PADRI e FIGLI * Ivan TURGHENIEV

il Poeta 1
00venerdì 22 gennaio 2010 18:45
PADRI e FIGLI * Ivan TURGHENIEV


- Il servo, l'orecchino di turchese all'orecchio, e i variopinti capelli impomatati, e le movenze compite, tutto rivelava un uomo della novissima generazione, in servizio alla masseria di Nikola Petrovic, già canuto, paffutello e un poco curvo che aspetta il figlio Arcadio di fresca laurea ricordando la sua...-

- < Fatti un po' vedere, fai vedere come stai >.
< Papà > disse < permettimi di presentarti il mio buon amico, Basarov Ivanovic... e non darti alcun pensiero, non avendo la puzza sotto il naso...-
Tutt'intorno la Primavera verdeggiava, ondeggiava e riluceva sotto il quieto alito del tiepido venticello rivendicando i suoi diritti: … O primavera, tempo dell'amore! -

- < ...il figlio non è giudice al padre, e tanto meno io, e tanto meno a un padre, e tanto meno io, e tanto meno a un padre che, come te, non ha mai limitato in alcun modo la mia libertà.>

< L'educazione ? > riprese Basarov. < Ogni uomo deve educarsi da sé; come me, per esempio... E i buoni contadini inganneranno tuo padre senza alcun fallo. Conosci il proverbio: “Il contadino russo si mangia anche Dio “.
< La natura non è un tempio, ma un laboratorio, e l'uomo è in essa un lavorante.> -

- Lo zio Paolo Petrovic: < La personalità, egregio signore dev'essere salda come la roccia, poiché su di essa si costruisce tutto.>

< Agiamo in forza di ciò che riconosciamo utile > proferì Basarov. < nell'epoca attuale la
cosa più utile è la negazione; e noi neghiamo.>

< Tutto? >

< Tutto! >

< Come? non solo l'arte, la poesia... ma anche... è pauroso dirlo...>

< Tutto > con un inesprimibile calma ripeté Basarov.

< E questo si chiama nichilismo ? >

< E questo si chiama nichilismo! > ripeté di nuovo Basarov.

< Agire, demolire... ma siete quattro uomini e mezzo in tutto, mentre gli altri sono milioni.>

< Se ci schiacciano, buona notte, solo non è detta l'ultima parola.>.

< Come? Pensate sul serio di spuntarla contro un popolo intero? >

< Per una candela da una copeca, lo sapete, è bruciata Mosca > rispose Basarov.-

- < Che farci, Vassia? Il figlio è una fetta tagliata via. È come il falco: viene e va; mentre noi siamo come due funghi sul tronco, ce ne stiamo l'uno accanto all'altro...> -

- < Vi ringrazio della proposta, Anna Sergheievna , e per la lusinghiera opinione delle mie capacità conservative. Ma trovo di essermi aggirato troppo a lungo in una sfera che mi è estranea. I pesci volanti possono mantenersi un certo tempo in aria, ma devono presto rituffarsi nell'acqua...>.
La Odinzov guardò Basarov... -

… ancor oggi un buon libro da leggere....

Pontiggia Lorenzo
il Poeta marylory


*Turgheniev alla morte di Gogol pubblico il necrologio:
"Gogol' è morto! ... quale cuore russo non è scosso da queste tre semplici parole? ... egli se ne è andato, quell'uomo che ora noi abbiamo il diritto, l'amaro diritto conferitoci dalla sua morte, di chiamare Gogol' il Grande".

La censura di San Pietroburgo non approvò una simile forma di idolatria, e ne proibì la pubblicazione, ma Turgenev ebbe l'ardire di pubblicare ugualmente il necrologio, rimediandone una condanna ad un mese di carcere, seguito da due anni di esilio forzato...*

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com