sono d’accordo sul suo coinvolgimento, però riflettendo su questa estate, penso:

E’ chiaro che Caterina non poteva fare a meno di intervenire, e come poteva rifiutarsi, però se vi ricordate il suo intervento, non ha detto: “che bello, vi ringrazio dell’iniziativa” ha solo elencato le cose che il comune sta facendo e c’è le ha sbattute in faccia come per dire “ non abbiamo bisogno, che ci venite a ricordare come siamo messi, lo sappiamo benissimo, e quello che possiamo fare o che sappiamo fare, lo stiamo facendo”, quindi prima di coinvolgere qualcuno secondo me dovremmo chiedere se vuole, o se ha bisogno e voglia, del nostro aiuto,
se ha i mezzi, le opportunità le risorse, oppure se quello che gli si va a proporre non lo ha già sperimentato.
Poi un’altra cosa che secondo me manca è lo spirito da imprenditore, vanno bene sicuramente
le persone che hai coinvolto, tutta gente laureata e sicuramente preparata, come hai detto nel tuo precedente post, teste pesanti e pensanti, ma forse qualche laurea da imprenditore non guasterebbe anzi forse qualcuno che sappia come far girare i soldi e come creare ricchezza per se e per gli altri sarebbe necessaria.

A me piacerebbe, che questo forum coinvolgesse l’amministrazione Comunale perché informasse i giovani e i meno giovani su come fare impresa e sulle possibilità che il nostro territorio offre, sulle possibilità che la regione, lo stato e la comunità europea danno.

Per quello che riguarda l’ostello credo che politica o non politica qui siamo liberi di esprimere le nostre opinioni personali, i nostri non sono voti anche se il mio sarebbe stato favorevole. Pure io sono di sinistra e lo sono sempre stato, ma credo che essere di sinistra significa pure e sopratutto rispettare le idee di tutti.
Su le case disabitate di Carfizzi e sulla possibilità che offrono a livello turistico alberghiero
mi trovi pienamente d’accordo, l’unica cosa della quale ho paura e che visto alcuni umori che si avvertivano questa estate credo che si troveranno poche persone disposte a metterele a disposizione.
Concludo sperando che queste mie critiche servano, più dei complimenti.
Shindetije gjithve.
tonyba
00giovedì 23 novembre 2006 14:38
Mi piace!!!!!
Salve a tutti!!!
Come ho accennato in uno dei post precedenti,la proposta di Vincenzo mi piace, ma non è da sottovalutare neanche la prima domanda lecita di biggym.
Come mai per risolvere la situazione del paese deve nascere una associazione di gente che con il paese ormai non ha nulla da fare?
Mi permetto di rispondere dicendo che, non necessariamente l'organico di questa associazione deve essere composto solo da gente che non riside più a Carfizzi.Tutte le persone che risiedono a Carfizzi vi possono partecipare, almeno spero sia così.
Sulla domanda di biggym mi auguro che il Sindaco di Carfizzi lasci un messaggio in privato a qualche iscritto al forum che ne faccia le veci, per evitare successive polemiche.

Tempo fa ho lasciato un post riguardante le case disabitate di Carfizzi, dove accennavo al loro degrado, quindi anche sull'ipotesi del censimento di quest'ultime sono pienamente daccordo.
Non perderei di vista neanche le proposte dei tartuffi e del futuro oleificio lanciato da elionet.

Auguro buon proseguimento a tutti e buona discussione.

[Modificato da tonyba 23/11/2006 14.42]

midean
00venerdì 24 novembre 2006 09:56
Inizio con il salutare tutti i frequentatori del forum e in particolare l’Avv. Vincenzo Basta del quale condivido la quasi totalità del post. Se si farà l’associazione ne vorrei fare parte.

Oltre all’olio che penso che debba essere migliorato sotto il profilo della qualità e al vino che visto la concorrenza del vicino Cirò e la complessità del suo trattamento trova difficoltà a decollare, avrei pensato alla possibilità di commercializzazione di un prodotto tipico ormai poco diffuso “Vinocotto”.
Questo prodotto imbottigliato in piccole confezioni, durante una festa è stato regalato ad alcuni ospiti intervenuti (alcuni erano anche esperti del settore del vino) che hanno dimostrato di gradire molto così come anche altri partecipanti .
Voi che ne pensate? E’ possibile riscoprire altri prodotti tipici dimenticati?
All’Avvocato Vincenzo chiedo se può indicare la procedura per accedere alla certificazione di questo prodotto (ad es. si deve fare un disciplinare di produzione? a chi chiedere la denominazione d’origine ecc...)


Baci e abbracci Mimmo Viviani

celeste.basta
00venerdì 24 novembre 2006 10:03
Re:

Scritto da: midean 24/11/2006 9.56
Inizio con il salutare tutti i frequentatori del forum e in particolare l’Avv. Vincenzo Basta del quale condivido la quasi totalità del post. Se si farà l’associazione ne vorrei fare parte.

Oltre all’olio che penso che debba essere migliorato sotto il profilo della qualità e al vino che visto la concorrenza del vicino Cirò e la complessità del suo trattamento trova difficoltà a decollare, avrei pensato alla possibilità di commercializzazione di un prodotto tipico ormai poco diffuso “Vinocotto”.
Questo prodotto imbottigliato in piccole confezioni, durante una festa è stato regalato ad alcuni ospiti intervenuti (alcuni erano anche esperti del settore del vino) che hanno dimostrato di gradire molto così come anche altri partecipanti .
Voi che ne pensate? E’ possibile riscoprire altri prodotti tipici dimenticati?
All’Avvocato Vincenzo chiedo se può indicare la procedura per accedere alla certificazione di questo prodotto (ad es. si deve fare un disciplinare di produzione? a chi chiedere la denominazione d’origine ecc...)


Baci e abbracci Mimmo Viviani



Ciao Mimmo,
la documentazione che ti serve potresti trovarla negli annunci su documentazione.
Ciao
Celeste
ma.basta
00venerdì 24 novembre 2006 13:20
Buongiorno a tutti!
le discussioni degli ultimi giorni sono state sicuramente proficue e la documentazione messa a disposizione credo sia un'ottima base da cui poter partire per creare qualcosa.
Mi piace molto l'idea del "vinocotto" e credo che potrebbe avere successo. Ho dato un'occhiata a tutti i documenti che Celeste ha allegato sulla cartella "documentazione" e in particolare mi sono soffermata sul testo che riguardava gli aiuti alle piccole e medie imprese, notando però, che la scadenza è il 31 dicembre 2006. Dal 1 gennaio entreranno a far parte dell'Unione Europea anche Romania e Bulgaria, quindi i fondi messi a nostra disposizione diminuiranno.
Per questo volevo chiedere a Vincenzo se secondo lui per i prossimi anni faremo anocra parte delle regioni da includere negli aiuti comunitari o se i fondi non saranno più tanti come prima per cui non ci saranno altri bandi simili.
Io ho cercato un pò sulla Gazzetta Europea, ma non ho trovato niente di nuovo. Se questo è l'ultimo bando, a un mese dalla scadenza, non se ne fa nulla...
Ciao
Maria

[Modificato da ma.basta 24/11/2006 13.20]

vinbasta
00lunedì 4 dicembre 2006 17:55
Saluto tutti quanti i partecipanti del forum e ricambio i saluti ricevuti da Maria, Michele, Mimmo Viviani, Mimmo Bonanno, Peppe, Tony, Celeste.

Mi fa molto piacere la partecipazione di Roberto nel forum che saluto cordialmente. Sintetizza più di altri la necessità di concretezza

Informo tutti che ho inviato a Celeste nuovi documenti da potere inserire nella cartella “Documentazione”. Aveva ragione Maria, sulla necessità di verificare la possibilità di un nuovo Piano Europeo. Ho verificato: alla fine di settembre 2005 è stato emanato il nuovo Regolamento Europeo (N.1698/2005) relativo al periodo 2007-2013. Il Governo Italiano ha adottato, alla fine del mese di ottobre nell’ambito della conferenza Governo – Regioni, il Piano Strategico Nazionale (PSN) assegnando alla Calabria ingenti risorse. La Regione Calabria sta discutendo sul Piano Strategico Regionale che dovrà essere adottato entro la fine dell’anno ma che ha già predisposto lo scorso mese di giugno

Per chi vuole agire nell’ambito dell’agricoltura vi è bisogno anche di questa normativa.

In verità la maggior parte della documentazione che ho trasmesso a Celeste riguarda il percorso attraverso il quale alcuni prodotti possono ottenere i marchi DOP – DOCG – IGP.

E’ evidente che vi sono a Carfizzi prodotti che meritano di ottenere tali denominazioni. Vi sono tanti produttori di ottimo miele ad esempio. E’ ottimo quello di Pino, mio cugino ed ottimo anche quello di Battista Spadafora. Li ho assaggiati entrambi. So poi che producono un ottimo miele Federico Varipapa, Casimiro Amato ed altri. A Carfizzi vi è sempre stata una tradizione secolare di tale prodotto. Mi ricordo come se fosse ieri Michele Bastone, il papà di Vittorio Bastone, quando vicino alla casa di Mario Madera, alla “luzza e marioghes”, alla sera richiamava all’alveare le api con il suono di un campanellino.

Ottenere il DOP per il miele, significherebbe per i produttori e per l’intero paese una enorme risorsa.

Diceva bene anche Mimmo Viviani, un altro prodotto tradizionale da rivalutare è il vincotto che, in realtà, è un mosto cotto.

Ma ce ne sono altri. Le crocette: fichi secchi aperti, incrociati con il ripieno di noci. Tutti questi prodotti ed altri possono ambire per ottenere le denominazioni.

Non si tratta di titoli vuoti. Ottenere queste etichettature significa avere una maggiore possibilità di commercializzarli e significa ottenere un prezzo di mercato ben superiore a quello attuale.

Non è poco.

Il mio pensiero, l’ho sempre detto, è rivolto ai carfizzoti. Molti si trovano davanti al dilemma se partire e trovare lavoro altrove o restare a Carfizzi. Molti si trovano davanti al dilemma se restare altrove (Germania per es. Milano, Torino, per es.) o tornare a Carfizzi.Tanti si trovano, come scriveva Maria nel post dell’1 dicembre, in questa situazione. Scriveva Carmine Abate in una sua poesia di qualche tempo fà: “restare o partire” (Bleiben oder gehen -nella raccolta Radici di cui non mi ricordo l’editore – In effetti cito un po’ a memoria il testo che ho lasciato a Carfizzi).

Nel concreto, più ci penso e più mi convinco che vi sia una via d’uscita. Lo avevo accennato questa estate durante la serata del 12.8.2006. La via d’uscita è l’agricoltura.

Esistono a Carfizzi tante terre incolte dei nostri genitori. Molti stanno s-vendendo, a prezzi irrisori, ad altri, non di Carfizzi, alcune di queste terre. Mi diceva quest’estate Francesco Basta (l’impiegato comunale, fratello di Michele) che a Carfizzi con questa sistema si sta creando un nuovo latifondo che sta erodendo il territorio dei Carfizzoti.

E’ mia opinione che per dare concretezza al nostro progetto vi è bisogno di creare una cooperativa agricola che chieda in gestione molte di tali terre incolte. La forma contrattuale tra cooperativa e proprietari dei terreno potrebbe essere quella dell’affitto.

La cooperativa, che dovrebbe diversificare le attività, potrebbe occuparsi della produzione di olio, miele, vincotto, funghi, considerare ed approfondire la novità dei tartufi.

Tutti questi prodotti, in primis l’olio, per cui vi è una grande produzione dovrebbero ottenere l’etichettatura europea.

In quest’ottica vi è bisogno di investimenti privati. Io stesso, in quest’ottica, mi autotasserei anche a fondo perduto. Conterei anche sui finanziamenti pubblici, perché no! Non ci trovo nulla di disdicevole.

E’ evidente che la strada per questo progetto è lunga. 1)Bisogna prima trovare le persone che vogliono cimentarsi in questa impresa: quanti che abitano a Carfizzi e quanti che abitano altrove che hanno intenzione di tornare. 2)Bisogna trovare le terre da coltivare. 3)Bisogna qualificare i prodotti nel segno della regolamentazione CE. 4)Bisogna, infine, ma primo per importanza pensare a come commercializzare i prodotti. Oltre che pensare ai supermercati, perché non offrire i prodotti tra i Carfizzoti nel Nord Italia, in Germania, a Ludwigshafen a Remscheid, magari facendo aprire piccoli punti vendita o nel modo in cui suggeriva Pasquale? Per questo ho inserito tra la documentazione quella relativa ai G.A.S. (gruppi di acquisto solidale) Sono idee che vanno naturalmente approfondite.

In questo contesto ci vedo benissimo giovani come Roberto Scarpelli ed altri come lui armati di grande forza di volontà.

Altra via di sviluppo è sicuramente quella del turismo inscindibilmente connessa con l’attività agricola che ho prospettato. Si chiedeva Roberto quali debbano essere i fruitori del turismo che immaginiamo. Non è certo un turismo rivolto ai giovani. Soprattutto se pensiamo al turismo di massa che ha bisogno di grandi discoteche e spazi di svago e di evasione. Non è nemmeno quello che vogliamo.

Credo che per come è fatto Carfizzi sia possibile un turismo rivolto alle famiglie, soprattutto a quelle che hanno figli piccoli che riescono ad integrarsi in poco tempo nella realtà carfizzota. Ragazzi che possono partecipare ai tornei di calcio nel tardo pomeriggio dopo essere tornati dal mare. Che possono partecipare al “corri il verde”. Che possono seguire durante alcune serate le rappresentazioni teatrali all’anfiteatro. Che possono partecipare insieme ai genitori o da soli alle sagre rionali al Palacco, davanti alla canonica come si sono svolte negli ultimi anni, a partecipare alle escursioni lungo il corso del Manzella riscoprendo la via dei mulini fino alla cascata del Giglietto. Partecipare alla festa di Santa Veneranda, alla processione. Andare al mare durante le ore più calde della giornata.
Fare di Carfizzi un intero paese agrituristico. Proprio così come qualcuno di voi ha già detto. Ma in effetti Carfizzi è un paese agrituristico. Chi di voi che ha avuto ospiti del Nord o dell’estero non li ha portati nella propria campagna non ha fatto mangiare loro direttamente dall’albero le pere “imperiali”, l’uva direttamente dalla vigna, le olive fatte in casa, “ghignet te konza”

Non vi sembra già un progetto turistico l’”OASI” come l’ha definita Roberto?

Ognuno di noi potrebbe fare da cassa di risonanza per cercare di reclamizzare l’iniziativa e così l’offerta turistica.
Non so fino a che punto ma molti di quei ragazzi che negli anni sono venuti a Carfizzi dall’estero oggi sono sicuramente madri e padri di famiglia. Molti di essi hanno nel cuore Carfizzi. Credo che ci tornerebbero volentieri se l’offerta turistica fosse allettante, ricca nel senso culturale di cui sopra, economica.

Trovo giusta l’idea di Michele sul recupero edilizio ma credo che sia ancora prematura. Sono certo che se il progetto di cui parlavo decollerà, allora, non vi è dubbio, la ricostruzione, la ristrutturazione del paese sarà necessaria.
Vediamo prima quante case vi sono già a disposizione da affittare, quante saranno affittate nei prossimi anni, quanta domanda di affitti ci sarà. Se la domanda dovesse essere in aumento, l’offerta di case dovrebbe aumentare naturalmente ed i proprietari richiederebbero senza dubbio di porle in affitto, previa ristrutturazione. Comunque se Michele crede che un mercato degli affitti vi sia già, vada avanti con la sua idea. Gli darò tutto l’appoggio possibile. Qualsiasi cosa di positivo si faccia mi troverà alleato. Non sono mai contro in maniera pre-giudiziale. Parteciperò a qualsiasi iniziativa che voglia il bene del paese.

A proposito colgo l’occasione per chiedere a Dea di inserire nella cartella documentazione, se può, il Piano Regolatore vigente ed ogni delibera di rilevante importanza. Ad esempio il materiale sul distretto arbereshe, la delibera riguardante la ristrutturazione del “Currituri” che per quanto mi risulta ha come destinazione “casa albergo” ecc..


Buon lavoro a tutti.

[Modificato da vinbasta 04/12/2006 17.57]

[Modificato da vinbasta 04/12/2006 18.12]

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