La bimba operata nella pancia della mamma

Si chiama Giulia, pesa 2 chili e sta bene. L’intervento compiuto al Regina Margherita di Torino è perfettamente riuscito Una piccola grande rivoluzione nella medicina italiana. Grande perché darà speranza a milioni di future madri che aspettano un bimbo malato, piccola perché la paziente pesa solo due chili: è stata operata al cuore, con un intervento mai effettuato prima in Italia, quando ancora si trovava nella pancia della mamma.

GIULIA STA BENE – Si chiama Giulia, pesa 2 chili e 710 grammi, e’ nata due giorni fa e sta bene. Quando Giulia si trovava da appena 20 settimane nel ventre materno le era stata diagnosticata una cardiopatia complessa: un’atresia della polmonare a setto intatto, il suo ventricolo destro stava diventando troppo piccolo e questo non le avrebbe permesso di avere un cuore normale. Per porvi rimedio, lo scorso 13 maggio e’ stato eseguito all’ospedale Regina Margherita di Torino un cateterismo interventistico fetale mai praticato prima in Italia: attraverso la pancia della mamma si e’ arrivati al cuore del feto, perforando e dilatando la valvola polmonare.

CUORE E POLMONI SANI – Dopo l’intervento fetale, eseguito congiuntamente dalla dottoressa Gabriella Agnoletti, responsabile del servizio di Cardiologia, e dal dottor Pietro Gaglioti sotto controllo ecografico, il ventricolo destro ha ricominciato a crescere e la gravidanza e’ proseguita senza intoppi. Questa mattina sempre la dottoressa Agnoletti ha ridilatato la valvola polmonare della bambina e tenuto aperto il dotto di Botallo con una reticella (“stent”) che permettera’ a Giulia di crescere senza necessita’ di farmaci. L’ospedale Regina Margherita fa sapere che l’intervento di cateterismo fetale e’ stato possibile anche grazie al coraggio e alla disponibilita’ di Stefania e Pasquale, genitori della piccola.

UN LAVORO DI SQUADRA – L’intervento complesso e non privo di rischi ha infatti messo a dura prova la delicata salute della loro bambina e sicuramente è costato loro una bella dose di preoccupazione. Un prezzo che è valso un grande risultato: oggi la bambina sta bene e la malformazione si è risolta, cosa che permetterà a Giulia di vivere una vita normale. Per la buona riuscita dell’intervento, è stato fondamentale il sostegno delle equipe di anestesisti Evelina Gollo dell’ospedale Sant’Anna e Ingrid Distefano del Regina Margherita, degli infermieri e dei tecnici di Radiologia. Un lavoro di squadra che ha avuto i caratteri di un’avventura pionieristica ma ha già fatto scuola, e costituirà un modello inedito di terapia prenatale (fonte AGI).

bellissima notizia..

totty71, 05/08/2011 18.36:

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bellissima notizia..

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vero verissimo bellissima notizia...mette speranza e fiducia...