L'ombra dello scorpione - di Stephen King

Tidus forever
00sabato 2 ottobre 2004 18:27


Il morbo sfuggito a un segretissimo calcolatore semina morte e terrore. Il 99% della popolazione della Terra non sopravvive all'apocalittica epidemia e per i pochi scampati c'è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene, impersonato dalla veggente Mother Abigail, e chi il Male, nelle vesti Randall Flagg, il Signore delle Tenebre.

Commento:

"L'ombra dello scorpione" è un vero cult, un racconto straordinario e coinvolgente che si snoda intelligentemente nell'antica lotta tra il bene e il male, attraverso un apocalittico contagio virale, con un finale intelligente. Grande caratterizzazione dei personaggi e pathos altissimo: la scena in cui Larry Underwood attraversa a piedi il tunnel autostradale, nel buio totale, con il traffico bloccato e pieno di morti, è da brivido! L'unica critica letteraria mi permetto di farla riguardo una abbondante dose di volgarità riguardo a situazioni piccanti o a descrizioni di amplessi sessuali riguardo qualcuno dei suoi personaggi, con aggettivi troppo espliciti e triviali e, se mi è permesso, con una certa dose di compiacimento.

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[Modificato da Tidus forever 02/10/2004 18.29]

walloz
00mercoledì 6 ottobre 2004 00:38
"The Stand" è uno tra i romanzi di Stephen King, forse quello in assoluto, che preferisco. L'unico che ho provato a leggere anche in inglese, visto che conosco la trama praticamente a memoria. Uscito nel 1978 e ri-pubblicato in edizione "uncut" nel 1991, con alcune parti riscritte od aggiornate con riferimenti agli anni 90, raccoglie tra le sue pagine tutto il meglio ed il "peggio" di King. Non mi soffermerò sul meglio, mentre vorrei dire 2 parole sul peggio, che ho notato soprattutto nella eccessiva verbosità (tutto sommato tipica di King) di certi capitoli. Proprio alcune delle parti aggiunte nella riedizione, forse, avrebbero fatto meglio a rimanere dei semplici ritagli sul pavimento. Per esempio, gli episodi di Larry a casa della madre; lo scontro tra Franny e la madre sulla gravidanza indesiderata della figlia; e poi tutto il viaggio di ritorno a Boulder di Stu e Tom, ad un certo punto bloccati dalla neve all'interno di un Hotel ... i deliri di Stu,... i deliri di Spazzatura... tutte scene (adesso mi vengono in mente solo queste) che a mio avviso frenano l'azione serrata del romanzo. Certo aggiungono spessore ai personaggi, nel senso che quasi tutti fanno più cose rispetto alla prima versione del romanzo, comunque mai banali, ma che personalmente mi lasciano un po' perplesso e voglioso di passare oltre in fretta!

Sceneggiato dallo stesso King e diretto dal fidato Mick Garris, nel 94 è diventato una serie televisiva di 6 ore, piuttosto fedele al testo, e recitato, a mio parere, anche abbastanza bene (pur se i dialoghi italiani sono spesso ridicoli, tipo soap opera). Interpreti quasi tutti azzeccati (solo Julie e Nadine mi sono parse un po' antipatiche e Randall Flagg piuttosto insulso: non faceva mai paura!) con qualche cameo simpatico. Ricordo la presenza di Kareem Abdul Jabbar, nella parte dell'Araldo dei Mostri, a New York, Sam Raimi in quella di Bobby Terry, e poi John Landis, Mick Garris, Tom Holland ed un timido Stephen King, nella parte di Teddy Weizak.


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caulfieldh
00giovedì 14 ottobre 2004 11:14
Sulle trasposizioni delle opere di King in celluloide bisogna fare due distinguo, a mio personale giudizio; i film televisivi e quelli da sala. I primi ripercorrono pedissequamente la trama del libro, perdendone però l'angoscioso coinvolgimento che la lettura regala; IT e L'Ombra dello Scorpione sono due esempi, in cui il buon Stephen entra a piene mani nella stesura della sceneggiatura. Grande scrittore di suspence, discreto sceneggiatore delle sue storie. Pensando invece a Shining, o a Ali della libertà, la trasposizione acquista valore; ricordo che King ebbe un tumultuoso rapporto con Kubrick e il suo genio visionario, a causa delle variazioni imposte dal regista. In questo caso, forse uno dei pochi, il film è superiore, a mio modestissimo parere, all'opera cartacea. Ciaooo
pholas
00giovedì 14 ottobre 2004 16:13
Completamente d'accordo con caulfieldh.
Sebbene "shining" sia un ottimo libro, il film di Kubrick è assolutamente inarrivabile e rappresenta probabilmente il miglior horror che sia mai stato girato sulla faccia della terra; il paragone , purtroppo per King, è assolutamente improponibile. King e Kubrick litigarono furiosamente, a giochi fatti, proprio per la piega molto più "profonda" che il regista aveva voluto dare al film. In sostanza, arrivando al nocciolo incriminato, nel libro di King i fantasmi sono , oserei dire, quasi "materiali": gli spiriti incazzati ( che prendono corpo ) degli indiani cui era stata profanata la terra sacra del cimitero sulla quale, senza alcun rispetto, costruirono la maestosa cattedrale nel deserto dell'"Overlook" hotel; nel film di Kubrick i fantasmi sono invece quelli della nostra mente che in tutti gli individui riposano negli anfratti più reconditi e che , nella nostra vita terrena non si svegliano mai, perennemente in letargo, assolutamente latenti; succede però che nella vita di qualcuno, sollecitati da particolari circostanze, questi "fantasmi" si destano e cominciano ad invadere zone del cervello non di loro competenza....

Inutile dire che King fece poi la sua versione in celluloide di "shining", lunghissima e fedele al romanzo oltrechè terribilmente noiosa; purtoppo questa versione non solo è veramente imparagonabile al capolavoro di Kubrick, ma è, rispetto al libro dello stesso King, una copia scialbissima essendo il nostro un eccellente scrittore, ma un pessimo sceneggiatore ed un, ahimè, insulso regista.[SM=x520490]

Se volete vedere due altri horror decisamente ispirati dal libro di King potete gustarvi due deliziosi capolavori: il discusso "Session 9" di Brad Anderson (a mio avviso assolutamente intrigante) e il mastodontico e maginifico "The Kingdom" di Lars Von Trier.
John Trent
00venerdì 15 ottobre 2004 13:32

Scritto da: Tidus forever 02/10/2004 18.27
L'unica critica letteraria mi permetto di farla riguardo una abbondante dose di volgarità riguardo a situazioni piccanti o a descrizioni di amplessi sessuali riguardo qualcuno dei suoi personaggi, con aggettivi troppo espliciti e triviali e, se mi è permesso, con una certa dose di compiacimento.


Sono perfettamente d'accordo.
Ad esempio ricordo che quando Nick Andros cercava uno sciroppo per Tom nel supermarket deserto ed incontrava la svampita che dopo li prenderà a fucilate i due avevano un caldissimo (e secondo me inutile ai fini della storia) amplesso sul pavimento.
Ho letto la mastodontica edizione integrale nel 1994 e ricordo che per seguire meglio il filo del discorso mi ero fatto uno schemino con i nomi dei personaggi perchè erano talmente tanti che mi incasinavo e a volte non riuscivo a ricordarli!
Un epico capolavoro, comunque.
La versione televisiva della durata di circa 6 ore è un mio cult; la trovo veramente ben fatta e gli attori mi sembrano tutti azzeccati (Nick Andros/Rob Lowe su tutti, mentre mi è antipatico Stu Redman/Gary Sinise: chissà perchè!).
Per chi non l'avesse consiglio il doppio dvd Warner. [SM=g27823]
Tidus forever
00venerdì 15 ottobre 2004 18:35
Re:

Scritto da: John Trent 15/10/2004 13.32

La versione televisiva della durata di circa 6 ore è un mio cult; la trovo veramente ben fatta e gli attori mi sembrano tutti azzeccati (Nick Andros/Rob Lowe su tutti, mentre mi è antipatico Stu Redman/Gary Sinise: chissà perchè!).
Per chi non l'avesse consiglio il doppio dvd Warner. [SM=g27823]



Concordo con questa tua recensione. Non è affatto male. Non mi convince, però, Randall Flegg, che non mi impressiona più di tanto: sembra un teppista del bronx; grave mancanza per un personaggio carismatico. Anche Larry Underwood, che nel racconto è un personaggio importante, con una propria personalità, appare defilato e di poco spessore. E Stu me lo immaginavo diverso, con maggiore mordente. Detto così, sembrerebbe un flop; ma nonostante tutto l'atmosfera c'è ed il racconto segue filato, con una avvertenza: bisogna leggere il libro, per apprezzarlo pienamente.

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Tidus forever
00lunedì 20 marzo 2006 21:40
Notizia Ansa più da "Cronaca" che da "Narrativa". Appena l'ho letta, però, non ho potuto che ripensare a questo libro.

Allarme arriva da Centri controllo malattie di Atlanta
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - L'H5N1 si modifica senza sosta dal punto di vista genetico. L'allarme arriva dai Centri per il controllo delle malattie (CDC) di Atlanta. Gia' oggi, sottolineano gli esperti, esistono moltissimi sottotipi genetici del virus, elemento che potrebbe facilitare la comparsa del ceppo capace di trasmettersi da uomo a uomo. In due anni, secondo lo studio, le popolazioni di virus H5N1 potenzialmente capaci di scatenare una pandemia sono passate da uno a due.

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walloz
00lunedì 20 marzo 2006 22:00
Re:

Scritto da: Tidus forever 20/03/2006 21.40
Notizia Ansa più da "Cronaca" che da "Narrativa". Appena l'ho letta, però, non ho potuto che ripensare a questo libro.

Allarme arriva da Centri controllo malattie di Atlanta
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - L'H5N1 si modifica senza sosta dal punto di vista genetico. L'allarme arriva dai Centri per il controllo delle malattie (CDC) di Atlanta. Gia' oggi, sottolineano gli esperti, esistono moltissimi sottotipi genetici del virus, elemento che potrebbe facilitare la comparsa del ceppo capace di trasmettersi da uomo a uomo. In due anni, secondo lo studio, le popolazioni di virus H5N1 potenzialmente capaci di scatenare una pandemia sono passate da uno a due.

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Argh, che sia il caso di procurarsi una cartina di Boulder ?!
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