Maria di Nazareth

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kika82
00mercoledì 1 febbraio 2006 19:16
La conoscete? Chi è per voi?
Fino a qualche mese fa per me era una sconosciuta. Non la capivo, per me era superflua nel cammino di Fede di un cristiano. Sentivo tanti dirmi che Maria porta a Gesù, che Maria è fondamentale per un cristiano. Ma io, sinceramente, li prendevo per scemi perchè io Gesù lo conoscevo e lo amavo già, è stato Lui a venirmi a parlare al cuore mica Maria. Poi sono sembre rimasta disgustata dal bigottismo mariano, quasi mettere Maria al posto di Gesù. Mi dava quasi fastidio questa figura. Dico quasi perchè c'è stato un uomo, Giovanni Paolo II, che aveva un rapporto molto misterioso con Maria, che nn era bigottismo ma un rapporto vero che mi metteva un po' in crisi. Mi chiedevo perchè io non riuscissi a capire e ad amare Maria.
Poi improvvisamente...eccola!!!! in stile irruzione NOCS è entrata nella mia vita e in pochi mesi mi ha sconvolto l'esistenza. Ora ho capito che Maria, si porta a Gesù, ma e Gesù che ci dona sua Madre.
Oggi Maria per me è Maestra di vita. Mi sta guidando a rivolgermi a Gesù come Lei, ad amare Gesù come Lei, a seguire Gesù come Lei e quindi ad amare tutti i suoi piccoli figli come Lei. COME MARIA!
Ho anche saputo che Benedetto XVI quand'era un po' più giovane ha fatto parecchia fatica anche lui a comprendere quello che definirei il mistero di Maria. Quindi tuttosommato ero in buona compagnia [SM=g27828] !

Voi che esperienza avete fatto? Cosa ne dite? Le vie del Signore sono infinite... [SM=x40792]
Leargalad
00mercoledì 1 febbraio 2006 20:51
anche secondo i protestanti i santi e la madonna sono sbagliati.
niente deve essere adorato per loro tranne Dio e Cristo stesso.
rosa22253
00mercoledì 1 febbraio 2006 21:20
Re:

Scritto da: kika82 01/02/2006 19.16
La conoscete? Chi è per voi?
............

Voi che esperienza avete fatto? Cosa ne dite? Le vie del Signore sono infinite... [SM=x40792]



Devo dire purtroppo che per me è ancora un po' com'era per te prima. Prego a Maria, ma più che altro per "senso del dovere". E lotto contro un ridicolo senso di invidia e gelosia nei sui confronti. Perché è veramente ridicolo ed inammissibile avere questi sentimenti di fronte alla Madre di Dio, ma sono sempre in sottofondo. Cerco di avvicinarmi a lei con il cuore giusto, vederla in modo giusto e spero che un giorno ci riuscirò a sentirla più vicino a me. Perché questo,lo so, dipende solo da me, non da lei.
Ratzigirl
00mercoledì 1 febbraio 2006 23:19
Incredibile!
Proprio nel momento in cui mi annunci la tua dipartita...viene fuori un argomento così interessante!!!In realtà, devo dire che pure io , nonostante mi senta molto presa da questo cammino di fede che ho intrapreseo, purtroppo sono ai primi passi sul serio..Maria, è una figura che nella mia attuale situazione, sta un po' al margine...vorrei capire sul serio la sua figura...per me sono state illuminanti le parole di Benedetto Xvi quando ha visitato la sua ex parrocchia di Casal Bertone, dove nell'omelia ha parlato di Maria, e lì ho potuto iniziare a comprendere un po' questa figura che "decide" in qualche modo la sorte del mondo, e che sicuramente è la nostra Madre spirituale che ci viene in soccorso nella vita...
Però ripeto, il mio rappporto con lei va ancora coltivato...non mi arrendo, questo no, ma so che il cammino per una giusta comprensione ed amore per questa figura è ancora molto lungo... [SM=g27819] [SM=g27819] [SM=g27819] [SM=g27819]
kika82
00mercoledì 1 febbraio 2006 23:43
Re: Re:

Scritto da: rosa22253 01/02/2006 21.20
Cerco di avvicinarmi a lei con il cuore giusto, vederla in modo giusto e spero che un giorno ci riuscirò a sentirla più vicino a me. Perché questo,lo so, dipende solo da me, non da lei.



Forse sbaglio...sai che ti dico?!?! non credo dipenda solo da te. Questo te lo dico perchè per un periodo lo cercata poi ho lasciato perdere e alla fin fine è entrata nel mio cuore da sola. Al momento giusto.
Abbi pazienza quando arriverà il momento giusto ti invaderà. Ahoo parlo di invasione allo stato puro. Poi te sei più brava di me ti ostini a pregarla...continua....rompigli le scatole [SM=g27828]
kika82
00mercoledì 1 febbraio 2006 23:56
Re: Incredibile!

Scritto da: Ratzigirl 01/02/2006 23.19
Proprio nel momento in cui mi annunci la tua dipartita...viene fuori un argomento così interessante!!!In realtà, devo dire che pure io , nonostante mi senta molto presa da questo cammino di fede che ho intrapreseo, purtroppo sono ai primi passi sul serio..Maria, è una figura che nella mia attuale situazione, sta un po' al margine...vorrei capire sul serio la sua figura...per me sono state illuminanti le parole di Benedetto Xvi quando ha visitato la sua ex parrocchia di Casal Bertone, dove nell'omelia ha parlato di Maria, e lì ho potuto iniziare a comprendere un po' questa figura che "decide" in qualche modo la sorte del mondo, e che sicuramente è la nostra Madre spirituale che ci viene in soccorso nella vita...
Però ripeto, il mio rappporto con lei va ancora coltivato...non mi arrendo, questo no, ma so che il cammino per una giusta comprensione ed amore per questa figura è ancora molto lungo... [SM=g27819] [SM=g27819] [SM=g27819] [SM=g27819]



Esatto nn t'arrendere rompigli le scatole pure te [SM=g27828] così facciamo poi combriccola.
Cmq pure Ratzi, cioè il Papa, ha avuto qualche difficoltà in passato quindi [SM=g27822] siamo scusate [SM=g27821] .

Cmq tranqui non dipartisco subito subito [SM=g27838]
RATZGIRL
00giovedì 2 febbraio 2006 00:18
Io ho sempre creduto molto nella figura di Maria.Forse perché mia nonna(che si chiamava Maria)era devotissima,e cosi' tutta la mia famiglia,infatti io di secondo nome mi chiamo Maria. [SM=x40791]
Mia nonna andava a tutti i pellegrinaggi mariani,e aveva in casa santini di tutti i tipi di Madonne,anche quelle dei santuari meno conosciuti.Il viso dolce di Maria con il Bambinello è una delle prime immagini religiose della mia infanzia,assieme al Gesù sulla Croce.L'Ave Maria è la prima preghiera che ho imparato,e l'unica che ricordavo durante il difficile periodo della ricerca spirituale.Perciò ancora oggi sento una sincera devozione alla figura di Maria. [SM=g27821]
Discipula
00venerdì 3 febbraio 2006 00:31
Le mie preghiere direi che sono ripartite "fifty-fifty" fra il Signore e Maria. [SM=g27821]
Ma a essere sincera alla Vergine Maria mi rivolgo per tutte le cose che riguardano la famiglia, forse perché mi viene fatto di pensarla in modo molto umano, come una donna che ha avuto un figlio (che dal punto di vista di una madre qualche grattacapo lo ha dato [SM=x40791] ) e che al Figlio ha dedicato la sua vita. Come spesso cerchiamo di fare noi donne comuni, anche se non abbiamo la santità di Lei.
La sento molto vicina a noi, l’ho sempre sentita vicina, anche quando la mia fede era debole e fiacca e pregavo poco, adesso che ci penso non ho mai smesso completamente di rivolgermi a Maria, di chiederle qualche grazia. Deve essere stata Lei a intercedere per me, a chiedere che anche la mia anima addormentata fosse nel numero di quelle, tante, privilegiate, toccate dalle parole del nostro amatissimo Papa e che potesse avere una seconda possibilità.
E’ a un santuario dedicato alla Madonna che istintivamente sono tornata a fare la mia confessione dopo tanti anni di lontananza, un santuario che gli altri liguri del forum potranno facilmente identificare perché non c’è un genovese, anche il più comunista degli scaricatori di porto, che almeno una volta non abbia alzato lo sguardo verso quel santuario arroccato sui monti della Superba (scusate mi sto commuovendo [SM=g27819] perché mi manca la mia Genova, anche se dove vivo ora, in Lombardia, mi trovo bene).

Recentemente mi ha dato molto da pensare sul potere salvifico di Maria un documento che Regin ha linkato nella discussione "L'inferno è vuoto?", non so quanti di voi lo hanno letto: come ho detto a Regin non ci ho quasi dormito la notte da tanto che l'ho trovato inquietante al primo impatto: allo stesso tempo però mi ha fatto bene leggerlo, ad un certo punto l'anima dannata dice che nell'inferno nessuno osa pronunciare il nome della Madre di Gesù, la cui intercessione strappa più anime al maligno di quanto non si possa neppure lontanamente immaginare. Ecco, sto riflettendo un po' su queste cose, sul perché Maria abbia questo potere di spaventare tanto il diavolo. Forse perché è l'esatto opposto del diavolo, Lucifero è colui che ha detto no a Dio, mentre Maria è la creatura che come nessun'altra ha detto sì.

[SM=g27821] [SM=g27821] [SM=g27821]
kika82
00sabato 4 febbraio 2006 20:10
Riguardo al fatto che Maria spaventa tanto il demonio ho sentito qualche riflessione ultimamente che a me a molto colpito.
Prima di tutto, ho addirittura sentito raccontare da un sacerdote esorcista che il demonio non la nomina neanche, dice quasi sempre "quella li".
Ha paura di lei perchè ora sa che sarà il suo turno di calpestargli la testa. Gesù, il nuovo Adamo, gliela ha già calpestata da uomo-Dio sulla croce, ora Dio desidera che una donna, Maria, la nuova Eva, gliela calpesti a sua volta. Per far questo Maria chiede e desidera il nostro aiuto.
E poi, diciamolo, farsi calpestare la testa da una donna è umiliante pure per Lui [SM=g27828] !!!
stupor-mundi
00sabato 4 febbraio 2006 21:16
Maria secondo Dante
Ecco i meravigliosi endecasillabi con i quali Dante si rivolge a Maria nel XXXIII Canto del Paradiso:

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ ali.



La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.



In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate.



Or questi, che da l’infima lacuna
de l’universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,



supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l’ultima salute.

kika82
00sabato 4 febbraio 2006 21:34
Il Rosario
di Joseph Ratzinger


L’origine storica del rosario risale al Medio Evo. Era un tempo in cui i Salmi rappresentavano il punto di riferimento principale per chi pregava. Ma i Salmi biblici rappresentavano un ostacolo insuperabile per tutti coloro che all’epoca non sapevano leggere, che erano i più. Si è così cercato un Salterio adeguato alle loro esigenze e lo si è trovato nella preghiera mariana cui si aggiungevano i misteri della vita di Gesù Cristo, allineati uno dopo l’altro, come grani di una collana. Queste preghiere toccano la corda della meditazione; il ritmo ripetitivo culla l’anima e le trasmette serenità, mentre il concentrarsi sulla parola di e in particolare sulla figura di Maria e sulle immagini di Cristo, che si sgranano davanti ai nostri occhi, calmano l’anima e la liberano da preoccupazioni e le consentono di sollevare lo sguardo verso Dio.
In effetti il rosario ci restituisce quella sapienza originaria che sa bene come la ripetizione sia una componente importante della preghiera e della meditazione, sia un modo per cullarsi in un ritmo sempre uguale che ci trasmette la serenità. Non è così importante seguire con razionale concentrazione ogni singola parola, ma al contrario lasciarsi cullare dalla calma che induce la ripetizione, l’uniformità del ritmo. Tanto più che questa parola non è vuota di contenuto, propone ai nostri occhi e alla nostra anima grandi immagini e visioni, innanzitutto, la figura di Maria &emdash; e attraverso di lei anche la figura di Cristo. Coloro che recitavano il rosario avevano duramente lavorato tutto il giorno. Non erano in grado, pregando, di compiere grandi percorsi intellettuali. Al contrario, avevano bisogno di una preghiera che restituisse loro la serenità, che li distraesse anche, che li liberasse dalle preoccupazioni e offrisse loro consolazione e ristoro. L’esperienza della ripetizione, del ritmo, della parola collettiva e della coralità personalmente mi trascina e mi culla e riempie di sé lo spazio, che non mi tormenta, ma mi trasmette la calma, mi consola e mi libera. Questa esperienza arcaica è stata assunta pienamente dal cristianesimo e ispira la preghiera e l’interiorizzazione della preghiera nel contesto mariano e nella riproposizione della figura di Cristo agli uomini &emdash;scavalcando l’intellettualismo a favore di una valorizzazione dell’effetto rasserenante che produce il cullarsi dell’anima nelle parole della preghiera.

[SM=g27811] grande B16 [SM=g27811]
Regin
00domenica 5 febbraio 2006 00:10
Re:

Scritto da: kika82 01/02/2006 19.16
La conoscete? Chi è per voi?


Bello l'apertura di questo post, mancava proprio. Grazie Kika [SM=x40790]
Per rispondere alla tua domanda: è la mamma di Gesù. [SM=g27836]
[SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800]
Regin
00domenica 5 febbraio 2006 01:09
Re: Re:

Scritto da: rosa22253 01/02/2006 21.20
Devo dire purtroppo che per me è ancora un po' com'era per te prima. Prego a Maria, ma più che altro per "senso del dovere". E lotto contro un ridicolo senso di invidia e gelosia nei sui confronti. Perché è veramente ridicolo ed inammissibile avere questi sentimenti di fronte alla Madre di Dio, ma sono sempre in sottofondo. Cerco di avvicinarmi a lei con il cuore giusto, vederla in modo giusto e spero che un giorno ci riuscirò a sentirla più vicino a me. Perché questo,lo so, dipende solo da me, non da lei.



Abbi pazienza Rosa, potresti dirmi di più circa questi sentimenti che provi di invidia e gelosia, se vuoi puoi contattarmi in pvt.
Una mia amica un giorno usci dal confessionale furiosa perchè il prete le aveva mosso queste accuse. Il prete non era poi molto mmh... non so come spiegarmi, ma insomma diciamo che aveva torto.
Vorrei capire un pò di più. Se non desideri parlarne perchè cose intime del tuo animo, scusami, come non detto.
[SM=x40800]

Regin
00domenica 5 febbraio 2006 01:13
Re: Maria secondo Dante

Scritto da: stupor-mundi 04/02/2006 21.16
Ecco i meravigliosi endecasillabi con i quali Dante si rivolge a Maria nel XXXIII Canto del Paradiso:

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ ali.



E' meravigliovo, non so dire altro. Grazie per
averlo messo stupor-mundi [SM=g27836]



Ratzigirl
00domenica 5 febbraio 2006 14:57
Re:

Scritto da: kika82 04/02/2006 20.10
Riguardo al fatto che Maria spaventa tanto il demonio ho sentito qualche riflessione ultimamente che a me a molto colpito.
Prima di tutto, ho addirittura sentito raccontare da un sacerdote esorcista che il demonio non la nomina neanche, dice quasi sempre "quella li".
Ha paura di lei perchè ora sa che sarà il suo turno di calpestargli la testa. Gesù, il nuovo Adamo, gliela ha già calpestata da uomo-Dio sulla croce, ora Dio desidera che una donna, Maria, la nuova Eva, gliela calpesti a sua volta. Per far questo Maria chiede e desidera il nostro aiuto.
E poi, diciamolo, farsi calpestare la testa da una donna è umiliante pure per Lui [SM=g27828] !!!



Nel libro"Il diavolo esiste!" di Gilles Jeanguenin (ed. San Paolo)è spiegato molto bene il perchè della contrapposizione Maria-Eva, parla infatti della riproposta dell'antica alleanza tra Dio e l'uomo che che era stata spezzata dal suo tradimento, e che ora viene rinnovato dal "Sì" di Maria.
Maria segue la strada dell'angelo, così come Eva aveva seguito quella del serpente.
Cito il libro: "Nel combattimento contro l'antico dragone, la Madre di Dio è più potente che un esercito schierato in battaglia[....] Molti santi ci insegnano che la preghiera del Rosario è un'arma potente contro il demonio[...]"
rosa22253
00domenica 5 febbraio 2006 16:22
Re: Re: Re:

Scritto da: Regin 05/02/2006 1.09


Abbi pazienza Rosa, potresti dirmi di più circa questi sentimenti che provi di invidia e gelosia, se vuoi puoi contattarmi in pvt.
Una mia amica un giorno usci dal confessionale furiosa perchè il prete le aveva mosso queste accuse. Il prete non era poi molto mmh... non so come spiegarmi, ma insomma diciamo che aveva torto.
Vorrei capire un pò di più. Se non desideri parlarne perchè cose intime del tuo animo, scusami, come non detto.
[SM=x40800]




Voglio risponderti qui perché il forum serve per questo e probabilmente interessa anche a qualcun altro.
Il mio sentimento verso la madre di Dio è totalmente irrazionale e me ne rendo conto. Lo trovo ridicolo, ma infondo … infondo, sì, provo invidia per lei perché è già nata come prescelta e senza il peccato originale. Le sono tuttavia devota, poiché è la madre di Gesù e so che è la via che porta a lui, ma tendo a lasciarla "a parte", cioè non mi viene spontanea rivolgermi a lei. Vorrei essere come lei e avere un cuore puro come il suo e poter dire a Dio "sia fatta la tua volontà" senza riserve. Ci provo e la prego di aiutarmi in questo. Spero che un giorno posso dire di sentire anche amore per lei. Per il momento è solo ammirazione e devozione … con una punta di invidia. Tuttavia, da quando ho letto "La madre del Signore" di Romano Guardini, la sua figura ha assunto per me un aspetto più umano e mi è diventata più … simpatica. E' un termine non molto appropriato da usare nei suoi confronti, ma prima la vedevo ancora più irraggiungibile e troppo distante da noi semplici mortali.
stupor-mundi
00domenica 5 febbraio 2006 16:49
Re: Re: Maria secondo Dante

Scritto da: Regin 05/02/2006 1.13

E' meravigliovo, non so dire altro. Grazie per
averlo messo stupor-mundi [SM=g27836]





Grazie a te.... e "De Maria numquam satis", come dicevano un tempo i teologi... [SM=g27811]


[Modificato da stupor-mundi 05/02/2006 16.50]

Discipula
00lunedì 6 febbraio 2006 09:28
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rosa22253 05/02/2006 16.22


Voglio risponderti qui perché il forum serve per questo e probabilmente interessa anche a qualcun altro.
Il mio sentimento verso la madre di Dio è totalmente irrazionale e me ne rendo conto. Lo trovo ridicolo, ma infondo … infondo, sì, provo invidia per lei perché è già nata come prescelta e senza il peccato originale.



Infatti interessa ... grazie rosa [SM=g27823]


Vorrei fare una considerazione: Maria è stata prescelta, certamente, ma non predestinata; Dio l'ha individuata come particolarmente pura di cuore, ma è stato necessario il sì di Maria perché si compisse in Lei la volontà del Signore e non deve essere stato facile dirlo quel sì, abbandonandosi senza riserve a Dio, dire "sono la serva del Signore" e poi essere madre di un Figlio venuto per realizzare un progetto imperscrutabile alla mente umana.
Deve essere stato bellissimo per Maria divenire la madre del Figlio di Dio, bellissimo ma anche terribile, proprio nel senso letterale del termine, vederlo soffrire in modo indicibile sulla Croce e assistere alla Sua morte a soli 33 anni.
Quello che cerco di dire è che la speciale condizione di cui Maria gode nel Regno dei Cieli non è solo frutto della decisione di Dio, ma accanto c'è la forza di volontà di Lei, insomma, il ruolo che ha in Paradiso se l'è per così dire "guadagnato sul campo".
E' per questo che non è distante da noi, che possiamo guardare a Lei come un modello, non è un angelo, non è un puro spirito, è una donna che ha avuto il coraggio di mettersi nelle mani del Signore senza riserve e non è impossibile assomigliarle almeno un po' nella misura in cui anche noi, specialmente noi donne, riusciamo a dire sì a Dio. [SM=g27821]

C'è una cosa però che non mi è chiarissima. Si legge nei Vangeli più di una volta che Maria "meditava tutte quelle cose nel suo cuore". A dire la verità non so che cosa si intenda esattamente con questo [SM=g27819] . Maria sapeva tutto fin dal principio, sapeva che suo figlio avrebbe predicato, sarebbe stato arrestato e condannato, sarebbe morto sulla Croce per poi risuscitare e ascendere al Cielo o ha compreso il disegno di Dio solo piano piano, man mano che le cose accadevano? [SM=g27833]

Leargalad
00lunedì 6 febbraio 2006 13:44

[Modificato da Leargalad 06/02/2006 13.48]

rosa22253
00lunedì 6 febbraio 2006 17:07
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Discipula 06/02/2006 9.28


Infatti interessa ... grazie rosa [SM=g27823]


C'è una cosa però che non mi è chiarissima. Si legge nei Vangeli più di una volta che Maria "meditava tutte quelle cose nel suo cuore". A dire la verità non so che cosa si intenda esattamente con questo [SM=g27819] . Maria sapeva tutto fin dal principio, sapeva che suo figlio avrebbe predicato, sarebbe stato arrestato e condannato, sarebbe morto sulla Croce per poi risuscitare e ascendere al Cielo o ha compreso il disegno di Dio solo piano piano, man mano che le cose accadevano? [SM=g27833]




Trovo molto interessante il libriccino di Romano Guardini in merito che, con le sue considerazioni, mi ha portato Maria a una dimensione umana molto più comprensibile e vicina. Come dice lui, deve aver avuto un'età tra i 12-14 anni.

Traduco da questo libriccino "Die Mutter des Herrn" (La madre del Signore) qualcuna delle sue considerazioni e interpretazioni (mi scuso per i soliti errori. Se c'è qualcosa di incomprensibile [SM=g27819] fatemelo sapere):

Maria aspettava con fervore il Messia. Sperava, forse sentiva, che sua la venuta era vicina – sentiva però anche che lei stessa fosse stata coinvolta in qualche modo (…) Si può forse anche supporre che avesse avuto la sensazione di essere chiamata direttamente in causa – nel modo come quando una persona sente parlare di un gran personaggio e intuisce: un giorno lo incontrerò. (…) In questo modo si può supporre che era particolarmente attenta e con speciale sensibilità al riguardo. Se era così, Maria ha collegato la comune attesa della venuta del messia con una sua aspettativa del tutto personale che, tuttavia, non avrebbe potuto precisare. (…)
E quando era arrivata l'ora dell'annunciazione, nonostante fosse scossa dall'emozione per la tremenda rivelazione, nel suo intimo avrebbe capito: eco, era questo! Qualcosa si sarebbe illuminato in lei che prima era presente come vaga intuizione.
(...)
In questo stato del sapere e non sapere, in un'attesa e l'impossibilità di spiegarla, lei vive avvolta nella sua fede in Dio. E' l'atteggiamento di cui ho già parlato e che vorrei chiamare semplicemente "mariano": la perseveranza nel mistero, verso Dio. Quando l'angelo portava l'annuncio a Maria che lei sarebbe diventata la madre di Dio tramite lo Spirito Santo, il suo intimo le dice: ecco, era questo!
(...)
Nella vita con il figlio Maria fece e visse tutto quanto si fa e si vive con un figlio. Dall'altra parte però Gesù era il figlio di Dio e di conseguenza oltrepassava ogni limite umano. Questo fatto non lo poteva afferrare nel suo reale significato . Il vangelo (Lc 2,41-52) dice esplicitamente che non era così; anche per lei ci sarebbe stato Pentecoste. (…) Maria era, secondo le parole dell'angelo "la benedetta tra le donne", piena delle possibilità di comprensione, amore e vicinanza: ciò nonostante rimase umana, reale e autentica. In questo modo, nonostante la profonda intimità, nella sua relazione con il figlio ci deve essere stata una distanza, una non-comprensione che si esprime chiaramente nei racconti.
(...)
Qui voglio (…) richiamare l'attenzione al concetto della perfezione, vigente soprattutto nel medioevo, secondo il quale non avviene un evolversi e crescere, ma ogni cosa è già realizzata fin dall'inizio. (…) Oggi si considererebbe innaturale una tale esistenza. Ogni cosa terrena-vitale cresce, e la potenza del crescere e svilupparsi fiducioso è appunto parte della perfezione dell'uomo. Questo vale anche per la vita nella grazia. Maria non era perfetta sin dall'inizio ma è cresciuta, anche ed in modo particolare in relazione al figlio. Era la provvidenza che ha messo nella storia del bambino la frase: ma essi non compresero ciò che egli aveva detto loro (Lc 2,50). Da sempre le parole, le azioni, l'agire, tutto il modo di vivere ed esistere di Gesù superavano le possibilità di comprensione di Maria. La nostra attitudine mistica-speculativa ha la tendenza di vederla come se fosse stata al corrente fin dall'inizio. In questo modo però viene distrutto qualcosa dell'esenziale e più bello di questa santa figura - a prescindere dal pericolo che la rende mitica, cioè intende sua relazione con Gesù come da dea madre verso il figlio.
Finché Gesù era vivo Maria non aveva ancora riconosciuto in lui il figlio di Dio nel pieno senso della rivelazione cristiana. Vivere in piena coscienza con una tal entità avrebbe superato le sue capacità. Dall'altra parte LUI lo era: questa realtà faceva parte della sua vita e si metteva in risalto. Di questo lei doveva essere all'altezza – ma lo poteva essere soprattutto, secondo me, perché "non capiva"; invece era in attesa, sopportando con profondo rispetto e fede il mistero che sempre era presente in lei, crescendo lentamente verso una comprensione che le fu donata solo a Pentecoste quando LUI non era più con lei fisicamente.

[Modificato da rosa22253 06/02/2006 17.28]

kika82
00lunedì 6 febbraio 2006 18:54
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rosa22253 05/02/2006 16.22


Voglio risponderti qui perché il forum serve per questo e probabilmente interessa anche a qualcun altro.
Il mio sentimento verso la madre di Dio è totalmente irrazionale e me ne rendo conto. Lo trovo ridicolo, ma infondo … infondo, sì, provo invidia per lei perché è già nata come prescelta e senza il peccato originale. Le sono tuttavia devota, poiché è la madre di Gesù e so che è la via che porta a lui, ma tendo a lasciarla "a parte", cioè non mi viene spontanea rivolgermi a lei. Vorrei essere come lei e avere un cuore puro come il suo e poter dire a Dio "sia fatta la tua volontà" senza riserve. Ci provo e la prego di aiutarmi in questo. Spero che un giorno posso dire di sentire anche amore per lei. Per il momento è solo ammirazione e devozione … con una punta di invidia. Tuttavia, da quando ho letto "La madre del Signore" di Romano Guardini, la sua figura ha assunto per me un aspetto più umano e mi è diventata più … simpatica. E' un termine non molto appropriato da usare nei suoi confronti, ma prima la vedevo ancora più irraggiungibile e troppo distante da noi semplici mortali.



Non ti preoccupare. Fino a tre mesi fa era così anche per me. Al momento opportuno la devozione si trasformerà in Presenza.
[SM=g27838]
rosa22253
00lunedì 6 febbraio 2006 21:00
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: kika82 06/02/2006 18.54


Non ti preoccupare. Fino a tre mesi fa era così anche per me. Al momento opportuno la devozione si trasformerà in Presenza.
[SM=g27838]



Grazie Kika [SM=x40800]
Regin
00venerdì 10 febbraio 2006 00:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rosa22253 06/02/2006 17.07

Trovo molto interessante il libriccino di Romano Guardini in merito che, con le sue considerazioni, mi ha portato Maria a una dimensione umana molto più comprensibile e vicina. Come dice lui, deve aver avuto un'età tra i 12-14 anni.

Traduco da questo libriccino "Die Mutter des Herrn" (La madre del Signore) qualcuna delle sue considerazioni e interpretazioni (mi scuso per i soliti errori. Se c'è qualcosa di incomprensibile [SM=g27819] fatemelo sapere):

Maria aspettava con fervore il Messia. Sperava, forse sentiva, che sua la venuta era vicina – sentiva però anche che lei stessa fosse stata coinvolta in qualche modo (…) Si può forse anche supporre che avesse avuto la sensazione di essere chiamata direttamente in causa – nel modo come quando una persona sente parlare di un gran personaggio e intuisce: un giorno lo incontrerò. (…) In questo modo si può supporre che era particolarmente attenta e con speciale sensibilità al riguardo. Se era così, Maria ha collegato la comune attesa della venuta del messia con una sua aspettativa del tutto personale che, tuttavia, non avrebbe potuto precisare. (…)
E quando era arrivata l'ora dell'annunciazione, nonostante fosse scossa dall'emozione per la tremenda rivelazione, nel suo intimo avrebbe capito: eco, era questo! Qualcosa si sarebbe illuminato in lei che prima era presente come vaga intuizione.
(...)
In questo stato del sapere e non sapere, in un'attesa e l'impossibilità di spiegarla, lei vive avvolta nella sua fede in Dio. E' l'atteggiamento di cui ho già parlato e che vorrei chiamare semplicemente "mariano": la perseveranza nel mistero, verso Dio. Quando l'angelo portava l'annuncio a Maria che lei sarebbe diventata la madre di Dio tramite lo Spirito Santo, il suo intimo le dice: ecco, era questo!
(...)
Nella vita con il figlio Maria fece e visse tutto quanto si fa e si vive con un figlio. Dall'altra parte però Gesù era il figlio di Dio e di conseguenza oltrepassava ogni limite umano. Questo fatto non lo poteva afferrare nel suo reale significato . Il vangelo (Lc 2,41-52) dice esplicitamente che non era così; anche per lei ci sarebbe stato Pentecoste. (…) Maria era, secondo le parole dell'angelo "la benedetta tra le donne", piena delle possibilità di comprensione, amore e vicinanza: ciò nonostante rimase umana, reale e autentica. In questo modo, nonostante la profonda intimità, nella sua relazione con il figlio ci deve essere stata una distanza, una non-comprensione che si esprime chiaramente nei racconti.
(...)
Qui voglio (…) richiamare l'attenzione al concetto della perfezione, vigente soprattutto nel medioevo, secondo il quale non avviene un evolversi e crescere, ma ogni cosa è già realizzata fin dall'inizio. (…) Oggi si considererebbe innaturale una tale esistenza. Ogni cosa terrena-vitale cresce, e la potenza del crescere e svilupparsi fiducioso è appunto parte della perfezione dell'uomo. Questo vale anche per la vita nella grazia. Maria non era perfetta sin dall'inizio ma è cresciuta, anche ed in modo particolare in relazione al figlio. Era la provvidenza che ha messo nella storia del bambino la frase: ma essi non compresero ciò che egli aveva detto loro (Lc 2,50). Da sempre le parole, le azioni, l'agire, tutto il modo di vivere ed esistere di Gesù superavano le possibilità di comprensione di Maria. La nostra attitudine mistica-speculativa ha la tendenza di vederla come se fosse stata al corrente fin dall'inizio. In questo modo però viene distrutto qualcosa dell'esenziale e più bello di questa santa figura - a prescindere dal pericolo che la rende mitica, cioè intende sua relazione con Gesù come da dea madre verso il figlio.
Finché Gesù era vivo Maria non aveva ancora riconosciuto in lui il figlio di Dio nel pieno senso della rivelazione cristiana. Vivere in piena coscienza con una tal entità avrebbe superato le sue capacità. Dall'altra parte LUI lo era: questa realtà faceva parte della sua vita e si metteva in risalto. Di questo lei doveva essere all'altezza – ma lo poteva essere soprattutto, secondo me, perché "non capiva"; invece era in attesa, sopportando con profondo rispetto e fede il mistero che sempre era presente in lei, crescendo lentamente verso una comprensione che le fu donata solo a Pentecoste quando LUI non era più con lei fisicamente.

[Modificato da rosa22253 06/02/2006 17.28]




Veramente molto bello. Grazie Rosa per la traduzione. [SM=g27836]



Discipula
00venerdì 10 febbraio 2006 20:46

Sì, grazie davvero rosa [SM=g27823] [SM=g27822] , e mi scuso per il ritardo con cui ti rispondo.

Adesso ho letto attentamente la tua traduzione e mi sembra proprio la risposta che cercavo.
Mi è sempre piaciuto l’episodio di Gesù fra i dottori raccontato da S. Luca perché secondo me fa capire come Maria avesse verso Gesù tutte le normali preoccupazioni che una mamma ha quando il figlio “fa tardi” fuori e pensavo che se Lei avesse saputo tutto fin dal principio non si sarebbe preoccupata insieme a Giuseppe per il fatto di non trovare Gesù. E’ un momento del Vangelo che ci conferma tutta la materna umanità di Maria e per questo lo trovo molto tenero.

Grazie ancora per la traduzione! [SM=x40800]

Leargalad
00venerdì 10 febbraio 2006 21:41
Io quando erov cristiano vedevo dIO LONTANO e sentivo la madonna e l'angelo cstode vicini pegavo solo loro assieme a sant'agata
Maratzinger
00sabato 11 febbraio 2006 14:23
Re:

Scritto da: Leargalad 10/02/2006 21.41
Io quando erov cristiano vedevo dIO LONTANO e sentivo la madonna e l'angelo cstode vicini pegavo solo loro assieme a sant'agata



mah... vedi quello che vogliamo (o per lo meno io vorrei) cercare di dirti? probabilmente se vedevi Dio così lontano vuol dire che sostanzialmente non eri veramente cristiano, o meglio, pensavi di esserlo in buona fede ma non lo eri nel profondo... il cristianesimo è proprio Dio (L'unico) che viene in mezzo agli uomini per stare VICINO a TE e per salvarTI... il mistero dell'incarnazione è (anche) questo!!

per questo io non conosco bene il tuo paganesimo (pur avendo per un certo periodo approfondito qualte tema di questa religione) così come anche tu non conosci veramente il cristianesimo... anche se pensi di conoscerlo perchè pensi di esserlo stato...
Discipula
00sabato 11 febbraio 2006 14:53
Re:

Scritto da: Leargalad 10/02/2006 21.41
Io quando erov cristiano vedevo dIO LONTANO e sentivo la madonna e l'angelo cstode vicini pegavo solo loro assieme a sant'agata



Nel fatto di sentire Dio lontano non sei certo solo; credo che sia una sensazione molto diffusa, anche fra persone che continuano a professarsi cristiane.
Forse perché di fronte alle tante ingiustizie del mondo ci viene subito fatto di pensare che se Dio fosse vicino non permetterebbe tutti gli orrori a cui la storia e la cronaca ci fanno assistere, o forse perché pensando che Dio è perfetto siamo portati a credere che l’Essere supremo e assoluto non possa impantanarsi nelle nostre miserie quotidiane (e in questo siamo spesso ancora aristotelici, vero? [SM=g27828] ).
Se ci fai caso, è uno degli argomenti che Papa Ratzinger ha più a cuore perché lui lo sa che abbiamo un po’ tutti questa tendenza e proprio per questo ha scritto un intero libro dedicato al “Dio vicino”, cioè Gesù Cristo, il punto d’incontro fra eternità e umanità.

Credo che il sentire Dio lontano faccia parte dell’essere ancora “fanciulli nella Fede”. Se noti i cristiani più puri, i santi, sono tutte persone che hanno vissuto il Cristianesimo sui centimetri, semplicemente tendendo la mano a chi era vicino, piuttosto che voler capire Dio con teorie e formule. Non posso giudicare se quando eri cristiano hai amato veramente Gesù o se, come hanno detto kyouki e Maratzinger il tuo non era vero amore. Probabilmente sei partito nel tuo cammino con curiosità sincera e hai fatto molte cose per cercare Dio, come leggere e rileggere la Bibbia tante volte, servire Messa, aiutare in parrocchia, ma a volte tutte queste attività, come diceva Maratz, possono non riempirsi di vero significato se non c’è un cuore fiducioso nel Signore a dirigerle. Tu cerchi molto con la mente, con la razionalità, lo si capisce dai tuoi post, però trovare Dio non è come dimostrare un teorema, è anche fidarsi di Lui, del progetto che Lui ha per noi. Noi lo cerchiamo ma poi è Lui che ci trova e dobbiamo anche lasciarci andare, lasciarci trovare.

Credo che siccome hai continuato a sentire Dio lontano, alla fine ti è sembrato che la magia ti possa far sperimentare la vicinanza di Dio meglio del Cristianesimo. In un certo senso credo che per te la magia sia il surrogato del Dio vicino che non hai mai trovato.




Leargalad
00sabato 11 febbraio 2006 15:26
no perchè prima ho trovato gli Dei( la mia religione come ogni religione pagana non si basa sulla fede) poi ho trovato la magia.
Inoltre ho sempre avuto un rapporto strettissimo che ho tuttora cvon gli angeli (si esistono in tutte le religioni compreso il paganesimo sia antico che moderno)cmq è diverso sentivo gesù vicino pregavo sentivo la madonna, ma non Dio inteso come padre, forze perchè nella maggior oparte della bibbia e violento e vendicativo, in ogni caso percepivo la fede sentivo gesù con me ad ogni mio passo, ma era una cosa strana perchè contemporaneo a questo fin da bambino ero stato a passionato di classici ad esempio a 5 leggevo saffo, e poi appassionato agli Dei dell'olimpo, e ne parlvo costantemente, poi avevo una predilezione per artemide, tantè che a volte guardavo con la luna e le parlavo, certo se mi avessero detto se ci credevo avrei detto ovviamente di no, eppure amore verso di lei e gli altri Dei c'è sempre stato da bambino, ma non quant per gesù che camminava con, ero il più bravo a catechismo anavo sempre a messa e la madonna era mio conforto, poi ho incontrato gli Dei
Ratzigirl
00sabato 11 febbraio 2006 15:38
Re:

Scritto da: Leargalad 11/02/2006 15.26
no perchè prima ho trovato gli Dei( la mia religione come ogni religione pagana non si basa sulla fede) poi ho trovato la magia.
Inoltre ho sempre avuto un rapporto strettissimo che ho tuttora cvon gli angeli (si esistono in tutte le religioni compreso il paganesimo sia antico che moderno)cmq è diverso sentivo gesù vicino pregavo sentivo la madonna, ma non Dio inteso come padre, forze perchè nella maggior oparte della bibbia e violento e vendicativo, in ogni caso percepivo la fede sentivo gesù con me ad ogni mio passo, ma era una cosa strana perchè contemporaneo a questo fin da bambino ero stato a passionato di classici ad esempio a 5 leggevo saffo, e poi appassionato agli Dei dell'olimpo, e ne parlvo costantemente, poi avevo una predilezione per artemide, tantè che a volte guardavo con la luna e le parlavo, certo se mi avessero detto se ci credevo avrei detto ovviamente di no, eppure amore verso di lei e gli altri Dei c'è sempre stato da bambino, ma non quant per gesù che camminava con, ero il più bravo a catechismo anavo sempre a messa e la madonna era mio conforto, poi ho incontrato gli Dei



Ma Dio non è vendicativo nella maggior parte della Bibbia... [SM=g27818] ...ammetto che possa sembrare, perchè nell'A.T lo si vede sempre, poi, da mosè in poi scompare per riapparire in Giobbe (e ad una prima lettura, riappare vendicativo), nel Nuovo Testamento che è la sua celebrazione, proprio non c'è.
Questo ad una prima lettura.
Ma, mi chiedo: quanti hanno VERAMENTE letto la Bibbia?
Anche per intero una SOLA volta?!
Ci sono dei libri che la gente neppure sa che esistono: Qeleth,Siracide, Giobbe stesso è citato pochissimo! Il Cantico dei Cantici (che è nella bibbia!!)...in tutto questo, fino al Nuovo Testamento vediamo la Parola del Dio misericordioso, nel N.T vediamo la promessa (la parola) che diventa realtà con Cristo.
Cristo è il Figlio di Dio, della sua stessa sostanza...è il Signore, è lui stesso il protagonista...è misericordioso, e muore addirittura per noi.
Si, è stato un Dio vendicativo (e aveva le sue ragioni) ma rispetto alla pena, quanta è stata la misericordia del perdono, immolandosi per noi sulla croce?
Certo, questo, un uomo non può vederlo alla luce del suo secolo soltanto.E' una considerazione unoiversale in tempo e in spazio la mia, va vista nell tempo e nello spazio, lungo il fluire degli anni.
Leargalad
00sabato 11 febbraio 2006 16:36
lo letta per intero più volte (tre o quattro) e nel vecchio testamento e vendicativo, con gesù si riafferma
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