Maggio Mese dedicato al Rosario di Maria (Meditazioni)

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Caterina63
00venerdì 17 aprile 2009 16:01
Cari Amici...come facevamo nell'altro forum su MSN riapriamo anche per quest'anno un thead dedicato al Mese di Maggio, al Mese del Rosario della Beata Vergine Maria, arricchendoci con canti e meditazioni, con la preghiera, perchè Maria stessa ci guidi ad una azione di conversione continua per noi stessi e verso quanti ci guardano e ci ascoltano....

Ringraziando don Giosy Cento
apriamo il Thread con un canto suo, mariano, stupendo: Madonna del Rosario.... [SM=g7182]




Madonna del Rosario prega per noi
prega per noi, siamo figli tuoi.
Madonna del Rosario prega per noi
prega per noi, siamo figli tuoi.

Sulle ginocchia Tu porti Gesù,;
c'è posto anche per noi.
La Tua corona ci offri quaggiù,
tutti ci lega a Te.
Madre dolcissima, Madre d'amore,
Madre che vegli a Pompei.
Madonna del Rosario prega per noi...

Tu ascolti tutti, sai tutto di noi,
noi ci fidiamo di Te.
Misericordia, o Madre, per noi
poveri figli di Dio.
Guidaci sempre, proteggici Tu
Madre che vivi a Pompei.
Madonna del Rosario prega per noi...

In questa terra che Dio Ti donò
togli violenza e terrore.
Solo la pace chiediamo a Te,
vera giustizia fra noi.
Veglia l'Europa, ritorni a Gesù,
al suo vangelo d'amore.
Madonna del Rosario prega per noi...

vai al sito: www.giosycento.it/


Vi ricordiamo che possiamo usare internet anche per pregare...ad esempio ecco qui, con una Decina del Rosario insieme al Santo Padre.... [SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740717]




Come vedete le occasioni non mancano, forse possiamo aggiungerci molta buona volontà? [SM=g1740733]
Coraggio allora....molto dipende da TE... [SM=g1740738]

Vi segnaliamo inoltre questo altro Thread nel quale si parla di Maria e dell'Ordine Domenicano con annessa la Salve Regina [SM=g27988]
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8347945





[SM=g1740735] [SM=g1740722] [SM=g1740739]
Caterina63
00venerdì 17 aprile 2009 16:10
Per scrupolo....per chi avesse dimenticato il Rosario....per chi lo volesse imparare..... .....


http://www.maranatha.it/rosarium/RVMpage.htm



Rosarium Virginis Mariæ






a cura di Mons. Tommaso Stenico

Congregazione per il Clero - Città del Vaticano

   Dalla Lettera Apostolica di S.S. Giovanni Paolo II Rosarium Virginis Mariæ 
  I Misteri del Rosario - Distribuzione settimanale

  Misteri della Gioia 
 
Misteri della Luce
 
Misteri del Dolore 
 
Misteri della Gloria  
 
Salve Regina - Litanie alla Madonna - Preghiere 
 



(cliccare sugli asterischi)

Come recitare il Rosario?


29. Enunciare il mistero, e magari avere l'opportunità di fissare contestualmente un'icona che lo raffiguri, è come aprire uno scenario su cui concentrare l'attenzione.

30. Per dare fondamento biblico e maggiore profondità alla meditazione, è utile che l'enunciazione del mistero sia seguita dalla proclamazione di un passo biblico corrispondente che, a seconda delle circostanze, può essere più o meno ampio.

31. L'ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. È opportuno che, dopo l'enunciazione del mistero e la proclamazione della Parola, per un congruo periodo di tempo ci si fermi a fissare lo sguardo sul mistero meditato, prima di iniziare la preghiera vocale.

32. Dopo l'ascolto della Parola e la focalizzazione del mistero è naturale che l'animo si innalzi verso il Padre. Gesù, in ciascuno dei suoi misteri, ci porta sempre al Padre, a cui Egli continuamente si rivolge, perché nel suo 'seno' riposa (cfr Gv 1, 18).

33. Le dieci Ave Maria. È questo l'elemento più corposo del Rosario e insieme quello che ne fa una preghiera mariana per eccellenza. Ma proprio alla luce dell'Ave Maria ben compresa, si avverte con chiarezza che il carattere mariano non solo non si oppone a quello cristologico, ma anzi lo sottolinea e lo esalta.

34. La dossologia trinitaria è il traguardo della contemplazione cristiana. Cristo è infatti la via che ci conduce al Padre nello Spirito.

36. Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la corona.

La prima cosa da notare è come la corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell'orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui, tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre




Intenzioni del Papa per la recita del Rosario

39. Oggi all'efficacia di questa preghiera consegno volentieri la causa della pace nel mondo e quella della famiglia.

40. Le difficoltà che l'orizzonte mondiale presenta in questo avvio di nuovo Millennio ci inducono a pensare che solo un intervento dall'Alto può far sperare in un futuro meno oscuro. Il Rosario è preghiera orientata per sua natura alla pace, per il fatto stesso che consiste nella contemplazione di Cristo, Principe della pace e « nostra pace » (Ef 2,14).

41. …il Rosario è anche, da sempre, preghiera della famiglia e per la famiglia. Un tempo questa preghiera era particolarmente cara alle famiglie cristiane, e certamente ne favoriva la comunione. Occorre non disperdere questa preziosa eredità. Bisogna tornare a pregare in famiglia e a pregare per le famiglie, utilizzando ancora questa forma di preghiera. La famiglia che prega unita, resta unita.
La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po' il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro, si condividono con lui gioie e dolori, si mettono nelle sue mani bisogni e progetti, si attingono da lui la speranza e la forza per il cammino.

42. A questa preghiera è anche bello e fruttuoso affidare l'itinerario di crescita dei figli. Pregare col Rosario per i figli, e ancor più con i figli, educandoli fin dai teneri anni a questo momento giornaliero di « sosta orante » della famiglia, non è, certo, la soluzione di ogni problema, ma è un aiuto spirituale da non sottovalutare

Giovanni Paolo II Rosarium Beate Virginis Mariae



__________________
"Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in Italia e nel mondo intero" (Santa Caterina da Siena)


Questa Preghiera che segue....me la insegnarono le Suore Domenicane Missionarie di san Sisto, quando ero al collegio.......
Ogni anno a Maggio, andavamo in pellegrinaggio sia alle Tre Fontane, quanto al Divino Amore, e lì si alzava al Cielo la seguente supplica che da allora non ho più dimenticato....


O Maria, Regina del mese di Maggio e Madre degli Uomini.

Eccoci a Te, come ritornati da un lungo cammino senza meta.
Eccoci a Te, come stremati dalla ricerca di Pace e di felicità
Tu puoi ridonarci la speranza e l'ardire.

Noi ritorniamo a Te, perchè il tuo sorriso e la tua bellezza,
ci facciano dimenticare tante cose che ci angustiano e ci turbano.
Noi ritorniamo a Te, in questa primavera dell'anno,
per risentire la tua voce materna, ammonitrice e dolce.
Noi ritorniamo a Te, dopo in nostri sbandamenti,
perchè tu ci indichi la strada da percorrere:
quella segnata da Gesù ai suoi veri seguaci,
difficile e impegnativa, stretta e sassosa,
ma l'unica orientata veramente al successo.

Guidaci all'ascolto del Tuo Figlio;
guidaci ad impegnativi propositi
capaci di rifare il mondo così stanco
e così affamato di serenità:
Tu ci conosci!

Sai quello che vogliamo, quello che possiamo,
quello di cui abbiamo veramente bisogno:
aiutaci ad ottenerlo da Dio,
o Regina del Mondo,
o Madre di tutti

Amen!


Caterina63
00mercoledì 29 aprile 2009 18:58
Dall'Udienza generale di oggi, 29.4.2009 il Papa Benedetto XVI ha tratto dal patriarca Germano di cui ha parlato, la seguente e stupenda riflessione...

Il Patriarca Germano curava molto le celebrazioni liturgiche e, per un certo tempo, fu ritenuto anche l'instauratore della festa dell'Akatistos. Come è noto, l'Akatistos è un antico e famoso inno sorto in ambito bizantino e dedicato alla Theotokos, la Madre di Dio. Nonostante che dal punto di vista teologico non si possa qualificare Germano come un grande pensatore, alcune sue opere ebbero una certa risonanza soprattutto per certe sue intuizioni sulla mariologia. Di lui sono state conservate, in effetti, diverse omelie di argomento mariano e alcune di esse hanno segnato profondamente la pietà di intere generazioni di fedeli sia in Oriente che in Occidente. Le sue splendide Omelie sulla Presentazione di Maria al Tempio sono testimonianze tuttora vive della tradizione non scritta delle Chiese cristiane. Generazioni di monache, di monaci e di membri di numerosissimi Istituti di Vita Consacrata, continuano ancora oggi a trovare in quei testi tesori preziosissimi di spiritualità.

Creano ancora adesso stupore anche alcuni testi mariologici di Germano che fanno parte delle omelie tenute
In SS. Deiparae dormitionem, festività corrispondente alla nostra festa dell'Assunzione.

Fra questi testi il Papa Pio XII ne prelevò uno che incastonò come una perla nella Costituzione apostolica Munificentissimus Deus (1950), con la quale dichiarò dogma di fede l'Assunzione di Maria. Questo testo il Papa Pio XII citò nella menzionata Costituzione, presentandolo come uno degli argomenti in favore della fede permanente della Chiesa circa l'Assunzione corporale di Maria in cielo
.
Germano scrive: 
"Poteva mai succedere, santissima Madre di Dio, che il cielo e la terra si sentissero onorati dalla tua presenza, e tu, con la tua partenza, lasciassi gli uomini privi della tua protezione? No.
È impossibile pensare queste cose. Infatti come quando eri nel mondo non ti sentivi estranea alle realtà del cielo, così anche dopo che sei emigrata da questo mondo non ti sei affatto estraniata dalla possibilità di comunicare in spirito con gli uomini... Non hai affatto abbandonato coloro ai quali hai garantito la salvezza... infatti il tuo spirito vive in eterno né la tua carne subì la corruzione del sepolcro. Tu, o Madre, sei vicina a tutti e tutti proteggi e, benché i nostri occhi siano impediti dal vederti, tuttavia sappiamo, o Santissima, che tu abiti in mezzo a tutti noi e ti rendi presente nei modi più diversi...
Tu (Maria) ti riveli tutta, come sta scritto, nella tua bellezza.
Il tuo corpo verginale è totalmente santo, tutto casto, tutto casa di Dio così che, anche per questo, è assolutamente refrattario ad ogni riduzione in polvere. Esso è immutabile, dal momento che ciò che in esso era umano è stato assunto nella incorruttibilità, restando vivo e assolutamente glorioso, incolume e partecipe della vita perfetta.
Infatti era impossibile che fosse tenuta chiusa nel sepolcro dei morti colei che era divenuta vaso di Dio e tempio vivo della santissima divinità dell'Unigenito.
D'altra parte noi crediamo con certezza che tu continui a camminare con noi"
(PG 98, coll. 344B-346B, passim). 



Caterina63
00sabato 9 maggio 2009 07:28
Ed oggi voglio chiedervi di assumervi uno specifico compito: pregate, per favore, per me ogni giorno del mio pellegrinaggio; per il mio spirituale rinnovamento nel Signore e per la conversione dei cuori al modo di perdonare e di solidarizzare che è proprio di Dio, così che la mia speranza - la nostra speranza – per l’unità e la pace nel mondo porti frutti abbondanti.
(Benedetto XVI dalla Regina Pacis ad Amman- Giordania 8.5.2009)

Ci vogliamo fermare a raccogliere questo appello per inserirlo ogni giorno nel Rosario, in ogni nostra Preghiera...

Oremus pro Pontifice nostro Benedicto
Dominus conservet eum et vivificet eum et
beatum faciat eum in terra
et non tradat eum in animam inimicorum eius


Preghiamo per il Papa Benedetto.
Il Signore Lo conservi, Gli doni vita e salute,
Lo renda felice sulla terra
e Lo preservi da ogni male. Amen.







La Preghiera per il Pontefice scritta da Papa Leone XIII

O Signore, noi siamo milioni di credenti, che ci prostriamo ai tuoi piedi e ti preghiamo che Tu salvi, protegga e conservi lungamente il Sommo Pontefice, padre della grande società delle anime e pure padre nostro. In questo giorno, come in tutti gli altri, anche per noi egli prega, offrendo a te con fervore santo l'Ostia d'amore e di pace.

Ebbene, volgiti, o Signore, con occhio pietoso anche a noi, che quasi dimentichi di noi stessi preghiamo ora soprattutto per lui. Unisci le nostre orazioni con le sue e ricevile nel seno della tua infinita misericordia, come profumo soavissimo della carità viva ed efficace, onde i figliuoli sono nella Chiesa uniti al padre. Tutto ciò ch'egli ti chiede oggi, anche noi te lo chiediamo con lui.

Se egli piange o si rallegra o spera o si offre vittima di carità per il suo popolo, noi vogliamo essere con lui; desideriamo anzi che la voce delle anime nostre si confonda con la sua. Deh! per pietà fa' Tu, o Signore, che neppure un solo di noi sia lontano dalla sua mente e dal suo cuore nell'ora in cui egli prega e offre a te il Sacrificio del tuo benedetto Figliuolo.
E nel momento in cui il nostro veneratissimo Pontefice, tenendo tra le sue mani il Corpo stesso di Gesù Cristo, dirà al popolo sul Calice di benedizioni queste parole: «La pace del Signore sia sempre con voi», Tu fa', o Signore, che la pace tua dolcissima discenda con una efficacia nuova e visibile nel cuore nostro ed in tutte le nazioni.
Amen.


Indulgentia quingentorum dierum semel in die (Leo XIII, Audientia 8 maii 1896; S. Paen. Ap., 18 ian. 1934).



 

Caterina63
00sabato 23 maggio 2009 23:22
Notiziario da Misilmeri, città natale di Madre Lalia:


E’ certamente unica nel suo genera la festa del Cuore Immacolato di Maria.

Festa voluta, nel 1878, dai fondatori della Confraternita, dalla Serva di Dio Madre Antonia Lalia e da P. Valentino Baudo fondatore anche della “Chiesa Nuova”.
 
La 131 ª Festa del Cuore Immacolato di Maria con la tradizionale processione e i  “ Toselli”, per disposizioni della Curia Arcivescovile si svolgerà domenica 17 maggio alle ore 18,00.


In occasione del “Mese di Maggio 2009” e del 25° anniversario sacerdotale del nostro concittadino P. Pino Vitrano, la parrocchia Cuore Immacolato di Maria intende promuovere per tutto il mese, una raccolta di fondi da destinare alla “Missione di Speranza e Carità” di Biagio Conte (Palermo).

Questo mese di maggio oltre che dalla solidarietà, sarà caratterizzato anche dalla celebrazione di sabato 2 maggio, al Collegio di Maria, in ricordo della fondazione della confraternita (1871), e dei suoi fondatori Don Girolamo Lo Presti e la Serva di Dio Madre Antonia La Lia.

Altro segno importante sarà la presenza dei parroci di Misilmeri che celebreranno a turno, la Santa Messa domenicale delle ore 19,30. Si chiuderà il mese con la celebrazione del 31 maggio e il Canto del Te Deum.





Teniamoci uniti con il Rosario[SM=g27998]


Caterina63
00domenica 24 maggio 2009 00:00
Mese di Maggio....prendiamo il Rosario....


Buona meditazione....


Sorriso eccola una bella foto da dentro il Sepolcro....
















 










 
Caterina63
00lunedì 25 maggio 2009 10:38
[SM=g1740733] Dal blog amico Cantuale Antonianum:

antoniodipadova.blogspot.com/2009/05/canti-mariani-salve-mater-misericord...


Canti mariani: Salve Mater misericordiae
Tra i più popolari canti mariani del mese di maggio si annovera senza dubbio il Salve Mater Misericordiae, un inno di origine carmelitana, inframezzato ad ogni stanza da un ritornello. Ve lo propongo nell'esecuzione del maestro giapponese di gregoriano, Yoshiro Kurebayashi. A seguire spartito e file midi per il karaoke (rimaniamo in giappone, no?)



Cliccare qui per far partire il MIDI

romaaeterna.jp/basil/sb125.mid


Salve máter misericórdiæ,
Máter Déi, et máter véniæ,
Máter spéi, et máter grátiæ,
máter pléna sanctæ lætítiæ.
O María!
1 Sálve, décus humáni géneris,
Sálve Vírgo dígnior céteris,
Quæ vírgines ómnes transgréderis,
et áltius sédes in súperis,
O María!

* Salve máter misericórdiæ,

2 Sálve félix Vírgo puérpera:
Nam qui sédet in Pátris déxtera,
Caélum régens, térram et aéthera,
Intrá túa se cláusit víscera,
O María!

* Salve máter misericórdiæ,

3 Te creávit Páter ingénitus,
Adamávit te Unigénitus,
Fecundávit te sánctus Spíritus,
Tu és fácta tóta divínitus,
O María!

* Salve máter misericórdiæ,

4 Te creávit Déus mirábilem,
Te respéxit ancíllam húmilem,
Te quæsívit spónsam amábilem,
Tíbi múmquam fécit consímilem,
O María!


* Salve máter misericórdiæ,

5 Te beátam laudáre cúpiunt
Omnes jústi, sed non suffíciunt;
Múltas láudes de te concípiunt,
Sed in íllis prórsus defíciunt,
O Mária!


* Salve máter misericórdiæ,

6 Esto, Máter, nóstrum solátium;
Nóstrum ésto, tu Vírgo, gáudium;
Et nos tándem post hoc exsílium,
Laétos júnge chóris cæléstium,
O Mária!


* Salve máter misericórdiæ
,




[SM=g1740722] [SM=g1740721] [SM=g1740722] [SM=g1740721] [SM=g1740722] [SM=g1740721]

[SM=g1740738]
Caterina63
00sabato 1 maggio 2010 23:01
[SM=g1740733] Riprendiamo le meditazioni per il Mese di Maggio di questo 2010...

è trascorso un anno...auspichiamo per tutti il progressivo perfezionamento dello spirito....
Non sentiamoci scoraggiati se in questo anno non tutto è andato secondo i buoni propositi fatti, ritentiamo, rialziamoci, corriamo verso quelle braccia spalancate, ritorniamo a quel Volto materno...la nostra costanza nel voler piacere a Gesù sia più forte delle nostre debolezze, chiediamo aiuto alla Madre, Ella è lì che ci attende proprio per questo...

Vi suggeriamo e vi offriamo di scaricare questi due file in pfd

Ratzinger: il Rosario culla l'anima
it.gloria.tv/?media=71724


Una corona per NON sprecare parole
it.gloria.tv/?media=71723


e ancora:

it.gloria.tv/?media=70608



[SM=g1740738]


[SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740750] [SM=g1740752]



[SM=g1740717] Per chi non lo avesse mai visto, ecco un eccezionale filmato del 1896, IL PRIMO VIDEO CHE RITRAE UN PONTEFICE, ED IL PRIMO PONTEFICE AD ESSERE RIPRESO DA UN VIDEO, ecco Papa Leone XIII.... [SM=g1740721]

it.gloria.tv/?media=62730

[SM=g1740738]



[SM=g1740750] [SM=g1740752]


A tutti auguriamo un buon Mese Mariano dedicato alla Mamma per eccellenza, Maria, Madre di Dio e Madre nostra....

Prendiamo il Rosario, ricordiamo che l'8 maggio ci sarà la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei, per questo ascoltiamo con tenerezza la voce di Papa Leone XIII mentre dice l'Ave Maria....il Papa che diede il via alla costruzione del Santuario di Pompei, ascoltando il beato Bartolo Longo, e scrisse molte Encicliche sul Rosario....


[SM=g1740738]


it.gloria.tv/?media=71211

[SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740750] [SM=g1740752]





Caterina63
00lunedì 10 maggio 2010 23:37
PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE

RIFLESSIONE DI S.E. MONS. GIAMPAOLO CREPALDI
(oggi Vescovo di Trieste)

Il Rosario per la pace

L'enciclica Rerum novarum, con la quale nel 1891 Leone XIII, il Papa del Rosario, iniziava la storia moderna della dottrina sociale della Chiesa, si conclude con un inno alla carità, regina delle virtù sociali: "Coloro che hanno il dovere di provvedere al bene dei popoli - scrive il Papa - alimentino in sé e accendano negli altri, nei grandi e nei piccoli, la carità, signora e regina di tutte le virtù. La salvezza desiderata dev'essere principalmente frutto di una effusione di carità; intendiamo dire quella carità cristiana che compendia in sé tutto il Vangelo e che, pronta sempre a sacrificarsi per il prossimo, è il più sicuro antidoto contro l'orgoglio e l'egoismo del secolo" (n. 45). La carità cristiana permette, come afferma l'enciclica in un altro passo bellissimo - e assai noto - del paragrafo 21, di andare oltre l'amicizia sociale, verso l'amore fraterno.

A distanza di oltre un secolo, Giovanni Paolo II, nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, insegna che il Rosario è "preghiera di pace anche per i frutti di carità che produce" (n. 40), Egli si riferisce alla carità cristiana, che Leone XIII poneva alla base della pacifica convivenza civile. Questa carità dipende largamente dalla preghiera, specialmente da quella che si esprime nella recita del Rosario. La pace, intesa secondo la lezione della Pacem in Terris - di cui celebreremo tra qualche mese il quarantesimo anniversario - come l'"ordine fondato sulla verità, costruito secondo giustizia, vivificato e integrato dalla carità e posto in atto dalla libertà" (n. 89), è un frutto che si può pienamente ottenere solo grazie ad un "intervento dall'Alto" (Giovanni Paolo II, Lett. ap. Rosarium Virginis Mariae, 40) e con un nuovo orientamento dei cuori che dia frutti di carità.

Il Santo Padre, ponendo in risalto il profondo legame che intercorre tra pace e preghiera del Rosario, per il medium della virtù cristiana della carità, ci invita a considerare l'intera dottrina sociale della Chiesa e il suo scopo ultimo - la pace, appunto, dono di Dio - nei loro strettissimi rapporti con la preghiera e la preghiera mariana in particolare. Ci sollecita a collocare l'intero sviluppo della dottrina sociale della Chiesa nell'orizzonte della contemplazione di Cristo che la recita del Rosario vuole favorire. Ci spinge, quindi, a considerare in profondità l'anima mariana dell'insegnamento sociale del Magistero, la centralità del mistero di Maria nella dottrina sociale della Chiesa.

La Lettera apostolica del Papa sul Rosario getta una luce nuova sul ruolo della Beata Vergine nella dottrina sociale della Chiesa. Questa dottrina, in quanto "annuncia Dio ed il mistero di salvezza in Cristo" (Centesimus annus, 54), è saldamente incentrata sul "sì" pronunciato da Maria all'Angelo, un "sì" frutto di carità, atto di carità e generatore di carità. Anche quello che la Chiesa esprime nella sua dottrina sociale è un "sì": è l'accettazione del disegno di Dio sull'umanità; un "sì" a rinnovati rapporti sociali, non solo di amicizia, ma anche di amore fraterno; ad un impegno a servizio dei fratelli, da guardare con gli occhi illuminati dalla luce che riverbera dal Volto di Cristo, contemplato nella preghiera. Enunciando la sua dottrina sociale, la Chiesa, conformandosi a Maria, Mater Ecclesiae, invita a fare quello che Gesù ci dirà (cfr Gv 2, 5); anch'essa presenta Cristo a tutte le genti come se fosse nella Grotta di Betlemme e propone la realizzazione delle virtù nel quotidiano come se frequentasse Gesù nelle attività familiari della casa di Nazareth. La Chiesa elabora la sua dottrina sociale imitando Maria che medita nel Suo cuore (cfr Lc 2, 19) la volontà del Signore, e "rimane accanto a Cristo nel suo cammino verso e con gli uomini" (Centesimus annus, 62). La dottrina sociale della Chiesa nasce sotto la Croce, con Maria inginocchiata: con questa dottrina la Chiesa si fa carico delle sofferenze e delle ingiustizie e indica a tutti gli uomini gli orizzonti di un mondo nuovo: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose" (Ap 21, 5).

Il mistero mariano illumina il messaggio di pace della dottrina sociale della Chiesa e lo radica maggiormente nella sua origine, in Cristo. Sotto vari aspetti, la dimensione teologica mariana della dottrina sociale della Chiesa attende ancora di essere esplorata e approfondita. La Lettera apostolica del Papa sul Rosario implicitamente pone questo rapporto e chiede questo approfondimento. Non va dimenticato che le ultime due encicliche sociali di Giovanni Paolo II terminano entrambe con un pensiero e una preghiera rivolti a Maria.

All'interno di questo rapporto tra dottrina sociale della Chiesa e preghiera mariana, tanto denso di rimandi teologici tutti ancora da valorizzare pienamente, si colloca lo stretto legame tra il Rosario e la pace di cui si occupa il paragrafo 40 della recente Lettera apostolica del Papa. Attraverso la "via" di Maria, il cristiano può dire con san Paolo "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2, 20). Questa è la spiritualità cristiana: non solo devozione, ma soprattutto e prima di tutto accoglienza della vita di Grazia nella totalità della nostra esistenza. Il Rosario, nella sua contemplazione orante del mistero di Cristo, nato, crocifisso e risorto per noi, alimenta la spiritualità del cristiano, che non è mai separazione e distacco dalla vita quotidiana e sociale.

Nella Laborem exercens Giovanni Paolo II insegna che il problema dello sviluppo dell'uomo e del lavoro può essere risolto solo con una nuova spiritualità del lavoro (n. 26). Ciò, naturalmente, vale non solo per il lavoro, ma per ogni altro ambito di impegno storico e sociale, come ben sottolinea la Mater et magistra di Giovanni XXIII: "Qualora si garantisca nelle attività e nelle istituzioni temporali l'apertura ai valori spirituali e ai fini soprannaturali, si rafforza in esse la efficienza rispetto ai loro fini specifici ed immediati" (n. 235). La spiritualità cristiana non è evasione, ma elevazione. Le vite sante hanno sempre prodotto anche grandi opere, perché l'ascesi cristiana non è disprezzo del mondo, ma capacità di accoglierlo e purificarlo.

Questo è il messaggio centrale del paragrafo 40 della Lettera apostolica sul Rosario. La preghiera e la contemplazione di Cristo per la "via" di Maria producono, come si diceva all'inizio, frutti di carità. I misteri gaudiosi contemplano la vita nascosta di Gesù Bambino e inducono ad accogliere e promuovere la vita. Nei misteri della luce si contempla l'annuncio del Regno di Cristo e ciò spinge a vivere nel quotidiano le beatitudini. Nei misteri dolorosi si fissa lo sguardo su Cristo crocifisso e questo comporta un curvarsi, come cirenei, sull'uomo sofferente. Nei misteri gloriosi si contempla Cristo risorto, ma ciò significa impegnarsi per contribuire a rendere nuove tutte le cose.

Il paragrafo conclude questa prospettiva indicandoci, in sintesi, la funzione essenziale del Rosario che "mentre ci fa fissare gli occhi su Cristo... ci rende anche costruttori della pace nel mondo".

La Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae ci propone un impegnativo ed affascinante programma. Un programma personale e comunitario di preghiera mariana che produce anche molti frutti di carità. Un programma, altrettanto personale e comunitario, di recupero della dottrina sociale della Chiesa e dei suoi insegnamenti da rileggere nella loro dimensione teologica mariana. Il Rosario sta al centro di ambedue i programmi, entrambi sicuro percorso per ottenere avanzamenti e miglioramenti sulla via della pace.


Caterina63
00giovedì 13 maggio 2010 17:37

ATTENZIONE:
per leggere i testi e "vedere" attraverso le foto della visita del Papa a Fatima (oggi sono 93 anni dalla prima Apparizione), CLICCATE QUI A SEGUIRE:


Benedetto XVI in visita a Fatima in Portogallo dall'11 al 14 Maggio 2010




Fratelli e sorelle, in questo luogo stupisce osservare come tre bambini si sono arresi alla forza interiore che li ha invasi nelle apparizioni dell’Angelo e della Madre del Cielo.

Qui, dove tante volte ci è stato chiesto di recitare il Rosario, lasciamoci attrarre dai misteri di Cristo, i misteri del Rosario di Maria. La recita del rosario ci consente di fissare il nostro sguardo e il nostro cuore in Gesù, come faceva sua Madre, modello insuperabile della contemplazione del Figlio. Nel meditare i misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi mentre recitiamo le «Ave Maria», contempliamo l’intero mistero di Gesù, dall’Incarnazione fino alla Croce e alla gloria della Risurrezione; contempliamo l’intima partecipazione di Maria a questo mistero e la nostra vita in Cristo oggi, che pure si presenta tessuta di momenti di gioia e di dolore, di ombre e di luce, di trepidazione e di speranza. La grazia invade il nostro cuore suscitando il desiderio di un incisivo ed evangelico cambiamento di vita in modo da poter dire con san Paolo: «Per me il vivere è Cristo» (Fil 1,21), in una comunione di vita e destino con Cristo.








 

 



Caterina63
00sabato 15 maggio 2010 11:35
Pope Benedict XVI prays in front of the Madonna statue in Fatima, on May 12, 2010. Pope Benedict XVI arrived today at Fatima, one of Christianity's most popular shrines, cheered by tens of thousands of flag-waving pilgrims. Benedict, the third pope to visit Fatima, toured the shrine's vast esplanade, which turned into a sea of colour as the huge crowd waved yellow and white Vatican flags and hats, as well as the red and green of Portugal.

Pope Benedict XVI prays in front of the Madonna statue in Fatima, on May 12, 2010. Pope Benedict XVI arrived today at Fatima, one of Christianity's most popular shrines, cheered by tens of thousands of flag-waving pilgrims. Benedict, the third pope to visit Fatima, toured the shrine's vast esplanade, which turned into a sea of colour as the huge crowd waved yellow and white Vatican flags and hats, as well as the red and green of Portugal.


Pope Benedict XVI prays in front of the Madonna di Fatima statue in Fatima, on May 12, 2010. Pope Benedict XVI urged priests Wednesday to take a 'firm stand' for their vocation at a time when the Catholic Church is being rocked by a succession of scandals over paedophile priests. Benedict, the third pope to visit Fatima, one of Christianity's most popular shrines, addressed priests, deacons and seminarians after vespers at the Church of the Most Holy Trinity.


Pope Benedict XVI prays in front of the statue of the Virgin Mary at Fatima's Sanctuary, Wednesday, May 12 2010. The Pope arrived Tuesday for a four-day visit to Portugal.


Pope Benedict XVI prays in front of the image of Our Lady of Fatima after arriving to Catholic Fatima shrine in central Portugal May 12, 2010.



ATTO DI AFFIDAMENTO E CONSACRAZIONE DEI SACERDOTI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

PREGHIERA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Chiesa SS.ma Trinità - Fátima
Mercoledì, 12 maggio 2010

Madre Immacolata,
in questo luogo di grazia,
convocati dall'amore del Figlio tuo Gesù,
Sommo ed Eterno Sacerdote, noi,
figli nel Figlio e suoi sacerdoti,
ci consacriamo al tuo Cuore materno,
per compiere con fedeltà la Volontà del Padre.

Siamo consapevoli che, senza Gesù,
non possiamo fare nulla di buono (cfr Gv 15,5)
e che, solo per Lui, con Lui ed in Lui,
saremo per il mondo
strumenti di salvezza.

Sposa dello Spirito Santo,
ottienici l'inestimabile dono
della trasformazione in Cristo.
Per la stessa potenza dello Spirito che,
estendendo su di Te la sua ombra,
ti rese Madre del Salvatore,
aiutaci affinché Cristo, tuo Figlio,
nasca anche in noi.
Possa così la Chiesa
essere rinnovata da santi sacerdoti,
trasfigurati dalla grazia di Colui
che fa nuove tutte le cose.

Madre di Misericordia,
è stato il tuo Figlio Gesù che ci ha chiamati
a diventare come Lui:
luce del mondo e sale della terra
(cfr Mt 5, 13-14).

Aiutaci,
con la tua potente intercessione,
a non venir mai meno a questa sublime vocazione,
a non cedere ai nostri egoismi,
alle lusinghe del mondo
ed alle suggestioni del Maligno.

Preservaci con la tua purezza,
custodiscici con la tua umiltà
e avvolgici col tuo amore materno,
che si riflette in tante anime
a te consacrate
diventate per noi
autentiche madri spirituali.

Madre della Chiesa,
noi, sacerdoti,
vogliamo essere pastori
che non pascolano se stessi,
ma si donano a Dio per i fratelli,
trovando in questo la loro felicità.
Non solo a parole, ma con la vita,
vogliamo ripetere umilmente,
giorno per giorno,
il nostro "eccomi".

Guidati da te,
vogliamo essere Apostoli
della Divina Misericordia,
lieti di celebrare ogni giorno
il Santo Sacrificio dell'Altare
e di offrire a quanti ce lo chiedono
il sacramento della Riconciliazione.

Avvocata e Mediatrice della grazia,
tu che sei tutta immersa
nell'unica mediazione universale di Cristo,
invoca da Dio, per noi,
un cuore completamente rinnovato,
che ami Dio con tutte le proprie forze
e serva l'umanità come hai fatto tu.

Ripeti al Signore
l'efficace tua parola:
"non hanno più vino" (Gv 2,3),
affinché il Padre e il Figlio riversino su di noi,
come in una nuova effusione,
lo Spirito Santo.

Pieno di stupore e di gratitudine
per la tua continua presenza in mezzo a noi,
a nome di tutti i sacerdoti,
anch'io voglio esclamare:
"a che cosa devo che la Madre del mio Signore
venga a me?" (Lc 1,43)

Madre nostra da sempre,
non ti stancare di "visitarci",
di consolarci, di sostenerci.
Vieni in nostro soccorso
e liberaci da ogni pericolo
che incombe su di noi.
Con questo atto di affidamento e di consacrazione,
vogliamo accoglierti in modo
più profondo e radicale,
per sempre e totalmente,
nella nostra esistenza umana e sacerdotale.

La tua presenza faccia rifiorire il deserto
delle nostre solitudini e brillare il sole
sulle nostre oscurità,
faccia tornare la calma dopo la tempesta,
affinché ogni uomo veda la salvezza
del Signore,
che ha il nome e il volto di Gesù,
riflesso nei nostri cuori,
per sempre uniti al tuo!

Così sia!



People arrive at Fatima sanctuary  ahead of Pope Benedict XVI visit, Portugal, Wednesday, May 12, 2010. Pope Benedict XVI recalled Portugal's glorious past as a country of adventurers and missionaries who spread Catholicism around the globe in urging a rediscovery of its Christian heritage Wednesday _ a key theme of his message to an increasingly secularized Europe.




Benedetto XVI in visita a Fatima in Portogallo dall'11 al 14 Maggio 2010




Caterina63
00sabato 15 maggio 2010 23:43
[SM=g1740722] Viaggio Apostolico di Papa Benedetto XVI - 12 maggio 2010

Benedizione delle fiaccole e Recita del Santo Rosario presieduti da Papa Benedetto XVI

Video integrale che potrete scaricare sia in video o solo in audio, oppure metterlo sulle vostre pagine web... [SM=g1740721]



it.gloria.tv/?media=74867

[SM=g1740738]


[SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740750] [SM=g1740752]


12PORTE - 20 maggio 2010 - BOLOGNA: La Messa solenne dell'Ascensione, a chiusura delle celebrazioni mariane, è stata presieduta quest'anno dal cardinale Antonio Cañizares, già Arcivescovo di Toledo e Primate di Spagna, e attualmente Prefetto della Congregazione Vaticana per il Culto divino. Mons. Andrea Caniato lo ha incontrato al termine della celebrazione.

it.gloria.tv/?media=76640








Caterina63
00martedì 25 maggio 2010 18:30
Benedetto XVI e il mese mariano: la Vergine ci invita a guardare Gesù con gli occhi della fede

Si avvia alla conclusione il mese mariano. Un periodo, ci ricorda Benedetto XVI, da vivere assieme alla Vergine per metterci in ascolto di Dio. Come da tradizione, il 31 maggio, il Papa chiuderà le celebrazioni del mese dedicato a Maria, nei Giardini Vaticani. In questo servizio di Alessandro Gisotti, ripercorriamo alcune meditazioni di Benedetto XVI sulla fede di Maria, modello per ogni cristiano:

“Alla scuola di Maria, impariamo anche noi a riconoscere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita” e a “crescere secondo la pienezza di Cristo”. Benedetto XVI ci invita “a imparare da Colei la cui fede è senza ombre e senza incrinature”. La Vergine, sottolinea, “vede” con gli occhi della fede l’opera di Dio nella storia. Per questo, ribadisce, il suo Magnificat “resta la più vera e profonda interpretazione della storia”. Maria vede che i “troni dei potenti di questo mondo sono tutti provvisori, mentre il trono di Dio è l’unica roccia che non muta e non cade”. I cristiani, esorta dunque il Papa, imitino Maria vivendo con “il Magnificat nel cuore”:

"Portiamo in noi i medesimi sentimenti di lode e di ringraziamento di Maria verso il Signore, la sua fede e la sua speranza, il suo docile abbandono nelle mani della Provvidenza divina. Imitiamo il suo esempio di disponibilità e generosità nel servire i fratelli. Solo, infatti, accogliendo l’amore di Dio e facendo della nostra esistenza un servizio disinteressato e generoso al prossimo, potremo elevare con gioia un canto di lode al Signore". (Chiusura mese mariano, 31 maggio 2008)
Il Papa si sofferma sulla natura del cuore di Maria, “modello di carità della Chiesa”. E’ lo stesso Gesù, afferma, che spinge Maria “infondendole lo slancio generoso di andare incontro al prossimo che ha bisogno”. E’ Gesù, soggiunge, che “l’aiuta a superare tutto, lasciandosi guidare dalla fede che opera mediante la carità”:

“Il cuore di Maria, in perfetta consonanza con il Figlio divino, è tempio dello Spirito di verità, dove ogni parola e ogni avvenimento vengono custoditi nella fede, nella speranza e nella carità”. (Chiusura mese mariano, 31 maggio 2009)
Noi, è l’esortazione del Pontefice, possiamo rivolgerci a Maria con la preghiera. In particolare, con il Rosario che “ci fa ripercorrere gli eventi della vita del Signore in compagnia della Beata Vergine, conservandoli, come Lei, nel nostro cuore”. Benedetto XVI non manca così di rivolgere il pensiero alla relazione speciale tra Maria, lo Spirito Santo e la Chiesa:

"Nella Pentecoste, la Vergine Madre appare nuovamente come Sposa dello Spirito, per una maternità universale nei confronti di tutti coloro che sono generati da Dio per la fede in Cristo. Ecco perché Maria è per tutte le generazioni immagine e modello della Chiesa, che insieme allo Spirito cammina nel tempo invocando il ritorno glorioso di Cristo: 'Vieni, Signore Gesù'”. (Chiusura mese mariano, 31 maggio 2009)
Maria, ci ricorda il Papa, è la prima ad aver accolto Cristo e per questo è ricolmata di gioia dallo Spirito Santo. Seguendola ed imitandola, siamo tutti chiamati a vivere questo stato di grazia:

“Accogliere Gesù e portarlo agli altri è la vera gioia del cristiano! Cari fratelli e sorelle, seguiamo ed imitiamo Maria, un’anima profondamente eucaristica, e tutta la nostra vita diventerà un Magnificat”. (Chiusura mese mariano, 31 maggio 2005).

Fonte: Radio Vaticana


Caterina63
00martedì 25 maggio 2010 18:32

[SM=g1740733] Gli incontri del rosario
Scopriamo insieme di cosa si tratta...


Uno degli obiettivi nella “vita del Movimento” è l’interesse di coloro che, “incuriositi”, si accostano timidamente e cercano capire il “segreto” della fedeltà di coloro che hanno trovato nel santo rosario il “compagno di viaggio” del loro cammino di fede, di coloro che si interrogano sul perché dell’attività dei tanti “gruppi del rosario” che, nei vari luoghi, mantengono ordinariamente vivo quel perenne Cenacolo di riflessione e preghiera in cui, con il rosario, la presenza della Beata Vergine Maria continua ad “attrarre” il fuoco dello Spirito che “plasma” in ognuno l’uomo nuovo.

Se vuoi saperne di più clicca qui
Movimento Domenicano del Rosario
www.sulrosario.org
movrosar@tin.it

Intanto ti offriamo, con questo video, l'occasione per meditare sulla bellissima testimonianza, e la conseguente catechesi, del Santo Padre Benedetto XVI nel suo recente pellegrinaggio a Fatima lo scorso 13.5.2010

it.gloria.tv/?media=77559

Il canto di sottofondo è:

Vorrei essere un fiore

Vorrei essere un fiore, un fiore dell'altar,

perchè sul tuo bel cuore potessi riposar.

- O fior del ciel Maria, col Figlio tuo
divin

deh! fà ch'io sempre sia un fior del tuo giardin.

Vorrei esser l'incenso, l'incenso dell'altar,

perchè d'amore immenso potessi a te volar.

- O fior del ciel Maria.....

Vorrei essere fiamma, la fiamma dell'altar,

per te d'amore, o mamma, potermi consumar.

- O fior del ciel Maria....



Un grazie al Coro "S.Veronica" Parrocchia di S. Maria Nascente in Bonemerse (CR) il cui CD "Inni e Canti" potrete trovare dai multimedia della san paolo.





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Caterina63
00mercoledì 26 maggio 2010 00:59
13 Maggio - Beata Vergine Maria di Fatima


Oggi si celebrano le apparizioni della Vergine Maria a Fatima, in Portogallo nel 1917. A tre pastorelli, Lucia di Gesù, Francesco e Giacinta, apparve per sei volte la Madonna che lasciò loro un messaggio per tutta l’umanità. Il vescovo di Leiria, nella sua lettera pastorale a chiusura del cinquantenario, ha affermato che il messaggio di Fatima "racchiude un contenuto dottrinale tanto vasto da poter certamente affermare che non gli sfugge alcuno dei temi fondamentali della nostra fede cristiana...".


Era la domenica 13 maggio 1917; i tre cuginetti dopo aver assistito alla Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Fatima, tornarono ad Aljustrel per prepararsi a condurre al pascolo le loro pecore.
Il tempo primaverile era splendido e quindi decisero di andare questa volta fino alla Cova da Iria, una grande radura a forma di anfiteatro, delimitata verso nord da una piccola altura.
Mentre allegri giocavano, nel cielo apparve un bagliore come lampi di fulmini, per cui preoccupati per un possibile temporale in arrivo, decisero di ridiscendere la collina per portare il gregge al riparo.
A metà strada dal pendio, vicino ad un leccio, la luce sfolgorò ancora e pochi passi più avanti videro una bella Signora vestita di bianco ritta sopra il leccio, era tutta luminosa, emanante una luce sfolgorante; si trovavano a poco più di un metro e i tre ragazzi rimasero stupiti a contemplarla; mentre per la prima volta la dolce Signora parlò rassicurandoli: “Non abbiate paura, non vi farò del male”.

Il suo vestito fatto di luce e bianco come la neve, aveva per cintura un cordone d’oro; un velo merlettato d’oro le copriva il capo e le spalle, scendendo fino ai piedi come un vestito; dalle sue dita portate sul petto in un atteggiamento di preghiera, penzolava il Rosario luccicante con una croce d’argento, sui piedi erano poggiate due rose.

A questo punto la più grande di loro, Lucia, chiese alla Signora “Da dove venite?” “Vengo dal Cielo” e Lucia “Dal cielo! E perché è venuta Lei fin qui?”, “Per chiedervi che veniate qui durante i prossimi sei mesi ogni giorno 13 a questa stessa ora; in seguito vi dirò chi sono e cosa desidero, ritornerò poi ancora qui una settima volta”.
E Lucia, “E anch’io andrò in cielo?”, “Si”, e “Giacinta?”, “anche lei”, “e Francesco?”, “anche lui, ma dovrà dire il suo rosario”.

La Vergine poi chiese: “Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che Egli desidera mandarvi, in riparazione dei peccati dai quali Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori?”. “Si lo vogliamo” rispose Lucia, “Allora dovrete soffrire molto, ma la Grazia di Dio sarà il vostro conforto”.

E dopo avere raccomandato ai bambini di recitare il rosario tutti i giorni, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, la Signora cominciò ad elevarsi e sparì nel cielo.
Lucia durante tutte le apparizioni, sarà quella che converserà con la Signora, Giacinta la vedrà e udirà le sue parole ma senza parlarle, Francesco non l’udirà, ma la vedrà solamente, accettando di sapere dalle due bambine, quello che la Signora diceva.

[SM=g1740722] clicca qui per i testi della visita del Papa Benedetto XVI a Fatima:
difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...


Ora, ringraziando Luci sull'Est ecco i video la prima e la seconda parte
www.lucisullest.it/


[SM=g1740722]



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[SM=g1740738]


[SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740750] [SM=g1740752]

Caterina63
00mercoledì 26 maggio 2010 12:18
[SM=g1740733] Amici....siamo giunti alla conclusione di questo Mese mariano la cui devozione ovviamente non termina qui, ma prosegue...

E seguendo l'Anno Liturgico è terminata, con la Festa di Pentecoste, il periodo pasquale e siamo tornati al Tempo Ordinario che include ora altri momenti importanti, entriamo infatti nel Mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, giugno...e proseguiremo in questi thread:
Festa e Adorazione del CORPUS DOMINI
difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd... [SM=g1740722]

Domenica 30 quest'anno avremo la Festa della Santissima Trinità e vi offriamo per questo il seguente video molto ben curato...
it.gloria.tv/?media=78159

In vista della festa liturgica della Santissima Trinità, riproponiamo alcuni punti del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, sulle verità fondamentali della nostra fede. Montaggio a cura di mons. Andrea Caniato, 12PORTE, settimanale tv della diocesi di Bologna.

[SM=g1740721]





[SM=g1740738]

[SM=g1740757]
Caterina63
00venerdì 28 maggio 2010 23:11

Chiusura mese mariano



Parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo
Valle Ponticelli - Avellino

Chiusura del mese di maggio

30 maggio 2010
Solennità della Santissima Trinità

ore 16.30 Recita del Santo Rosario
- misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi - con meditazione mariana

ore 18.30 Santa Messa cantata in rito romano antico
consacrazione della Parrocchia al Cuore Immacolato di Maria
Processione aux flambeaux per il centro storico della parrocchia

canti gregoriani eseguiti delle Suore Francescane dell’Immacolata


Caterina63
00martedì 1 giugno 2010 18:33
Benedetto XVI conclude il mese mariano in Vaticano

L'Europa e il mondo
hanno bisogno di Cristo


Solenne conclusione del mese mariano, lunedì 31 maggio, in Vaticano, alla presenza del Papa. L'appuntamento per pregare con Benedetto XVI davanti alla Grotta di Lourdes è stato preceduto dalla processione di circa tremila fedeli che, partita dalla chiesa di Santo Stefano degli Abissini, è stata guidata sino alla Grotta di Lourdes dal cardinale Comastri, accanto al quale erano i parroci e i sacerdoti agostiniani della basilica di San Pietro e di Sant'Anna.

Durante il percorso sono stati recitati i misteri gaudiosi, intervallati dal canto del coro della Città del Vaticano diretto dal maestro Temistocle Capone e dalle musiche eseguite dalla banda Palatina, diretta dal maestro Barillari. Erano presenti tra gli altri i cardinali Bertone, segretario di Stato, Tauran, Martínez Somalo, Arinze e Coppa. Presenti anche numerosi arcivescovi e vescovi tra i quali il sostituto della Segreteria di Stato Filoni. Il Papa era accompagnato dal prefetto della Casa Pontificia arcivescovo Harvey, dall'arcivescovo del Blanco Prieto, elemosiniere, dal vescovo De Nicolò, reggente della Prefettura, dai monsignori Gänswein, segretario particolare e Xuereb, della segreteria particolare.


Cari fratelli e sorelle!
Con grande gioia mi unisco a voi, al termine di questo tradizionale incontro di preghiera, che conclude il mese di Maggio in Vaticano. Con riferimento alla liturgia odierna, vogliamo contemplare Maria Santissima nel mistero della sua Visitazione.

Nella Vergine Maria che va a visitare la parente Elisabetta riconosciamo l'esempio più limpido e il significato più vero del nostro cammino di credenti e del cammino della Chiesa stessa. La Chiesa è per sua natura missionaria, è chiamata ad annunciare il Vangelo dappertutto e sempre, a trasmettere la fede ad ogni uomo e donna, e in ogni cultura.

"In quei giorni - scrive l'evangelista san Luca - Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda" (Lc 1, 39). Quello di Maria è un autentico viaggio missionario. È un viaggio che la conduce lontano da casa, la spinge nel mondo, in luoghi estranei alle sue abitudini quotidiane, la fa arrivare, in un certo senso, sino ai confini da lei raggiungibili. Sta proprio qui, anche per tutti noi, il segreto della nostra vita di uomini e di cristiani.
 
La nostra, come singoli e come Chiesa, è un'esistenza proiettata al di fuori di noi. Come era già avvenuto per Abramo, ci è chiesto di uscire da noi stessi, dai luoghi delle nostre sicurezze, per andare verso gli altri, in luoghi e ambiti diversi. È il Signore che ce lo chiede:  "Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni... fino ai confini della terra" (At 1, 8). Ed è sempre il Signore che, in questo cammino, ci mette accanto Maria quale compagna di viaggio e madre premurosa. Ella ci rassicura, perché ci ricorda che con noi c'è sempre il Figlio suo Gesù, secondo quanto ha promesso:  "io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28, 20).

L'evangelista annota che "Maria rimase con lei (con la parente Elisabetta) circa tre mesi" (Lc 1, 56). Queste semplici parole dicono lo scopo più immediato del viaggio di Maria. Aveva saputo dall'Angelo che Elisabetta aspettava un figlio e che era già al sesto mese (cfr. Lc 1, 36). Ma Elisabetta era anziana e la vicinanza di Maria, ancora molto giovane, poteva esserle utile. Per questo Maria la raggiunge e rimane con lei circa tre mesi, per offrirle quella vicinanza affettuosa, quell'aiuto concreto e tutti quei servizi quotidiani di cui aveva bisogno. Elisabetta diventa così il simbolo di tante persone anziane e malate, anzi, di tutte le persone bisognose di aiuto e di amore. E quante ce ne sono anche oggi nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nelle nostre città! E Maria - che si era definita "la serva del Signore" (Lc 1, 38) - si fa serva degli uomini. Più precisamente, serve il Signore che incontra nei fratelli.

La carità di Maria, però, non si ferma all'aiuto concreto, ma raggiunge il suo vertice nel donare Gesù stesso, nel "farlo incontrare".

È ancora san Luca a sottolinearlo:  "Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo" (Lc 1, 41). Siamo così al cuore e al culmine della missione evangelizzatrice. Siamo al significato più vero e allo scopo più genuino di ogni cammino missionario:  donare agli uomini il Vangelo vivente e personale, che è lo stesso Signore Gesù. E quella di Gesù è una comunicazione e una donazione che - come attesta Elisabetta - riempie il cuore di gioia:  "Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo" (Lc 1, 44). Gesù è il vero e unico tesoro che noi abbiamo da dare all'umanità. È di Lui che gli uomini e le donne del nostro tempo hanno profonda nostalgia, anche quando sembrano ignorarlo o rifiutarlo. È di Lui che hanno grande bisogno la società in cui viviamo, l'Europa, il mondo intero.

A noi è affidata questa straordinaria responsabilità. Viviamola con gioia e con impegno, perché la nostra sia davvero una civiltà in cui regnano la verità, la giustizia, la libertà e l'amore, pilastri fondamentali e insostituibili di una vera convivenza ordinata e pacifica. Viviamo questa responsabilità rimanendo assidui nell'ascolto della Parola di Dio, nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere (cfr. At 2, 42). Sia questa la grazia che insieme questa sera domandiamo alla Vergine Santissima. A voi tutti la mia benedizione.


(©L'Osservatore Romano - 2 giugno 2010)




Conclusione mese di Maria...



















 









 
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