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ratzi.lella
00giovedì 17 novembre 2005 13:35
DOMANI SU PANORAMA
ampio servizio sul rapporto fra la chiesa cattolica ed i politici italiani.
in copertina papa ratzi con il titolo "il peso di benedetto".
ciao a tutti.
Sihaya.b16247
00giovedì 17 novembre 2005 22:12
Re: DOMANI SU PANORAMA

Scritto da: ratzi.lella 17/11/2005 13.35
ampio servizio sul rapporto fra la chiesa cattolica ed i politici italiani.
in copertina papa ratzi con il titolo "il peso di benedetto".
ciao a tutti.



[SM=g27811] GRAZIE!!!
RATZGIRL
00giovedì 17 novembre 2005 23:57
Re: DOMANI SU PANORAMA

Scritto da: ratzi.lella 17/11/2005 13.35
ampio servizio sul rapporto fra la chiesa cattolica ed i politici italiani.
in copertina papa ratzi con il titolo "il peso di benedetto".
ciao a tutti.



GRAZIE LELLA! [SM=x40800]
Nikki72
00sabato 19 novembre 2005 13:36
Su Vanity Fair
Piccolissimo articolo ma molto "sfizioso" [SM=g27828] , lo riporto:

BENEDETTE PANTOFOLINE ROSSE
Arrivano (gratis) per Papa Ratzinger i mocassini del calzolaio Stefanelli, ordinati da padre Georg. E intanto, per quanto riguarda calze e vestiti...

Cambio di mocassini in vista per Benedetto XVI, 78 anni. Mentre non trova conferma ufficiale la voce che Ratzinger abbia indossato scarpe Prada, è già pronto un paio di mocassini di vitello rosso bordeaux, senza cuciture, con linguetta corta, due elastici laterali e suola sottile di cuoio con ovale di gomma fatte a mano dal novarese Adriano Stefanelli, 57 anni, già fornitore ufficiale di Papa Wojtyla (cinque paia). "Sono molto orgoglioso di averle realizzate", racconta. "Quando padre Georg Genswein mi ha scritto per chiedermi di prepararne un paio da regalare al Papa, mi sono subito messo al lavoro". E il numero? "Ratzinger porta un 42 normale e non ha alcun problema ai piedi. Appena mi chiamano consegnerò personalmente le scarpe". Ma presto al Santo Padre potrebbe arrivare anche una fornitura di calze dalla ditta di Tortona Niga, che ha già lavorato per Wojtyla. Dovrebbero essere bianche, lunghe, in filo di Scozia rasato e con le iniziali ricamate sul polpaccio. Quel che è certo, intanto, è che la sartoria Euroclero (che ha sostituito Gammarelli) sta confezionando abiti con tessuti ultraleggeri, per agevolare il pesante lavoro del Papa.

(Veronica Bianchini)



Ratzigirl
00sabato 19 novembre 2005 14:59
EHEHEHEHEHE-......
E così adesso sappiamo quale sarà il regalo di Natale di Cioccio!!!!! [SM=x40791] [SM=x40791] [SM=x40791] [SM=x40791]
Ratzigirl
00sabato 19 novembre 2005 15:13
ecco la copertina!!!
Panorama di questa settimana.....




....anche se il titolo sembra un'informativa sulla linea di Benedetto e sul suo rapporto con la bilancia!!! [SM=x40791] [SM=x40791]
Sihaya.b16247
00sabato 19 novembre 2005 22:49
Re: ecco la copertina!!!

Scritto da: Ratzigirl 19/11/2005 15.13
Panorama di questa settimana.....




....anche se il titolo sembra un'informativa sulla linea di Benedetto e sul suo rapporto con la bilancia!!! [SM=x40791] [SM=x40791]



L'ho comprato!!! [SM=g27827]:
Paparatzifan
00sabato 19 novembre 2005 23:07
Re: Re: ecco la copertina!!!

Scritto da: Sihaya.b16247 19/11/2005 22.49
L'ho comprato!!! [SM=g27827]:


Invece io l'ho avuto in mano solo per ammirare la copertina che era veramente da strappare!!! [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
ratzi.lella
00domenica 20 novembre 2005 20:21
ecco alcuni stralci dell'articolo di panorama
POTERE BENEDETTO

LIBERO STATO?
“I COMPAGNI DI STRADA” DI IERI, OGGI “COMPAGNI DI PROCESSIONE”
I BACCHETTONI DELLA FEDE SOSTITUITI DAI FASSINO, D’ALEMA, CACCIARI, RUTELLI
E BERLUSCONI, CASINI, MASTELLA SI PRECIPITANO DA PAPA RATZI PER IL CATTO-VOTO



Pietrangelo Buttafuoco per “Panorama”


L’Italia di Benedetto XVI ha cambiato sarto. È il tipico segno di chi è arrivato quello del cambiare sarto: in un mondo di stoffe qual è quello del braccio secolare di Santa Romana Chiesa (sia esso l’alta burocrazia, la finanza, il centro studi ciceroniani, qualche stanza della Rai o il delizioso Giardino della veranda, il ristorante dei cardinali), l’esatto rigore s’impone nella scelta tra tessuti inglesi, mentre invece Ermenegildo Zegna già vanta nel proprio campionario la “tela vaticana”. È una lana fredda ritorta, dal peso leggero, ad alta tenuta. Pare sia eccellente.

Non era prevista una notizia simile, ma nella conta di 200 e passa giorni di regno di Joseph Ratzinger c’è anche questa del cambio di forbici (il fornitore della Santa Sede è l’Euroclero) e un'altra ancora: l’aver acquisita tra le cronache una scelta definitiva sulle scarpe. I calzari di Sua santità, infatti, sono di Miuccia Prada, la stessa azienda che fornisce sandali alle signore dei girotondi per la democrazia.

Alle 17.51 di martedì 19 aprile (un pomeriggio di pioggia, a Roma) nessuno immaginava di dover aggiornare l'iconologia profana, ne tanto meno di farne un innesto nella vaticanologia, scienza per eccellenza orba di verificabilità, ma l'Italia di questo Papa che miete negli Angelus della domenica più folla del suo predecessore, questo timido dalla faccia da monello, così inviso agli omosessuali immediatamente per conquistarseli subito dopo, sfoderando, diremmo con Franco Grillini, «la fragorosa bellezza del rito».

Questo Dirimpettaio di là dal Tevere così tedesco da «dire poco e molto fare» ha incontrato un'Italia tutta sua (e tutta per sé) che ha deviato dal suo radicato sentimento popolare e materialista e molto democristiano. Non ci sono più i mangiapreti di una volta perché questa volta il prete è fatto di una pasta elaborata, sofisticata, perfino ambita al punto di essere diventato un gioco di società «l'aver fatto un convegno col Papa».

I testimonial della fede più démodé e caricaturali (nella migliore delle ipotesi il solo Antonino Zichichi, ancora fotografato in copertina con Karol Wojtyla) sono stati sostituiti dai Cacciari, dai Severino, dai Mieli, da Paolo Flores d'Arcais persino, il laico dell'eccellenza laicista, primo per virtù della sua prestigiosa rivista, Micromega, ad aver avuto confidenza con l'allora capo della Sacra congregazione per la fede.

Tutti amici del Papa per virtù Intellettuale, alcuni gratificati dalia confidenza del darsi del tu. «Mi sento percorrere da brividi di commozione all'idea che Ratzinger possa diventare papa»: così diceva un altro amico dell'intelletto, ossia Marcello Pera, non a caso filosofo, quando il teologo raggiungeva la fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina. E chissà che non sia invece Flores quello che più di ogni altro possa godere il lusso di dire: «Come stai Santità?».

L'Italia di Benedetto XVI ha cambiato registro, l'eterno spettro laico della nazione «in fondo massonica», quello che celebrava i suoi riti da Napoli con Benedetto Croce, da Torino con Norberto Bobbio, e che oggi guarda la bandiera dello Stato laico tenuta orgogliosamente in alto dal solo Eugenio Scalfarí, a 200 giorni e passa di regno sembra rassegnarsi al pontificato di questo teologo che da sempre ha saputo corrodere il pregiudizio dell'establishment guadagnandosi la patente di filosofo; di filosofo tedesco soprattutto, affascinante interlocutore culturale con tanto di passaporto germanico.

«È sempre la cultura tedesca che detta legge» dice Antonio Socci, lo strano cristiano di una stagione culturale che s'è lasciata alle spalle la clandestinità clericale: «Me lo spiegava Franco Fortini: possiamo anche avere le rimasticature dalla Francia, ma è sempre la Germania che affascina». Anche Geminello Alvi, bella testa di pensatore fuori dall'ordinario, indulge sulla natura tutta tedesca di questo pontefice, «più obbedito di Giovanni Paolo II».

La «rivoluzione di Dio» propugnata da questo Papa è per forza di cose il revolver, il ritornare alla tradizione interrotta, la sua Italia s'imbarazza delle schitarrate sull'altare. Franco Battiato che ha composto una messa solenne sostiene questa non insolita battaglia del Santo padre, indice di una volontà che si fa forte del bello e non della scipita cena moralistica cui s'era ridotto il rito senza più il latino. E a proposito di latino è stato Ratzinger a scrivere le parole più pesanti: «Come si può pensare di proibire la lingua con cui s'è celebrato per quasi 2 mila anni?».

Ama la musica e la liturgia, come tutti i tedeschi. A Trastevere, quartiere limitrofo all'aura della Città santa, c'è un pub, precisamente il Ma che ce siete venuti afa, dove viene servita la birra del papa. Forse non è proprio una deriva secolare perché c'era il torrone di Pio XII, ma alla guerra al relativismo ognuno partecipa per come può.

Sua santità, poi, riceve quelle che un tempo sarebbero state definite le sue divisioni. Pier Ferdinando Casini, il presidente della Camera, s'è visto passare sotto il naso Clemente Mastella che già ha visto due volte il pontefice: una prima così, chiedendo udienza, la seconda imbucandosi in una delegazione di parlamentari partenopei. Ma la Chiesa non cerca privilegi. Così ha ricordato il Santo padre lunedì scorso nell'indirizzo di saluto a Montecitorio, proclamando «la legittima laicità dello Stato» ma rivendicando il diritto di pronunciarsi «a favore della persona».

Sul versante tragico dei valori trovano spazio quelli che Filippo Ceccarelli sulla «Repubblica» definisce “i valori all’italiana”. C'è Claudia Koll che ha fatto il lifting spirituale al cuore; c'è monsignor Rino Fisichella che prepara due distinte penitenze per Romano Prodi e Casini (uno chiamato per via della scelta a favore dei Pacs, l'altro per la sua storia d'amore); c'è la fiction simoniaca di santi e papi per rinforzare i palinsesti di Rai e Mediaset; e c'è la balconata mistica, i décolleté corredati di croce fotografati da Umberto Pizzi.

E l'Italia di Benedetto è la stessa che magari non ridiscute la via crucis della scristianizzazione, ma scommette politicamente sulla mobilitazione dei teo-con. E che, per rispetto reverenziale, non trova lontani, oltre i leader cattolici, Massimo D'Alema, leader dei riformisti, e Roberto Capezzone, segretario radicale, già seguaci del negromante Giordano Bruno.

Quel che non può riuscire al più paziente dei santi, mettere d'accordo un Carlo Caffarra con un Carlo Maria Martini, un Angelo Scola con un Severino Poletto, riesce solo con i laici, in verità tutti amici per virtù intellettuale, alcuni perfino sotto contratto là dove la Chiesa, grazie al prestigio dell'Università San Raffaele a Milano, ieri con Massimo Cacciari, oggi con Emesto Galli della Loggia nel ruolo di rettore, riesce a ripetere uno schema già collaudato ai tempi del Pci: la cooptazione del ceto colto.

Si sta facendo insomma con i professori quello che Palmiro Togliatti faceva con gli indipendenti di sinistra, «i compagni di strada» di ieri, oggi «compagni di processione», un capolavoro di strategia machiavellica che spiazza le ragioni di un conflitto ormai remoto, quello che Sergio Romano nel nuovo saggio descrive tra «la libera Chiesa» e il «libero Stato», non mancando di aggiungere a quest'ultimo un definitivo punto di domanda. Appunto: «Libero Stato?».

(da dagospia)


trovo che la definzione di timido con la faccia da monello sia mitica [SM=x40799]
stupor-mundi
00domenica 20 novembre 2005 21:26
Re: ecco alcuni stralci dell'articolo di panorama

Ho comprato Panorama e ho letto tutto il servizio. Interessante anche se un po'"gossiparo".
Quoto però, quella sul viso del Papa è carina.
Per me comunque è sempre il Papa con il viso da bimbo!
VIVA IL PAPA!!!
TERESA BENEDETTA
00lunedì 21 novembre 2005 01:39
Sull'articolo in Panorama
Prego, che dice la "didascalia" nella copertina? "Chiesa...???ecc" - anche con ingrandimento, no posso leggerla!...Le stralci postate mi sembrano affascinante, ma e difficile per una che non e italiana capire tutte le implicazioni e sfumature delle riferenze ai politici e altri nomi italiani! C'e qualcosa interessante nelle parti non incluse?.. GRAZIE.

[Modificato da TERESA BENEDETTA 21/11/2005 2.07]

Ratzigirl
00lunedì 21 novembre 2005 12:47
re:
Il titolo è Chiesa-partito?

si discute infatti nella politica italiana di improvvisi cambiamenti con un probabile rovesciamento del berlusca a favore di Perferdinando Casini, nell'ottica di un ricompattamento democristiano...in breve, probabilmente cercano di formare un partito puramente cattolico... [SM=g27815] [SM=g27815]
TERESA BENEDETTA
00lunedì 21 novembre 2005 14:26
Grazie, Ratzigirl.
Ratzigirl
00martedì 22 novembre 2005 13:43
Documento PDF da Brescia Online

Clicca qui per vedere l'articolo!!!

Si parla della nonna del Papa e della val pusteria....e si scoprono nuovi parenti del Papa!!! (iniziate a recarvi nelle farmacie e nelle macellerie.... [SM=g27828] [SM=g27828] )
ratzi.lella
00mercoledì 23 novembre 2005 07:56
rio pusteria...arrivooooooooooooo!!! intanto su DIPIU'...
su dipiu' di questa settimana bel servizio sul look di papa ratzi.
il testo è stato copiato ed incollato da dagospia e cosi' io copio ed incollo anche qui [SM=g27828]


Angelo Sarto per “Dipiù”

Mocassini rossi firmati, occhiali da sole di moda, cappello da baseball di colore bianco con la visiera calata sulla fronte per le passeggiate: lo "stile" di papa Ratzinger non è sfuggito agli esperti di immagine. È notizia di questi giorni che proprio il quotidiano londinese Independent abbia dedicato un ampio articolo al nuovo look papale: Benedetto XVI è decisamente moderno e giovane nell'abbigliamento.
E pensare che il giorno dell'elezione, quando, dopo avere accettato la nomina, si era recato nel salottino adiacente alla Cappella Sistina dove erano stati preparati gli abiti papali, Ratzinger non aveva cambiato la camicia, indossandone cioè una delle tre bianche con i gemelli tra quelle predisposte: aveva tenuto la sua nera, da prete, immaginando forse che non si sarebbe vista spuntare dalle maniche della veste bianca e del rocchetto. Neanche il cerimoniere, monsignor Piero Marini, che lo aiutava a indossare i panni di successore di Pietro, aveva ritenuto di poterlo convincere.

Così, nelle immagini del primo "affaccio" dalla Loggia centrale della basilica di San Pietro, il nuovo vescovo di Roma era apparso con le maniche di camicia nere. Nei giorni successivi, però, il look ha cominciato a cambiare. La tonaca bianca troppo corta, con la quale si era presentato due giorni dopo l'elezione nell'aula Paolo VI, è stata sistemata e Benedetto XVI, che non si trovava a suo agio con le confezioni degli abiti, ha pensato di cambiare sartoria, passando dallo storico sarto dei papi, Gammarelli, a Euroclero, un negozio adiacente al colonnato di San Pietro.
Dopo una settimana, un nuovo cambiamento: il Papa non ha più indossato il rocchetto, la piccola tunica bianca ricamata che arriva sopra le ginocchia e si usa nelle cerimonie, del primo giorno, ma ne ha utilizzato uno nuovo, molto più prezioso, che gli è stato donato. Per quanto riguarda le scarpe, che dicono siano griffate Prada, stilista di moda tra le più esclusive, Benedetto XVI ha ripristinato i mocassini di colore rosso, tipici dei pontefici. Erano caduti in disuso con Giovanni Paolo II, che preferiva scarpe più comuni, di colore marrone. Il 24 giugno scorso papa Ratzinger si è recato in visita al Quirinale, su invito del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Durante il tragitto, a bordo dell'auto scoperta, il Pontefice ha indossato per la prima volta un paio di occhiali da sole: sono i Serengeti, sponsorizzati dall'attore Val Kilmer. Il modello usato da Benedetto XVI è lo "Strata", che Ratzinger ha acquistato dal suo ottico di fiducia, il negozio Interottica di Walter Colantoni, a Borgo Pio, un piccolo quartiere di Roma.
Per quanto riguarda invece gli occhiali da vista, quando li mette, Benedetto XVI indossa dei Cartier demi-lune Santos, che hanno sostituito quelli con la montatura dorata, più vistosa, usati quando era cardinale. Più semplice è l'orologio: quadrante nero e cassa dorata, stile Movado anni '60, un modello considerato un po' "rétro" dagli esperti di look. Ma a colpire sono anche altre piccole attenzioni nell'abbigliamento del Papa. Per esempio quella di indossare, durante le vacanze in Valle d'Aosta, un cappello da baseball di colore bianco, o una giacca sportiva da montagna portata con disinvoltura sopra la veste talare bianca.

Anche Giovanni Paolo II aveva una certa confidenza con cappelli e giacche a vento, usati molte volte durante le sue escursioni in montagna. Le immagini diffuse in questi mesi di pontificato di Benedetto XVI ci mostrano dunque un uomo capace di indossare capi importanti e accessori griffati, che, però, non disdegna le tenute più casual. Nei lunghi anni trascorsi a Roma, dove è arrivato nel 1982, il cardinale Joseph Ratzinger non amava certo sfoggiare abiti ricercati: tutti lo ricordano con il basco in testa, la veste talare e il soprabito nero.
C'è un oggetto che il Papa non ha cambiato: è una vecchia borsa portadocumenti nera, la stessa che ha fatto la sua comparsa nell'aula del Sinodo durante i lavori dell'assemblea dei vescovi che si è svolta nelle scorse settimane in Vaticano: da quella borsa Benedetto XVI non si separa mai.

(dipiu' e dagospia)
ratzi.lella
00mercoledì 23 novembre 2005 08:45
SEMPRE DA PANORAMA
Ma chi aveva detto che Papa Ratzinger non era un comunicatore?


di Filippo Di Giacomo




A sorpresa Benedetto XVI ha conquistato i media. Ecco come e i perché: il segno della comunicazione di Benedetto XVI è soprattutto contenuto nella straordinaria capacità che ha di farsi comprendere. Ed è proprio verso questa parola che, da aprile, si stanno coagulando le attese dei cattolici del mondo.
Facile pensarlo, difficile farlo. E Papa Benedetto XVI lo ha saputo realizzare. È riuscito, dopo il ciclone Karol Wojtyla, a dare forma e contenuto a una sua originale icona comunicativa. E, come il suo predecessore, in pochi mesi si è dotato di un suo modello di presenza mediatica internazionale.
Certo, nell'orbe catodico l'icona, l'identità della Chiesa, non coincide sempre e solo con quella del pontefice di Roma. Ma per l'ovvio gioco di specchi che l'interazione comunicativa impone, l'icona del papa condiziona quella della Chiesa.

La personalità comunicativa di Benedetto XVI si è delineata a partire dai giorni della sede vacante, si è confermata nei primi tempi del suo pontificato e si è affermata durante le giornate mondiali della gioventù di Colonia.
Il secondo giorno, quando le telecamere hanno iniziato a riprendere la sua visita alla sinagoga della città tedesca, è stato come se i riflettori si fossero accesi definitivamente su di lui. Con buona pace degli spiritosi che, il 19 aprile, lo avevano soprattutto percepito come il «pastore tedesco», ad agosto Joseph Ratzinger ha iniziato a essere riconosciuto come il maestro di tutti.
Ormai tutti sappiamo che il segno della comunicazione di Benedetto XVI è soprattutto contenuto nella straordinaria capacità che ha di farsi comprendere. Ed è proprio verso questa parola che, da aprile, si stanno coagulando le attese dei cattolici del mondo.

Quanto i grandi temi del pontificato wojtylano fossero stati pensati dal cardinale Ratzinger appare sempre più chiaro man mano che Benedetto XVI ha modo di entrare nei settori dove la parola del papa è legge e magistero.
Ma dopo l'eruzione comunicativa e carismatica di Giovanni Paolo II, dopo l'epoca in cui i messaggi sono stati straordinariamente coperti dalle immagini e dai gesti, nella basilica vaticana la parola è tornata regina.
E forse questo è il primo, e anche il più facilmente avvertibile, segnale di discontinuità tra l'attuale e il precedente pontefice.

Uscito dal cono d'ombra nel quale ha vissuto durante i 24 anni di collaborazione con Papa Wojtyla, Benedetto XVI ha iniziato subito a manifestare quella specie di efficacissimo minimalismo comunicativo che continuiamo a seguire durante le sue omelie.

Sarà difficile ormai aggiungere l'icona del pontefice come plusvalore, quasi fosse una «guest star», ad avvenimenti presentati e gestiti con le stesse categorie dell'intrattenimento, diritti Siae compresi. E se si presta attenzione alle evidenti scelte qualitative con le quali le telecamere del Centro televisivo vaticano stanno seguendo Benedetto XVI, è facile prevedere che avranno infine ascolto anche gli argomenti di coloro che nella Chiesa hanno inutilmente tentato di contrastare la cattiva abitudine di portare in video, alla stessa stregua dei contenitori della televisione generalista, anche le vicende più ecclesiali del Papa.

Da sempre il Ratzinger teologo insegna che la possibilità per l'uomo di parlare con Dio è data dal fatto che Dio stesso è discorso, ascolto, risposta.
Che tutto questo possa avvenire anche quando il suo vicario ricorre ai mass media, è una sfida totalmente conforme alla caratura intellettuale di un papa che sa insegnare.


(da "panorama")
Ratzigirl
00mercoledì 23 novembre 2005 12:27
Beel'articolo segnalato da emma
(in inglese)

si tratta dell'intervista a Uta Ranke (ex compagna di studi di Ratzinger e da lui scomunicata)...ma ne parla in maniera molto affettuosa. [SM=g27817]
Il testo è in inglese ma è abbastanza semplice da tradurre!!! [SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822]

CLICCA QUI
Paparatzifan
00mercoledì 23 novembre 2005 22:20
Re: rio pusteria...arrivooooooooooooo!!! intanto su DIPIU'...

Scritto da: ratzi.lella 23/11/2005 7.56
su dipiu' di questa settimana bel servizio sul look di papa ratzi.

(dipiu' e dagospia)


Oggi, hanno fatto vedere al TG2 "Costume e società" proprio un servizio sul look del Papa.
RATZGIRL
00giovedì 24 novembre 2005 13:40
Di più
Ho appena comperato Di più:non c'è nulla di nuovo,ma c'è una bella foto(una sola,peccato!)di Papa Ratzi a figura intera. [SM=g27836] [SM=g27822]
Sihaya.b16247
00giovedì 24 novembre 2005 23:27
Re: Re: rio pusteria...arrivooooooooooooo!!! intanto su DIPIU'...

Scritto da: Paparatzifan 23/11/2005 22.20

Oggi, hanno fatto vedere al TG2 "Costume e società" proprio un servizio sul look del Papa.



Peccato, me lo sono perso!!
Sihaya.b16247
00giovedì 24 novembre 2005 23:27
Re: Di più

Scritto da: RATZGIRL 24/11/2005 13.40
Ho appena comperato Di più:non c'è nulla di nuovo,ma c'è una bella foto(una sola,peccato!)di Papa Ratzi a figura intera. [SM=g27836] [SM=g27822]



Mi consigli di comprarlo?? [SM=g27828]
Ratzigirl
00lunedì 28 novembre 2005 18:50
Documento PDF del dopo elezione
Ci sono due giornali inseriti: La Nazione (con tantissimi articoli) e il Carlino di Bologna on un'immagine inedita con il Mons. Biffi e un sacco di articoli: da leggere assolutamente!!!

DOC PDF
Sihaya.b16247
00martedì 6 dicembre 2005 23:09
GENTE
Su GENTE di questa settimana c'è l'intervista di Alessandra Borghese al Segretario di Papa Giovanni XXII: intervista intteressante.
Quanto a Papa Benedetto: foto piccola ma cucciola!!! [SM=g27836]
ratzi.lella
00mercoledì 7 dicembre 2005 11:05
PER LA NOSTRA CIOIA
su DIPIU': articolo sul motu proprio di papa benedetto sui frati di assisi. analisi dell'omelia dei vespri solenni in cui papa ratzi parla di dio e dell'amore materno (raffronto con papa luciani);

su CHI: stupenda intervista al pittore sartini (quello del ritratto per la basilica di san paolo), in cui l'artista paragona papa benedetto ad un angelo e parla del loro incontro (ci sono anche le foto).

su OGGI: articolo sul piccolo victor con foto della benedizione papale (c'e' anche una piccola foto di richiamo in copertina).


ciao a tutti [SM=x40799]
$anna67$
00mercoledì 7 dicembre 2005 11:19
Grazieee!!!
ho gia' acquistato sia Oggi Che di Piu' adesso corro in edicola ad accaparrarmi Chi !!!! Poi non vedo l'ora che sia domani per farmi il Ratzinger Day oltre che su Sat 2000 vi sono anche le dirette su Rai Uno!!!! chissa' conme sara' vestito e non oso pensare come si abbigliera' la Notte di Natale Ahhh il mio amore!!!!!!!!! Bacioni a tutti e Buna Immacolata
ratzi.lella
00mercoledì 7 dicembre 2005 12:57
Re: Grazieee!!!

Scritto da: $anna67$ 07/12/2005 11.19
ho gia' acquistato sia Oggi Che di Piu' adesso corro in edicola ad accaparrarmi Chi !!!! Poi non vedo l'ora che sia domani per farmi il Ratzinger Day oltre che su Sat 2000 vi sono anche le dirette su Rai Uno!!!! chissa' conme sara' vestito e non oso pensare come si abbigliera' la Notte di Natale Ahhh il mio amore!!!!!!!!! Bacioni a tutti e Buna Immacolata



buona immacolata anche a te [SM=x40790]
Sihaya.b16247
00mercoledì 7 dicembre 2005 23:35
Re: PER LA NOSTRA CIOIA

Scritto da: ratzi.lella 07/12/2005 11.05
su DIPIU': articolo sul motu proprio di papa benedetto sui frati di assisi. analisi dell'omelia dei vespri solenni in cui papa ratzi parla di dio e dell'amore materno (raffronto con papa luciani);

su CHI: stupenda intervista al pittore sartini (quello del ritratto per la basilica di san paolo), in cui l'artista paragona papa benedetto ad un angelo e parla del loro incontro (ci sono anche le foto).

su OGGI: articolo sul piccolo victor con foto della benedizione papale (c'e' anche una piccola foto di richiamo in copertina).


ciao a tutti [SM=x40799]



Grazie per le segnalazioni!!! CHE CIOIA!!! [SM=g27811]
TERESA BENEDETTA
00giovedì 8 dicembre 2005 00:22
vOGLIAMO ANCHE CONDIVIDERE LA GIOIA!
CARE CONSORELLE- Noi che non abitamo in Italia, come potremmo vedere tutti questi articoli eccitanti? Con l'eccezione di Panorama e Famiglia Cristiana, le altre riviste non hanno
edizioni on-line. Se non sarebbe molto da chiedervi, arebbe possibile scanizzare gli articoli e mandargli a me per e-mail, cosi posso fare le traduzioni in inglese?

MOLTO GRAZIE, E PERDONATE L'ESIGENZA, PREGO....
Ratzigirl
00giovedì 8 dicembre 2005 02:18
mmmm
certo, ti capisco teresa....vedremo di fare il possibile, io domani corro a comprare "oggi" e poi vedo cosa si può fare con lo scanner, eventualmente te le invio per email ok?
[SM=g27817] [SM=g27817] [SM=g27817]
emma3
00giovedì 8 dicembre 2005 15:39
Michele Serra oggi su Repubblica scrive:

ma che fiducia in se stessa potrà mai avere una chiesa convinta che le idee degli altri offuschino le proprie? Un giorno i vescovi dicono che l’agnosticismo mina la spiritualità, il giorno dopo che le unioni di fatto disgregano la famiglia…E nel fondo di questa continua lamentela, non possiamo che leggere una impressionante debolezza. Chi è sicuro e orgoglioso della propria missione, della propria visione del mondo, non si lascia mai scoraggiare dall’esistenza di altri punti di vista, altre maniere di vivere. Non sono cattolico, ma quando sento le campane o vedo i sagrati pieni di gente sono contento, e non mi sento messo in discussione né in pericolo. Di una Chiesa politicamente aggressiva, e dunque così insicura, noi miscredenti non sappiamo che farcene. Ci serve una Chiesa forte, dunque una Chiesa tollerante e amichevole".

“Chi è sicuro e orgoglioso della propria missione, della propria visione del mondo, non si lascia mai scoraggiare dall’esistenza di altri punti di vista”
Concordo, ma questo concetto dovrebbe valere anche x alcuni atei e per la loro missione di miscredenti: perché si preoccupano così tanto del punto di vista della Chiesa se non è la loro Chiesa e se loro non vi partecipano? O pensano forse veramente (?!)che le idee della Chiesa possano togliere qualcosa alla loro libertà? E, a maggior ragione, se è cosi debole come dicono?) [SM=g27818]
Non credo proprio, onestamente, dal momento che le chiese sono semivuote (sigh) e che gran parte di chi non ha votato per il referendum (l’onta che non perdonano) l’ha fatto semplicemente perché doveva andare al mare o, in ogni caso perché, secondo l’etica più in auge al momento, ciascuno è libero di fare ciò che più gli dà gratificazione e benessere in quel momento (vera e propria dittatura del menefreghismo, altro che relativismo!)
La Chiesa credo che parli principalmente a chi è disposto a mettersi in ascolto, in discussione , a chi è disposto a fare un investimento nella fede (e non è da tutti). Non penso proprio che possa trasformarsi in uno strumento di pubblica utilità, ad uso e consumo di chi non crede, fornendo alibi continui alle debolezze umane. Così come non deve assolutamente fornire alibi e strumenti di affermazione ai politici [SM=g27825]
Sarà forse emerso da altri miei interventi il mio spirito critico nei confronti di alcuni dettami della Chiesa sui quali adesso non voglio entrare. Ciò che mi infastidisce sono queste continue critiche e queste dissertazioni sulla Chiesa da parte di persone che nelle chiese entrano solo per visitare le opere d’arte. [SM=g27820]:
E’ la cultura laica ahimèe che sta attraversando un preoccupante vuoto nelle idee e nei valori ed è stato questo vuoto probilmente il responsabile del fallimento del referendum ed è questo vuoto che li porta continuamente a dissertare sulla Chiesa, sulla loro debolezza, su come la vorrebbero, dal momento che non hanno nulla di solido da contrapporre a essa. [SM=g27813]
Ed è questo vuoto che ha portato me e tanti altri a leggere, apprezzandoli, i libri di B16
Scusate se mi sono dilungata un po’… [SM=g27829]



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