Re:
Scritto da: Mothwoman 29/03/2005 10.30
credo che un buon ipnoterapeuta debba saper discernere tra fantasie e immaginario personale ed elementi che non appartengono né al vissuto "conscio" in nessun modo.
Credo che questo sia possibile - soprattutto quando si ha a che fare con il non ordinario - se il terapeuta ha fatto un buon lavoro su di sé (cosa per la quale ha effettivamente il diritto di nominarsi terapeuta).
Lo dimostrano i casi di persone che sotto ipnosi regressiva hanno descritto loro vite precedenti in modo molto preciso, al punto da poter fare una ricerca storica e scoprire che tutto corrispondeva.
Sì, però tra gli IR4 e i ricordi di vite precedenti ci sono delle differenze. Intanto il fatto che nessuno ti manipola la mente. E poi che i secondi vengono a galla per questioni karmiche, come parte di un percorso, anche se non coscientemente cercato.
Rimane comunque il fatto che certe esperienze (per gli psicoterapeuti, intendo) avvengono in modo pulito solo se si è adatti a riceverle. Potrei scommettere che ci devono essere un mucchio di pasticcioni a questo mondo, e almeno un paio li conosco anche io. Mica tutti sono Brian Weiss o Ian Stevenson! Magari!!!
Hai letto il bellissimo "Piccole anime senza tempo" di Carol Bowmann?
Esattamente che dice la Oxford Companion?
Non saprei, bisognerebbe girare la domanda a Cigada e a Sferrazza, cosa che farò prossimamente.
Ciao, grazie per aver scritto! Giulia