Gli scienziati ritengono di poter risalire dalle analisi del sangue alla data di morte con sufficiente precisione.
C’è un enzima all’interno del nostro sangue che segnala la predisposizione alle malattie del cuore e al cancro: analizzare dunque le nostre analisi del sangue, dunque, condurrebbe a capire con discreta precisione chi è più incline a contrarre queste malattie, e, dunque, a morirne. Time Magazine racconta così la nuova scoperta scientifica che potrebbe costituire un deciso passo in avanti nella ricerca medica.
L’ENZIMA REGOLATORE – Di che si tratta?
Nello studio, che ha coinvolto circa 2000 persone in lista per due procedure a lungo termine, il team di Johan Arnlov ha misurato il livello della cathepsina S, un enzima coinvolto nella rottura delle proteine. Hanno poi tracciato questi volontari per oltre 12 anni, e hanno visto che i soggetti con il più alto tasso di catepsina S erano coloro più inclini a morire rispetto ai soggetti con livelli minori.
Il collegamento fra l’enzima e le malattie cardiache, però, è tutt’altro che chiaro e limpido. In effetti, è ancora misterioso il suo ruolo nell’organismo umano.
“La Catepsina S è coinvolta in vari processi nel corpo. E’ coinvolta nel sistema immunitario, nella regolazione di come il materiale estraneo è presentato nel sistema immunitario, ed è altamente presente nei tessuti grassi. E’ coinvolto in vari passi cruciali nel processo arteriosclerotico come d’altronde nella genesi tumorale. (…) Ad essere onesti, non sappiamo realmente cosa riflettano i livelli della catepsina S. Non possiamo essere sicuri dei tessuti nei quali si origina; non ne abbiamo idea. Sono perciò necessari ulteriori studi per capire cosa significhino i livelli di Catepsina S”.