L'appeso

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Cassandra Parthenia
00martedì 28 giugno 2005 20:25
(...) "L'Appeso" è colui il quale vede le cose da un altro punto di vista rispetto all'usuale. Le vede diversamente, o meglio, capovolge la prospettiva e avverte più compiutamente la realtà del mondo, come un divinatore. Ricordiamo che, nell'antichità, i poeti venivano considerati "divinanti", quasi profeti. L'Arcano Maggiore definito "L'Appeso" simboleggia lo stravolgimento della prospettiva del Mondo.
Nella "Ballata degli impiccati" il poeta Francois Villon codifica segretamente tre Arcani Maggiori: "L'Appeso", "Il Papa" e "L'Innamorato"; interpretando i significati, come vuole la tradizione dei tarocchi, eccone il senso segreto: colui il quale vede le cose da un altro punto di vista (Appeso), ovvero il vaticinatore, ha la responsabilità (Papa) della bellezza (Innamorato).
Questo è uno dei concetti base dei Fedeli d'Amore, la confraternita di cui anche Dante faceva parte e che possiamo considerare una componente, sopravvissuta nei secoli, del pensiero gnostico. Di quel pensiero che Giorgio Galli ed Elémire Zolla hanno più volte indicato come portatore dei contenuti della cultura del Femminile.
Villon ha nascosto nella "Ballata" un insegnamento della cultura divergente del Femminile e delle donne. Ovvero di quella cultura perseguitata nei secoli, fin dagli antichi greci, passando dalle baccanti, dagli gnostici, sino alla strage delle cosiddette streghe.
Villon dice: sono un neognostico.
Esattamente come ha fatto Elémire Zolla. Solo che lui ha potuto dirlo alla luce del sole, mentre Villon ha dovuto nascondersi ed insinuarlo nelle trame del tessuto della sua tela poetica perchè, ai suoi tempi, c'erano terribili persecuzioni contro questa cultura.
Villon sembra anche dire: anch'io sono dei vostri.
Il solo fatto d'averlo scritto vuol dire che esisteva alla sua epoca chi si riconosceva nella sapienza Femminile e c'era chi la testimoniava, facendola sopravvivere anche se nell'ombra.
Mi permetto di ricordare che quella conoscenza è fatta di intuizioni, estasi, slanci onirici, abbandoni, libertà sessuale, accettazione del diverso, folgorazioni, rapimenti, selve, tenebre, discese ctonie, percezione degli altri come simili a sé, contatti diretti con la divinità.
Abolisce la guerra, la lotta per il potere e la forza secolare ed oppressiva delle religioni. E' insomma contro i soprusi e la sopraffazione di chiunque a qualsiasi livello. Accetta soltanto la gerarchia derivante dalla conoscenza e non considera nessun privilegio, men che meno per nascita o per arbitrio basato sulla forza.
Il Femminile sostiene le stesse cose della magia; anch'esso afferma il rispetto della Natura e delle sue leggi, la potenza dell'Amore, anche fisico, la difesa degli umili e dei deboli, il disprezzo delle ricchezze, dell'ordine imposto dall'alto, della razionalità come unico strumento di conoscenza. E' il Sapere di Ishtar, Iside, Artemide. E' il potere dell'Immaginazione e della Fantasia contro la violenza e la prevaricazione eretta a sistema dal patriarcato.
Per questo è stato sempre perseguitato con ogni mezzo, anche il più brutale.
Ma invano perchè questa sapienza è sopravvissuta nei secoli ed ancora oggi è viva e presente più che mai.

FONTE:
Gabriele La Porta
IL RITORNO DELLA GRANDE MADRE
Il Saggiatore
GrimmIsaac
00martedì 28 giugno 2005 23:18
:Sm4:

Ed io che ho iniziato a leggere pensando fosse tutta farina del tuo sacco...

Quando leggo queste belle analisi mi chiedo quanto siano azzeccate, possibile che esistano sempre chiavi di lettura sempre più nascoste? :Sm8:
O meglio è poi così vero che queste chiavi sono state aggiunte coscientemente dall'autore? :Sm23:
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