Se mi si chiede che tipo di concerto di Elvis avrei voluto vedere, avessi avuto la possibilità di scegliere, risponderei senza dubbio un concerto del 1970, anno in cui la voce del re e il suo carisma, a mio parere, toccano l'apice. Comunque mi rendo conto di come avrebbero potuto sentirsi alcune persone che non conoscevano elvis di fronte ad una esibizione sullo stile del 3 settembre '73. Questo suo atteggiamento nei concerti era dovuto principalmente secondo me ad evitare la noia. Insomma lo stesso tipo di atteggiamento che può avere uno scolaro annoiato sui banchi di scuola che cerca un espediente per stroncare la ripetitività dei giorni di lezione. Pensate che vuol dire fare quasi 1200 concerti in 9 anni, a volte anche due a giorno. Credo che se avesse fatto ognuno di quelli sullo stile di Aloha sarebbe impazzito! Altre volte immagino fosse dovuto alla felicità del momento (come il 3 settembre '73 dove era felicissimo di aver finalmente portato a termine il massacrante impegno di 57 concerti a Las Vegas) oppure allo stato d'animo del periodo.
E' interessante da questo punto di vista notare come i concerti si diversifichino a seconda del periodo:
1969/70: Poco da dire, abbiamo elvis pieno d'energia, contento di cantare, originale, mai scontato, che da il 100% di sè.
1971/ prima parte del '72: comincia piano piano a subentrare la noia, elvis canta sempre benissimo ma prende i concerti meno seriamente, ci sono più buffonerie e molte sue canzoni si riducono parecchio in termini di durata (citando pochi esempi pensiamo all'introduzione di Polk Salad, ad Hound Dog che perde l'assolo di chitarra, al medley di Mystery Train/Tiger Man che si riduce quasi di un minuto etc. etc.)
fine 1972/ inizio 1973: scompaiono le buffonerie, elvis canta punto e basta. Non ci sono più i monologhi di pochi anni prima, l'energia scatenata dei primi show è scomparsa, elvis (e questo si nota sopratutto alle Hawaii) sembra assorto nei suoi pensieri, le canzoni più allegre e veloci diminuiscono a favore di ballate piuttosto tristi come It's Over, My Way o I'll Remember You.
fine '1973/1974/1975: Elvis ritrova la sua vena scherzosa, qualche volta esagerando. La qualità dei concerti tuttavia, sopratutto in termini di voce, a mio parere non è più la stessa del 70, 71 e 72. La voce sembra affettata e a volte gli show risultano a dir poco stucchevoli.
1976/77: Elvis in questo periodo avrebbe fatto bene ,a mio parere, a recarsi in ospedale piuttosto che fare concerti, e ormai se ne accorgevano anche i suoi fan. La sua salute già precaria viene invece minata da 2 anni tra i più intensi della sua carriera. Alle modulazioni di voce proprie di pochi anni prima si sostituisce molte volte una sorta di tonalità urlata (sopratutto nell'interpretazione dei medley), per non parlare di alcuni concerti in cui faceva fatica a muoversi o non ci riusciva proprio (come a Houston nel '76) o a volte si allontanava a concerto in corso (Baltimora '77), e qui i fan avrebbero avuto ragione di lamentarsi, anche se per lo più i sentimenti che provavano erano immagino di grande preoccupazione.
Detto questo, immagino che probabilmente avrei comunque speso un patrimonio per vederlo in qualsiasi periodo, compreso negli ultimi due anni