N.24 - Erorre o…

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Tridente.Bologna
00venerdì 17 febbraio 2006 13:59
Nell’articolo di Appius (al secolo Stefano Izzo che ha scritto La battaglia del Bagrada) è presente una foto che mi ha lasciato un po’ dubbioso. Tale foto si riferisce alla cavalleria romana. Pensavo si trattasse di un errore del redattore (che mal pensante che sono, vero Lorenzo [SM=g27824] ), oppure Appius era impazzito. Quelle miniature avevano in tutto e per tutto le caratteristiche della cavalleria macedone (sarisse a parte). Poi un uccellino mi ha spiegato che…….
Saphur 3
00venerdì 17 febbraio 2006 19:48
Ha spiegato che...???
Dato che hai aperto le danze.. volevo complimentarmi per quell'articolo. Fantastico!
Anche la foto iniziale quella con l'esercito preso di fronte è molto bella tanto da farmi vacillare (ed ancora un po tentennare) se realmente la mia via è sul 1/72 o 6-10mm (15mm al massimo).
Esaltante la storia e molto belle le foto..peccato per l'ordine anzi colgo l'occasione per chiedere una cosa...
Ma non è meglio inserire la parte in inglese alla fine della rivista? Dato che comunque l'articolo non entrerebbe tutto e che quindi si sposta alla fine, perchè non isnerirla direttamente li?
)appius(
00venerdì 17 febbraio 2006 22:30
In realtà l'"uccellino" (da 8o Kg.!) sarei ... io stesso, perchè dovete sapere che il mitico Tridente i dubbi prima se li toglie telefonicamente, poi li estende al forum, "obbligando" il sottoscritto a fornire adeguate giustifcazioni per iscritto!!!
Scherzo, ovviamente, e sono ben lieto di farlo.
In effetti la vista non gli falla, nel senso che ho usato proprio dei Macedoni per rappresentare i cavalieri romani, diminuendo solo un po' la lunghezza del kontos.
Non mi piacciono molto i cavalieri romani repubblicani della Baccus, che sono un po' generici e poco rappresentativi, allora ho fatto ricorso a Polibio, che sostiene che la cavalleria romana era armata, da un certo momento in poi, alla "greca", cioè con panoplia completa e scudo rinforzato.
A questo si aggiunga che ci sono giunte una o due raffigurazioni di cavalieri romani del periodo tardo-repubblicano con elmo beotico, ovvero del caratteristico tipo indossato dai "kompanioi" della Baccus.
Ho pensato, quindi, che i cavalieri romani del III sewc. a.C. non dovevano essere poi così diversi dai loro colleghi macedoni di meno di un secolo prima, anche se i Romani indossavano probabilmente con maggiore frequenza la corazza ad anelli.
La scelta migliore, probabilmente, sarebbe stata quella di mescolare cavalieri di tipo diverso, un po' "macedoni" e un po' "romani", ma la bellezza dei macedoni Baccus mi ha conquistato e ho preferito un minimo di uniformità, che forse, nella realtà, mancava totalmente se non per il tipo di armamento.
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