Il 1976 è stato sicuramente un anno estenuante
per Elvis.Oltre ad i suoi problemi personali e
fisici,ha viaggiato per gli USA,quasi senza sosta,
per nove mesi di fila.La sua salute debilitata ha
influenzato molti dei suoi spettacoli durante il
tour estivo.Le cose hanno incominciato a migliorare
durante i mesi di settembre ed ottobre:il suo colon,
la causa di molti dolori,ha iniziato a lavorare di
nuovo.Ha perso un po' di peso e sembrava trovare conforto
e l'amore in una giovane ragazza di nome Ginger.
Questa era la scintilla di cui aveva bisogno per
riaccendere nuovamente il suo motore,e in novembre
ed in dicembre,era in una splendida forma fisica
come non si vedeva da tanto tempo.Il tour di dicembre
ci mostra un Elvis al meglio,culminato con il leggendario
concerto di Pittsburgh,uno dei migliori spettacoli
di sempre.Le canzoni registrate nel febbraio ed
ottobre dello stesso anno,rappresentano il suo lavoro
finale.Il suo cuore e la sua mente sono quelle
canzoni che ci parlano di amore e di solitudine.
Quest'ultimo documento di un Vero Artista al lavoro,
assume ancor più rilevanza a causa del contesto storico
e del fatto che Elvis non si è mai rivelato al pubblico
nel modo in cui lo ha fatto qua.Le Jungle Room sessions
ci dicono che la magia di Elvis è stata presente fino
alla fine...Qua il Re fa suo un classico di Tom Jones
"I'll Never Fall In Love Again" mettendoci tutto
l'impegno e l'angoscia che è impossibile superare,
dicendo "Quando ti ho visto tra le sue braccia piccola
ero distrutto e piangevo" l'ascoltatore è assolutamente
convinto e coinvolto in questa tragedia...il modo in
cui pronuncia "baby" è da mozzafiato:la voce è piena
di affetto insuperabile anche se duramente provata
dal tradimento...THE KING
I'