Cara Gloria,
leggendo la tua esperienza mi sono venuti i brividi, è stato come se fossi stata catapultata indietro nel tempo, a poco più di tre anni e mezzo fa, quando persi Elia alla 34esima settimana di gestazione.
Stesse sensazioni (la sensazione strana di cui parli, quasi premonitrice), stessa corsa all’ospedale, il monitoraggio che riesce a carpire il mio cuore e che in quel decimo di secondo ti fa sperare di esserti sbagliata, la conferma agghiacciante del ginecologo che il tuo bimbo non c’è più con “Mi dispiace, non c’è battito”, il parto, l’autopsia che non rileva niente di anomalo né sul bimbo, né sul cordone né sulla placenta .... un caso e, come dicono loro, “ogni tanto succede”!
Anche io come te, ero già mamma di una bimba di quasi tre anni, Eva! E’ verissimo che aver la possibilità di poter contare sull’esistenza della mia bambina mi ha aiutata ad affrontare le giornate, o meglio mi dava la forza la mattina di alzarmi dal letto e di impegnarmi al massimo per renderle la vita il più possibile facile, senza farle capire né troppo né troppo poco! Ma è anche vero che la sua presenza quotidiana mi costringeva ad una violenza psicologica impressionante in quanto mi sentivo in dovere di non sovraccaricarla delle mie angosce, ansie e tristezze dovute alla perdita del suo fratellino, tanto atteso e mai arrivato e così rateizzavo il dolore, lo scaglionavo, non dandomi mai la possibilità di lasciarmi andare completamente, rospi in gola grossi come case, disagi psicologici allucinanti, ...
I primi tre mesi sono sicuramente quelli più difficili, quelli della piena consapevolezza, della nostalgia devastante, della malinconia, dei rimpianti, della rabbia; sono i mesi in cui veramente riesci ad accumulare tantissime sensazioni delle più varie, che un momento ti fanno sentire quasi “serena” e poi un minuto dopo ti trovi a chiuderti in bagno a piangere disperata! Sono i mesi in cui credi di non farcela, che non puoi sopportare un dolore così grande (che nemmeno pensavi potesse esistere) ma sono anche quelli più importanti in cui ciò che conta è la tua disperazione, la tua tristezza, le tue braccia vuote, il tuo corpo “inutile” e solo vivendo intensamente questi momenti dolorosissimi potrai dare spazio ai mesi che verranno, quelli successivi in cui piano piano riprenderai in mano la tua vita, in modo diverso, in modo più intenso e troverai in te stessa una forza ed un’energia che mai ti saresti immaginata ... la voglia di reagire a questa vita che così ingiustamente ti ha derubata dell’amore più vero e più profondo del mondo e riuscirai a pensare a Luciano in positivo, con il sorriso sulle labbra, ripensando ai suoi calcetti, alle sensazioni incredibili che ti ha lasciato, al tuo cuore di mamma che pulsava tanto amore.
Io in qualche modo ci sono riuscita a riprendermi un po’ della mia vita e non sono un fenomeno, ma solo una che crede nella vita, che non ha voluto arrendersi ad una simile ingiustizia, che ha voluto comunque dare un fratellino ad Eva, costi quel che costi, ho voluto ripagare la mia famiglia di quell’amore “perduto” che nella vita terrena non ha goduto delle carezze, dei baci e dell’amore dei suoi genitori e della sua sorellina. Così, tutto questo bisogno di dare amore ha fatto sì che 13 mesi e mezzo dopo la perdita di Elia, sia nato Alberto (che oggi ha poco più di due anni).
Scrivo questo Gloria affinché tu, nemmeno per un attimo possa pensare di non farcela, di non riuscirci, io e le mamme di questa splendida associazione ne sono l’esempio lampante; quello che oggi ti sembra il dolore più grande del mondo, domani si trasformerà nell’amore più grande del mondo in quello cioè che riuscirai a dare alla tua famiglia ed alle persone che come te in questo momento hanno bisogno di prove positive ... e noi mamme speciali lo siamo!
Ricordati che non sei sola, qui ciascuna di noi con il suo vissuto, con la sua esperienza, con la sua voglia di vivere riuscirà in ogni momento a sollevarti quando cadrai, saremo la tua spalla su cui piangere, il tuo cuscino su cui potrai riposare quando ti senti stanca ... siamo qui con il cuore in mano e, in memoria dei nostri bei angioletti,
ti aiuteremo tutte le volte che ne avrai bisogno.
Con infinito affetto
Laura