L'ho comprato oggi perchè era un opera che mi incuriosiva, e soprattutto perchè il mio Iper proponeva uno sconto del 30% su tutti i libri che non ho potuto ignorare. Infatti ho fatto incetta di materiale cartaceo e ho speso circa 200 € che serviranno ad aggiornare la mia libreria.
Tra i vari volumi acquistati ho preso anche questo:
"24.000 dischi" (prezzo di copertina 30 €, prezzo di acquisto 21 €)
E inoltre anche un altro dizionario musicale:
"1001 Album da non perdere" (prezzo di copertina 38 €, prezzo d'acuisto 27 €) a cura del critico muicale inglese Robert Dimery.
Entrambi citano i DD in maniera molto lusinghiera.
Parto dal primo: nel paragrafo dedicato ai DD ci sono brevi recensioni a tutti gli album (compreso "Astronaut") con tanto di voto da 0 a 5 stelle.
Ebbene non vi dirò tutte le valutazioni (perchè non mi sembra giusto nei confronti dell'autore), ma vi dico soltanto che "Rio" ha conquistato il MASSIMO DEI VOTI ( 5 STELLE!!!
) e che altri tre album hanno conquistato 4 STELLE!!!
E non si tratta di voti riferiti alla discografia dei Durans (ovvero che questi album siano migliori degli altri dei DD, anche se ovviamente è così) ma di voti riferiti A TUTTI I 24.000 DISCHI RECENSITI!
Per farvi capire meglio, altri album a cinque stelle sono "Sgt Peppers" dei Beatles o "IV - Zoso" dei Led Zeppellin!
E questa lusinghiera valutazione arriva nientemeno che da uno dei tanto bistrattati giornalisti/critici musicali italiani, Riccardo Bertoncelli
Nell'altro volume, "1100 dischi da non perdere" la selezione ovviamente è molto più alta (da 24.000 a 1.100 potete capire...), eppure "RIO" è stato inserito anche in questo bellissimo volume, con una descrizione davvero lusinghiera.
Non ve la riporto tutta, ma vi cito solo la fine:
In brani come "New Religion" e "The Chauffeur", viene dimostrato fino a che punto John Taylor, Roger Taylor e Nick Rhodes definiscano il sound della band: patinato, sexy, suadente e contagioso. Ma Simon Le Bon e Andy Taylor sono altrettanto essenziali: i testi oscuri e la voce di Le Bon sono impreziositi dalla chitarra di Andy Taylor e tracce come "Hungry Like A Wolf" hanno un taglio rock che le ha rese accessibili al grande pubblico. I Duran Duran di Rio furono impareggiabili nel creare un pop perfetto che definì il suono di un intero decennio."
Insomma davvero due ottimi acquisti per la mia biblioteca, che mi hanno già messo di buonumore e che sono convinto che continuerò a sfogliare fino alla nausea, perchè i presupposti di partenza sono davvero ottimi!!!