Un bambino di 8 anni vuole sapere perché l’Italia è in crisi e di chi è la colpa. Non è facile da spiegare, sono questioni complesse. Forse il problema più grande dell’Italia è che il rapporto tra la sua spesa corrente al netto degli interessi, cioè quello che lo Stato spende per il suo funzionamento, e il Prodotto interno lordo, ovvero la ricchezza annuale del Paese, nel 2010 è pari al 43%, mentre nel 2001 era pari al 37%.
Quindi negli ultimi 10 anni – specialmente negli ultimi due – il ritmo di crescita di questa spesa corrente è stato molto più alto di quello del Pil. La spesa corrente è fatta per metà di prestazioni sociali, soprattutto pensioni, per un quarto di stipendi e per il resto di varie voci che dovrebbero servire a far “funzionare” la macchina dello Stato (trasferimenti ad enti, acquisto di beni e servizi, consulenze, ecc..).
Per salvare l’Italia sarebbe indispensabile abbassare il rapporto tra spesa corrente e Pil. Finora ci sono riusciti solo i governi Ciampi e Amato (anni ’92-’94) e il governo Prodi-Padoa Schioppa (tra il 2006 e il 2008). Quelli che hanno fatto peggio sono stati i governi del Caf (anni ’85-’92) e i governi di Berlusconi (2001-2005 e soprattutto dal 2008 a oggi).
E’ tutto chiaro o serve un disegnino?