Re:
ZarzacoDranae, 10/02/2018 18.30:
non me la sento, non ho raggiunto le vostre finali conclusioni, di rigettare totalmente l'idea di un qualcuno, un qualcosa che ci sovrasta, che usa metodologie e terminologie ben al di fuori dei nostri parametri intellettivi. Voi, probabilmente anche scientificamente, avrete raggiunto prove inoppugnabili che tutto quanto ci circonda altro non è che pura casualità. Nella mia incertezza, preferisco applicare un bel punto di domanda.
In realtà non c'è nessuno al mondo che ha più dubbi di uno scienziato.
Il vero scienziato mette in discussione tutto, perché sa che questa è l'unica strada per raggiungere la conoscenza.
Adagiarsi sugli allori di "certezze" preconfezionate, sui dogmi, non ha mai portato ad alcun progresso.
Le religioni, i credenti, non soltanto limitano il progresso (perché convinti di sapere già tutto, sempre pronti ad etichettare come "sbagliato" tutto ciò che differisce dal loro credo), ma ci impediscono anche di accettare le cose per quello che sono, perché tutto dev'essere filtrato attraverso il giudizio morale di quel dio bigotto e fasullo, costruito a
loro immagine e somilianza.
Il raccolto non sarà migliore l'anno prossimo perché avremo sacrificato esseri umani e/o animali su un altare, così come le nostre preghiere non impediranno la prossima alluvione, il prossimo terremoto, o la prossima eruzione vulcanica.
Non c'è nessun nesso causale tra ciò che crediamo e ciò che accade.
Il mondo, l'universo, andrà avanti per la sua strada anche quando l'ultimo degli esseri umani sarà scomparso.
E se esistono altri mondi, beh, questo è ancora tutto da scoprire e da dimostrare.
L'ipotesi di un creatore ha lo stesso valore dell'ipotesi di molti creatori, o quella di nessun creatore.
Fin quando non potremo verificarle resteranno appunto questo: soltanto ipotesi.