In questo articolo de "la Repubblica"
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/camorra-3/maroni-saviano/maroni-saviano.html appare chiaro il messaggio di Maroni verso il fatto che chi agisce per la legalità (come per tante buone azioni) lo faccia in silenzio. Daccordo.
Purtroppo sono dell'avviso che per parlare di Camorra occorre uscire dal silenzio poichè è proprio quello che ci condanna: l'omertà. La lotta non è "di qualcuno", la lotta può e deve essere di tutti, non solo dell'esercito o del detective: è questo, secondo me, un messaggio importante.
So che comunque molti agiscono nell'abbattere il fenomeno camorristico all'ombra delle luci televisive ed il messaggio di Maroni è buono in questo senso, però ricordo al politico che il capo della sua coalizione ha fatto della visibilità un suo cavallo di battaglia. Quindi spero che possa, in qualche modo, aprire delle virgolette per dire quale è il suo vero pensiero. Non si può essere ubiqui a meno che non si tratta di essere "santi"...